Critica Sociale - Anno XVIII - n. 4 - 16 febbraio 1908

CRl'l'lC,1 SOCIALE 5;; )la e qui la questione si ra pilt graziosa - anche quelli, che il Governo crede in buona fede di avere be– neficato, non ànno gran che da rallegrar.ii · O che si celia! I massimi aumenti, proposti per elevare gli sti– pondì all'd.ltezza. dell'odierno costo della vita o " assi– cui·a1'e all'Amministrazione. un perso11ale ncllltato nei nmylli pih scelti m sono di rioo o di 1000 lire all'anno, ripartibili, per abituare gradatamente a un tanto tra– passo, in tre eserci;-;i fluanziarì. I•:, con tali aumenti, i direttori generali e i capidivisione, per fermarci ai pili ravorìtl, arriveranno nientemeno che a uno stipendio rispettivo di 10.000 e di 8000 lire! Ora. cl si domanda: il Governo erodo sul serio di ri– numerare decentemente con simili stipondì i propri fun• zionnri direttivi? Ì•: proprio convinto Il Governo che la prospettivn. cl'nrrivare, se ci si arriva, dopo 17 anni di studì e, in media, 30 anni di carriera, o dopo almeno un paio rll esami cli concorso e tre promozioni per merito, a percepire \O a percepire in !{orna, si badi bene, in una ciW,, cioè, dovo si paga cara anche l'aria) una venti– cinquina di franchi al giorno, costituisca un grande allettamento per sottrarre le migliori menti amministra– tive e organizzatrici alle imprese pri\•ato? Ma dove mai, in una impresa privata, non si p11g11 1 almeno, con 20.000 lire all'anno un direttore generale? 1,; come acconten– tarsi di unn. rinumerazione che, dato le indiscutibili esigenze connesse al gr ,i.do e alle fun1.loni, mette un direttore generale alla pari, so non al dlsotto 1 di un archivista? Qui conviene affroutaro un pregiudizio che è molto diffuso tra noi, e del quale, a torto, si fanno forti i lO· sidetti "umili ., per reclamare il miglior trattamento che loro spetta: il pregiudizio, cioè, che, almeno per ora, lo Stato, nello stabilire tutti gli stipendt, in basso e in alto, debba prendere a base ciò che serve materialmente per ,·h•ere. '" Lo stipe1tdio mwuo cU9nD0 lire - affermano i Postelegrafici nel memoriale presentato alla Giunta Generale del Bilancio - è pili che sufllciente rmche oggi per mrmte11ere 1111a famiylia, mentre invece non lo ,~ pi1ì, colle esigenze che si richiedo110 <t u11 impiegato, u110 sti– vendio inferiore <i 2000 lire . 1 • 11 ì\lantenere ! ,, Ecco uua parola molto elastica. Cosa s'intende con essa.? Se s'intendo fornire l'indispensabile per non morir€', non solo 9000 lire, ma anche 1000 sono pili che surfì.cienli a chiunque; e lo insegnino, se nou altri, I nostri poveri contaliiui dell'Agro Romano. Ma, s€', putacaso, s'intende fornire qunnto è necessario per vi\'ere decentemente, secondo lo esigenze crescenti della civiltÌ\ e secondo l'ambicute in cui ciascuno di noi è nato e cresciuto e deve rimanere per forza, allora sa– ranno poche oggi 1500 lire por un urtlciale <l'orcline, ma sono poche anche 9000 o 10.000 lire per un direttore go• nerale. E questo J)erchè il costo della \·ita è aumentato nella stessa J>roporzione per tutti, e perchè quelle 0000 o 10.000 lire dovrebbero rappresentare il compenso cli una spesa (spesa di tempo, di denaro, <l'energia), il soddisfacimento di bisogni (materiali, morali, intellottunll), la rimune– rnzione di una utilità. pubblica, dicci ,•olte superiori nel secondo caso che nel primo. l<'ormiamocl all'utilità, come quella che presenta un carattere pili oggettivo. Oli stessi Postelegrafici !amen• tano nel loro memoriale la deflcicnza 1 l'amore al quieto vivere del 1>er.wnale direttivo, e mettono in luce tutto il danno che da tali deficienza e quietismo derivano al servizio e nl rimanente dei fanzionari. r,:ànno ragione. Quanrlo il capo duole, tntte le momhra languono, e una delle principali condizioni, anzi la prima, per il buon andamento di qualsiasi azienda è che la coltura, l 1 energia, l'attività non difettino in chi ò J)re))osto alla loro dire– zione. Ma tanto belle cose non si ottengono senza pa– garlo; e quindi non può essere ci'\lto chi non à e non ù. mai avuto tutti i cospicui mozzi o lo comodità. necessarie per istruirsi; nò può essere energico e attivo chi por 20 o 30 anni 1\ dovuto sgobbare in trite o pedestri man– sioni alla clipenclenza degli altri. r,a !•'rancia - per citare un paese dove l'Ammini– strazione pubblica· non presenta sostanziali ditferen1.e dalla nostra - l'à. ben capito, e, mootre non dà, nei bassi gradi, stipendi molto superiori ai nostri, retribuisce gli nlti funzionari in un modo cho da noi sombrerebbl' favoloso. Cos1 1 nel Jli11iste1·0 del laroro, di recente isti– tuito, I direttori, che sono qualcosa mono dei nostri di– rettori genernll, percepiscono uno stipendio annuo di IG.000, 18,000 e 20.000 franchi .. 011 chef.~de bunau, cho corrispondono n.i nostri Cl\pi cli dlvisione 1 ànno da iOOO a 10.000 franchi. I sotto chef:; rlc bureau, che equival– gono ni nostri capi sezione, vl\nno ria .·,ooo a r.:lOO rr. Il sistema adunque degli ~tipendi " sufficienti per vi• vere .. non può essere adottato che in basso; in alto è una assurdità. e un danno; e un danno si badi bene - plÌI per lo Stato che per gli impiegati. ,,/'* E tnnlo più vn combattuto eia noi, in quanto il Go– verno rlil manifesti segni dl volerlo seguire, elevanrlo in questo o in quel ramo della pubblica Ammfoistra– ziono Il minimo degli stipendi o lasciando invariato il massimo, in modo da produrre un progressivo avvicina– monto economico dei gradi baf,lslagli alti 1 delle categorie inferiori alle superiori. Una prova lam11ante ci ò data da un disegno rii legge che si può considerare addizionale n quello di cui di– scutiamo: il disegno per il miglioramento economico del personale del Genio Civile. Con tnle disegno, ad es., mentre si lascia invariato a L. 12.000 lo stipendio concesso al Prosltlente del Consiglio Suporioro dei Lavori Pubblici (grarlo ovo naturalmente arrivn un funzionario ogni 10 anni; gli altri, anche ottimi, rimangono in sempiterno agli stipendi di 0000, 1000, 6000 lire), si porta da L. 2000 a f,. 3000 lo stipendio degli ingegneri allievi i e, mentre a un alutnnte principale, cioè nl termine della carriera del personale tecnico subc1lterno, dove non giungono che pochi, si dànno 4000 lire, a tutti gli aiutanti di 31.classe, cioè nll'inizio della carriera, si dàuno 2000 lire . .Kotisi che di quest'ultimo personale non vi è nessuna carestia che giustifichi un trattamento speciale, essendo rilevante il numero dei giovani che si presentano ai concorsi per nlutaute; notisi che, pei fuozionn.rt di concetto dell'Am– mìnlstra~ione centralo del lavori pubblici - i quali non goclono tutte le indennità. e diarie concesse agli aiutanti, appartengono a una categoria superiore, àuno un titolo più elevato e cinque anni di studt cli ))iÌI - rimarrà in– variato l'uguale stipendio minimo di 2000 lire. Infine, nello stes!jO progetto, si porta lo stipendio minimo degli Ufficiali d'ordine a L. 1500 (con differenza. di sole 50) lire dagli Aiutanti e dai funzionari di concetto) e lo sti– pendio massimo a L. a:>00,co11differenza di solo ;,ioolire do.I massimo concesso agli Aiutanti. Così, con questo curiose riformo, si motternnno alla pari o si avviciueranno notovolmonto categorie, di ben diversa importanza; e in ciascuna categoria si smusse– ranno le differenze fra gl'impiegatl anilani o gli ultimi venuti. I risultati del sistema saranno, corno si è detto, pit'1

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