Critica Sociale - Anno XVII - n.18 - 16 settembre 1907
282 CRITICA SOCIALE ))rotestare contro di essa, o ne lmplogauo troppo poco a conoscere e a migliorar sè medesimi. Alla critica della ch\sse fortunata, li socialismo di J'rampollnl ha sempre accompagnato la critica, fraterna ma sincera come 11 ferro d'un chirurgo, delle etani po• vere, dimostrandone t difetti, gli errori, le colpe, addi– ta.udo come f,i tsse sia la cagione della loro debolezza 1 come da sè medesime e non dagli altri - nè dalla ca– rità. del preti cattolici, nb dallo palingenesi miracolose del preti rivoluzionari - esse debbano aspettare la saluto. Con tenncla coraggiosa, noncurante della popolarità e spregiando l'accusa di addormentare la massa, ,ltstraeo• dola da quella considerazione delle colpe e della Ini– quità dello classi borghesi, che si erede la possa render plì1 vivace o più combattiva, egll ha aompre tenuto fermo dinanzi all'occhio dol lavoratori lo specchio in cui si mirassero Interi; e, so no torcevan Io eguardo 1 egli li ha rlchlmnatl n guardarsi. "n male ò In voi, o lu voi la salute"' tale formula, che ha del tolstolano, l'H\lvola inerzia contemplativa e sconsolata del fUosoroalavo, egli ha ripetuto con salda costanza, Indicando al lavoratori com'essl siano gli ar– tefici della loro miseria, ossi I puntelli di questo sistema, essi ohe si ranno la concorrenza, essi che ammirano e plaudono la ricchezza potente, essi dal cui seno escono I h,.umi,-i cho fan perdere al proletariato le battaglie del lavoro, I venditori di voti ohe gli fan perdere lo lotte dell'urna, le guardie e I poliziotti che lo arrestano 1 I gendarmi e I soldati che lo fucllano .... Verità vecchie o a.s,lomi..tlche, è vero? Verità. tanto semplici, che molti ... le sottintendono. Eppure, dal ripe• tere questa verità viene un orientamento e una • co– scienza " apeclale a un movimento di lavoratori, viene l'opera u socialista 9 di marca autentica, lenta, evoluth'a, ricostruttiva, fatta dalle radici, capace di preparar dav• vero una società nuova eu solide ba.si. È l'opera che mira, non R.d abbaiare contro la bor• ghesla, argomentandosi di spaventarla e di farla discen• der dal trono per virtù di scongiuri o per rumor di la• trntl, ma R. 1n·eparnre accanto ad essa 1m'altrti classe, che no abbln l pregi senza i difetti, che Impari a " so– stituirla ,., o ai abllltl a raccoglierne l'eredità, col suol vantaggi e col suol oneri, col suol diritti e con I doveri verso 11 pubblico neutro, ,•orso quel II terzi n ramosi, che 1011 s\ apeHO dimenticati da coloro I quali sognano una generale e simultanea u conversione,. di tutti gli uomini alle Idealità e al fatto del socla!Jsmo. ... Se perè>la propaganda e la concezione del socialismo prnm1>oliniano ò « educativa ,., In quanto tende ad ele• varo I lavoratori facendoli consci delle proprie manche• volezze 1 lnalzandoli a plò. diritto, piò. sano, più morale concetto della vita, rendendoli acc0rtl e idonei a eludere le Insidie degli avversart di fuori e dei demagoghi di dentro (non à forse qui la ragion principale dell'odio degli Ava11g11a,·disU contro la Stmtippe di Reggio?), non ò da credere ch'essa. proceda per prediche e per sermoni teorici e campati In aria. Anzi 1 essa si rannoda e si con• creta nello opere vive dolla. nostra organizzazione; o, quando esalta 11 doven della solidarietà, ha Il accanto la sua brava Cooperativa di Consumo, che ne mostra I vantaggi palpabili In rorma di prosaici commestibili a buon mercato; e, quando bandisce il dovere di elevare la propria capacità tecnica, v 1 ò - il ratto accanto all'l· dea - Il bilancio delln Cooperativa dl Lavoro che ad• dita, In eembiante di flor di quattrini, quE>lche guada– gua l'operalo mettendosi In grado, mercè la concordia e l'Istruzione, di liberarsi dall'appaltatore, sostituendolo nella sua !unzione di organizzatore, direttore, e respon• aablle di lavori. · Onde la forma cooperativa di lavoro, sorgente accanto al consumo e coordinata con essa, non risponde soltanto a particolari condizioni di questo ambiente economico (quant 1 altre pro,lncie o città. non son simili alla nostra ?)y ma si ricollega ad una concezione del sociallemo più sincera, plò.severa, plò.profonda, più rivoluz.ionariamente rinnovatrice della classe operala. La resistmza della massa proletaria contro Il capita• lista - forma Indispensabile, e cht -non Jo vede? In par• tlcolari ambienti e In date circostanze -; lo sciopero fatt0 di audacie e di eaoriftct, e magari idealizzato dall'erot– ema di lunghissime rami, ò un mozzo rispettabile e ne– cessarlo come un altro: purcbè, per ragioni aentimentall od e9totlehe, non al veda solo In esso la via e quasi 11 fatto medesimo della rivoluziono socialista, come tutta– via accade per buona parte del socialisti· o del proletart organizzati d'Italia. Ma una classe di muratori, di falegnami, di fabbri, di tipografi, che dopo esser passata per lo stadio inevita– bile della re~tstenza e dello sciopero, si unisce e si con• aollda In una Cooperativa; che dimostra di non affezlo• narsl a quella forma facile e attraente della resistenza e dello eclopero, ma di aaper ah:arsl aabito a forme più elevat.e e plò. complesse, a funzioni più ardne e più no• bili di capacità e di responsabilità, quest'è veramente, non via soltanto, ma via o mòta ad un tempo, ò prole– tarlato che muove verso lL aoclallsmo, è socialismo che diviene e et attua. E quando assistiamo allo spettacolo d 1 uoa CooperatiTa muratori, già più ohe ventenne, ohe è la Ditta piò. forte, plò. solida, più apprezzata della città. e provincia i che s'impone ad avversari come ad amici, nella privata clientela e nei pubblici lavori; che può vantare tanta abilità. tecnica. e tanta scrupolosa onestà, da non aver mai avuto nò una lite, nà una contedazione con le pubbliche Amministrazioni, amiche o nemiche, ohe sl servirono di lei; quan<lo vediamo i Fabbri, i Falegdaml, I l!lttorl, I Tipografi, ecc., costituire le loro classi, af– francate da padroni e da appaltatori, autonome da ogni tutela, trovar in aò le energie ed I centri animatori e mo– deratori sl ammlnlstratlvl che tecnici, e farsi largo tra i concorrenti e acquistar credito net pubblico per virtù pro• prla, Interiore, di concordia, di volontà, di tenacia, di coscienza; quando vediamo i contadini associati nelle Cooperative Agricole, o i lavoratori di varie categorie aggregati in un unico Consorzio aspirare e ottenere un lavoro ferroviario di parecchi milioni ; allora realmente cl si sente rinvigoriti nella fede socialista, perchò si ha dinanzi una cla89e lavoratrice ohe non solo ai alza In piedi per un momento, ma cl resta e cammina. ... Ma, glacohè l'ottimismo dov'esser cacciato come peste da queate pagine, convien dire ben forte che questa via non ò s11arsa di rose: che, per quanto la concezione complessiva ne sia alta e genlate 1 nel particolari s'in– contrano mille difilcoltà, non foss'altro per il ratto che questo tentativo di II mondo proletario socialJsta 11 si svolgo pur sempre per entro a un ostile mondo bor– ghese, o che la " economia chiusa 11 ed autonoma, eho aspira a faro, lo pub esser solo fin a un certo limite, ed ò congiunta da ptò. d'un cordone ombelllcale al– l'utero in cui ai elabora, 1l quale lo invia, automatica– mente o volutamentE\ più veleno che nntrimento. Convien dire che le gelosie, gli alt riti, le competizioni
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