Critica Sociale - Anno XVII - n. 1 - 1 gennaio 1907

CRITICA SOCIALE 11 porzionato al bilancio assegnatogli e possano utilmente farni delle economie, terrò il cammino inverso a q\1ello che è abitualo ai nostri organizzatori militari j e, scambio di far la notn delle spese e tirar poi la sorema 1 guarderò al denaro disponibile e dirò del miglior modo di s1>enderlo. Penso che difflciltnente 1 a lungo andare, si potrebbe accrescere, senza danno dell'economia nazionale, il nostro bilancio della guerra, al disopra di <1uella cifra che, non si sa bene perché, si dice consolidata. Sono dunque 276 milioni, dai quali deducendo circn 3H milioni per lo pensioni, rimangono effettivamente disponibili 289 milioni. Non tengo conto degli ll mi– lioni dati colla Legge del 2 luglio 1905, nè delle di– sponibilità precedenti, nè delle aree o delle armi vecchie che il Parlamento autorizzò a vendere e che finora non furono venduto. Quanto dovremo assegnare allo spese straordiuarie? Basteranno i 1G milioni messi in conto quando, nel maggio 1901, 8i discu-1se la Legge per il consolidamento sessennale? ( 1 ) e pen<1iamo ai rapidi o frequenti progressi scienti– fici, la più parte dei quah impone innovazioni dispen. diose nel materhtle guerresco, è evidente ·che bisognen\ prevedere assai di 1>iùper compiere la nostra difesa e tenerla alla nece1111ariaaltezza e potenza. Se il bilancio deve serbare sufficiente ela,ticità e ba~tare a se stesso, per andare più vicini al vero prevediamo almeno una media di 25 milioni all'anno. .E restano co~i per le spese ordinarie 214 milioni. Non molti, certo, per un paese cui madre Natura regalò una così strana conrormazione geografica, da esigere co– stantemente un grande sviluppo di forza difensiva. Ma appunto perciò convien metterci su un piede di casa modesto e giudizioso, guardando alla sostanza e tra~curando le apparenze. I>erciò esercito democratico al massimo grado, senza cianfrusa1Zlie da parate, con organizzazione prevalentemente difensiva, con graoòis• simo predominio di fanteria (perchè In.mono costosa o la pili efficace, massime nei nostri terreni) fortemente appoggiata da buona artiglieria. bene assortita e ben proporzionata nelle sue specialità; e per contro con pochi<1slma cavalleria, arma di luqso, costosa, il cui re• clutameoto i, dannoso alla fanteria, e che si potrebbe, molto utilmente e democraticamente, e non senza ri– levaute economia, sostituire in gran parte con buoni reparti di ciclisti. Supponiamo r.be , a trasformazione ultimata, si a.bbia un e.,ercito permanente di 2'20000 uomini di truppe combattenti, con un aumento, in confronto d'oggi 1 ,)i 20 miltt, e di 40.000 cavalli ,:circa 16 mila meno di oggi). Mettiamo il coslo medio più economico della giornata di presenza per gli uomini di truppa a L. 1,12 e per i quadrupedi a L. J, e ammettiamo che i quadri degli ufficiali dei reparti combattenti, compresi quelli per le milizie di complemento (in soprannumero). a riforma compiuta, vengano a gravare sul bilancio nella stessa mbiura di oggi, non ostante l'aumento effettivo di uomini. Su questa ba~e si avrebbe, per l'anno, in cifra tondi\: per il manteuimento della truppa fJ, 90.000.000 per quello dei quaclrupetli . . . n 14.G00.000 per assegni dogli ufficiali " 30.000.000 e la spesa totale in L. 134.600.000 {1) f.: noto che con una recente 1ea-11111a I 11 milioni furono gllt por. tall • 18 pel corrente eterei-ilo e a 20 per I 1ucce1&ll'L Contro que1ta lerrc li noetro 01re1tore p, Jpo1e la 1oepen1lva, la quale non ebbe 11or1è che 2l \'.Ot\, (Nota dello CRITICA). È da notare che io ho segnato le 1296 Compagnie di fanteria a 110 uomini, mentre adesso il loro organico sarebbe, sulle 'l'abelledi fonna:ione, rli 98 e si riduce poi effettivamente nei reggimenti a una media tra. i 60 e i 70; ma più verso i 50. Cosicché, per un e11ercito effettivamente più nume– roso di quello attuale, si avrebbe appena il 63 •·• di spese, diremo, di prima necessità, e rimarrebbero 80 mi– lioni disponibili per il resto, e cioe per le spese di ii:itruzione, por la preparazione alla guerra, per la con- 11orvA.zionee il periodico rinnovamento ciel materiale, per i servizi acreqsorì 1 per l'amminhitrnzione e la bu– rocrazia. E BOmilioni all'anno sono una bella somma, sapendo e volendo spenderli bene. Certo che non Mlpotrebbero spendere, come adesso, più di due milioni e mezzo per la burocrazia del 80io Ministero delln guorra, nè i sei milioni all'anno poi servizio e materiale sanitario, né i tre e un terzo pel Commissariato e lo Su11!'>istenze, e bisognerebbe chiudere quasi tutti quegli 8labilimenti dell'artiglieria e del genio che, assieme ai relativi materiali, gravano sul bilancio per 12 milioni e mezzo, e rare a meno di tutte le spese non indi~pen~abili. Bisognerebbe, ÌO!(Olluna, fare le cose un poco più seritunente. con maggior par~irnonia, e, abbandonando le iJee e la !'!Cuoia tedf'sca, provarci coraggiosameote a fare da noi e di nostra testa, preparando diligente• mente nel tempo di pace i servizi Jel tempo di guerra, ma fleoza tenerli in permaoeoza organizzati, e \'aleo– dosi largamente, per prepararli, di tutto ciò che offre il Paese. Co~ì - n. mo' di eRempio - ci fu chi propose, molti anni fa, di appoggiare tutto il servizio d 1 ospedale, nel tempo di pace, agli ospedali civili, e quello del tempo cli guerra alla Croce Ro!tsa, daudolo il materiale sani– tario dello Stato e as'legnanJo nn tanto annuo per la. sua conservazione e per costituire a quella Asl30Cia– :-.ione un forte cnpitale che, unito nl suo patrimonio privato, le darebbe modo di fo.r fronte, in avvenire, n quel ~ervizio Menza ulteriori l\ggravi e con pe8o lievis-– si mo dello Stato. E il medesimo 13idica per ciò che riguarda le ca– senne e in generale i fabbricali d'u"o militare, per i quali non si capi13ce il bisogno di ingegneri militari in uffici militari. Così per In fabbricazione delle armi; giacchè non s'intende per quale ragione si pos!òlanoordinare cannoni e loro munizioni all'industria privata, anche in Ger– mania, e non i fucili e le cartucce all'industria privata qui in Italia. Chi non si .fida dei miei conti, confronti i preventivi e i bilanci urficiali o vedrà il subisso di milioni che Bi speodooo aonunlmente nei servizi accessori e per scopi secondari. E vedrà. pure la disinvoltura con cui i Ministri della guerra si cavano d'impaccio: non po• tendo tagliare le unghie alla burocrazia, che non vuole si tocchi nulla 1 hanno pensato, per far pari, di tagliare lo gambe all'esercito dei combatten1i: e si hanno in (lUOSti gioroi in Halia economiche Compagnie composte quMi totl\lmeute di reclute, e poche, nlle quali si dà. uo'i!4lruzione nccelorata al nobile ... capo cli averle pronte al più presio, 11011 per la guerra, m1\ per il .servizio di pubblica sicurezzaj si hanno reggimenti con pochis– ~imi g,aduuti; si hanno magazzini incompleti, materiali in parte vecchi e scadenti; si ha, insomma, un esercito che, più che una fona, rappresenta. una penosa inco•

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