Critica Sociale - Anno XVI - n. 15 - 1 agosto 1906
238 CRITICASOCIALE duzione d'un ramo importantissimo dell'Industria ame– ricana o del consumo mondiale. Resta ora di rar cenno di quella, che si manifesterà. più tarda ma sarii J>ii'1 importante: la diffusione nella massa della critica e degli Ideali socialistici. J\on c'è in questo romanzo, come si potrebbe facil– mente sospettare, un J)ersonaggio socialista, che, creato dall'autore protagonista del drnmma, calchi a gran passi il palcoscenico, ove quello si svolgo, recitandovi la dot– trinctta socialista ogni volta i porsonag~i secondari, a tal uopo a bella posta addomesticati dall'autore, glio110 forniscano l'occasione. Son c'è. Il libro converte al so– cialismo a furia di non parlarne mai: 0 1 per meglio dire, col presentare uu riassunto splendidissimo delle suo teorie nelle ultime pagine del volume: qunnclo il lottoro 1 commosso profondamente dalla precedente descrizione di tutto l'inferno reale di mali cho nffliggono la cla.!lse operaia (descrizione fatto. con un magistero a1tistico elo• quentissimo, consistente soltanto nell'essere particolareg• giato o preciso o non mnì esagerato e sempre obbiettivo, salva qualche lieve punti\ d'ironia), ancia di trovare un rimedio a tutto questo sfncclo al quale precipitano 1l migllilifl I suoi ~imili o go<I0 di sprofondarsi con vo– luttà. nobilissima nelle ideo del programma di libera• 1.iono quale è prochunato dlll personaggio secoudarils– ~imo del romanzo, rapprcsèntante un propagandista po litico del socialismo americano. lo penso che, se si face.!lsero tanti romanzi artistica• mente efficaci come " l..<1Juugla ,,, ognuno dei quali Ciponesse degli operai d'ogni grn.nde indu<itria le con– dizioni di \'ita fatte loro dal sl<itema capitalistico di pro– duziono, la diffusione delle ideo fondamentali del socia– lismo, che ora. ,·ien ratta dei propagandisti con argomenti logici o statistici inaccessibili allo intelligenze delle masse, avvantaggerebbe di molto i e il movimento politico del partito con esso: parlo dol movimento eletto • rifonni• stico ,,, che, pur essendo basato unicamente su di essi, pare n. molti che ne sia tuWaffatto dii,giunto. Opere similmente costrutto avrel>hcro il vantaggio di conquistare al socialismo, o per lo meno all'umanita– rismo, anche molti di coloro che, non essendo operni, hanno però il senso della pietà e della giustizia e lo userebbero a vantaggio del progresso se non ignorassero gli infiniti dolori del loro pros,imo. Una traduzione della J1mgla è stata autorizzata dal Sinclnir per il giornale IL 'J'empo di Milano. 1 lettori della C,·itica, che non sappiano l'inglese, po– trnuno giudicare da essa se tale opern, inferiore, per certi pochi riguardi d'indole letteraria, alle opere degli altri sommi romanzieri, uon si uguagli ad esse per mollissimi e 11011 le superi tutte cli gran lunga 1>erquel carattere di leva sociale che essa \'UOI avere, ed io credo ohe real- mente abbia cd avrà. E:,,11uo GA VIRATI. Il socialismo clei l''nbia,ni. Sui continente si ode spesso parlare di Fabiani e di {abionismo i11glese; ma lo ideo che si nutrono in propo– sito sono il pH1delle volte monche, confuso, incompleto, quando non siano consaputamente adulterate a scopo partigiano o ad artificio polemico. Crediamo perciò di fare cosa utile riportando i punti fondamentali di uno scritto contenuto nella Ret 1 ue politique et varlamentaire del IO maggio 1906, di cui ò autore Filippo :Millet, che è stato per parecchio tempo in Jnghilterra e che ha conosciuto da vicino la Fabian SOciety. Cercheremo di dare dell'articolo specla.lmente la parto storica ed obiettivamente csJ)osltiva. La Società. i,~abiana si costitul In Londra nel gen– naio 1884 con intenti ben rivoluzionari e bellicosi. Essa si staccò da. una associazione pili antica, fondata per la rigenerazione pacifica della società. mediante il perfe• zionamento indi\'iduale. l secessionisti, boncbè a\·esscro assunto il nomo di " Fabia11l" dal celebre ctmctato,· romano Quinto Fabio Massimo, profetizzavano la distru– zione prossima del capitalismo o pensavano che non avrebbero dovuto temporeggiare più di quattro o cinque anni. Vaghe analogie storiche facevano lor credere che il capltaligmo non sopravviverebbe all'invenzione della dinamite più lungamente che avesse ratto la feudalità a quella della polvere, e ei fissava all'anno fatidico 1889, C<'otenario della Rivoluzione francese, la data del crollo. Cosl non si pensava che a discutere questioni, a dir cosl 1 celesti, come i primitivi cristiaui che attendevano il regno di dio sulla terra. 11 Sarebbe stato d'uopo con– servare la moneta met9.lliea, o aarebbe occorso sosti– tuirla con buoni di lavoro?,, \'i~ti da queste altezzo, i partiti rivoluzionari sem– l>ravano fondersi e confondergl; si accoglievano libertari a h~ Kropotkine, e gli animi di tutti erano, più o meno, saturi di anarcbismo. Alcuni 1►roponevano di evangoliz• zare le campagne flno alla ~lata dell'attesa. catastrore; uessuno aveva una concezione chiara della costituzione sociale odierna e di ciò cbe avrebbe potuto essere la società futura. I.e ))rime lezioni dell'esperienza e della dura realtà \'0nnero dalle sommosso del 18$6. La crisi commerciale ave\'a prodotto, corno d 1 or<linarlo, una grande agitazione in mezzo agli operai disoccupati, e i Fabiani, giovani e ,·cechi, si gettarono a. capo fitto nel movimento, che sembra.va assumere forme insurrezionali. Ma, a malgrado cli questo nobile ardore e del discorsi infllocati e gra• vidi di minacce, l'agitazione tardava. a sortire l'esito sperato. Un giorno si apprese cho In polizia avrebbe proibito i meelings a 'J'rafalgar Squnre, In piazza londi• 1tese sacra ai comizi popol!lri; una dimostrazione ,·enne presto inscenata con tamburi e bandiere: questa volta. :;~è~~t~~uzc:fn;o~fz~:nc~:;:a ,u~iusirtii. a~!~~~ia!f:a~~~:~1!: " bobbies" (policemen) che, senza molte cerimonie, di– spersero i dimostranti a colpi di bastone. Grattatasi ·la schiena, i li'nbiani compre11ero che i mezzi di cui dispo– nevano non valevano nulla o che una rivoluzione subi– tanea non era nè possibile nò pensabile. Delusi nei loro sog11i apocalittici, essi si abbandona– rouo immediatamente alla politica delle riforme e con– vocarono i radicali a Congresso per discutere intorno ai progetti di nazionalizzazione della terra. li Congre'lso costrinse lll Società fablana a fare il suo esame di CO· Rcienza. Essa s'accorse cho in economia politica e in iiò!toria.J•oggìava sopra clottrine antiquate e sorpassate. 111 economia si era ancora alla legge di bronzo di Las• SA Ile, e in lf-toria si vi\'eva sopra vaghe generalizzazioni, con linee nette dì separazione tra borghesia e proleta– riato Si declama,•a contro l'emigrazione, l'assicurazione mutua, la cooperazione, Il tradunionismo, contro tutto ciò che non era socialismo, il quale non si sapeva poi definire. 1 Fabiani fecero ammenda onorevole, e, a par– i ire dn quel giorno, furono in posse sso del loro metodo. li quale anzitutto consistette nell' istruir.si. Per buonn fortuun, facevano parte della Società uomini come Sydney \Vebb. Sotto la direzione del glorioso storico e teorico del tradunionismo, i più glO\'ani membri si misero di buona lena allo studio e nl lavoro. 11 Se noi vogliamo, diceva ·webb, trasformare l'Inghilterra in una demo– crazia sociale, cioè sostituire al giuoco delle forze indi· ,•iduali il controllo dei mezzi di produzione da parte della colletth 1 ità 1 noi dobbiamo studiare minutamente ciascun problema attuale e dargli una. soluzione parti– colare. ,, l b~abiani si ripromisero di non attaccare mai una istituzione senza sapere prima come sostituirla. Ammettere come un fatto lo trasrormazioni essenziali do\'ute all'industria, costruire un pensiero politico ed economico applicando alla vita moderna i principi co1. lettlvistl1 tale è ancora oggi il loro programma, La loro politica consiste nell'insinuarsi in tutti i par– titi, specialmente nel partito liberale, per attrarli nella 1,roJ►rin. orl>ita d'idee. lfn loro socio fa anche oggi parte del Labout· Representation Qmmiittee. Le recenti elezioni hanno allargato il loro campo d'azione senza che la tattica venisse modìftcata. Sopra 13 membri della Società. che si sono presentati alle elezioni, 5 erano liberali; 3 di essi furono eletti 1 di guisa ohe sall a i il numero dei membri del Parlamento apertamente affiliati al ra– l.lianismo. Accanto ai successi elettorali, il metodo fa.biano sembra aver ottenuto assai cospicui risultati. Huona parte della pili recente legislazione operaia, la riforma dell'inse• gnamento, qucll'orientaziono nuova che fa dell'indivi– dualismo anglosassone una cosa del pa!lsato e che riveli\. forse il più profondo cangiamento subìto dalla politica inglese da due o tre secoli, ò so1>ratutto ai Fabillni che si deve. ... La dottrina della Fabia,i Sociely b sparsa in numerosi opuscoli - detti tracts - i quali raramente sorpassano
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