Critica Sociale - Anno XVI - n. 15 - 1 agosto 1906

CRITICA SOCIALE 239 le 15-20 pagine, o trattano cli svariatis:1imi argomenti. li principio, che guida i Fabiani nei differenti progetti di riforma, potrebbe essere enunciato in questa maniera: ogni misura riformatrice de,·e: 1° appoggiar,.i ai prece• denti storici; 2° condurre al controllo dello ricchezze da parte dello Stato. Questo duo condizioni hanno pari importanza. Nel pensiero dei Fabiani il socialismo ha già messo raclice,o uu osserva.toro attento non può non lscoprirlo noi mondo contemporaneo sotto il suo vero nomo o sotto un'etichetta provvisoria. Tutta la legisla– zione operaia, l'imposta sulla rendita, i monopoli, da parto dello Stato o del Comuno, del gas, dell'acqua, deì tramways, ecc., sono altrettanto pro,·e della forza a.,,. volgente e aumentante del socialismo, qunntunquc 1 almeno in Inghilterra, non sicno in molti :~ pronun• ciarne il nome. Non occorre pertanto creare il socia• lismo tutto in una volta; bada aiutarlo a crescere gui– dandosi sopra una esperienza ornai d'antica data. Pur mirando 1 • al controllo dei mez1.i di produzione eserci– tato dalla comunità. in vista dell'interesso pubblico 1,. si elevo a\'cre la faccia vòlta non solo verso l'avvenire, ma tratto tratto dare un'occhiata anche all'lncliotl'o. Le tendenze fabiane si tro\'ano nitidamenle rispec– chiato in uno dei pili recenti tracts, dovuto alla penna del chiaro economista H. ·w .. \lacrosty. L'opuscolo tratta l'importante questione del controllo dei frusts da parle dello Stato. Secondo Macrosty, la questiono in parola dovrebbe essere avviata alla sua soluzione obbligando ogni trust, ogni Sindacato iudustriale, ogni " amalgamation 11 a dc· poaitare pubblicamente i propri statuti e a. ln1;cri\'Crsi in un registro di Stato. Un dìparti mento speciale sarebbe incaricato della sorveglianza; esso avrebbe per missione d'accogliere tutti i reclami e di prendere conoscenza di tutti gli atti contrari all'interesse pubblico; osso avrebbe diritto di condurre delle inchiesto o d'esigere dello spie– gazioni. Lo Stato potrebbe co11ìintervenire allorchè un rialzo artificiale nei prezzi dei prodotti del trust com– promettesse gli interessi generali della nazione; soste• nuto dalle '.l'racle-U11io11s, esso non permetterebbe ai salari di discendere al disotto d'un certo minimum; esi– gerebbe una certa pubblicità dei bil:urni, sia per pro– teggere gli individui impiegati nell'intrapresa, sia per J;!arantire la base finanziaria dell'industria. Senza dubbib non si avrebbe sui trusts un potere discrezionale; ma, prlrnndoli all'm•enienza del loro carattere legale e ri– fiutando dì sanzionare i loro contratti, 10 Stato si gun· rentirehbe efficacemente contro la loro onnipotenza. Como si vede, ]118.crostynon domanda una trasforma– zione ra,licale e brusca dell'industriai egli non pregiudica anche la soluziono che l'aHOnire sarà per dare alla questione dei monopoli. Forse lo Stato si assumerà esso stesso le intraprese; forse si accontenterà di stabilire un controllo ristretto sulle Società private che resteranno olla loro testa. Ma., in ogni caso, si spiana la via ad un'epoca in cui l'in<lustria e il commercio, scambio di riipendere dal beneplacito di alcuni individui, diverrauno cli pili in pii, l'affare della nazione mcdosima 1 pre~a come uu essere unico che ha coscienza dei pro1>ri inte– ressi. Così, il progetto di i\lacrostr concilia, come i mi– u-llori tracls, duo caratteristiche in api>arenzn. contrnd~ ditto_rie: esso ò ad un tempo conservatore e colletti visto. I ll'abiani non disdegnano una certa specie di nazio• nallsrno; benchò s'ìndustriiuo di mettere a profitto l'e– i!perienza degli altri 1 pensano che non si possono appli– care alla democrazia anglo sassone i metodi che possono raro buona prO\'R.altrove. Essi sono risoluti a fare il loro cammino rispettando e. nll'uopo, fortiHcnndo le tra• ,lizioni nazionali. I coniugi Wobb hanno cli mostrato come le 'l't'ade-Unions non abbiano mai voluto o 1>otutouscire dalla cerchia nazionale; quello tra esse che contano membri residenti all'estero, come ad es., l'Unione dei meccanici, non hanno itinmma\ Incorporato un solo ope• raio che non fosse suddito britannico. Questa lt>zionc che dà il tradunionismo ha influito sulla politica dei Fnbiani. J~ssl sentono cho In primn condizione por ottenere dei risultati durnturi st!l, nel riconoscere e nell'accettare l'esistenza di questo grande fl11sereconcreto cbo si chiama aggruppamento nazionale. Jn fondo, il loro ideale e il loro sentimento nazionale ha11110 finito per fondersi; non si sa se essi siano col– letti visti perchò amano il loro paese, o se essi tengano alla grandezza del loro paese pcrchè sono collettivisti. Animati da questi sentimenti, ossi hanno allargato la concezione do! socialismo. Con questt\ parola, essi non intendono soltanto un partito cli classe, unicamente pre– occupato deJCli interessi immediati del proletariato, ma un metodo di riflessione politica, che si dove nJ)plicare a tutti gli argomenti e problemi intercbsanti la vita della nazione. Ciò che essi vogliono è la democrazia, ma, come essi la giudicano soliclalo con In rorza nazio– nale, così IU.vorano a organizzare e a. sviluppare l'tn• ghilterra. li socialismo nello loro mani tra'lccnde In questione operaia per dil'euirc uu si-stema generale di Ooverno. La Società. fnbiana, come tutto le cose umane, non isfug!{e alla critica. 1 conservatori la corn.iderano come SOV\'ersiva, i marxisti intransigenti la proclamano in– rotta eia spirito borghese. Alcuni hanno mosso l'appunto che i Fabiani talvolta non applicano il loro metodo con rigore logico. Secondo la loro propria dottrina economica 1 ad es., non basta mostrare che una riforma non è assurrta; è necessario seguirla in tutti i minimi particolari cli applicazione, studiarne i contraccolpi probabili, presentarla sotto l!~ forma precisa d'un bilt parlamentare. Ora, alcuni dei loro membri hanno t!'ascurnto <li far ciò nella questiono fiscale e si sono accontèntati di indicare una orienta– zione troppo l(euorica e indetormiuata. L'n'altra critica o~e si ocle sposso è che I Fa.biani so,io troppo (tecallemici. Non stando in contatto col popolo, lo loro dissertazioni rischiano sposso di rimanere pure nstrazioni. Essi tengono dei corsi nelle Univorsità Po• polari 1 fanno delle conferenze di propagnnda 1 ma assai raramente si mischiano tra gli operai. Ciò è il loro punto debole. Perchè ogni riformatore sociale, che non vuole che il suo seme ,•ada in gran parte disperso al vento, non dovo mai permettere che una soluzione qual• alasi di continuità. si stabilisca tra lui e i ceti più nu– merosi e mono abbienti della società.. E. )[ARC'IIIOLI. CRONACA SOCIALE li 1110\'imc11to peraio iuter,mziouale 111•1 ]!)0-l. Il Segretariato internazionale <lei le organizzazioni ope• raie ha pubblicato il " secondo rapporto internazionalJ sul moYimeuto operaio ,,. Il rapporto cli'I. lo stato dello organizzazioni nel 1901 e abbraccia 16 paesii dei quali 13 europei o 3 extra europei, mentre la relazione del 1903 non abbracciava che 12 paesi. Dei paesi principali, gli Stati Uniti si sono impegnati a riferire l'anno prossimo; mentre la Francia e il Belgio non sono compresi nel rapporto. I sindacalisti francesi pare tengano il IJroncio al Segretariato internazionale, perchè non ha voluto discutere al Congres:10 intern1~– zionale del 23-24 zennaio 1905 in Amsterdam intorno all'antimilitarismo 1 allo sciopero generale o al mo\'i– mento per le oro! Dello nazioni che inviarono relazioni, i paesi austra– liani n..on rotuirono dati pel 111m1ero degli organizzati. Por lo altre nazioni abbiamo per il 190-1 lo seguenti cifre, che uaturalmente non sono che nppro.ssimative: P.\ESI Inirhllterra . Numero degli orgn– nlzzutl 1ss95,o I rnN,I Bassi . s.221 l)1tll1marea 'i9ll>S svula . 10-1999 ~~;.~~~~n: : 11•~~:;~ ,\11Str!a . • 20S651 l'IIJl'hOrln , , ~3JCI) ~('rbla . • 2932 llulgarla . . 16;2 ,\{ler;:,ntl allo Orgnntun:elonl Cenlrnll ------------ ~·etlernzlonl Num. I SOol I 100 -169590 lt 5S'2l -17 66930 SO SIGSO 10 s~,~ ()3 10:,210,:1 -15 lSJl'.!l 11 -17657 l!! 2932 rn10111 1oc1111 26 1150 1-1 578 ' " " HG IGOSII l!i M,12 ~;;'f.'.:~ ; Tom: 1.:::: I 9~ i?GiSt 115101!: '23933 ..::,,0,1 Ut 3~•67 Hl 1~05

RkJQdWJsaXNoZXIy