Critica Sociale - Anno XVII - n. 12 - 16 giugno 1907
182 CRITICA SOCIALE B proibito di rivolgersi al pubblico o a chicchessia, noto o sconosciuto, per mezzo di rt!clames, avvisi, bJ•O· chures, ecc., ecc., per offrire oggetti atti a prevenire la conseguenza dei rapporti sessuali (! !). Ogni infrazione a questo divieto ..... A1·1. 5. -Tutte le persone affette da malattie veneree, povere o non, hanno diritLo alla cura gratuita. Esse sono obbligate ad assoggettarsi a questa cura, salvo che posiiano provare di essere curate da un medico privato. Se le condizioni sono tali da far pensare che solo riso– lamento degli tunmalati può impedire la contamina– gioue, o se gli ammalali non osservano le prescrizioni loro imposte, per prevenire il contagio, si potranno rin– chiudere in un ospedale per continuare ivi la cura ..... Ai·t. G. - Se, durante o verso la fine della cura, il ptiricolo di contaminngione rende indispensabile la sor– veglianza medica dell'ammalato, il medico dovrà int:– mare a quest'ultimo l'ordine di presentarsi a lui ad una data fissa o di esibirgli il certificato attestante che un altro medico autorizzato si è incaricato della cura ..... A1·l. 7. - Ogni medico, che esamina e cura uno. per– sona colpita. da una forma venerea, deve richiamare l'attenzione di questa persona sul carattere contagioso della malattia e sulle conseguenze giudiziarie che po– trebbero derivare dalla coutamioagione di terze per– sone.... A1·t. !J. - Un bambino sifilitico non può essere allat• tato al seno se non dalla propria madre, e così pure nes:mna nutrice sospetta d'essere sifilitica può allattare bambini di altre donne ..... Seguono le di~posizioni penali e quelle riguardanti gli indennizzi a tale riguardo. A,·t. 13. - 'l'utte le volte che il medico municipale, destinato al servizio celtico, lo giudicherà. opportuno, potrà obbligare l'ammalato a preinmtarsi a lui in epoche determinate, servendosi di formulari ad hoc: e l'esecu– zione di questo ordine potrà. essere assicurato per mezzo della imposizione di ammende ed, al caso, coll'inter– vento della polizia . . ,frl. 11. - Le persone ospitalizzate per la cura delle malattie veneree non potranno lasciare l'ospedale, se esse sono curate a spese d ell'assistenza pubblica 1 senza l'autorizzazione del ca.po di servizio. fn caso di infra– zione sono passibili del c arcere ..... Ho esposto solamente alcuni capoversi della legge: ma, scorrendola. per intero, si osserva come le disposi– zioni proibiti ve si moltiplichino in modo allarmante. Non solamente ad ogni infrazione del regime profilattico è minacciato il carcero 1 ma la legge dà. mezzo a. vere persecuzioni a danno di coloro che hanno infranto una volta le disposizioni di legge. Co8i l'art. 15 dispone che la polizia possa proibire ai proprietari di caffè e di nstaw·ants di accogliere, anche solo temporaneamente, persone che abbiano avuto pro– cessi e siano state comunque condannate per offese alla presente legge. Inoltre io tutti gli articoli si vede lo sforzo del le– gislatore di colpire direttament-e di fronte la sifilide, togliendo violeutemente anche la pos~ibilità del con– tagio, e cousiderando il contagiato che '!lipone nell'oc– casione di diffondere l'infezione poco meno di un cri– minale. E perchè le disposi,r,ioni di legge abbiano un va'ore assoluto, si è nettamente stabilito che il carcere, e qualche volta addinttura. la reclusion~ con lavori for– zati, colpiscano i violatori della. legge draconiana. Per il pericolo della. sifilide da baliatico, l'art, 9 della legge (non ne abbiamo riferito che la parte iniziale, la quale dimostra lo spirito e la tendenza della legge, senza riportare tutto il dispositivo) stabilisce a p1·io1·i la natura dei danni ed indennizzi, e li stabilisce in modo tale che la sifilide da baliatico sarà uno spau– racchio grave a tntle le madri che hanno bimbi co- munque sospetti di sifilide ereditaria, e alle nutrici sospette di lue. Anche la denuncia obbligatoria dei casi è stabilita, però non è obbligatoria la denuncia del nome del col– pito, per modo che sotto tale rapporto il successo pra• tico della. legge è molto dubbio, e mancherà. sempre ogni possibilità di controllo per l'operato del medico. . .. Non so se la nuova leggo dane~e, che è giil. entrata in vigore, otterrà i vantaggi che i legb1latori si sono ripromessi. Io materia di repressione delle malattie ve– neree, i pericoli sono gravi tanto per la libertà quanto per la repressione, e non v 1 ha dubbio che alcune pre– tese della legge danese, basti per tutte quella 1 almeno curio~a, della repressione delle case di tolleranza, nau– fragheranno di fronte ali/\ realtà. Non meno dubbio ò se realmente questo disciplina– mento militaresco della profilassi antivenerea, a bM0 di isolamento forzato e di carcere, potrà avere un reale risultato socia.le . C'è do. temere che, nella rete tesa dagli igienisti per trattenere le forme veneree iofettive 1 ca– schino i poveri di Spirito e di quattrini, mentre i ricchi sfuggiranno con ogni facilità. Nè si comprende bene se tutto ciò non vuole in ul– tima analisi favorire le forme più ipocrite, ma.non mouo temibili, della prostituzione, senza salvaguarda.re effica– cemente la morale e spingendo forse a trascurare la terapia e la.profilassi pel timore dell'impronta poliziesca che ~sse nella legge hanno assunto. Ad ogni modo è un esempio, per qualche lato, di legislazione igienica, e almeno per quest('I meritava di essere segnalato: tra qualche anno diremo quali van– taggi il nuovo fiscalismo sanitario draconiano avrà por– tato io rapporto all'andamento delle forme veneree in– fettanti nel piccolo Stato danese. E. BERTARELLI. L'arbitrato bbligatorio e i Tribunali del lavoro Conferenza all Società Italiana deifiiurisli e degli Economisti. SOMMAll.10. - 1. Introduzione. - 2. Ubicazione do! tema. - 3. 11 diritto di 11ciopcro nella sua evoluzione. - 4. Aspira– zioni legislativo verso l'arbitrato. - 5. Nozione doll'arbi– trnlo obbligatorio. - 6. 'l'entativi di eoluziono del problema. - 7. Difetto di sanzione. - 8. Dubbisecondari. - 9-IO. I Tribunali del lavoro. I. 1. Dire parola in un tema così complesso e così arduo, che si atteggia un poco sempre enigmatico, nonostante le indagini degli studiosi e le accese controversie dei polemisti; in un tema, come questo dell'arbitrato obbligatorio, delicatissimo per natura, per destinazione e pel' l'oggetto a cui si riferisce; in un tema nel quale, entrnndo in gioco simultaneo concetti giuridici e concetti economici, concetti di diritto pubblico e di diritto privato, mal si saprebbe a quale riconoscere la prevalenza, definendone e pre– cisandone a vece l'àmbito e lo sfern. di azione; dire parola in tema cosl irto di incognite e di punti in– terrogativi, ove l'uso stesso dei vocaboli è reso meno agevole <lnlla loro nebulosità e imprecisione, prnce– dente da nebulosità e imprecisione di concetti; ciò potrebbe dinotare ardimento soverchio, ove non fosse ~ubito e senza equivoco premesso che chi scrive
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