Critica Sociale - Anno XVIII - n. 4 - 16 febbraio 1908

56 CRI'fICA SOCIALE perniciosi per lo Stato che per gli impiegati. Anzitutto avremo un maggiore avvilimento e indebolimento nei gradi alti o nelle funzioni direttive; inoltre, come nel campo monetario, per la legge di Gresham, la moneta cattiva scaccia la buona, così, nel campo burocratico, una volta che lo Stato motte alla pari individui di di– verso valore, si finirà. per avere gli individui peggiori e per veder fuggire 1 pili idonei. O, tutt'al più, gli im– pieghi pubblici serviranno a quest 1 u1timi per spianarsi la via alle grandi imprese private. Nelle Amministrazioni tecniche, in quelle della Marina e dei Lavori Puhblici, ad esempio, ò questo un feno– meno frequente. Ai Lavori Pubblici parecchi dei più intelligenti fun– zionari, sia del lCioistero, sia dol Genio Civile, sono passati, quando orma.i avovano acquistato sufficiente pratica, ad nitre Aziende anche estere; e il bello Bi è che lo Stato, con legge dell'S luglio 1!)06, N. 304, à. loro agevolato il passaggio, conservandoli ruolo, senza perdita di r.nzfanità. nò di promozioni. ... La conclusione a cui f\Triviamo è molto semplice. Noi certo non sosterremo, come sostenne !'on. Colajanni alla Camera e come, tra gli altri, volle dimostrare Antonio ::\lonzilli nell'llalia: Moden1a, che !n Italia, fatte le debite proporzioni, siano rimunerati pili i bassi funzi011artcbe gli alti. No, anche in altro articolo 1 abbiamo ribattuto questo concetto. Noi invece siamo fermamente convinti ohe sono pagati male e gli uni e gli altri, e che rimar• ranno ad esserlo anche dopo approvato il progettissimo di cui s'è discusso. Con ciò non chiediamo certo che il progetto sia se– polto o rimantlato alle calende greche. Quanto esso in– tende dare ò cosi poco che può venire elargito subito a occhi chiusi, senza timore di commettere sprechi. Solo diciamo cbe, so il Governo, affrontando la questione ab imls (tmdauumtis, con i rimedi radicali che sooo stati ripetutamente invocati, non pronederà. al più presto ad accontentare i funzionari che ora à, escluso, e a meglio ricompensare tutti, a.vrà con le sue nuove riforme più nuociuto che giovato alla pubblica Amministrazione. ÙAHLO PJ.:TROCCIII. PER I.ìE DOl\'IESTICr-tE Aggiungo alle osservazioni del prof. Levi (1) alcune recenti notir.ie dì fotto sul movjmento a favore delle laVoratrici della casseruola. Il partito socialista tedesco le h:t comprese deci– samente nell'orbita della sua attiYiti\ e si prepara ad organizzarne lo sterminato esercito, che couta tre milioni di reclute sparse iu tutte le cucine della Germania. j~ già stata nominata u,rn Commissione nazionale, che risiede ad Amhurgo 1 con rnpµresen– tanti a Berlino, l•'rancofnrte, [,ipsia e Norimberga, la quale si propone di iniziare la propagancla nella Gleichheit (/1,,'guaglianza), il giornale socialista per le donne, per aprir la mente delle domestiche sulla. loro schiavitù e sulla necessità di organizzarsi per riuscire alla propria libera,,,ione. J~, siccome è difficile far perYenire per posta alle domestiche giornali e opuscoli, perchè le sospettose e vigili padl'Onc li sequestrano, così, ad Amburgo, sono i lavoratori socialisti, muratori 1 falegnami, tappezr.ieri in carta, ecc., i quali si incaricano di far (I) Yoggns1 noi tro fnso!coll proce<!ontl: " 11completo ~; a propo• sito dello crlst det domesttct, passare nascostamente le pubblica7,ioni di propa– ganda nelle mani delle donne di servizio, nelle case in cui essi prestano l'opera loro. I capisaldi del Jlrogramma della nuova organizza. zione centrale sono questi: elevamento delle domestiche al Jiye)lo degli altri lavora.tori, come membri delle Leghe di resistenza maschili; formulazione di un contratto di lavoro, che per• metta alle donne di servizio di fissare un minimo di salario e un massimo di orario, di disporre della propria" libertà" e di godere del diritto di sciopero; abolizione delle Agenzie di collocamento pri• vate, e sostituzione di esse con Uffici di colloca.– mento, sotto il controllo delle Leghe delle dome– stiche. Al Congresso di Berlino parecchi oratori afferma– rono che i padroni e le padrone debbono imparare a considerare le donne di servizio come esseri umani a loro uguali, che il proletariato rurale deve essere educato per modo che le figlie dei contadini, che veng-ono iri città, non siano nella loro iµ;noranza più a lungo sfruttate dalla classe padronale, che le doniie di servizio sono assai più maltrattate dalle padrone della media borghesia che non da quelle delle classi elevate, e che è tempo finisca l'obbedienza servile che si pretende ora dalle domestiche. rrutte Yerissime cose, che si possono ripetere a puntino anche per l'Italia. [ padroni, d'altro canto, preoccupati dalla scarsezza crescente del personale, c~rcano di migliorare se non prop1 io il servizio, il post-servizio, assicurando i loro domestici contro la malattia. A. l<'rancoforte sul Meno fu organizzata una As· sociazione cittadina dei domestici, nella quale i pa– droni pagano, come premio annuo di assicurazione per un solo domestico, 5 marchi, per due, 6 marchi e mezzo ciascuno, per tre domestici, 8 marchi eia· scuno. A I 1 ° gennaio 1907 erano assicurate l 1.585 famiglie patlronali con 15.390 domestici, pari al 78 per cento dei padroni e al 75 per cento circa dei domestici. Nel 1905 furono curati a spese dell'Associazione 1G9G domestici per 36.725 giornate di malattia. In Danimarca, organizzate in corporazione, le "ser• ve " hanno formulato il seguente programma: Il la• voro deve essere limitato dalle ore 6 del mattino alle 7 di sera; per ogni ora in più si richiede il pagamento di venti centesimi; il nutrimento deve es:sere abbondante e sano; la dispensa aperta, la camera bene aereata. Tnoltre la domestica deve aver diritto a due ore quotidiane di libertà, ed una sera la settimana di libera uscita e a una domenica ogni due di assoluto riposq. Una eipeciale Commissione sarà tncaricata di vigilare che non si commettano abusi. Intanto, mentre serve e padrone polemizzano sui giornali, si sta studiando una forma di contratto che stabilisca legalmente quali sono i diritti e i do– veri delle une e delle altre. E in Italia? Qualche Ufficio di collocamento con annessa pen– sione, di carattere confessionale 1 l'Ufficio di colloca– mento della Società Umanitaria e del11Unione fem– minile consorziate,con annesso dormitorio e pensione, e con corsi annuali di cucina, e un voto dell'ultimo Congresso dei probiYiri italiani per J'estensione della giurisdizione probiYirale anche al personale di ser– vizio nelle famiglie private (1); ed è tutto. Poco davvero I (1) Ecco Il testo dell'ordine del giorno 11resentato sn relazione dello scrtvonto: " li primo Congresso del probiviri Italiani; con111denrncto che la n11meros!11slma cl11Ssedelle 1iersone sala• rlate che atten(tono al sel'\'lzlo donw·stlco è meno di qu1tlunque nitra classe lavor11.trlce tute\11.tanella conclusione, osse1·vanzu e risoluzione <lei contr11,ttodi lavoro, per lo condizioni 11ecullarl del suo contratto

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