Critica Sociale - Anno XVIII - n. 4 - 16 febbraio 1908
60 CRITICA SOCIALE\ efficace e valido coefficiente del progresso, flt immedia• temente valorizzato; il lavoratore si ò meflSOsollecita– mente al li\•ello morale e giuridico del capitalista, in quanto lo era già economicamente, e quinrli ha potuto e saputo trattare con esso da pari a pari, e fogt{iarsi or– ganismi per· regolare i suoi rapporti, capaci di effetti benefici perchò riscuotevano la sua fiducia. Conquistate concHzionl umane di esistenza nella fabbrica mercè l'or• .'(a11lzzazione, 11operRio australiano ha preso tutte le mhmre atte ad evitare C'ho, per mezzo di elusioni crt escamotages, tutti i padroni tornallsero a pC'g'fiorarle; quiufli ha iijtltuite quelle Commis!!iOol dei Balarì 1 le quali in ogni grup1>0 di mestiPrl fl~sano il salario minimo, sotto il quale non si avrà. diritto di scenderr, sot,to peni\ cli una multa. Nello Stato di Victoria vige la formula che il salario non de\.JUa superare quello accoròttto dai padroni II ono– revolmente noti,, di quel dato gruppo. di mestieri. ciò che co,-tituisce una limitazione che si ba ragione di cre– dere verrà pr0il!:Jimamente eliminata; ma nella. Nuova Galles del Sud la rormula del ' 1 salario wfflcicnte 11 come base a determina1·e il i.alario mmimo, interpretata fin qui dalle Coi-ti arbitra.li come il minimo strettamente neces.!lario alla vita, è stata, io due Rentenze della Corte federale arbìtr!ile> 1 così dichiarata: 11 De\'e inten•ler;ii per salario II sufflniente 11 quello che i: permettr1. n. un nomo di ammogliarsi e òi vivere, cou " :ma moglie e i fi!.tl101i,in un certo grndo di benPs– .. Aerf'. Se si tmtta di uua. do1rna sola, significa "suffi– " cieo7.a ., per vin••re nelle ste,so f'On<lizioni. Il tasso ~ del salario " snffidente ,, può elevarsi o abbassar:,i, " ~e ·onrto ehe la pro•q,erità o la. mediocrità rtella Ritua• ~ iione del pAf'!<einnalzflno o abba.~sano il prezzo del ~ l'eshitenza. Quando la flitnazione generale, e partico– u larmente l'in,lustria alla quAle il la,·oratore appartiene 1 \, pro~peraoo 1 il salario " sufficiente n deve essere fissato ~ con maggiore libera.iità. ,, L'esperienza, scrive un f'Orrispondente ilei Documenfs d11, pr(lgrés, il colonnello ·w. 'f. He;iy, ha dimostrflt.o che le Commissioni dei salari sono uno strumento mi~liore delle Corti arbitrali generali; esse infatti banno trovato le conclb:ioni industriali dello Stato di Victoria in una anarchia completa, e, rlovunque furono istituite, hanno stabilito la legge e l'ordine, hanno soppresso lo sfrut– tamento inumo.no , hanno permesso di far elevare dei salari che, senza esser di fti.mè 1 era.no nondimeno troppo bassi, hanno evitati gli scioperi, e tutti questi risultati hanno raggiunto coi minori attriti possibili o senza nuocere alla produzione del lavoro, Kd ora è questione di applicare all'interno quel si– stema di protezione doganale che domina da tem1>0 la J)Olitica austrnliana, colpendo con una ehwata imposta tutti gli stabilimenti noi quali le condizioni del lavoro e dell'igiene non rispondono alle e~igeuze pili rigorose, a.Ilo tieopo di mettere gli Atabillmenti, che hanno effet– ti\'l\lllente realizzato l'ideale dal punto di vista clelle condizioni del lavoro, al coperto dalla concorrenza dE'gli stabilimenti meno progrediti. Al Parlamento federale australiano venne prei-entato un progetto di legge tendente a colpire con una ~nne imposta le merci fabbr cate col sistema del lavoro a do– micilio. f..,eiu<lu~trie, che so ne servis:,ero, non saranno sgravate se non nel ca:to in cui proviuo che le loro merci siano state fabbricate in condi:zioni considerate, dal punto di vista dei sala.rì e del lavoro, come faf1• (convenienti). In caso di contestazione, la questione di sapere se i salari sono convenienti verrà. riRoluta. dal Tribunale arbitrale, nominato dal Governo e autorizzato <L raccoi;liere testimonianze giurate, a rivedere la con– tabilità, ccc Un label .-ti controllo, stabilito dallo Shto, verrà rilasciato a. quegli indu'ltriali che abbitiuo soddi– sfatte le prescrizioni della legge, in seguito alla deci– sione del 'l'ribunale arbitrale. ... Jn }!~oropa gli esperimenti australiani, dopo essere etati guardati con scetticismo, quindi osservati con in– teresse, cominciano, e questa è la verità importante, a penetrare nei postulati delle organizzazioni operaie, uelle conclusioni degli studiosi dei fatti !IOciali,ed it fitr capolino nei liisegnl di legge davanti ai Parlamenti. .Ma osserviamo subito che i modernis~imi meccanismi escogitati e a<lottati nel mondo del lavoro australinno e che, nei limiti della relatività di tutte le cose umane 1 vi incontrano fiducia e successo, incontrano nel vecchio mondo resistenze che, l'abbiamo già notato, fra i coloni australiani possono dirsi quasi ridotte a zero. E la pre– cipua è lo stadio psicologico in cui sì trovano le classi lavoratrici europee di fronte a.Ile classi e agli organismi direttivi. L'operato europeo, e specialmente l'operaio latino, risente troppo ancora dello st-ato di soggezione servile in cui fu mantenuto da secoli, e la rivolta contro il pa• drone, o per violenza. o per frode, l'impulso irrefrena– bile di rivalersi dell'oppressione danneggiandolo in qua– sia1,i modo, dandogli il meoo che gli sia possibile della forza di lavoro pattuita pe!" 1m ctato compenso, si rnantenl-{ono pressochè invariati. Il padrone è sempre il nemico dentro e fuori dell'officina, ed è legittimo com– ba.tterlo con tutte le armi coperte e scoperte, e bisogna sempre diffidare di lui, percbè egli, è il più forte e, quando si ò rleboli, bisog,ia sempre temere qualche so– perchieda. Nè intendo io qui di parlare dell'antagonismo di classi, che ò naturale e legittimo perchè è nelle cose, e che 1dmanifesta schietto e vivace anche negli atteggia• menti cielia classe operaia austra.lasiaoa; ma intendQ dei rapporti contrattuali fra l'assuntore e il locatore d'opera, che non sono oggi, mai o quasi mai, cli buona fede. So bene che il contratto di lavoro, che l' opera.io deve ac– cettare, snzi subire, pena la disoccupazione e la fame, è un contratto leonino; ma questa iniquità riguarda non l'individuo che è impotente contro essa 1 sibbene la classe, che solhnto per mezzo dell'organizzazione può tendere ad attenuarla flno alla sua eliminazione; e il contratto, una volta concluso, è quello che è, e fra due contraenti leali dovrebbe essere lealmente osservato. Jnvece, ri– peto, per questa. inferiorità istintiva, per questi\ demi- 111tliocapitis eecolare, per questo senso di oppressione che ha nel ~a11gue di fronte al padrone, l 'opera.io non ba mai quella. coscienza di trattare da pari a pari con l'altro contraente, che si è formata invece l'operaio austrnlasiano, e, seppure l'ha al momento della 11tipu– lazione, non l'ha più nel periodo della esecuzione. In molti casi esso vede l'eguaglianza estrinseca, ma ancora. non la sente, non la pratica, Gli manca cioè quella pro• bità. r.be dovrebbe essere il fondamento morale di ogni uomo, la qualfl induce ad osservare lealmente, e senza restrizioni mentali, le pattuizioni liberamente - alludo flempre alla relativa libertà di cui fruisce economica– me11te il lavoratore - stipulate. E convìen dire che, in molti casi, quella diffidenza è giustificata dal contegno, spontaneo o di riflesso, della classe padronale, che adopera tutte le ruses per far rendere iut usura il capitale-salari. Da questo ~ta.to d'animo dell'operai-o rampollano con• seguenze diverse e gravi. Questo suo abito mentale e.sso porta aempre con sè, quiduoque sia il padrone col quale contratta, e alla stesse~ stregua esso considera 1 informando a tal giudizio i suoi atti, chiunque gli dia lavoro, lo diriga, lo sor– vegli, sia il privato, eia il Comune, sia lo Stato, sia la Cooperativa di cui è socio. li ca' ca1my (fanne meno che puoi) e il sabolage sono prodotti essenzialmente europei. Lo scarso rendimento del personale assunto dirntta– mente dalle imprese pubbliche, il nessuno internssa– mento dei ferrovieri per l'azienda ferroviaria dello Stato, cioè per otto decimi della collettività, l'ostilità non sempre nascosta dei soci della Cooperativa per il diri– gente, sono fenomeni noti e frequenti. Nei paesi nordici, e specialmente in Inghilterra, in Belgio, in Germania 1 qne.~to spirito d'insurrezione cronica è attenuato dallo spirito di disciplina, e, nelle Cooperati\•e, da quel tanto di misticismo e di mazzinianismo che gli anglo-sassoni sanno mettere in tutte le coee e che è un ottimo cor– rettivo; ma, nei paesi latiui, esso è anzi aggravato dallo spirito di anarchia che è un po' in tutti e dal tempe– rato mussulmanismo (lazzaronismo o dolce far niente a piacere) che va crescendo a mano a mano che ci avvi– ciniamo al prossimo Oriente. Non solo: questo stato di spirito porta il nostro ope– raio a diffidare anche di tutto ciò che gli viene dalla classe padronale o dagli organi che ne sono stati sin qui la esprpssiòne, per quanto oggi siano penetrabili e penetrati da correnti sollecite degli interessi della classe le.voratrice e siano suscettibili di esserne dominati, e a mantenersi indifferente od ostile verso tutto ciò che da quegli organi promana. Quindi tutta la legislazione so– ciale viene accolta dagli operai con sospetto, ed è o
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