Critica Sociale - Anno XVII - n. 2 - 16 gennaio 1907
28 CHl'l'lUA ,'OCIALB ravore,·ole dell'ultimo disegno di legge non potrebbero es'!ere avvantaggiate. La sussidinbilitù. per tutte le tramvle extra-urbane si impone tanto pili, inqunntochè ò già. acquisita al no~tro diritto la susslrtlabllltà generica di un minor mezzo di trasporto meccanico: gli automobili in servizio pubblico. La carrozza del ricco, che nE!glislanci lirici dell'amico Morasso dh·cntò l'e,1,resslone tipica dell'lndi,•idualismo pili sfrenato, si adatta molto bene a divenire la carrozza di tutti e comricro utilissime funzioni per le comunica• zionl locali. Con unn legge del !90t 1 molto opportuna– mente, è stato accordato ai servizi pubblici di automo• bili, che colleghino località non congiunte da ferrovie e tram\'l0 1 un discreto sussidio, che può A.rrivare fino a cinquecento lire per kllometro. Olà dodici linee sono stato sussidiato 0,1 Jtperto all'osorcizio, o si hanno molto llltre domande, cho fllnno presumere un ingente sviluppo cli questo genero di sorvizt pubblici, non ostante le dir– ftcoltà-limitl che osso trova, da un lato nel costo della benzln!\, e dall'altro nolla non sempre sufficientemenle buona manutenzione delle strade, in Ispecie comunali. i: un po' di tempo che si annuncia pomposamente la rl• duzione dei dazi doganali sulla benzina, e presto o tardi bisognerà arri\'ftrvl. l,a diffusione degli automobili rende poi necessari nuovi criteri e crea nuovo esigenze sui metodi di costruzione o manutenzione tecnica dello or– dinarle ,·ie rotabili; 11 'I'ouri,ig Cl"b n facendo una buona campagna a questo riguardo, e sembra che anche Il Consiglio superiore del larnrl publJllcl se ne sia oc– cupato. È tutta una materia in lramutame11to: gli auto– mobili, questo mezzo di trazione dell'ultima ora, questo ultimo i11cidenle della viabilità ordinaria, influiscono a lor volta e condizionano l'assetto tecnico ed ammini– strativo del suolo stradale, su cui vengono a circolare. Le strade ordinarle, lo vecchie vie regie del movi– mento commerciale, acquistano oggidì valere e vanuo considerate corno selle del più comuni o <liffusì sistemi di trazione meccanica 1 che tendono nel assorbire gli scambi locali od ndemplern la maggior parte delle fun– zioni cui prOV\'edevnno un tempo gli altri rotabili. Se non si arriverà all 1 i1loa.di speciali strade per gli auto– mobili, si avranno certamente nuove rorme tecniche e conseguentemente amministrative in quel problema delle costruzioni stradali, eh& abbiamo Yisto, sotto un altro !\Spetto, pre◄eo a superarsi. Sonatutto, Il J)rocesso legislativo del!'a,·venire sarà verso la Ristemntlra con,•ergeuza, In un tutto or,1tanlco, dello norme riguardanti le ferrovie ,ieconrlar1e,le tr111nvic e gli automobili, os.. ia lltUi i servizi pubblici di trasporti a ,,.azione mecca11ira di 11,te,·,sse lo,.ale Mantenere siepi e barriere di rth•cr.;o leg,ci in unll materia che si pre• senta ('On i,rottlo , couomwo :o\•>1h111,1alme11te Mnalogo sarebbe voler perpPtuare un as,<11r1h1 burocratico. Dalla ge11tioneframmenbrla, ra110pn ca~o, nella quale si ò tropµo spe~RO attardati• l'ttmm1nli;tr117,lone italiana, occorre elevarsi ad un prowamma coereute e limpido 1 rivolto a promuovere e su11citaro 1 mediante un'operosità continua, le energie locali del nostro paese. (Cuntitma'. 1th:ucc10 RUINJ, Ai prossimi uumeri: Tjn 11sicologh\ dell'orgnnizznzione fctlcralc, di L1v10 lfAR('IIE 0 rTt. lln conservatort' inglese 11erla scuolu, dcJl'avvenirl', <li AN0tL0 CHESl'I. Politica dei servizi pubblici LEA61TAZIOHI DE6LI IMPIE6ATI e l"eyoJ 117,ione dello Stato Intorno alle agitazioni dei funzionari dello Stato si fanno innanzi piì1 tesi: che vanno da quella pili liberale dei funzionari stessi a quella più restrittivu degli organi ufllciosi del Go,•erno, passando attra– verso a tutto le tesi composite, della libertà con la legge, praticamente con l'arbitrio degli uni e la ras• segnazione degli nitri, della libertà con la rtignità, •lell',rnarchia con non so che cosa, e via dicendo. Consideriamo duo fatti recenti: l'appello della Con– fodorazio no italiana degli impiegati civili) e l'agita– zione dei maglstru.ti. Che co sa contiene 11nppello della Confederazione? Nulla che possa veramente considerarsi all'infuori degli elementari diritti statutari: ciò è ben noto. .Ma il Governo, corno tutti coloro che Jo soatenr;ono, e insieme lutti coloro che si preoccupano <li avere o <lirigere il Governo di domani, ò indotto, piì1 o meno inconsciamente, ma irresistibilmente, per ovvie ra– gioni 1)01itiche, psicologiche e vitali sue proprie, a torcere ai propri sensi l'interpretazione degli inton- i dimenti e degli atti dei suoi funzionari. E avviene così un duplice ordine di deformazioni: de11a lel,fge, e di questi int~ndimcnti ed atti. La legge si va rimJ>icciolendo fino a non capire che ciò che ai Governi e alle classi dirigenti non può dare <'heun minimo nssoluto cli noie; mentre il programnrn. di organizzazione e di lotta dei funzionari s'ingran– disce nella fantasia ciel Governo, s'intorbida, scon– fina facilmente dai recinti angusti. Rachitide da un lato, elefantiasi dall'altro. Le parole, che hanno oramai corso normale, diventano le 1>0ggio sovversive. r fun– zionari parlano della loro " campagna ,,, di un pro– t,:"rammadi " riscossa , 11 dell'istituzione di una " Cassa di resistenza , 1 ; pnrlano di "sopraffazioni politiche,, di quell'innoco11ti110 che è " il potere esecutivo ,,, e nnnunciano quarnntn. Comizi nelle principali città d'Italia. Non ò permesso? Pare di no; pare che tutto ciò sin talmente fuori del "campo del diritto e del– l'equità ,, - fuori cioò della legg-e - che alte strida. !!!On lev~tc contro la minaccia, l'imposizione, Ja ,·io– lenza, contro l'anarchia irrompente, nientemeno! l~ppure è corto che la concezione dell'impiegato, del funzionnrio dello Stato, è passata traverso un proc ... sso evoluti\'0 1 che l'ha notevolmente distanziata da quella che ern. anche soltanto ,·enti anni fa. ~: si )J0trebbe rappresentare la via percorsa dicendo che l'elabnrnzione della conct>zione del funzionario dello Saio ha li\!0lto dal suddiro il cittadino. B di\·enuto eitttt.liino il giorno che ha iniziato l'esercizio attivo dei 1lirit1i puhhlici, quando ha rivendicato la sua personalitiì, si ò orgflnizzato, ha formulato le sue aspirazioni e, per farle valere, lm adottati i mezzi che la legge e la coscienza pubbliC1Lmettono a cli• sposizione dei cittadini. Interrogate un ministro qualsiasi; e vi dirà che tutto ciò ò giusto, normale, legale. Donde scaturisce il disaccordo 1 di che si alimenta? J I quesito è più semplice di quel che non sembri. Molti, dopo il di~ scorso del ministro Gallo, si sono affannati a rin– traccittre lo vie. doli» sapienza governativa pet· tro– vare un principio cli orientamento nel darsi spiega– zione degli atti del Ooverno. Ma, piì1 che di sapienza, si tratta di un!\ casistica volgare. Guardate. Proprio il giorno medesimo nel quale Gallo tuonava dall 1 aula sorda del Senato contro i magistrati genovesi e af• fini, l'on. Schanzer presentava alla Presidenza della
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