Critica Sociale - Anno XVI - n. 14 - 16 luglio 1906
218 CRITICA SOCIALE Quanto gun<lagnn questa massn di popolazione cho non puga imposto diretto? nlspetto agli opornl agricoli, 1.,.Uodlo ne calcolava il salario medio delrintlero anno a rorso meno di una lira al giorno ( 1 1 e lo Indagini altra ,•olta ( 1 ) da noi mode– stamente eseguile non ci hanno permesso di considerare la media di questi snlart superiore al 75 cent. al giorno, media che noi riteniamo anche oggi molto ,·ieina alla realtà, per cui si nnobbe: salario annuo di un operaio agricolo L. 2W,7:i 1 numero degli operai agricoli 4.099.i84; o reddito annuo del lavoro agricolo I miliardo 122 mi· lionl di lire. E finalmente, por clb che si riferisce al salario medio giornaliero degli oporni dell 1 industria, nel 1891 il com– mend!ltore Bodlo riteneva che esso oscillasse intorno a 2 lire al giorno ( 1 ), ma questa cifra sembra ancora troppo nltn, porchò si <levo tener conto anche dei periodi di dlsoccu))aziono, o dol salart delle donne o dei fanciulli, la cui media non può valutarsi superiore a.i cent. 50 nl giorno, per cui altra volta abbiamo proposta come più vicina alla realtà In media di L. l,25 al giorno('). 'l'e– mendo però di essere stati forse un po 1 troppo ottimisti o volendo anche tenor conto dell'aumento delle mercedi voriri.catosi In questi ultimi anni, riteniamo che oggi sia J>lùcorrispondente al vero la cifra di L. 1 1 50come media generale dei salart degli operai dello industrie, per cui si anebbe: salarlo nnnuo medio di un operaio dell'in– du~lria L.5-li,l'>Oj numero degli operai indu.striali 3.000.000 per includere nel no,•ero anche gli artigiani autonomi, così numero!iil In llulla); reddito annuo del lavoro indu– striale L. I miliardo e 6•12milioni. Con i risultati sinora ottenuti possiamo compilare il seguente SJ)ecchletto riassuntivo: Reddito del proprletart di terreni . . . " ' di fabbricati del possessori rtel capitale moL1111ut: . dei professionisti e degli lmpiegatl. del lavoro ngricolo. . . . . . del la,·oro Industriai.... Reddito to,tllti (In milioni) 2.500 000 l.4U7 7G6 J.122 J,6,12 8.090 Nella luclrla esposizione finanziarla ratta il 2 dicem– bre 1900 alla Camera del Deputati dnl ministro <lei 'J.'e• soro Oiullo Rubini('), 11 reddito accertato agli effetti delle imposte dirette veniva calcolato in 4090 milioni, e In 3,105milioni al netto dalle imposte. :\fa, osserva bene Il Xlttl ( 11\ che tutto ciò non ha nulla a che rare con la realtà., per cui la sola valutazione precisa è quella del redditi di ricchezza mobile della categoria JJ, o che sarebbe assurdo pretendere che uu paese, in cui le Imposte di Stato e le locali ascen• dono tutte Insieme ad assai oltre 2 miliardi, non ne abbia che 4 di reddito. Almeno Il 50 ¼ del reddito sfugge all 1 imposl1.lone diretta, o perchè alcuni redditi sfuggono in tutto, o porchò sfuggono in parte. Siamo poi Iloti che la. nostra valutazione corrisponda a quella. accennata. da.I Nlttl, anche por H quale il reddito della (I) Op. clt., p. 00. ('> Patrlmo1110 t rediWo 1 I), 176, (1, 01). clt, p. liT, (•1 I'\ltrlmo11lo t rtddllo, op. c\t. (') Camera del l)f'J)Utatl, DllCIIBdonl, LCilllat. XVI, Ses,tone 1, J)llg', 904. ~•1 LQ ,-1cchcza d 1 Jtau,,, pp, 40•0, Nazione si può cln induzioni npprosslmatin ritenero da 8 a 10 miliardi all'auuo. Secondo il ceualmento del 1001la popolazione italiana era di 32AW.2t>3 abitanti, il reddito me<lio annuo di ciascun cittadino !tallano sarebbe dunque in cifra tonda di 250 lire n testa. Questa cifra ci <llce che, nella fantastica ipotesi che domani Il reddito nazionale, invece di distribuirsi sulle basi della J>roprletà J>rivata o della concorrenza pili o meno libera, venisse 1>ercontro distribuito in modo che ciascuna famiglia di cinque persone ne dovesse rice\'ere una J>arte precisamente eguale a quella di tutte le altre famiglie, otterrebbe un reddito annuo di sole 1250 lire. La nostra Indagine J>rO\'auna volta di più la imJJCCll• uiositcì dell'Halln, per dirla col Nlttl, che tra le Nazioni clviii nou ba J>Orcom1>agna di sventura che l'Austria. Inratti il reddito modio rii ogni famiglia di cinque per– sone ò stato da noi stessi altra volta calcolato nella mi,rnra seguente: in Inghilterra L. 3715 1 in Francia rJ. 4025, lu Oermanla L. 2015, in Jlelgio L. 2915 1 in Olanda L. 2205, In Austria L. 1250. . . . Per quanto In questi ultimi noni le ricerche della Statistica abbiano distrutto presso gli studiosi la dorata leggenda, secondo la quale l'Italia sarebbe un paese ricco e prospero, puro è ancora utile il far conoscere Il vero stato della ricchezza nazionale, perchè tutti si persuadano della necessità di più intonsi e più rapidi svolgimenti della ricchezza d'Italia o della suprema im– J)Ortanza della lotta contro il J)rotezionismo, che, sce• mnndo la produttività dei capitale e del lavoro nazio– nale, costituisco Il più gravo ostacolo all'incremento della produzione. Se dunque Il problema più urgente della economia ltnliana ò quello cl 1 accrescero la propria attività. pro– duttrice, non si <leve però ritenere che il processo di distribuziouo <lobba. essere completamente trascurato percbè un elevamento della condiziono della class~ operala, 1>urchòcontenuto entro certi limiti, d'altronde facilmente determinablli 1 esercita a sua volta una diretta Influenza sull'aumento della produzione. (l'avla), Prof. JACOPO TIVAltONI, Questo stutllo de\'o fare I'cffotto di una doccia fredda sugli smodati entusiasmi solle\·ati dalla conversione della rendita. Nò po\rebbe essere altrimenti. La couver– slone della rendita prova certamente che il credito dello Stato è elevato, la riserva del Tesoro è abbondante e che sono sistematici i civanzi sul bilancio finanziario. Ma tutto ciò ò o Ltenuto al costo della più alta pres– sione finanziaria di tut.ta EurOJ>a. Chiedere che il r isparm io otteuuto con la con\'eraione della. rendita sia destinato allo sgravio di uno o al ma.8. slu~o di due consumi popolari. (salo e }Jetrolio), non sl– gmftca ostacolare la produzione della ricchezza come sembra ritenere il Nltti (vedi J.,a Vita del 15 1'uglio) sibbene al contrarlo favorirla, in modo sia pure indiretto' ma corto J)lù utile e più efficace, che con la cosl delt~ politica clet Uw<U'o, della quale le delusioni e i pericoli sono infiniti. (). t.). La Critica Sociale e l'Avanti? costanoper l'Italia: amw L. 22, semestre L. 11 - per l'Estero : anno L. <il, semestre L. 20,50. La Critica Sociale e il Tempo, per l'Italia: anno L. 22, semestre L. 12 - per l'Estero: anno L. 4'0, semestre L. 22.
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