Critica Sociale - Anno XVI - n. 14 - 16 luglio 1906
CRITICASOCIALE 217 unirormilà dell'imposta e che i contribuenti non com– mettnno frodi a danno del fisco. ln Italia questo metodo non ò assolutamente applicabile nlla valutazione del reddito dei terreni, o deve es1'lero usnto con molta cau– tela nel calcolo del reddito del cnJ)itnle, che in buona parte riesce n sfuggire all'imposta. A ncorn mono adatto allo scopo è il metodo che noi alibiamo chiamato indiziario, in causa della arbitrarietà. e dell'empirismo delle sue basi; puro anch'esso può dare discreti risultati, se usato con mano sicura e prudente; ed è proprio di questo metodo che si è valso Leone Levi per il calcolo del reddito nazionale inglese ('). J n ogni modo, a tale metcdo è necessario ricorrere per la valutazione del reddito del lavoro salariato agricolo e industriale, che generalmente non contribuisce alle im– J)Oste dirette. Date le peculiari condizioui del nostro sistema. tri– butarlo o delle nostre statistiche economiche, ci sembra dunque oho si debba seguire il metodo della valutazione diretta per il reddito dell'agricoltura, della valutaziono dedotta dal dati delle imposto por il reddito della ric– chezza mobiliare, e ioflne del metodo indiziario per il calcolo dei salari. . . . Esposte questo dilucidnzioni metodologiche, si consi– deri anzitutto quale è la parto della produzione cbe ~pettn. ai proprietari di terreni. Oià nel 1879 l'ing. Silvio Amì ('), con una. pazienza da certosino, raccoglieva un numero immenso di dati per dimostrare come questo reddito rosse non poco su• periorc n 4 miliardi di lire, o nel 1891 Luigi Bodio cal– cohn·a che l'insieme della produzione agricola superasse i 5 miliardi di lire(*). Dieci anni pii1 tardi adottavamo ancora anche noi (') la cifra proposta dal llodio, e va– lutando, con gli autori piì1 competenti, le spese di pro– duzione al 50 ¼, attribuivamo al proprietart di terreni un reddito netto di miliardi 2 1 / 11 ehe crediamo rappre– senti ancho oggi il valore di quclln parto <lei prodotto dell 1 agricoltura che spetta alla proprictìi rurale. . . . Per ciò che si riferL,ce al reddito im11onibile dei fab– bricati, nel 1905 esso era ufficialmente calcolato in 562 milioni dl lire (l), ma noi crediamo che il reddito ,·ero dei fabbricati, anche aVuto riguardo alle detrazioni con– sentito dalla legge per i locali sfitti e le spese di ma– nutenzione, sia superiore in molti cnsi al reddito impo– nibile (G) e non· si possa stimare meno di 600 milio'ni di lire. . .. Anoho per calcolare il reddito del capitale mobiliare slamo costretti a ricorrere ai dati delle imJJoste, ma in questa ricerca ci soccorro la diligentissima Statistica del reddito di ricchezza mobile accertalo e tassalo per l'anno 1902 1 pubblicata nel 190·1 per cura della Direzione ge– nerale delle imposte dirette. Dn questa statistica risulta (pag. 127) che il reddito della categoria A 1 (interessi e premt dei prestiti emessi da.gli enti pubblici o garantiti dallo Stato, premt e lot– terie d'ogni specie) ò di 507 milioni e mezzo per ciò che (I) 011 (l/:raU011, pp. S\?·S•, Londra, 1860, <11 l,<i pt,•tq11a::io11t dtlf'lmposta ,w, ttrn111, Torino, 1819. {'1 .l/61 1 ,mt11lo uo11(m1ico f.11 J/alia, p. 41, z• cdlz., noma, 1891. (') Patrimonlot nddHodialc,oit 11a:lo11, c,i;iu, p. 169, Torino, 1901. l') Rtlazlo11e dtlla Dirtzi.011t Qtlltn1lt dtllt lmpoltt dirtftt t dO ool(l8to, p. S4, Roma, 1906. (I) Domo, op. clt., I), ISS. si riferisce ai titoli che pagano l'imposta col mezzo della rltenata diretta, ma che i5 milioni sono goduti rla per– sone residenti nll'esterc 1 per cui all'interno restano 422 milioni e mezzo. A tale redc1Ho di categ. A 1 si devono aggiungere altri 59 milioni di reddito, eho è ns'!O!Jget– tato all'imposta non pili medinnto i: metodo della. rito. nuta diretta, ma con quello dei ruoti nominath•i e che ò goduto dai creditori delle Provincie o dei Comuni e dai possessori cli obbligazioni che hanno J)er base garanzie o sonenzioni degli enti pubblici. 11 reddito netto della categoria. A' (tutti gli altri red• diti dipendenti dall'impiego del capitale, e cioè interessi dei capitali depositati nelle Banche, nelle Casse di Ri• spnrmio, dei crediti ipotecari e chirogrnfari 1 ccc.) è, per suo conto, valutato a 26i milioni di lire. B, por ciò infine che riguarda la categoria B (redditi Industriali o commerciali prodotti dal concorso del ca– pitale o del lavoro), il reddito netto agli effetti dell'im– J)Osta \'lene calcolato di 473 milioni, che noi non esl• tiarno a portare a 709 milioni, nd aumentare cioè di una metà, per tener conto delle frodi dei contribuenti, che in questa categoria, come nella categoria e, è no• torlo essere rile,·anti e sistematiche. F'acendo la somma del redditi delle tre categorie si ottiene dunque un totale di I miliardo 467 milioni o mezzo, eho esprime con qualche approssimazione il va– lore del reddito del capitale mobilia.re italiano. ... Resta or,~ da calcolare il reddito del lavoro. Per ciò che riguarda il guadagno dei proressionisti liberi e degl'impiegati privati, esso, nella nostra stati– ~tica1 ò stimato nella categoria C (redditi provenienti dal solo lavoro, come l'esercizio di un'arte, di un me– stiere, di una professione) a 240 milioni di lire, che noi ci affrettiamo a portare a 360 per non lasciarci ingan– nare dol tutto dalle dichiarazioni dei contribuenti, che ordinariamente denunciano meno della metà del loro reddito. Jnflne, gli stipendi, gli assegni e le pensioni pagnti, all'luterno, agli impiegati clegli enti pubblici, flgurano nello. categoria D con un rc,ddilo di circa 405 milioni. ... Ma rimane ancora da considerare il reddito degli operai dell'agricoltura e dell'industria, che nella pratica sfugge generalmente all'imposta di ricchezza mobile. Qual ò questo reddito? Oli operai salariati nell'agricoltura, e'seludendo quindi dal novero i mezzadri, I fittavoli e gli enfiteuti, sareb– bero, secondo il censimento <lo! 1001 ('): Contad1ntollllllir) OtorMllerl J lrandi-111.111, bl!olchl, bO\'!\rl di C!\tllllnl/1111 (l!\storl, porca\ :Maschi ... 748.169 1.95·i.35J 199.38'3 Femmine .. 2i5.407 847.495 47.9i4 Totali 1.023.576 --1 2.828.846 I 247.362 Totale generale 4.099.784. Oli oportti salariati nell'industria sarebbero ( 1 ) 1.865.548 maschi (di cui 271.109 fanciulli tra i o ed i 15 anni) o i26.044 femmine {di cui 194.IH tra I 9 ed i 15 anni), iu, totale dunque 2.592.487 persone salariate nell'industria, a cui sono da aggiungersi 3H.286 persone occupate nel– PilHlustrin tes:.ile casalinga; io totale dlrnquo 2.806.723. (') Voi. v, p. u:r Roma, 1914 (1 J ll>ld,, p, u:r.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy