Critica Sociale - XVII - n.20-21 - 16 ott.-1 nov. 1907
CRITICA SOCIALE 321 tabili, che el drizzano sull'uscio delle corporazloni,·costi– tuite rlalle elevatissime tasse di ammissione, Esempi numerosi, a Cbrlstianla come a Stuttgart. ven– nero portati innanzi a provare come In Jnghilterm e nell'America del nord non pure gli umili squaliftcatl o i poveri meridionali che l'Ha.Ila riversa oltre l'Atluntlco, ma gli stessi tedeschi inscritll nei sindacati di Germania, quando emigrano su quei mercati del lavoro e chiedono di essere ammessi in quei Sindacati, si trovino di fronte a tasse di ammissione cosl alte da sgomentare un miliar– dario. :Figuratevi che un'Unione di scalpellini elevò a 250 sterli,1e la tassa d'ingreeso ! l delegati inglesi invitarono la Conferenza a tener presenti le difficoltà che aspreggiano la via al concreto accoglimento della mozione proposta dal tedeschi, ap– provata dalla Conferenza e cho suona cosl: u La Conrerenza opina che I sindacati affigliati ai centri na.zionali debbano ammettere tutti i membri dei sinda.– cati corrispondenti degli altri paesi, purchè questi com– pagni siano muniti di certificati rilasciati dall'organiz– zazione del paese di loro provenienza. " Se non esistono convenzioni tra le organizzazioni di mestiere prescriventi un altro modo di regolare il pat– saggio, vengano adottate le coudizioni seguenU: i: l. La quota d'entrata pagata all'organizzazione in cui Il membro era Inscritto sarà messa in conto; se questa quota era minore di quella dell'organizzazione In cui si entrn, questa pub prelevarne la differenza; " 2. Qunnto ni diritti di soccorso ed agli nitri vantaggi, saranno acquisiti in proporzione delle quote pagate e alla durata della qualità di membro; in nessun caso si metterà in conto un tempo più lungo. u l delegati pretienti si impegnano di proporre alla più prossima seduti\ della loro organizzazione rispettiva queste condizioni di passaggio o di raccomandarne l'ado– zione. 11 Le quali difficoltà consistono, al dire degli Inglesi, nel dovere che all'Unloni s'impone d'evitare che improvvisati tradunionisti si acconcino a lavorare sotto Il 111i,1im1tm di che è (lll!Ol1dome11tt 11ecuscwio dL ocoiC.1101·t t,·a 101·0lt dii;t1·st orno• 1tizzazionJ dJ rriw s/tsso pro(essJ011t o dJ vroftulonL 0({111J, essendo or11.la dlspera1onc cli rorze ccocnt,•n, In questi giorni le g11.zzetteclànno la notizia di una nuova >'odo• razione costituitasi In Inghilterra: quella fra le cinque Unioni In cui 10110 org1rnlzr.atl I ferrovieri secondo le 1eguentl cal('gorle: Impiegati, deviatori e segna111.tor1 1 macchl11lstl o tuochlstl, operai delle otll.olne, ngentl. LR Feclerulone viene propugnata vigorosamente dal deputato ope. ra\o Ilei! che guida Il movimento del ferroTlerl in1r1e11. Numero degli org11n1:r.:r.atl STATI 'l'otale Donne salario prescritto da111Unlono,fruendo, nello stesso tempo, del benefici che l'organizzazione tradunionista assicura al propri membri; noncbè nell'impossibilità di ammctiere gli ultimi venuti ai benefizi di quella mutualità che è costata tanti eacriftzi agli anziani. Sarebbe rar torto all'acuto lettore invitarlo a rilevare la non eccessiva. invulnerabilità. di simili argomentazioni; le quali furono più riferite per ragion d'ufflcio che esposte con calore di convincimento dal bravo Curran, delegato inglese a tutti questi convegni. Il Curran e il compagno suo presero l'impegno es1>ressodall'ultimo comma della mozione: ma tutti ebbero la sensazione che, per vart e vari anni ancora, le tendenze protezioniste congenito ad un movimento operaio autoctono - prenato alla pro– paganda socialista e perciò scarsamente politico e ancor meno internazionale - attraverseranno la efrada. al voto della Conferenza. Co!Jlpuro non crediamo molto vicino Il giorno d!jlla cordiale e attiva partecipazione delle Unioni nord-amo• ricane all'Jnterna-zionale operala, anche dopo gli accordi presi dal Segretariato di Berlino con gli Inglesi. Il tradunionismo della repubblica delle Gtelle, scars!s– simamento peuetrnto dallo spirito socialista, si compiace di vivere In un Isolamento più o meno splendido. A Stutt– g~rt, nel 1902, I' Atnerica,i Ftderatio,i of Eabor accenub ad accostarsi al movimento europeo, almeno in quella misura che Il Della Casa proletario prescrivo; ma quando si trattb di venire al sodo e di contrarre obblighi con– creti1 gll americani si chiusero nel più eloquente muti– smo... neppure rispondendo alle epistolari sollecitatorle dell'amico Legien. . . . Le rorze che aderiscono alla Internazionale operala sono notevolmente cresciute; e il distacco degli anarchici e dei sindacalisti di Francia e d'Olanda non ò nemmeno avvertito In grazia del rapido aumento di soci dei sin– dacati della Germania e dell'Austria e per le adesioni di nuovi Stati. La statistlca. dell'Urficlo di Berlino dà. le cifro del 1904 segnando, accanto al totale degli organizzati, quello dei membri aderentl ai Centri Nazionali. Sebbene al lettori della Critica l'amico Pagliari abbia a suo tempo fatto conoscere tali cifre, stimiamo utile richiamarle qui mediante Il seguentfl specchietto: Aderenti al Centri Nai!onall J.'edera.zlon,IContrai\ SucletÀ locali (Camere, oco.) 't'ot11lo mom\Jrt Numero --•-•m_._._, _ ,_,_._ ..~ .._· I ··~· .. Inghilterra Olanda Danimarca Svezia Norvegia Oermania . Austria. Ungheria Serbia Bulgaria Svizzera Italia Spagna. TOTALE 1.889.590 37.221 8\'.1.788 104.099 16.227 1.466.6!5 205.651 53.169 2.932 1,672 41.862 260.102 56.900 ? 2.680 ' 7.012 ? ? 14.415 2.099 55 27 ? ' ? 100 14 47 so IO 63 45 17 21 22 20 9 4.226.738 1--_-- - _- 469.590 - 5,581 26 1.150 66.930 14 573 61.680 8.598 1.052.108 11:19.121 47.657 2.932 26.784 IH>.102 28.233 2.149.056 Il 446 27 88 ? 184 747 16.530 5.512 1.672 85.000 32.967 148.905 469.590 6.671 67.503 81.736 9.043 1,052.108 205.651 53.169 2.932 1.672 26.784 260.102 56.900 2.293.861
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