Critica Sociale - Anno XVI - n. 20 - 16 ottobre 1906
312 CRITICASOCIALE Quest'ordine del giorno fu battuto con voti 5278 contro 2G.947. Ordine ilei giorno intransigente. l I Congresso, . pur riconoscendo che la forma nella quale s1 at– tuerà l'abolizione di ogni dominio di classe nou può allo stato attuale della conoscenza determinarsi con metodo o precisione scientifica; riafferma fede nel principio della socializzazione d.~i mezzi di produzione come in una delle forme - la p1u generalizzabile forse - che poi conflitto delle_ fo,rze o dei bisogni economici verrà assumendo la soc1eta av- Yeni~~]oerma piena o incontestata fiducia nel principio della lotta di classe come fondamento logico e guida pratica e sicura nella conquista lenta che il proleta• riato deve compit,re sia nel proprio che nell'interesse dell'intera società e della civiltà umana; considera come necessari e perfettamente coerenti al principio socialista di lotta: la conquista dei pubblici poteri le organizzazioni economiche di resistenza, di lavor~, di consumo, e tutte quelle esplicazioni. di forza proletaria atte ad aumentare la potenza materiale della classe lavoratrice ad accrescerne e mantenerne la fede nella. idealità. soc'ialista, ed a d otaria. delle qualità~• siche, intellettuali e morali per le quah soltanto potra vincersi l'aspra e lunga battaglia e realizzare la nuova forma di civiltà che è nel pensiero del partito socia• lista; ritiene, specialmente nelle arretrate condizioni attuali del proletariato e nella incomapevolezza in cui esso si trova delle grandi leggi che dominano la storia, non conforme agli scopi prefl~si ogni a:,.ione del JJartito che tenda a sostituire all'educazione socialista delle masse la semplice tutela dei suoi interessi, tanto pili se questa tutela viene esercitata con mezzi atti ad ingene• rare nel proletariato sfiducia in sè stesso ed una conce• zione erronea delle forze e degli interessi che si oppon• gono all'ùbolizione del regime capitalista; riafferma finalmente la mozione votata al Congresso nazionale di Bologna nel senso che il gruppo parla– mentare socialista non possa. nè debba in nessun modo, sia pure transitoriamente, accordare fiducia ad indirizzi di governi borghesi. Respinto 1 non avendo raccolto che voti 1101. A questo ordine del giorno però, che riproduceva lo spirito e la lettera della mozione }.,erri, vittoriosa al Congresso di Bologna, avrebbero dovuto logica– mente aderire un certo numero di congressisti (Ennio Gandolfo ed altri sedici), che pubblicarono una di• chiarazione nell'Avanti, dell'l l ottobre ispirata ai con• cetti della intransigenza assoluta, e confessanti di aver votato l'ordine del giorno integralista in omaggio ai mandati ricevuti dalle rispettive Sezioni e alla unità del partito. Ortline del giorno integralista. I! partito socialista ha per principi generali: il fine ultimo della R0cializzazione dei mezzi dì produzione, il metodo della lotta di classe, od il criterio di una gra– dualità nel di\·enire del socialismo entro il seno stesso della società borghese. A questo scopo il partito socialista si ferve dei mezzi legali, ma si riserva l'uso della violenza per quando le classi dominanti gli impedissero l'uso dei mezzi legali stessi. li partito socialista svolge un'azione pratica tendente: a diffondere i principi generali del socialismo con la propaganda, e con un'azione concreta. sempre riallac– ciata, nella sostanza e nella illustrazione, col fl.neultimo rlel socialismo; a considerare come suo maggiore còmpito lo svi– luppo dell'organizzazione economica nelle sue varie forme 1 della resistenza, della cooperazione e della mutualità, ed a conquistare dal pubblici poteri una legislazione rlel lavoro che integri e generalir.zi le conquiste fram– mentarie dell'organizzazione economica, unirormandosi in ciò alle deliberazioni delle organizzazioni del prole– ta iato; ad estendere il <lominio collettivo in forma di demo- cratiche municipalizzazioni e nazionalizzazioni; , ad elevare le condizioni dell'amb!ente sociale merce la conquista delle libertà politiche, l'incremento della cultura proletaria, la lotta. contro il flscalismo e le ca– morre politiche ed amministrative, lo sviluppo dell'eco– nomia. del pnesP.; a conseguire, anche con la pressione dolio 8Ciopero generale le maggiori rivendicazioni del proletariato; ad n'ccentuare, per le condizioni presenti del paese, la propaganda anticlericale; quella antimonarchica in vista anche del progressivo clericalizzarsi della mo– narchia; e quella antimilitarista, diretta ad ed~care so• cialisticamente la gioventù italiana per neutralizzare la tenrlenza delle classi dirigenti a servirsi dell'esercito come di un organo di sopraffazione antiproletaria; a conseguire la piena applicazione delle leggi gio– vevoli al proletariato; Per conseguenza il partito respinge: l'abbandono della propaganda dei principi generali; la collaborazione impegnativa col potere; le sistematiche alleanze con i partiti affiu!, tanto più :1~afi~~~p::t~~ee ~~:l!oev~1:r?e~a:s::t~t~mK~ra~~:nsft~;r; delle alleanze stesse; la cura, eccessiva ed assorbente, d'interessi locali che non sieno quelli specifici del pl'Oletariato o siano in urto con gl'interessi generali del paese; qualunque atto che sia o sembri essere acquiescenza alla forma di goveruo monarchica. E respinge altresì: l'n.~o frequente od eccessivo dello sciopero generale; il richiamo insistente alla violenza che disturba od arrosta il Ja\'oro pratico delle organizzazioni proletarie; l'esaltazione dell'azione diretta presentata a discre– dito e non ad integrazione dell'azione rappresentativa; la premessa antistatalo in quanto significhi discre– dito o rigetto della. legislazione socia.le e negazione di uno Stato socialista; la. tendenza ad eliminare dal partito i socialisti non lavoratori manuali; il concetto del trasferimento dell'abolita. proprietà privata ai Sindacati. Il partito riconosce come la sua necessità più urgente sia quella di accrescere le proprie forze e di migliorare rapidamente le condizioni del proletariato e dell'ambiente sociale: ciò che richiede concordia e disciplina. Perciò richiama tutti i compagni ad una operosità. proficua, stigmatizza il turpiloquio polemico, e, pur la– sciando la massima libertà di discussione, esige dalle minoranze il rispetto alle deliberazioni delle maggioranze. Circa la tattica elettorale e parlamenta.re il partito decide: a) che nelle lotte elettorali l'intransigenza sia la massima e la transigenza sia la eccezione i b) che il Gruppo pariamentare non possa dar voti significanti appoggio ad un indirizzo dl governo, ma che, quando si presenti una situazione eccezionale di fronte a cui il gruppo ritenga necessario derogare da tale norma, esso debba riunir.:1i in adunanza plenaria colla Direzione del partito, uniformandosi al voto della mag– gioranza dei convocati, e che, anche a tale scopo, la ' nuova. Direzione sia. numerosa e il Congresso la elegga. col criterio di includervi pure compagni facenti parte clelle maggiori organizzazioni economlche. Approvato con voti 26.947 - quelli inclusi dei riformisti - contro 5278 per l'ordine del giorno sindacalista (Labriola) e 1101 per l'ordine del giorno intransigente (Lorda). Delle successive deliherazioni prese nella sbin• chezza della quarta giornata e in un Congresso di– mezzato dalle numerose partenze - rinviata allo studio come fu la questione antimilitarista - è su– perfluo tener nota qui anche a titolo documentale. (***) La Critica Sociale e i.l Tempo, per l'Italia: anno L. 22, semestn L. 12 - per l'Estero: anno L. 40, semestre L. 22.
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