Critica Sociale - Anno XVII - n. 8 - 16 aprile 1907
CRITICASOCIALE ll9 intrigo di corridoio, ru lmpossibllo eapero con precisione 11 numero dei ministeriali fedeli o stabilire cosl ipotesi verosimili sulla •italilà della combinazione e quindi sulla possibilità o sull'opportunità di osare. La ciano lavoratrice ba dunque abbondantl motivi per brontolare. Essa si lagna perchè lo pensioni operai(', volute dalla Camera passata, trovano, dinanzi al Senato, una opposizione lrreduttlbile, mascherah. sotto un'inizia– tiva. d'lnchle!Jla aupplementare, che ò un vero e proprio atto di ostruzionismo. Essa protesta porcbò il diritto di sciopero è contrastato, oggi, come lo era al bel giorni dei Gabinetti di concentrazione. Essa mormora porchè la ra– mosa soppressione del Consigli di guerra o la non meno reclamata abolizione dei bagni militari eono state so• stitulto da mozze misure, che rivelano tutt'al più delle buone Intenzioni. SI nota ancora come In logge aut ri– scatto dello ferrovie dell'Ove:-Jt(la quale non ora che un primo passo verso la unzlouallzzazlone) stasi arenata presso lo scoglio della resistenza senatoriale, e si osseT\'a come le bello affermazioni ratte dal radical!, sul diritto dei ruozlooar1 a formare i proprt Sindaeatl 1 siano state smentite da un disegno di legge contenente (accanto a diversi miglioramenti materiall) molte misure restrittive e aspramente criticato dagli lnteressaU. Di tanto e tante riforme promeHe, una sola fa effet– tuata: il riposo ebdomadario. Ma ahimè! ò meglio non parlarne. L'applicazione del riposo ò divenuta, per colpa della maggioranza, una Irrisione. SI sono trovati dei radicali disposti a sostenere, contro la clam., operaia e, occorrendo, contro Il Governo, la rlbellionu apeda della classe padronale. La ramosa delegazione delle Sinistre ha Imposto un ordine del giorno, Inteso a chiedere pro• rondi ritocchi alla legge troppo .... 80clale. t vero cbe, mentre l'lnten1.lone della Delegazione era di ottenere del ritocchi ravorevoll ai padroni, il Vlvlanl ha accettato l 1 ordloe del gloruo con uu discorso coraggioso, affer– mante la bontà. Intrinseca della legge. Ma.ò vero anche che questa contraddizione fra 11 verbo ministeriale e il voto che lo coronò costituisce una incoerenza, che Il– lustra megllo d'ogni mia frase Il garbuglio della situa• z\one odierna e la dltftcoltà. di disciplino.re la maggio– ranza parlamentare e dl renderla capace di un'attività feconda. Rlassumendo: Il radicalismo trionfante non pensa an– cora. sul serio alle riforme prome,9se, non sa difendere contro Il Senato le vecchie rirorme già votate dal Par– lamento e tanto necessarie al paese, e non vuol appli– care la sola riforma che esso abbia adottata in questa legl!latura, eolo perchè, dopo averla votata a tambur battente e senza pensar al domani, osso ha visto insor• gere io armi gll energumeni delle classi privilegiate. In questo periodo di torpore, una aola Iniziativa rimane tuttora lo piedi: li progetto d'imposta ul reddito. Esso basterebbe da solo a compensare la democrazia. di molte del1.1Sionl.Ma, anche su questo punto, molte apprensioni ci paiono giuste, e noi temiamo a,sat che le ottime in– tenzioni del ministro Caillaux non vengan<, derormate e snaturate dalle pressioni di certi membri della maggio• ranza, che già. hanno Iniziato lo seno alle Commissioni la loro opera demolitrice. Come mal la democrazia francese giunge a questa faee di incoerenza e di Inerzia proprio nel momento in cui finalmente essa poaslede la maggioranza nel Parla– mento e nel paese e può governaro senza rar conces• aloni e senza far conti con alcuno? Ahimè! l'ora della realtà ha sorpreso molti In piena vanità. di declama• zione, o ha mes.!o troppo presto alla prova dei fatti certe fedi e certe coscienze, che non si erano cimentate ancora se non al ruoco delle riunioni elettorali. Non si può dire seriamente che Il radicalismo agisca oggi in Parlamento peggio di quel che non agis3e ieri. Sotto Waldeck-Rousseau o sotto Combe8 esso parve più ardito, malgrado la sua maggior debolezza numerica, solo perchè allora si tratlò della IJattal(lla anticlericale e laica, alla quale la borghesia, a tradizioni giacobine, poteva a1erlre, all'lnruori e al disopra del propri inte• ressi di classe. Ade&Sola questiono religiosa ò virtual– mente rlsolta 1 o nel campo J>aro dolio rirorme sociali i radical! esitano, tentennaoo 1 danno sogni non dubbi di timidezza e di malavoglia, porchò essi sentono la diffi– coltà di osare, o prevedono le conseguenze incalcolabili di una bnttaglla contro i privilegi dolio classi rortunato, le quali In fondo sono tuttorn, anche nella Repubblica, lo classi dirigenti. I programmi del partito radicalo, che si Intitola anche radicale-socialista, sono, ò vero 1 arditi e categorici. Se noi leggiamo la dichiuazione del Congresso di Parigi (1905), noi vi troviamo chiaramente indlcnto che 1a le– gislatura 1906-1910 dovrà fare, per la soluzione dei pro– blemi economlcl 1 quello che la legislatura 1902-1906 ba fatto contro la potenza clericale. • Separati dai nostri amici socialisti puri (diceva 1 fra l'altro, il documento) dal principio della proprietà. Individuale, noi non siamo nò meno risoluti, nè mono lnt.eresutl di loro, ad affret– tare l'evoluzione, che deve gradualmente elevare la con– dizione del diseredati •· ln pratica poi il Congrelso del 1905 affermava la volontà di attuare Il progetto delle pensioni operale e quello dell'imposta sul reddito, ed inoltre un'Imposta sulle grandi successioni, II riscatto delle ferrovie, la regolamentazione della giornata di la• voro con tendenza alla introduzione delle otto ore, ecc. Più recentemente ancora, Il Congresso di Lilla. (otto– bre 1906) affermava. le finalità. dol radicalismo con queste elgnlflcantl paro lo: " Noi vogliamo eguagliare i canoni fiscali, sostituire la solldarlotà. um11.naalla carità cho uml\la 1 assicurare a ciascuno, dopo una vita di la– voro, Il pano del vecchi giorni, Impedire ICI. costituzione di oligarchie floauz\o.rle che schiaccerebbero le libertà pubbliche con un roudalismo più oppre.nlvo dell'antico, ridonare allo Stato quelle produzioni che danno oggi agli interessi privati la potenza di veri Governi indu– striali e commerciali, regolare Il contratto di lavoro in guh11.cb 'esso non possa condurre allo sfruttamento del più povero, permettere all'operalo di conquistare la pro– prietà. del suol strumenti di lavoro In modo da preparare (grazie ad un'organizzazione democratica del credito) l'abolizione del salariato. " Qual maravlglla se, quando un partito, che ba al pro• prio attivo tali dichiarazioni di principio, assume il po– tere, e non no approtUta subito per mostrare con degli atti la proprio. volontà di rare, le ml\sse mormorano ed ascoltano con orecchio compiacente quelli che si affret• tano a denunziare la bancarotta e a. gridare al tradi· dimento? Per disgrazia, oltre allo dlfftcoltà d'ordino geqerale ohe aspetto.no 1 teorici sul terreno della pratica 1 la via. del radicalismo francese ò attravorsn.ta dn. ostacoli spe– ciali, dovuti In parte alla costituzione Interna del par– tito od In pc.rte alle condizioni dell'ambiento. I radicali socialisti sono organizzati disorotamonto l>ene, hanno le Loro aasoclazlonl 1 Il loro Comitato esecutivo centrale ed i loro Congressi annui. Le loro atfermazlonl dovrebbero dunque essere Impegnative per gli eletti e per i membri
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