Critica Sociale - Anno XVII - n. 19 - 1 ottobre 1907

292 CRITICASOCIALE sultati delle lunghe e vivaci discussioni di quest'anno, ha votato a grandissima maggioranza un ordine del giorno 1 con cui il Consiglio Federale ha l'incarico di nominare una Commissione che elabori un primo schema di legge, semplice, orgauico, di pochi arti– coli, volto a ripristinare gli esami di promozione, ammissione e licenza in tutte le discipline e per tutti gli alunni; la Commissione sottoporrà il pro– getto all'esame delle Sezioni della E'ederazione e delle Facoltà universitarie per i ritocchi e le ag– giunte, di cui si dovrà tener conto nel progetto de• finitivo; quest 1 ultirno 1 quando sia approvato per re– ferendmn dalla maggioranza dei federati, sarà dal Consiglio Federale presentato al Ministero, perchò lo presenti alla Camera, rimanendo le Sezioni impe– gnate a dare opera perchè la Camera approvi al più presto il progetto stesso. Il metodo, che avrebbe dovuto tenere il Governo nel preparare la legge sugli esami, lo attua per conto proprio la Federazione. È un esempio interessantis– simo cli iniziativa. privata in fatto di legislazio.,ne tecnic:a; è una vera e propria. usurpazione di poteri che la II'ederazione compie a danno del Ministro, della Burocrazia e del Parlamento; e se - come io spero ed auguro di tutto cuore - la Federazione riescirà a mettere insieme una legge tale da avere il fervido consenso di tutti i competenti, questo primo esempio di usurpazione sacrilega, con buona pace dei dottrinari e dei sonnambuli del diritto co– stituzionale, frutterà, oh, se frutterà! . .. E frutti senza dubbio notevoli e in 6n dei conti utili avrà anche la discussione vivace e talvolta tu– multuosa, che il Congresso di Napoli ha fatto sulla questione della scuola laica. L'ordine del giorno, eccessivamente ma necessa– riamente lungo, che io presentai al Congresso e difesi con un discorso non meno eccessivamente e non meno necessariamente lungo, diceva: I. La scuoJa laica deve non solo abilitare gli alunni alle future attività professionali di ciascuno, ma anche prepararli per la vita civile, educando il loro pen– siero alla massima possibile indipendenza da qualsiasi preconcetto dogmatico. Essa non deve, nè può rimanere neutrale nè indiffe– rente dinanzi a quei problemi fondamentali della vita, di cui tutte le confessioni religiose e tutti i partiti po– litici si preoccupano; chè anzi deve suscitare nei gio– vani la cura intensa e sincera di questi problemi, ma aJFabito dogmatico deve sostituire l'abito della inda– gine e della valutazione razionalmente condotta e ra– zionalmente comunicabile intorno al valore e ai principi della vita; all'intolleranza settaria opponendo il rispetto di tutte le opinioni onestamente professate. IT. La scuola laica non può essere ispirata da nessuna dottrina religiosa o filosofica o politica ufficiale, che si imponga a tutte le coscienze e neghi la libertà essen– ziale dello spirito degli insegnanti e degli alunni. A.ffinchè, anzi, la indipendenza da ogni costrizione dogmatica animi e informi tutta l'opera educativa del maestro, è necessario sopratutto che questi sia piena– mente rispettato nella sua libertà di insegnamento, e uon costretto a mutilare la sua personalità o dissimu– lare le sue convinzioni, salvo sempre in lui l'obbligo di rispettare lealmente le coscienze degli alunni, distin– guendo le verità accertate dalle ipotesi <'he sono og– getto tuttora di controversia i non imponendo mai, sui problemi fondamentali della vita, colla sola autorità dell'ufficio, dottrine contestate o a cui non sia possi– bile giungere con i mezzi forniti dalla ragione; cercando di mettere gli alunni in istato di potere con piena li– bertà e consapevolezza formarsi le proprie convinzioni filosofiche, _politiche e religiose. III. Le scuole dello Stato devono essere laiche nel senso innanzi determinato; e dai loro programmi deve essere escluso ogni speciale insognamento catechistico di dot– trine confessionali. Solo nei convitti e negli educandati dello Stato, ma– schili e femminili, ai quali le famiglie abbandonano del tutto i loro figli, senza poter integrare per conto pro– pri() l'opera della scuola 1 l'istruzione confessionale deve essere impartita a quei soli alunni, le cni famiglie ne facciano domanda, da insagnanti scelti e retribuiti dalle famiglie stesse, in ore diverse da quelle delle lezioni comuni. IV. La condizione fondamentale necessaria, perchè la scuola laica possa compiere la sua spj3cifica fun– zione educativa, è che gli insegnanti di essa abbiano la massima dignità e integrità di carattere, una solida preparazione scientifica e didattica, integrata sempre da veri studì filosofici, mediante i quali ciascun inse– gnante possa formarsi liberi e saldi convincimenti in– torno alle questioni fondamentali della vita 1 e sia con– dotto a guardarsi dall'eccessivo specializzamento ~ dalla mera erudizione frammentaria. A raggiungere questa condizione devono provvedere, non solo lo Stato col migliorare le scuole, che prepa– rano gli insegnanti medì ed elementari, e con organiz– zare speciali scuole per gli istitutori dei convitti ua– zionali, ma sopratutto gli insegnanti stessi e le loro organizzazioni professionali, promoveado attivamente lo studio e la discussione dei problemi filosofici, scien– tifici e didattici, e tutelando la dignità morale della classe e dell'ufficio. V. Le garanzie legali necessarie per un sicuro funzio– namento della scuola laica sono: a) la preparazione filosofi.ca , scientifica e didattica dei futuri insegnanti deve essere attestata dalle sole autorità scolastiche dello Stato; b) la scelta degli insegnanti deve avvenire esclu– sivamente per mezzo di concorsi, in cui si badi esclusi– vamente alle attitudini dei concorrenti e che siano giu– dicati da commissioni tecniche 1 nella. cui formazione non intervenga nessuna autorità religiosa o politica e che emanino dalla libera elezione del corpo insegnante i e) degli eventuali errori e colpe, delle intolleranze dogmatiche, dei turbamenti ingiustificati che con la leg– gerezza della loro opera gl'inl'leguanti possano provo– care negli alunni e nelle famiglie, danneggiando la capacità di attrazione. della scuola, essi non debbono render conto ad autorità politiche e religiose, ma ad autorità tecniche e disciplinari, che emanino dalla li– bera elezione del corpo insegnante, e rappresentino la opinione media lentamente ma perennemente rinnova– bile degli insegnanti stessi; d) pubblicità immediata e completa di tutti gli atti di politica e di amministrazione scolastica. Quei;ite condizioni per la scuola media sono sancite in misura larga, sebbene non ancora completa, dalla legge Casati e dalla legge sullo stato giuridico; le quali richiedono di essere migliorate e sviluppate e sopra– tutto applicate lealmente e difese dalla mala volontà e dalle insidie dei burocratici e dei politicanti. VI. Perchè la scuola laica possa efficacemente funzionare occorrono le seguenti condizioni: a) lo stato economico e giuridico degli insegnanti deve esser tale che la scuola attiri i migliori maestri del paesej e questi abbiano l'agio di dedicare tutta la loro opera alla scuola e migliorare senza tregua se stessi i • b) le scuole pubbliche debbono essere specializzate e organizzate e distribuite in modo da provvedere a tutti i bif>ognidi tutte le classi della popolazione; e) il persooale insegnante deve rapidamente rinno– vnrsi mediante una legge speciale sui limiti d'E:ità e sulle pensioni i d) agli insegnanti debbono essere forniti tutti i mezzi indispensabili (edifici scolastici, gabinetti, biblio– teche, palestre 1 ecc.), perchè essi possano ottenere il profitto massimo dalla loro opera.

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