Critica Sociale - Anno XVII - n. 2 - 16 gennaio 1907

24 CRl'rlCA SOCIALI, Nel co11cordali l'associazione registrata che li sUpulò non risponde che dell'operato proprio e dei propri ln– !ilcritti e può agire nell'interesse collettivo come in quello ,li un singolo socio. Quo..,to però 1>uòagire anche diret– tamente, ciò che è inammissibile noi contratti di lavoro o di cottimo. I uon soci dovrnnno casere convenuti per– sonalmente; non potranno ossi convenire il padrone, mentre lo J)Otrù.per essi l'associazione registrata. Pel concordati ap1>rovati da a~sombleo di scioperimti, i la– voratori dovranno agire cd olì8ero convenuti sempre personalmente. u All'inruori di queste normo - conclude testualmente il :iturlaldi - la riforma dell'istituto del probiviri stu– diata dal Consiglio superiore del r.,nvoro è, a. nostro giudizio, cosl completa o corrlspondento alle esigenze <lei sistema da noi indicato, che Il disegno di legge, che dovrobbo inspirursi ad esso, non pub andare disgiunto da <1uollorelativo al probiviri; e cl auguriamo che, noi pH1 breve termine posslbllo, nmblduc pos:HlOO essere ap• provati dal Parlamento - da queste urgenti e impor– tanti rirormo dipendendo In gran parte l'avvenire econo• mico della 1>atrianostra. n UNCONTRATTO COLLETTIVO DILAVORO ed il suo significato giornali quotidiani - arguiti a hreve distanza dnlln stamptl 1>olitica scltinrnnnle e dalla stampa di mestiere - si sono occupati in modo insolitamenh.– diffuso di un contratto collctth•o di lavoro stipulato a 'l'orino tra l'/tala,ditta costruttrice di automobili, e la Fedemzione ifuluma degli OJNnti melallurg1r1. Ogni scrittore prese i11 esame alcune delle linee essenziali del contratto o ne dedusse - a secontla ùella propria tesi o dell'intima predilezione politica conclusioni o di apoteosi o di vituperio o di scet– lici!nno. A rendere completo il coro, giunsero i di– rottamente interessati: li\ classe operaia in aspetto di trionfo.trico entusiasticn, In. cla.:;sc industriale con tono dimesso e mn.linconico. li!~ " praticn ,.,,con10 dirchbero i burocratici, è gitl a suflicieuza " istruitn ·i- Sarà quindi hene che la prendiamo in esumo anche noi, non perchè questo <'Ontratto colletth•o di hl\·oro sia il primo in ltalia - ne abbiamo oramai a diccine nel Riellese, in To· rino, e crediamo un po' dappertutto - ma perchò esso contiene indubitabilmente tali elementi di no– vità e tanta forza. di persuasione, che sarebbe errore non metterli in chiara luce. Però, siccome nou cer• chiamo clementi per csn!t,,zione o 1>er condanna. di uomini o cli dottrine, ma cerchiamo nell'esperienza, nel fatto sociale, il cousiglio, In ~uida, 11anne per le varie forme di azione socinth,ta, ci studieremo di mantenerci nel terreno della pura obiettiYità. . .. E, innanzi tutto, quali sono le basi fondamentali e le note canutcristiche del contratto di la\'oro in esame'! 1°- Il 1}ersouule - compresi, fallo noler:ole, i rapi squadra - non è assunto tlinttamrnfe ell iud1Villual– menfe dalla Ditta, mrt è fornito dalla Fctler:udone, <i mezzo lli un suo aJJJ)OSilo Uffkio di colloc:1111ento. Queslo uflìcio ò rotto da 1111 rflgOh\monto concertato cl'uccordo d11lle parti. r1 suo Consiglio direttivo è misto: tre sono i rapprcaontnnti dell'n~sociazione di mestiere, due quelli degli industriali. La scelta del personal<' ,·ien fatta rnssati\'lunente. a parità di con– dizioni, i:!CConcloquesta gradazione: a) ai federati clisoccu1>ati, b) ai federati occupati, r) ai uon fede– mti disocetq>ati. 2° Tutto il :,Jel'so,wle addelto alla Ditta der:e es– se,·e organizzalo. La Ditta sugg-ella questo do,·er.:, con ohhli~hi specinli: accetta. di ritenere sui salari le quote stahilite dalla Fcderuzione; acconsente f\ licenzi11rr gli operni espulsi cl;11la Pederazionc, e quegli 01>ei-ai,a.sisunti dircr.tomcnrc da essa, che non si inserive:1sero nll'orgnnizzazione entro i due mesi. a" Il ronfrafto 1,,, durala d1 Ire a,mi; dumnl" qu11slo tempo la l•t'dl'razionl' si impegna a rhe 11011 mTrngu nn,•wno srio11ero, ed R. garttnzia dell'impegno de1>0sita una cauzione di centomila franchi, di cui ,;o.ouo di capitale effettivo, il resto sotto forma di ritenute settimanali dei singoli operai. Il deposito serve 1>eri danni mornli e materiali delle interru– zioni del lavoro e per il rn1rncato fornimento di mano d'opera. 4° Son sarà cauça di cmifliffo, 11è di ri.çofuzionP del conlrfltlo (art. 10) l'astm.'liOne dal la11rwocausala tilt 1t110 .9ciope1·O generale della tlasse lavoratrice iu 'J.'orino. 5" Vengono regolid.i i tNmini essenziali del con• tratto di lavoro: l'orario è fis,çato in dieci ore, ma la Dittn si impegna n ridurlo, se o come lo ridurmnno le nitre Ditte; le rx1ghe winime sono fissate, suddi– vise per categorie, in una apposita tabella, in misura superiore a <1ne:tepraticate dulie industrie congeneri locali; gli aiuti-oJ}erai, con paghe inferiori, s0110 limi– lat, al :l5 ° 0 degli operni impiegati; è pure ristretto il 1tttutero clegfi a111wemt,sti, che non può essere supe– riore al 3 ° oi 11011 è abolito il collimo, ma è adottato il tipo americano; le ore straordinarie non sono YiC– tatc, ma f!Oclonodi 1111 aumeuto rhe i•adal 25 al 50 ° 0 dcllt1 paga oraria. 6° La .D,lfc, rowplefa, le sue cm,cessioni cl'onlme eronomiro colla sua pnrtcci1)azione ad una Coopera– th•a di lavoratori per le Cose 01>eraiee coll'iscrizione dei suoi operai alla C<Msacoo11erafi1:a per le pensioni o alla Cassu 1wzio11alelii JJrendenza. i 0 'J'ufte le ronfronrsie ecl t ron{litti tra oJJerai e D1lfa o trc, Organizz11zio11e t Dilla saranno risoluti tra lit Commissiono interna e la Direzione; in cuso di disoccorclo, tra delegati della Federazione e deh.•– gati del Consig-lio cl'nmministrM,ione; in mancanza di intesa, innppcllubilrnonto, dn un Collegio w·bitrale, formato cli egual numero di rappresentanti di ambo lo ptu·ti, sotto la presidenza ciel Siuclar.o della città. B11sta la semplice lettura. dei capisaldi del con– tratto, che abbiamo estratti dai documenti ufficiali, 1>er intendere tutto il \'alorc, tutto l'ardimento ciel uuovissimo eSJ>Crimento. Con esso vengono cli un tratto risolti, e nel modo pili radicale, molti dei problemi più ardui, più acuti dell'organizzazione professionale e del contratto di la,·oro. La Lega di mestiere non ò più un 1 i?1trusn nella fabbrica, ma ò una potem~a riconosciuta; l'industriRlc, anzichè rite- 11erln centro di disordine, le nflìcla la ricerca del personale, anche del 1>H1 delicttto; non la combatto con tutte le armi, ma ne esige le quote; non caccia i rei lii assflciazionismo, ma rifiuta lavoro ai disor– i:,tanizznti. t il trionfo del Sindacato; ancor di pii1, è l'apoteosi dei Sindacato obbligatorio, meta dinanzi a cui pur molti uomini d 1 11vllnguardia tentennano. Piìt ancora: ro1>eraio, JH~rfavorire i suoi personali interessi, non ò co8tretto a far contro, coll'opposi- 1.io11cdirotta, o coll'inerzia, al movimento della sua clai!se. Lo sciopero generalo non ha potere di annui• Iure nò di infirmare il rontratto. l la\'oratori conser– vnno i11tatt.n quest'nrmc. Nell 1 intcrno dell'opificio non ,•i~c pii1 il regime nssoluto, ma. ò penetrato il regime costituzionale. Oli 01>erai hanno una Conunist-iiooe riconosciuta che li rappresenta; i loro compag-ni, "g-li estranei r, della l•'ederazionc, possono interlo– (!1tire in rappresentanza delle masse. I capi non sono piit gli aguzzini che faccitmo le \feci del pungolo padronale, ma possono essere offerti dall'l"fficio di

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