Critica Sociale - XVII - n.20-21 - 16 ott.-1 nov. 1907

320 CRITICA SOCIALE scioperi generali espropriatori e catnstrof\ci, non hnnno alcun modo di foggiare e di maneggiare. Ì•: risaputo che 1 ancor oggi, chi voglia gettare uno sguardo sulle organiz– zazioni francesi è costretto a ricorrere alle empie e sta– tali statistiche del Goveruo rrancese ! Lo quali davano nel 1904 come organizzati 715.576 operai. ... mentre des gens q1ti puwettt comiallre le mo,wtment syndicab tm France 1 nota Il Rapporto luternazionalo operaio, p1·étm– det1t que les syndacals 11'0,itpas mfme la moilit des mem– b,.es que leur allt'ib1te la statislique officielle. Lo stato d'animo dei catastrofici si ricusa ad attribuire Importanza di sorta ai rilievi statistici o alla loro com– parazione, sia perchè schernitore di ogni disciplina dello sciopero da propugnarsi o da sconslgllari;I anche tenendo presenti le condizioni dell'industria o quindi le probabi– lità di vittoria o di sconfitta dell'attacco proletario, ala perchè insofferente della lentezza e delll\ ponderazione indispensabili a mettere In relazione le mosse di unn categoria con quelle di un altra o le mosse di un gruppo con quelle di un altro gruppo della stoua irrdustrio. f.,e simpatie di gran numero di catastrofici per le organiz– zazioni locali e la comeguonte avversione agllf accentra– menti nazlonall non sono certo fortuiti. li 11 localismo 11 è ben la politica anarchlco-sindacaligta ... (lo eccezioni courermano) ... almeno fino a quando lo Federazioni sono in mano agli avversari I Nè l'altro punto fondamentale del programma di Stutt– gart - la reciprocità e il mutualismo intcnrnzionale nello grandi lotte fra capitale e lavoro - può esercitare sug– gestioni sull'organizzazione sindacalo quando questa si trovi nello condizioni di quattro quinti degli squattrina– tissimi sindacati francesi. È finito IL tempo degli accordi Internazionali conslstentl soltanto nella comune rede uel solo dell'avvenire. Di contro alle formldablll coalizioni padronali, non ordini del giorno necessitano, ma fonEli di reslstenia: danaro in tempo di guerra per sussidiare i danaro in tempo ,11 pace per far viaggiare In mnuo d 1 opora 1 per sospingere la propagnndn e I'organlzznzione nello J>iÙ remote re– gioni di un paese; danaro per la stampa i danaro per I sussidli al disoccupati. Con la ideologia non si tiene In– sieme un movimento. Si potrà condurre la massa ad un atto eroico, non renderla artefice di una lenta trasfor– mazione sociale. Giustamente il ll0melburg, presidente della colossale Unione muraria tedesca, cosl ammoniva gli edili italiani tcstè riuniti a 'l'orino: 11 Credere nella solidarietà morale soltanto, ,·uol dire esporsi alle più dolorose delusioni. Nelle casse vuote nessuno ba fiducia; e la solidarietà che non si materializza in sacriflci e In sussidi materiali ò In gran parte sterile. ,, Ma Il danaro, nerbo della guerra, non può esser dato in misura sufficiente dalle singole organizzazioni. Il "guai ai soli! " perc6te gli Individui come i gruppi nei tumulti dello lotte sociali. li localismo ò sinonimo di stracclonorla o di impotenza. l localisti sono i contumaci, i disertori forzati dalle nobili gare della soli<lariotà. Storia o storiella, a Cbrlsttania si nnrrava, in un in– termezzo, di un mattacchione sindacato localista francese che ad alcune migliaia <Il scioperanti olandesi spedl, per lettera, Il seguente telegramma. doliborn.to dopo viva rtiscusslono: u Trenta mila organizzati, pronti combattere con voi per la rivoluzione sociale, vi inviano auguri e franchi 2 e 50 ! ,, Non giuriamo sulla autenticità del telegramma. ! I.la quando Augusto Debel, nella sezione antimilitarista clel Congresso di Stuttgart - al pror. Hervè, che avea <lefl- nita la Ocrmania soclnllst11 e sindacale una macchina per dar voti e incas'!ar quote - ebbo ad osservare, così e1i passa,,t, come la u macchina" si compiaccia di mandar ogni anno centinaia dì migliaia di marchi all'estero per sostenere scioperi, giornali e candidati - il fortissimo agitatore tedesco sgonfiò con quella frecciata tutta una romorosa e vacua teorica (seguita, ahimè!, dalla pra– tica di molte organizznilont!) che dichiara antirivolu– zionaria Il\ sola politica atta a chiuder l'anima socia– lista in un corpo dai muscoli d'acciaio: la politica delle alte quoto. La quale politica - che vediamo In Jtalia propagata dalle nostro migliori organizzazioni - non costituisce solo la condizione sine qua 110,i cti una decente resistenza di classe nella nazione, creando al bilancio di ciascuna fe– derazione Il massimo occorrente a sussidiare movimenti di altri gruppi nazionali mercè casso del tipo di quella testè promossH. dalla nostrn Confederazione Generalo del lavoro; ma diventa Il presupposto del fouzionameuto di quella mutualità internazionale che la Conferenza di CbristiAnia ha avviato verso un regolare funzionamento acco~liendo la proposto. dolla delegazione danese per ravvicinare, attnwcrao Il S,:,gretariato di Berlino, le dl– ,,erse Federazioni nazionali entro la circoscrizione pro– ressionale. Si vuole Insomma che gli appelli alla solidarietà Inter– nazionale, prima di varcare i confini del mestiere lm11e– goato ln un'nspra lotto, vadan dritto al cuore .., e ullo casse di tutte le organizzazioni esistenti In quel mestiere e negli affini. Sarà co:-ì JJiù racile conseguire una mag– giore produttività degli appelli stessi... e la flne di una nuova forma di parassitismo: quello di sindacati delibe– ratamente poveri, ma scloperaioli irriducibili, che tro– vano comodo lanciarsi In rrequenti battaglie ... pigliando le cartucce ne"ile giberne dei compagni I ... Le dlscus.'!lool di Chrlstiauia - accentuando quanto già era emerso nelle precedenti conferenze - non die– dero risalto solo alla superiorità della politica delle 11 alte quoto,, scoprendo cosl ancora di pili le deficienze del movimento operaio francese: esse misero di nuovo a nurlo le sopraV\'iYenze corporativiRte che inquinano tut. t'ora una targa parto del tradeuniontsmo inglese e nord americano. li largo reclutamento di u krumiri,, fatlo In Inghilterra da armai.ori di Ge·rmanla e del Belgio per rompere lo reni agli scioperi di Amburgo e di Anversa, dopo aver suscitato dibattiti nel Congresso dei Sindacati iug!esl e in quellfJ della democrazia socialista a Stuttgart, ebbe un'eco n Christiania. hi tedeschi o l>elgl - ai dolegatl inglesi i quali osservavano come quei krumiri fossero stati iocettntl nell'elemento operalo squalificato e però non raggiungi bilo dalle sanzioni dell'orgaulzznzione all'infuori della qua lo osso trascina la sua misera vita - risposero censurando lo spirito corpornti vista che trascura la pro– paganda fra gll squallfl:catl, li lascia in balia della Inco– scienza e della fame o Il sprofonda. sempre più nei fondi limacciosi del sotto-proletariato. E a causare questo abbandono, che agevola la forma– zlone di un sotto-proletllriato, concorre altresì, in Loghil– terra, lo SJ>ezzettarsi elci proletariato della stessa indu– stria In tropJ)8 organizzazioni recalcitranti al ,,incolo federale ( 1 ) o più ancora le barriere, spesso insormou- (1) Nella recente conferenza tenuta In Stuttgart <1alla Fe<1erazlone lntcr1111zlona1edel trasporti si discusse a lungo sulla Importazione (11 krumlrl h1glosi ad Amburgo od Annirsa. I d01egat1 Inglesi o.mmtscro

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