Critica Sociale - XVII - n. 13-14 - 1-16 luglio 1907
220 CRITICA SOCIALE Ministero si preoccupi sopratutto dl favorire lo sviluppo della. industria Bonza tra9curare quello del lavoro. li Governo profitta della eccezionale prosperità. del– l'economia e della finanza della nazione per diminuire con giusta proporzione così la tassazione diretta come quella indiretta, allo scopo di permettere ai contribuenti di usare a modo loro del proprio reddito, destinandolo sia al consumo improduttivo, con susseguente aumento del benessere generale, sia a quello produttivo, con sua, seguente aumento del reddito dei privati. Furono dapprima (1869) diminuite le Imposte sui ca– valli e sulle vetture posta.li e da nolo 1 furono abolite le tasse di lìcenza (Uce,ice duties), sulla vendita del thè, del caffè, del cacao e del pepo e fu pure abolito il di– ritto di statistica di I sh. al qua,·ter del grano importato, percbè, come rlisse spiritosamente il Cancelliere dolio Scacchiere, " non ò più difficile di registrare l'im11orta– zione del grano senza una un'imposta di 1 sh. por quai·ter, di quello che sia arrostire un piccione senza bruciare la casa ~· Nell'anno successivo fo diminuito il saggio dell'm– come-tax e furono concesse più generose detrazioni ai redditi minori, furono diminuite lo imposte sul caffè e quello sullo zucchero, "il diletto dei fanciulli, il sollazzo della vecchiaia 111 fu abrogato un numero considerevole di tasse di licenza, che 1 se rendO\'il.110poco allo Stato, riuscivano assai moleste ai contribuenti, ru ritormata o semplificata la legislazione riguardante i diritti dì bollo; insomma il Miuistero fece •del ,rno meglio per togliere, nel limite del possibile, le pil'l urtauti asprezze deil'im• posizione di nllorn.. Nessuno è cosl forttmato che la ~ua opera sfugga gli attacchi della critico, e a questo Mi– nistero fu spesso mosso il rimprovero di non aver cu– rato a sufficienza la diminuzione del <lebito pubblico, e di non aver de"ltinato a tale scopo una somma molto maggiore di quella da es,o impegnata; ma la censura sembra infondata, quando si rifletta che gli avanzi an– nuali del bilnncio non erano illimitati e che la mag– gioranza dei contribuenti mostrava di preferire un im– mediato sollievo della tassazione, che i benefizi, non corta.mente contestabili, ma a scadenza alquanto remota, della riduzione del debito pubblico. Northcote (1874-1880). Nel 1874 al .Ministero Gladstone subentra per sei anni e mezzo (1874-1881) un Ministero conservatore, presie– duto da Disraeli, che prende cou aè sir Stafford Northcote, come Cancelliere dello Scacchiere. Northcote inizia la sua attività di ministro con l'abolire il residuo dazio sullo zucchero e le imposte sul proprietart e sui mer– canti di cavalli o sui cavalli da corda. 1n seguito (1875) rivolge la sua attenzione alla riduzione del debito pub– blico e propone un nuovo foudo di a1mnortame1ito di L. st. 800.000 a.ll' anno, da unirsi a.I debito consolidato e da con::1iderarsl corno un capitolo ordinario della spO!in annuale. E, J>Oicbò il nuovo fondo di ammortamento si doveva aumentare ogni anno degli Interessi composti di tutte le somme destiuatevì negli anni precedenti, eosl si calcola\'a che, se il sistema fosse seguito costante– mente, in 30 anni si sarebbero ammortizzati non meno di 192 1 /, milioni di lire st. l\ta i risultati finanziari anche di questo nuovo fondo di ammortamento furono nella realtò. molto minori di quegli sperati, uon essendosi preiJentato regolarmente quell 1 ecce3so delle entrate sulle spese che è condizione assoluta per attuare qualsiasi riduzione del debito. Ed invero, negli anni immediatamente successivi, le speso pubbliche dovettero essere aumentate in seguito nlla espansione coloniale, e le entrate dettero un pro• dotto inferiore al lo atteso, in causa del ristagno, sofferto dall'industria. inglese nel triennio 1876-1879. Anzichò dedicarsi al gradito còmpito di diminuire i tributi, il Governo dovette quindi provvef\ere a raccogliere mag– giori entra.te , ed esso raggiunse questo scopo, ra.eeudo, con equa proporzione, ricorso all'Introduzione di nuO\'e imposte, all'inasprimento di quelle esistenti e al credito pubblico. Per riassumere in poche cifre l'aziono finanziaria del Ministero Disraeli, diremo che il totale delle Imposte abolite fra il 1874 e il 1880 fu di 4 1 / 1 milioni di lire st. (dei quali 2 1 1, dl tas:jazione <liretta, 1 '/, di indiretta e 1 /, mìlione dl tassazione 11eutt·a)1 e ohe l'ammontare totale delle nuove imposizioni fu di 6 milioni, dei quali o 1 /9. cli tassazione diretta e mezzo milione indi– rdta. Iu quanto al debito pubblico, mentre, come el è dotto, nel 1875 furono destinate annue L. st. 800.000 per la rormazione di un fondo di ammortamento, negli anni suceesshi si dovette contrarre un debito di oltre 8 mi– lioni di lire st.; la politica estera costituiva la maggioro preoccupazione del Ministero e lo sgravio delle imposte, con essa incompatibile, veniva abbandonato. PL1re,nella scelta delle nuove tonti d'entrata, Il ministro Northcoto si attiene alla più stretta equanimità e preferi,ce di col, pire piutto.:1tl)la proprietà che il consumo. Di 1111ovoGla!lstoue (1880-1887). Nel 1880 al Mini:jtero Disraeli subentra un Ministero liberale presieduto da Oladstone, il quale, con una bre– vissima interruzione nel 1885, resta al potere sino al 1887. La politica estera (occupazione dell'Egitto, caduta di Khartoum) a.:1sorbe principalmente anche l'attività del nuovo Ministero e ostacola la riforma finanziaria, se– condo il programma del partito liberale. Tuttavia riesce nl Childers, che Gladstone aveva scelto come l\Jinletro del Tesoro, di ottenere maggiori entrate dalle imposte di successione, o di effettuare cosl, almeno parzialmente, uno dei punti principali del programma finanziario della democrazia liberale. Ma le successioni della ,Proprietà. fondiaria continuarono ad eJsere colpite più lievemente di quelle della proprietà mobiliare sino al 1894, quando fll introdotta una comprensiva "estate duty ,,, applica– bile ad ogni specie di proprietà. Gli nit.imi n1111i(1887-1901). Dalla caduta del Ministero Oladstone {1887) non se– guiremo più, come abbiamo ratto sinora, con qualche particolarità l'azione finanziaria di ciascun nuovo .Mini• stero, trattandosi di fatti troppo recenti, sui quali sa~ rebbe molto difficile portare un giudizio assolutamente obbiettivo; cl limiteremo solo acl avvertire che <la.I 1887 a tutt'oggi la. Hnanza inglese ba continuato a svilup– parsi in modo normale 0 che, pur modificandosi secondo le nuo,·e condizioni, non ba mai subito dei mutamenti rivoluzionari. Le duo innovazioni più importanti della finanza inglese di questo periodo sono state la conver– sione, operata dal Ooschen nel 1888, del consolidato 8 °lo in consolie1a.to 2 1 / 1 % sioo al 1008 o 2 ½ °lo dal 1008 in poi, clte ha prodotto nel primo periodo un risparmio annuo di 34 milioni di lire italiane e di 68 in seguito, trattandosi di una conversione che comprendeva un ca– pitale di 13.725 milioni di lire italiane (I)_; e la sosti- (I) J,.'LORA: SdtllZ(I (/tilt Finanze. L,h•orno, 1903, pllg. ~88.
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