Critica Sociale - Anno XVI - n. 22 - 16 novembre 1906

Critica So~I0 ( 2 Regno~~~:~;:_ ~~:~:C:~Jl~: A~~~/~L-/::: L. 5,50. Lettere e mglla all'Ufftclo di CRITICA SOCIALE - MILANO: Portici Galleria V. E. 23 --,,-------- AnnoXVI - N. 22 .Non, si vende a 1111,meri se11<11·ati. MIiano, 16 novembre 1906. SOMMAl~IO AttualhA, ÀII('{)/'(/ l BOrtaHsti e le 8PtBe muua,., (\'ITTOlllO l'IVA e LA CRITICA SOCIAl,E\, La 1111t11llo11• /IIUUM·~; U pdmo pa.uo lltllt rlf(),·l/lt mlUtad (P. N'OC· 1 uro). f.t 'lemHt o,r .(;tato1' (l'ro .. Ll"lna .Wr.,,1. Studi eoclologlcl. Il /alo p111eo1011k0 dtl sodali, 110: "'· 1 bl.lO(l'Hl dtlla da•~· •pual4 eont111u1ulono) (Dott. CARl,0 PETKOCCIII). Vnlla tUrl1,m·,,:lo11e dd dtrltti al Af11nlfe,to dd Co1111m/sli, 111 (Pro• ft'ltlOr I!. .l.lO!i'OOLl'O). FIIJsofla, letteratura e varietà. Il tn,11101110 dU dUITln/111111' (Prof. 1:. Df:KTAII.ELLI). f'•n Utwl t 1Ut 1 islt: 1,•osscrv1un.a dcllll leq-1"\lltlone O!lCr.lln (c. m.) - ~ l'IIOiiOHa del diritto II di A. Gropp11ll (..r y.) • I.a Repub– bllca di Slenll e Il IIUO contado" di R, GUQflt•e (O."· ASORIULLI). Ancora i socialisti e le spese militari CMtO 'l'UllATl 1 permetti alcune ossorvn:donl critiche al tuo articolo 1 socialisti e le spese militari. Come avrnl veduto dal mio commento al re(ere11dum sull'antimlllh.• rismo (I), noi slamo in gran parte d'accordo; soltanto a me sembra che alcune tue conclusioni siano troppo ar– rretlate e semplici. E In ratti: se tu riduci Il problema alla possibilità. di un'invasione straniera In Italia con la conseguente annessione di uno. qualsiasi delle nostre provincie, se tu, dall'esclu!llone li priori di questo !atto, giudlcUI della gravhà. o meuo del no .tro ))roblen., 1u: litare, concedi che lo tl dica che corri allo conclusioni trascurando le premesse \'ero della questiono. Jo consento con te, che 1>onsaro ad un'annessione di parto tloll'Jto.lia ad una potenza straniera, è un assurdo. Sol,t,one la passeggiata dell'Austria nel \'onoto sia uno del sogni delle sfere mlllt11rlaustriache, lo, anche senza essoro in vena di ottimismo, non ,,1 credo o non voglio credervi. Escludo con te l'auoe!slone come un assurdo, ed escludo la passeggiata, che non lm1>lica per nulla l'annes!lioue. La questiono non è qui. Lo scopo doll'osorcito non è tnnlo di raro la sentinella nllo frontiere - che nessuno forse si sogna di vnrcnro - quanto di dare valore ai nostri diritti nello conteso internazionali. L'Jtalla, con le sue grandi correnti di emigrazione, con popolazione crescente, con lo splendido sviluppo delle sue lndu'4trio e dei ilUOicommerci, con Il progressivo ') Aumtl dtll« Do111t11V11, -& novem\Jre. s,·egliarsi al lavoro di tutto li paeso, non può, come una qualsiasi Svizzera, rinchiudersi in casa o vivere della sola Industria. del forestiero. Da qui la necessità. di una polltlcn estera attiva e vigilante, che non In tagli fuori do\ mondo e non la rinserri ancor più dl quello che oggi rinserrata non sia, sl da toglierle anche o,::ni pos– slbllltb. di pacifico 8\'tlur t,10. E n,;., v'ù JJ0littca estrra, 1,el Tuomento &torico a1."u1ile,1Jeu1." ' i.UJ . roria. art.1.u,tJ. chll la sosteng1. o raccla valere. Pur troppo è cosL.. onde è chiaro che politica edera e questione militare 80110connesse e, direi quasi, ruse. 'l'u pari!, caro 'l'umtl, di lnva8i0no ed annessione e non rifletti che v'è un modo di annetter.ti un paese senza prendersi la briga di occuparlo. Lo si stringe e chiudo lo casa. f: il caso che sta per avvenire all1Ualia. L'Inghilterra e la F'rancia ci hanno chiuso il Mediter– raneo e l'Austria ora lavora a convertire l'Aflriatico in lago au'!triaco. Ci riuscirà? Non so: certo è la tendenza. Mentre cingo la frontiera orientalo di rortl formidabili, agguerrisce la sua nrmlta appoggiandola a difese natu– rali o a J)Orti di guerra di primo or,llno. Che (accia tut– tocl,) per saziare i a succhioni n? Vedi tu. Io non lo credo. Plutto1to penso ch'essa si prepari ad estendere la 8UQ. Influenza sui Balcani e su l'Albania.: o contro l'Au!ltrla In questo caso - che ci chiuderebbe ogni via -- noi non sapremo opporre una resistenza diplomatica, pcrchè deboli. J;:, mentre l'Austria medita Il suo plano, la Germania. ve la spinge, sospirando a 'l'rieste. È questo ti disegno pangermanico che nel J>rogramma di Bismark era beo segnato. Che rnrà. l'Jtalla, stretta allora da ogni parte? E questo gigantesco mostro tedesco, che vuol dire aristocrazia, militarhmo, reazione, o che nndrebbe dal llllltloo all'Adriatico, sarebbe un successo per i principii democratici ? ~.\ <lobliismo hr m.nlto e.11:knlo.sroza pNÒ tra~('urarlo. sul conflitto tra l'Austria e l'tJngheria. L'Ungheria, nella qualo predomina la nobiltà terriera, <lari\ por l'esercito quanto ,•orrÌl !'Austrin 1 purchè questa lo dia dei com– pensi. In ogni modo, quantunque esista il conflitto, non possiamo trarre da esso tali liolì auspici da smarrirvi il senso della realtà. Come ,•edi 1 il problema, che lo ho accennato di volo, uon è limitato come tu ,·orrestl. Etso è complesso egra– vissimo. .N"è possiamo lusingarci di risolverlo por ora con Il nostro J,ino dti. laroratori, chè di là dell' [sonzo non lo capirebbero. 11 rutto stesso ohe le diverse na.zlonalltà del vicino Inqloro sono in lotta tra di loro, è In parte contro di noi, 1wrchè tra di esso, prorondamento dl\'lso, non v'ò torre110 fertile per la propaganda anllmilltarista, senza tenor conto del ratto che 1 80 sono in lotta tra loro, do– m rnl probabilmente si unirebbero per dnro addosso al comune nemico, ch'è rappresentato dnll'olemento italiano. La borghesia italiana, appena uscita dalla lotta por

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