Critica Sociale - Anno XVI - n. 8 - 16 aprile 1906

CRITICA SOCIALE 121 ttiche, cho il socialismo mette avanti per ricostituire l'ordinamento sociale e per dirigere gli spiriti verso le riforme. Ed invero gli autori, da cui il Menger attingo le concezioni rondnmentali, sono gli autori sociali~ti del \'Occhio stampo, e quindi le premesse che egli stabilisco spesso corrispondono ai postulati dol soc:alismo della prima. maniera, che si esplicava con vaghe ed astratte speculazioni etiche, e non ancora nmmi,cstrato dall'espe– rimcntazione sociale. Di tutto quell'intricato e complesso lrworio di nutocritica, compiuto recentemente dal socia– lismo stesso, il Mengor il pili dello volte non tien conto 1 di modo che le suo concezioni giuridiche riescono non di rado arretrato cd antiquata di fronte alle nuove tcn– <lcnzc. Di più, soggiungo nncora il Sorel, il Menger si pone rin\ punto di vista dell'antico diritto naturale, ammetto come dottrina incontostnta quella che pretendeva. distin– guere i diritti innati e i diritti acquisiti, ciò che vuol dire abbaudonaro ogni idea di ricerca storica . .Il Menger è 1>ersuaso della vecchia teoria. dei socialisti francesi, secondo i quali l1ingiustizia rogna dall'origine, perchè gli uomini si impadroniscono della terra. colla forza. f.:gli discuto tutte le formule in modo astratto, senza ricer– care lo preoccupazioni di chi le ha redatto, e le condi– zioni storiche che lo han fatte sorgoro. Ciò ò tanto pili indispensabile, in quanto il diritto non è un prodotto spontaneo della coscienza umana, a dir del Sorel, ma è, come la scienza stessa, il prodotto di una lunga e\'O· lozione dello S))irito 1 che passa dn forme primith•e, im - prontate ad isti11ti, a forme superiori, governate d.1.ll 'hl• telli9enza. li diritto è il risultato del pensiero filosofico esercitantesi sui costumi, del pari che la scienza ò il risultato del pensiero, che cerca di ))RSsare dall'empi– rismo alla legge. I procedimenti dello spirito umano sono sempre gli stessi, in qualunque dominio si eser– citino. Quanto al \'alore intrinseco dello concezioni giuridiche del Uenger, è stato osservato che bisogna principalmente esaminare se lo lclenlità. giuridiche del lilenger e del so• clnlismo giuridico corrispondano all 1 evoluzione giurirlica progredita, e nel un tempo siano consento.neo alle leggi statiche e dinamil'hC di una società, o al contrario pos– sano effettuare una trasformazione a rO\'escio, un \'ero ugresso sociale. E \'i è, per questo riguardo, tutta una falange di scrit tori, che vedono 1101 rafforzamento del potere indivi– duale e nella conquista di tutto lo lilJortà l'indizio 1•iì1 alcuro del progr_esso o la via piì1 agevole per raggiun– gerlo. li Yanni stes~o :op. cii.) osservava che l'evolu– :done umana im))lìca un processo d'in lividuazionc, e che la storia rloll1e\'Oluziooe giuridica addita nel rico– noscimento rlell'autonomia dell'in<livlduo uno dei segni più sicuri del progresso del diritto. Yves Guyot, in uua dotta memoria sul Criterio del 1n·ogresso ('), ha mostrato che lo conquiste supremo d~lla civiltà possono compendiarsi in questi due fatti: l'accrescimento del potere dell'uomo sulle cose e l'emnucipazio11e dell'uomo dall'azione coercitiva di un altro uomo. E, in conse– guenza di ciò, enunciò una formula del progresso es– senzialmente individualista. J~ vi è tutta una schiera cli economisH che, mentre considerano come eretici della economia gli scrittori socialisti, vedono ancora nel si– stema della libera concorrenza e nell'espansione ampia dei diritti individuali non solo l'icleale sodale, che può più eri,ca.cemente guidare al progresso 1 ma anche la (,/ Sritw:a sue alt, l'nlor,no, I, 19,r. via elle certamente seguirà la socioti\. nella sua O\'Olu– zlone futura. E in questo orcline di iclee sono il Pareto, che ha fatto in due volumi una critica. acerba dei si– stemi socialisti, il C1rnt:_i.leoni, il Dalla Volta, il Gra– ziani ed altri in Italia. :\la coloro, che ,•odono nel progresso dell'indh•iduo il progresso della civiltà, non vedono so non una parto dell'evoluzione sociale, poichò non è men vero che la. civiltà progreditll corrisponde anche al progresso della organizzaziono e della solidarietà. ROcialo. Anzi, si può dire che, nello collettività meglio organizzato e pili so• lidali, la potenza dell'individuo ò accresciuta talmente, da ))Otersi elevare a.Ile più alte conquiste della scienza e dell'attività sociale, al godimento pili ampio ,10110 li– bertà civili. Individuo o collettività, libertà e solidarietà sono i due poli dell'a.tti\'ità sociale, cho sembrano op• posti, ma. che intimamente si corrispondono, '!lcchò i progressi dei primi si risolvono a.ncho in un J)rogresso dei secondi, e \·ice,·ersa. Quindi non solo il criterio del J)rogresso de\'e essere dato dall'armonizzazione di questi duo fondamentali coer– ftcicnti1 entrambi nella loro più ampia espansione, ma anche si può dire che la ,•ia, che la società futura se. guirà nella sua successiva evoluzione, sarà tracciata dal contemperarsi di questo due tendenze ( 1 ). Ciò posto, ò agevole arguire che il socialismo 1 anzichò risoh•ersi in una negazione della libertà o della ten– denza indh·idualista, spesso si risolve, come ossenava il Dietzel, in un \'Oro e proJ)rio indiYidualismo 1 anzi in un individualismo elevato a potenza, uscito dallo stesso grembo della teoria dP.I diritto naturale. Si è detto a tal proposito che il socialismo vivo ,11 contraddizioni j ma su tal riguardo nou \'i è contraddi– zione. Se il socialismo ,;i scaglia contro II sistema giu– ridico odierno, fondato sulla lìlJertà individuale, si ò perchè l'odierno sistema non permette a tutti di po– tere in pari modo e in ugual misura conseguire la li– bertÌl1 e quindi la libertà si riso\\'O in un prh·ilegio di quei pochi, che hanno i mezzi sufficienti per goderne l'esercizio. Il socialismo vuole invece estendere a tutti gli individui l'esercizio della lìbert1\ 1 conferendo a tutti indi<Jtintamento i mezzi per conseguire tale fine. J.: in tal modo crede di J)Oterassicurare all'indi\•iduo non solo la maggior somma di bene3scre, ma anche la maggior capacità di espansione per assurgere alle conquiste su– preme rlei beni superiori dello spirito o dell'ilttività so– ciale. Quindi osso ò per tal senso la genuina espre:;siono dell'individualismo, che cerca di attenuare e di far con– \'ergere nel suo campo più co1n·eniente, nel campo della solirhrietà umana. Quindi nel socialismo giuridico non v'è contraddizione tra. la tendenza individualista o la. colletth·istn, tra lo spirito di libortìl o lo spirito di solidarietà., ma vi è ar– monizzazione di queste due tendenze divergenti. Il l{enard, che ci ha. pre.rnntato In una mirabile sin– tesi un quadro del regime sochllista ('), ha av\'alorato precisamente quosta concezione. Ogni società, secondo lui, presenta duo caratteri, su<Jcettiblli di opporsi o di conciliarsi, ma tutti o duo indistruttibili, perchè essen– ziali alla costituzione di qunlsiasi società: la concor1·e11za per l'espansione completa di ogni individualith; li\ soli– rlal'ietù tra. dl es.io poi miglioramento di tutti o di eia- ,, \"cdl Il mio studio: Il UC<JIO xx lt(O!ldO 1111lll(ht•i.f1111fJ,it,1 t StOO ..do fili r<ilfttllrhtt1, • )oiC!CIIZll ~ocl11le ~· I, l!l,\J; C l'flltro: u, Sv· riltl f,1hwt: lml1d,/11<1/.,w1t ou colltltlri~mt, ~ ne,·11e l11tcrnall<>u111c do $0CI0!0~lc ., l'lOl, l!. 1 l.t 1·lt1lme IJOr lll,slt, l',1r1~, Ienn 1 189:1 11,6 e P,;.

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