Critica Sociale - Anno XVII - n. 6 - 16 marzo 1907
CRITICA ROClALfi1 Nello stesso modo si rileva facilmente dai dati stati- In Svizzera i fatti si riproducono in identico modo. siici dei Sanatori popolari tedeschi che, mentre gli Philippi, che sull'argomento ha raccolto molti dati ana- operai forniscono dal 49,5 al 59,l °lo degli accolti, gli litici, ha osservato che in villaggi montani, ove si i-ono agricoltori non entrano nel novero se non con valori istallati dei sanatori, degli alberghi e delle cat.e per del 14-19,4 °lo- infermi di tubercolosi \Davos), non si è avuto il meno In ltaha 1 rapporti s 1 mantengono ugnah ue1le cam- sen<(1b1le aumento eh tubercolot1c1 negh ull1m1 d1ec1 JHtgne la tubercolosi è meno frequente che nelle città, I anni e i valori rispetti\•i di frequenza sono rappresentati dal Per contro, lll alcum v11lagg1 net quali s1 sono 10- rapporto di 1 a 1:5, t.rodot.te le 10dustrie, Faumento ~1 è verificalo rn ma- Però la constatazione, limitata a questo semphce mera 1mpress1ontt.nte. fatto, è assai incomplet.A. Si sarebbe indotti a sintetiz- I Indicare quindi l'urbanismo come una delle cause zare in tal modo il fenomeno: nelle odierne società ci- odierne dell'infierire della tubercolosi, non è giusto. 1l vili, i grandi accentramenti urbani si trovano in cos: buone condizioni di organizzazione profilattica ed eco- • nomica, cbe, non ostante la relativa facilità del contagio, e non ostante una J)Ìll intent:ia manifestazione di tutti i fenomeni vitali, riescono in totale a mantenere la quota di mortalità sensibilmente più bas~a che non facciano le call})>(LS'ne. Jt. ,, Solamente di fronte alla tubercolosi, il fenomeno pili non si avvera: e l'aumento dei contatti, l'influenza della minore bontà di aria ambiente, la minor insolazione, ecc., agiscono rovesciando per la tubercolosi i rap– porti. Se ciò è vero, si dovrà anche nelle campagne con– s.tatare qualche cosa di simile, ogniqualvolta interviene un nuovo coefficente modificatore delle condizioni di ambiente. Cosi è realmente: allorquando lo sviluppo industriale nelle campagne rende più facili e più freqnent: i rap– porti, centuplicando le occasioni pei possibili contagi, a11orquando l'influenza predisponente del lavoro indu– striale entra in giuoco, subito mutano i termini delle varie quote rli mortalità, e la tubercolosi si presenta con valori alti anche nelle cAmpagne. Gli esempi sono infiniti. JI Durogy ha studiato nel dipartimento dell'Oise la diffusione della tubercolosi, e riporta tra le altre queste osservazioni.: Nel dipartimento ci sono 8 villaggi schiettamente in– dustriali (filaturo. di cotone e canape, fabbriche di spazzole): ora, in questi S villaggi la mortalità per tu– bercolosi è del 5G-Gl 0 / 000. In due altri villaggi schiet– tamente agricoli, la mortalità. per tubercolosi é rispet– tivameute di O e del 10 °/ 000 • In un terzo villaggio, nel quale metà della popola,done è rimasta fedele alla terr~ mentre l'altra metà si è data ai lavori dell'industria, la mortalità. tubt1rcolare e del 46 °/ 000 • 1, Il diagramma che tolgo dal Durogy è di una evidenza mirabile. ( Veggasi qui conll·o). L'aumento dell'industria è direttamente proporzionale all'aumento della mortalità per tubercolosi. Quindi non è il solo fenomeno " agglomeramento urbano,, quello che entra in giuoco nell'aumento della tubercolosi, ma è più che altro il coefficente " lavoro industriale w Urlare contro gli agglomeramenti per se ~tessi è quindi anzitutto ingiusto, poi inutile, poiché gli agglomeramenti - a giudicare dalla statistica - hanno fatto più bene che male alla salute e alla vita, mentre a loro carico non si può porre neppure Palto quoziente di mortalitò. tubercolare, considerato che la tubercolosi aumenta assai più per ragione dell'industria che per il fatto de1l'agglomeramento. In Germania le constatazioni sono analoghe: una inchiesta. di Fiscber mostra che, nel determinare la mortalità per tubercolosi, non prende parte tanto il coefficente II campagna,,, quanto il genere del lavoro e il modo di occupare il proprio tempo. ~ '"' ,;.._s 11:)i-:o::~1::' ~ ,/ I~ ft -;::, ~-"' """" ~ ~:::~"'l)l l~~tQ ~~ <., '.::, ~ ~!~ l~l~'::~I~ <::, <::, ~ ~ ·'> ~ q-' :::~ '.:;~~ :::: ':')!'o.'1...\;;N ~~ t [~~ :::, :::;;:, ~ Si~~ 'r~~~ ~ ' ~" <... ." i::; I<:: ~ ~ "' ~ ·~ I~ 62 60 ,U.0 o ,a 0: I,: ,1/ ,.. 5~ ,, "' '" ,ff.-~r. 56 ' , o 6 ,• 51 52 5D ~ J.~ ~~ ~~ i' ,. 'O 1 fr./1{ 11J/I. ,,,.. 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