Critica Sociale - Anno XVI - n. 13 - 1 luglio 1906
CRITICA SOCIALE 20:J RlNASCENZA BARBARICA., Malgrado lo frequenti geremiadi sull'inftacchimento della fibra nazionale, bisogna convenire che è ben lungi dall'ossoro Rpe11to, so Dio vuole, Il some delle persone coraggiose. Leggo nell'ultimo numero (12) della Cl'ilica Sociale che un Insegnante <l'Ancona, nelPelenco dello sue risposto al noto questionario concernente la minacciata riforma della scuola media, dopo a'fer sic tl 1impliciter depen– na.Lo il greco da tutta la scuola secondaria !donde un rorlissimo allarme nelle case librarle di Lipsia\ decreta la. scuola unica inferiore dovo, naturalmente, è depen– nato anche il latino. È vero che questo studio è rimesso a più t&.rdl (meglio tardi che mal!) quando nel cervello dei giovani sarà aumentata la ronltonza ad osercizì pu– rnmouto vorbn.li o fonetici, e ln fomosn moi/en1ilèi avrà. cominciato (Hl nttrarre la loro attonziouo con tutte lo lusiogho d'una sirena. Mi ,·iene ora un S0'l'petto, che il proressoro (\I Ancona sia un superstite ,11 quel valoroso drappello dl studenti di Napoli che nl tempo di Bongbi si abbandonarono al fatidico grido di AIJbasso&110(011te! lo questi giorni ò letto anche di Sc1.ionl di professori e di htilutl seolastici 1 tecnici ~peclnlmonte, che ànno votato fieramente in pro di questa povera scuola unica, ben s11la'l'Sllfadi qualsiasi globulo lntlno. A scanso di doloroso delusioni per gli stronnl autori di questi illu– mlnatb1slmi voti, m'affretto a dir su\Jito che da purccchi Indizi, ò lecito sperare che i loro desiderata didattici avranno pochissima, per non dire ueRsuna, probabilità d'arrivare in 110rto. Abbiamo buoni affidamenti per ri– prometterci cho per questa ,·olta almeno porlae inferi ,wu pmtcalebu,it, nè raggi di lucciole arriveranno in cielo ... legislatl vo. I signori uoiclsti si pOSjODO pur met– tere l'anlm11 in pace e pensare Intanto, per distrar3i, ad altro Imprese più sicure di questa. Di recente mi son permeJsO di qualif\caro voti di ba,·– bart (') quoRte avventate manirostnzlonl di rirormatorl sompllolstl e di clef111irequesta scuoio. meclia inferiore unico. " una specie di liml>o di provn. o cli antipurga– torio didattico dove, attraverso Il llagoo di una istru– zione anodina 1 si atlende il tallire delle vocazioni, 0 1 se ,•ogllam servirci di un tropo più efficace, durante un triennale o quadriennale regime di dieta mentale a b:ise di blande minestrme-omoibus per uso di convalescenli, si pretendo di scoprire gli appetiti specifici dei varii stomachi ,•orso cibi più solidi, di cui intanto però si rt1 lgnoraro rigorosamente non che il sapore, perfino l'o– doro ,,. Di questi alunni sottoposti n. slffi\tto trnttamento avverrà molto prol>al>ilmento olì1 che nccado per solito allo signorino tenuto in una rigorosa segregazione clan· strale: saranno matrimoni e vocazioni sbagliate. Jronicamente un dotto tedesco, l'Uhllg, proponeva dì conflnaro il latino all'ultimo anno dell'intero corso per un sempre più sicuro accertamento delle vocazioni di laboriosa gestaoza. Il bello si ò che, a scu,.are questo o,ldente attentato all'l11titulo olassicn, certi dottrinari racllonl buttan là, con lnvldlal>lle dlshl\'oltura, la pedagogica facezia che negli studi di grammatica e di lessico si farel>be maggior profitto a 14 o 15 anni che uon a J0. ('I ~o\ non con,cnllamo lnterainonto ('01 11on~trro <\! quuto arti• colo: le r11i;rlunl ... le tln 9Cr1He, 11r111111 e mrgllo di noi, •~rllerto Speuccr nel 1110c1111~1cu11\Jro per l'Educazione. )I& merl1eremmo d&vvero taccia di 1Jar1J1ul te non lascla!s\mo apert& la d\1cuulone. (') .... NhJlfl(I di ROIIICl1 2) maggio. (Nota della CRITICA), Occorro dunque venir qui a ricorJaro la elementaris• sima ,•erltil che nei primi auul la memoria à natural– mento più pronta e pii1 docile ricettività per le parc,le quando nncora non è assorbita dall'Interesso e dalln curiosità. JlCr lo cose, per il contenuto? E mentrd oggi o da un l)0zzo si grida tanto contro Il SOJlraccarico i :1- tellottua.lo , questo verrebbe sonM dul>blo esacerbato 1 so– spingendo o condensando le materio classiche nei corsi superiori dellit scuola media 1 do,·e 1>ernecessità. riappa– rirol>bero tutti i noti inconvenienti del cos\ detti cor:li accelerati. Il vero è che nell'animo e nel pensiero di q11este si– cumere di una no\·issima pedagogia domina, più o meno inconsaputo, il proposito, che non si osa confesiare apertamonlo (e lo rilevava su quostA. stessa Rivista il pror. L 1 ssani) di a1>poggiare l'atlul\l0 tendenza intolle– rante doli!\ persistenza di studi elio non aono e non ru.11110 J>0r tutti, o sorride la volloltù. di far del basso socialismo sentenziando su di una pretesa utilità sociale della scuola unica per la fusione spirituale rlelle vnrio classi sociali: fusione però che per ben altre vie potr:l es..cr raggiunta che non rlall'ttffollnmento coatto di troppi scolnri In uno stesso istituto ~: vero che il pro– re~soro ,l'Ancona (da non conrondenl, per carità, coll'il· lustro filologo di Pisa) si consola dello economie rese pos"lll>lli dal suo sistema: io 1>erò ritengo ,·he queste esagerate tenerezze per le economie In ratto cl 1 istru– zlono è ro\Ja pit1 da turchi che dn popoli civili. Ad ogni modo, si J>UÒ star sicuri che con questo inrolice espe– dlonto chi seminerà fusione, non raccoglierò che ... con– fusione. Convlen però conressare che questa alzata di scudi barl>arl si dove in gran parte 1:1,ltrib11ire alla pervicacia di non pochi classicisti di corta veduta, I quali ànno sempre osteggiato l'istituzione di qualunque altro tipo di scuola da collocare accanto all'attualo Liceo-Ginnasio. Meglio invece sarebbe stato che si fossero adattati a far nitio11abile obsequium alle giuste c~lgenze della evariata coltura moderna, con vantaggio della modernità. ben intesa. e d0II/\ stessa scuola classica che, sbarazzata di tutta. In zavorra degli inetti, avrel>l>o risentito tutti I benenzt della massima: poca brig(lia, l'lta beata. Jn ratto di orJinamenti scolastici si cita spesso e vo– lentieri la Germania, Germa,1ia docet ,· ebbene, tutti sanno che la. patria di Goethe à mantenuto puro ed integro il suo glorioso Ginnasio (dove la ramlR"lla lmp'!riale non disdegna mandare i suoi rampolli), ma, paralleli a questo, à creati altri tipi di scuola media, per i quali si à puro accesso, sebbene dentro dati limiti, agli studi superiori. I~cosl pure si dovrel>l>o faro In ltalia, la– sciando in paco una buoua. volta In scuola clas~ica, la quale, se ò necessario suggello di elevata idealità per ogni popolo civile, a maggior ragiono dev'essere curata di\ noi latini, depositart diretti del preziose retaggio. Del resto, tutta questa preoccupazione per la pi<'cola minoranza degli speda.ti che dico110 di aver sbagliato strada, ml pare una esagerazione ruor di luogo, come non mi par giusto che per un esiguo nucleo di svogliati o d'lrrogolari si debba tenere a bada ed a dieta tutto 11resto del normali e volouterosl che, so anche futuri m.ltomntlcl o 1111.turalisti,non avvertono questa benda cerol>rnle 11erCornelio e per Cosare. l,R scuola 1>ul>l>lica è fatta per la generalità e nou per pochi cervelli 1 siano pur geniali, che, accanto, per cos\ dirc 1 all'ipertrofia di una bozza, ROffraoo d'atrofia completa d'un'altra.-Ad ogni modo, per questi gent mo– nocoli, c'ò sempre il rimedio degll esami di integra-
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