Critica Sociale - Anno XVI - n. 6 - 16 marzo 1906
CRITICASOCIALE 87 forzo sono all'opera in senso contrario, e ove l'idea astrnttu delPintcresse collettivo non potrèbhe avere la atessa presa su tutti gli spiriti. Controllata com 1 è essa non può far che del bene e accrescere solidiHl e stabilità alla democrazill, che in essa non incontra alcun ostacolo alla propria es1>ansione. Ed espresse anzi la sua grande sorpresa che lavoratori di paesi più arretrati nolla. loro evoluzione politica, meno ani· rnati da una forte coscienza dei vincoli che li legano al tutto di cui son parte, meno avvezzi al senso di subordinazione della parte al tutto, senza cui non esiste ordinata vita nazionale, osassero nutrir con– \1inzioni1 che sono ancor lontane di molto dalla realtà in un paese come il suo 1 animato dallo spirito del self-ltel1J, e le quali, quindi, non possono che cserci– hue influenze sociali disso\vitrici. Del resto, la verità di quanto qui si afferma. è nel fatto che il Gruppo parlamentare del Lavoro non si dico socialista e non è nemmeno uno. \'e1i.ticinque, in massima, voteranno pressochè coi Hbcrali; solo vcntino\'e si sono impegnati a mantenere un atteg– mento indipendente, e naturalmente i socialisti sono fra costoro. Se poi esaminiaino l'-! riforme, cbe essi si propon– gono di ottenere nella presento legislatura, troviamo che molte tra cli esse -- rimozione della decisione della Carnera dei Lords contro le organizzazioni, leggi che assicurino queste da arbitrarie interpre– tnzioni, leggi sulle indennità per infortuni, sulla tas• sazione dei valori urbani, su modificazioni del re– gime fondiario, che rendano possibile la.cooperazione agl'arin dei piccoli proprietari e rendano la terra ac– cessibile al coltivatore, rimozione d,ogni influenza settaria dalla scuola 1 modificazione della legge sui Poveri e sulle Case di lavoro in senso pii1 moderno - sono appoggiate anche dai li berali. Una leggo sulle pensioni per la vecchiaia è propugnn.ta dalla figlin, cli John Bright, l'apostolo de l libero sc ambio. I~ badiamo alla stotfa degli uomini che propugnano queste rifol'lne. Sono tutti uomini che hanno almeno quindici anni di esperienza amministrativa nelle 1'rades irnious, nelle Cooperative, nelle Parrocchie, nei Boroughs, nei Consigli di Co11tea 1 nei Comitati parlamentari. l~ssi, come già i delegati delle altre classi, non hanno potuto salire che per gradini. E il faLto che questi uomini escono da orgunizzazioni capaci di mantenere in 1_.arlamento 250 deputati, se del caso, non più bisognose di 1>n•pugnare l'inden– nità parlamentare a spese della nazione 1 non fa che mettere in maggior evidenza la bontà della tempra e la sua capacità. I~ il segreto dell'educazione alla libertà. e alla responsabilità la produzione di siffatti caratteri. .An– che qui il contrasto coi nostri costumi, nei Circoli, nelle Camere del Lavoro, nelle Società industriali e commerciali, nelle ':lmministrRzioni pubbliche e pri– vate, non potrebbe essere maggior0. [u Inghilterra gli amministratori, i segretari, i leade1·s, i direttori) hanno una libertà d'azione, che a. noi sembrerebbe czaresca. Se essi l'usano in modo che gl'interessati riconoscono benefico, non c'è mo– tivo di toglierla; se no, si cambia l'individuo; le buone tempre fanno carriera, le altre sono eliminate. I regolamenti prescrivono ciò che almeno si deve fare. Chi :;a fare di meglio e di più non è da essi ostacolato. In tal modo il livello delle delegazioni e delle rappresentanze si ele,•a di continuo e i migliori arrivano ai poeti più difficili. Da noi invece si ha paura dell'esperimento, si teme che la libertà sia abusata; non è possibile ad alcuno prendere una iniziativa, a cui non sia autorizzato dal regolamento, che, invece del minimum, segna il massimo alla sua sfera d'azione, e, quando non c'è il regolamento, bisogna cfiiedero l'approvazione anticipata dei col– leghi di Giunta, di Comitato, ecc. In tal modo gli spiriti più intraprendenti, invece di guidal'O, sono frenati ; in tal modo le assemblee, ansioso di mo– strarsi sovrane, scelgono a capi non gli Hpiriti piì.1 indipendenti e res1>onsabili, ma i più ambiziosi e pii1 rupaci di adularle e di agir come marionette, e così il livello della rappresentanza si abbassa e il numero degli irresponsabili si moltiplica, perchè la irrespon– sa,hilità diviene condizione cli successo. Ed è così che ci si illude di preparare la repubblica sociale! . .. Con tutto ciò, mi si dirà, il Partito ciel Lavoro ha 11clsuo seno dei socialisti e nel suo programma delle riforme socialiste. Andiamo adagio: il sociali– smo inglese - vedremo più oltre chs esso è solo impropriamente così denominato - differisce dal continentale in ispirito, in principi, in origini, in struttura. e in metodi. fn ispiri-lo, perchè, mentre il socialismo continen– tale ha fin dalle sue origiui carattere politico prima che economico, in [nghilterra il socialismo ha invece carattere originariamente etico, che solo a poco a poco diviene economico privato cd indi politico. La vita politica inglese è 1-mer~a a poco a poco dalla religiosa. Il meeting politico radicale o socialista è emerso gradualmente dalla riunione della congrega• zione religiosa vesleyana o puritana, portando cou sè le abitudini e i principi democratici di quelle. Chi assiste a comizi politici inglesi nota ancor oggi come essi son preceduti dal canto cli inni accomprt· gnati dal pianoforte, canto che si svolge in ritmi lenti e severi come quello delle sacre melodie, canto la cui seria e compunta esecuzione attesta della se• ri!Lnatura dei propositi degli adunati. 'È dalla li– hertil e dalla democrazia, realizzate prima nel regno intimo dello spirito per mezzo della padron~1w;a di sè, nel senso di responsabilità verso Dio, che a poco a poco emersero In libertà o la democrazia nello loro forme esterne e governate dallo stesso senso severo della vita. La Riforma è stata di inestimabile valore nel creare le democrazie moderne. Solo quelle nate sotto i suoi auspici sono prospere, 1,olidee pro– gressive. [I socialismo continentale invece, corno la demo– crazia e il costituzionalismo, non ha questo antece– dente iotemo, spirituale, etico; non l'ha alle sue origini, non l'ha nel suo S\'iluppo: esso mira solo a mutamenti esterni, o principalmente o 1>rimameute ad essi. In quanto alle origiui, il socialismo continentale, come già il Do •rocqueville aveva intrav,·isto e come gli studi sui precursori cli l\larx non fecero che con· fermare, risale alle tradizioni accentratrici e statali de111ancien régime francese, in cui i pri\•ilegi della no– biltà e della grassa. borghesia, scompagnati dagli ob– hlighi e dalle funzioni che loro corrisponcle,,ano nel rneùio evo, pri;,r,·ono la proprietà e il capitale pri– vato della utilità. sociale cli cui essi godono e di cui sono insostituibili creatori in regime borghese. Esso è quindi una concezione meramente neg1jtiva 1 pul– luh1ta in una società in balla a un processo di dis– soluzione. La convulsione Anale di quc1:,to processo di dissoluzione suggerì al Baboeuf l'analogia di una rivoluzione non più meramente politica, ma sociale, analogia che è il nucleo centrale intorn o a cui l a semitica e teutonica dialettica cli Marx org:i.nizzò i materiali storici pescati nei famosi Ra pporti deg li ispettori inglesi de1le fabbriche. 11socialismo inglese invece nasce dall'impulso di simpatia che le classi elevate inglesi, a cui appar– tenevano Pool, Robert Owen, i\(rs. Ga~kol, lord Slu1.ft:ìbury 1 ecc., sentono 1>erle vittime infantili della. grande industria nel suo periodo di sviluppo. Su questo punto il .Marx ha seguìta la corrente roman– tica del tempo nell'incolpare la grande inJustria
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