Critica Sociale - Anno XVII - n. 15 - 1 agosto 1907
CRITICA SOCI AJ,E 235 storicamente, una tradizione rivoluzionaria. Non è esso che conquistò sulle barricate il suffragio universale. L'à. ricevuto dall'alto, e, so non è possibile pensare s strap– parlo a coloro che l'ùnno conquistato ossi stessi 1 poichò sarebbe loro facile riconquistarlo, è ben possibile, al contrario, pensare a riprendersi dall'alto ciò che rial– l'alto si è dato. E voi non potete assicurare Il contrario, voi, che avete visto il vostro "'reame rosso III il vostro 11 reame socialista " dl Sassonia, subire senza resistenza la soppressione del suffragio universale. 11 Quando 1 al .ReichstaJ, Ilebel pronunziò contro Plm– perntore tedesco, a proposito dell'incidente Krupp, JHl.· rolo ammirabili di eloquenza e di coroggio, che 1:oi nbbiamo tradotto e diffuse, voi roste costretti, nell'organo ufficiale del vostro partito, nelle Rivisto che mi dcnun ciano ogni giorno como il grande corruttore del prole– tnrinto1 den grossm Verderber, voi foste costretti, quando i padroni tedeschi, nei loro opifl.ct, obbligarono gli opcrni socialisti tedeschi a firmare dei l'Olgari indirizzi di felicitazione al vostro Imperatore, vale a dire a schiaffeggiarvi da voi s tessi, Yoi roste costretti a consi– gliarli di non ricusa.re la loro flrma ! E voi continuate n smussare, a osc ura.re, a indebolire nel proletariato tedesco la forza storicamente troppo debole di una tra– dizione rivoluzionaria insufficiente. li Ebbene, poichò voi non avete questa tradizione ri– voluzionaria, voi guardato con una specie di corruccio al popoli che vi ricorrono, o ,,oi non aveste cho ol– traggi, i vostri teorici non ebbero che disdegno, per l nostri compagni belgi, che erano scesi in piazza, col rischio della vita, per conquistare il suffragio univer– sale. li Nè è maggioro la vostra forza. parlamentare ...... Si a~pettava da voi, l'umanità. socialista attendeva da voi, dal vostro Congresso di Dresda, che seguì alla vittoria di tre milioni di suffragi, la definizione di una politica. Voi avete gridato nei vostri giornali: 11 11Jmpero è nostro; Il moudo è nostro! Unser das Reich; m1ser die Welt/ ,.,. No, l'Impero non ò A.ocorn vostro, voi non siete neanche certi di poter dare ospitalità, nella vostra capitale, al socialismo internazionale. "Si attendeva da voi, l'indomani di· quella. ~rande vittoria, una parola d'ordine, un programma d'azione, una tattica. Yol avete esplorato, tastato, spiati gli eventi i gli spiriti non eran maturi. E allora, da.unti al vostro proletariato e al proletariato internazionale, avete ma– scherata la vostra Impotenza <l'azione rifugiandovi nella intransigenza dello formule teoricho che Il vostro emi– nente compagno Kautsky vi fornirà sino alla consuma– zione del secoli. 1 ... 34. - li socialismo tedesco adunque, più si affanna ad apparire terribile o rh•oluzionnrlo a parole, e più, a fatti, è divenuto calmo, riformista, posslbliista. r. il mo– tivo non è tanto nella mancanza di tradizione e di spi– rito rivoluzionarlo, secondo quello che sostiene il Jaurès, perchè, o poco o molto, è certo che un tempo, all'inizio, e anche fino a pocbi anni or sono, il socialismo germa• nico era più risoluto e più nerboruto di adesso. li mo• tlvo, secondo noi, sta tutto, o in gran parte, nelle sempre più prospere condizioni economiche dell'Impero, che rendono possibile alla classe operala 1 o a.Ila miglior parte di es~a, all'n.ristocrAzia del lavoro, di miglioraro gradatamente e sensibilmente il proprio sto.te senza ri– correre affatto od ccceMivamente alle armi politiche o alle minacce contro la compagino sociale. È questo, del resto, un fenomeno generale. Si é avverato nella stessa Inghilterra dopo i moti cartisti, o vi si avvera anehe adesso In senso inverso, data. l'inversione delle cause i come pure, più modestamente ma In modo abbastanza chiaro, il fenomeno ò visibile da noi, In ltalia, ove, in seguito a un notevole mi,;lioramento del Bilancio dello Stato e al riweglio delle industrie e dei commerci, il movimento della classe operaia à cambiato fisonomia 1 e, nonostante gli strepiti e le quarantottate di alcuni nuovi venuti che, al pari dei matricolinl universitari, vogliono ta.r baccano ad ogni costo, anche Il socialismo Italiano à tentato, pur non ossc11<lovl ancora riuscito, di farsi pratico e positivo, cercando, prima di andare in cerca d'un nuovo regimo troppo avvolto nello nebbie e nell'oscurità., di sfruttare alla meglio l'attuale, e di co– glierne tutti i benefizi possibili. Il procedimento ò per noi logicissimo, e conformo allo leggi stesse che ànno determinato il sorgere del socia– lismo. Perchè, corno l'essenza del socialismo per noi 1 e per tant'altrl, non sta nella particolareggiata. ed utopl• slica costruzione di società. future, cd ò nel movimento e nel cammino posslbilo giorno per giorno o non in mète lontane che bisogna ftggere gli occhi, cosl la. causa o il movente del socialismo non è già nel desiderio astratto e poetico del diverso o del nuovo, e uol bisoguo di tutto un altro mondo perfetto cd equilibrato. Sl, a questi sogni la mente umana si abbandona, quando non à niente di pili concreto da fare e da pensare, e, mentre chi può, Il paradiso se lo cerca o lo crea al\l\ meglio in terra, Intorno a sò, chi non può, chi è completarncntc PO\'ero •e di3perato, so lo creo. più bello o più armonico, ma con la fantasia ed In cielo. Cosl la classe operaia: più è stata oppressa e misera, e più s'ò data in braccio ad aurei sogni rli pnlingoncsi sociali; o Il socialismo nel senso più mistico Intransigente e giacobino, e, ancorn meglio, l'anarchia, cosl poetica e vaporosa, sono stati più facilmente scgulti dai lavoratori, quando meno spe– ranza e meno prohnbilità. essi a,·e\·ano di appagare per vie positive o normali I loro 1lesided o i loro bisogni. Ma, appena questo vie si sono aperte, appena uno spi– raglio si è fatto, la.sciando apparire come sicura con– quista l'uO\'O dell'oggi nnzicllè l'ipotot!ca gallina del– l'lndornani, allora uu senso eminentemente pratico I\ sostituito lo antiche graudios& visioni, e la clMso ope– raia à dimenticate lo idee di bellicosi assalti contro la borglrnsia, contro I poteri pubblici, contro Io Stato, ù. rimandato alle calende greche nuove dittature 1>olitiche e nuove Comuni, per combattere 1 anche nel solo cnmpo economico, lotte più modeste ma piil spicce e fruttifere. Lo nota anche il Sorci nei suoi Saggi ,li critica del ma,·– :rismo (I). li Allorchè gli operai si trovano posti in condizioni tali da poter migliorare la loro condizione con un la– ,•oro ragionevolmente misurato -· scri,•o il Sorel - ces snno d'avere nel potere misterioso delln forza politica quel rispetto superstizioso, cho ò fa.elle imprimere toro nei periodi, nei quali sono oppressi dui disagi economici. La religione della. mngin. politica el dissipa a poco a poco, allorquando l'uomo sento di poter li!>eramente lavorare per la eua elevazione morale o materialo.,, ?iligliorando, adunquc, le condizioni economiche, quella terribile, mistica e misteriosa politica rivoluzionaria, che tutto vuole scompaginare e distruggere per riedificare ab imis, scompare, daudo luogo a un più pratico movimento economico e ad una politica più modesta ma anche mono trMcendontale. Allora il vilipeso rirormismo si afferma e trionfa, non già per colpa di uomini, ma per forza di cose. • La crisi pratica del socialismo, cioè l'efflorescenza del riformismo in seno al partito socialista - nota a bocca amara lo stesso ,\rturo Labrlola ( 1 ) - era. l'ine– vitabile prodotto Idealo dei mutamenti transitori ·inter• venuti nell'economif\ capitalistica: nuova conferma delle fondamentali verità <lolla teorica rivoluzionarla o mnte– rittlistlca. della storln. Ma questo accenno o rlrerimento indica anche la gravità. del ratto. Il riformismo è una (I) (II0R0I0 SoR•:1.: Sngg, 111. r,·Ulea dd m{ll",rismo. R. Sandron, 1903, p, !l6. (') ARTtlR0 LADRIOLA: IU(o,·me e Rivo1,,z/011e Sociale, Milano, 194H, 11ag. 16.
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