Critica Sociale - Anno XVI - n. 6 - 16 marzo 1906

86 CRITICA SOCIALE r ..uzzatti fra II lt olle 11ltal1t,idell<l borg//"!sia ,, - peccato che il relnlivo opu'JC0I0 .;;ia esaurito, ma molti ancora lo ricordano! - era tutta Impregnata di esempi inglesi, o le ~uo conclusioni sono rimaste come incise nel bronzo. Ad ogni modo, se Il socialii;;mo ingle.!!e fosse proprio Guello cho il Cre'-1>1cl raffigura, ah! noi non avremmo bisogno di cercarlo nel Regno l'nito. E,so esiste, più o meno s,·iluppato, un po· dapertutto, e lo conosciamo da un pezzo. So1>ratutto d,t secoli e secoli ne conosciamo l'inconclu<lcn1.a o l'intimri rro1le. Il bisogno delle clns.il dominanti di civettare con la pietà e di acuire con essa il .,enso o la gioia del dominio; l'ipocrisia infinita della protezione dei deboli da parto delle classi che, colla i.tessa loro esistonzn 1 lo mantengono tali; il premio di assicurnzlono cho I gaudenti della Yita pagano colla clomoslnn. o colla logrirnuccia .... 'l'utto ciò ha uo nome antico, un nomo greco, ma che non è socialismo: tutto ciò si ohlnnrn, soltanto fllrt11lropfa. l,u quale so n,•oi!~O lo \'irll1 restauratrici che le presta Il uoi;tro collnbornto1·c 1 certo 11 socialismo diverrebbe peggio ('hO i11uUlc. E questo !ICmbra essere infatti il ri1>osto ponsloro di Angelo Cres1>i. Il socialismo, come si SV(llge nel continente, è sempre inutilmente con,·ul~ sionnrlo, sia che !}renda l'a,petto rivoluzionario, sia che, k'-Sumondo Il gesto rirormista, si riduca a un movimento intellettuale, non compreso, non scguìto 1 e fatalmente impotente. Se un pao.:ie è e~seniialmente ciò che le sue clas,;i dirigenti lo fanno; se le classi dirigenti sono il demiurgo e Il modello d'ogni e,•oluzione sociale; se il senso della sociale res1>onsabilità. nasce in esse dal di dentro o ogni e~teriore pres"iione non può che ritardarne lo s,•lluppo, Il socln.li -.mo non è inutile soltanto: esso decisamente ò nocivo. i.e Amore, amore, amore .... ,, - conclude il nostro poetai Ahimè I tuttR la storia del moudo protesta contro questa parola. Parlato di amore, dunque, alle nostre plebi morldionnll, ni sepolti negli ergastoli industriali, ai contnclln! <lell'flgro romn.no ! Cori.o, 11('\ processo cvoh1tivo sociale anche la simpatia ha la sua J)a1·lo t11nto mflggiore quanto pili si con– rondo col bouiuteso lntoros.rn dei dominatori. Ma la sim– J)atla non ò Il punto di partenza: è piuttosto il punto di arrivo. Non esclude la lotta, anzi la presuppone. L'amore non scendo da elio, come dio non nasce nel cielo: l'uno e l'altro sono Il prodotto della lotta degli uomini. La pnce nMce dalla guerra: fra i popoli, come fra le cla,..,;I. li flll\lllropl•uno è limosina i il socialismo 1'1 conquista. Ogni conqui:ila 1 aV\'icinando ~li avversari e scemando i di!lll!velll fra gli individui e le classi, può sc-hluderc al sentimenti di ri~petto e di simpatia sociale nuovi e più larl,(hi orizzonti. ~;così il socialtsmo del– l'oggi, quello del 1>a.esi più evoluti, quello di un domani migliore, J)UÒ e11-.eroed ò meno arcìg110 del socialismo delle origini, dialottizzato dal Marx. Ya, se non vuol degenerare e dlssoh,er:11, non dimentichi mai d'onde esso è uato, o corno O(I a quali patti potè mitigarsi. Non disconoRca In via percoha; non rinneghi il padre o In madre. J\ filantropismo, religiono senza dio, ha ingannato il mo11dopor secoli o secoli; ha ingannato i filantropi stessi. Il iJO0ittllsmo 1 Incarnando un principio nuovo, cho è ost1en1.i1ilmentodi lotta, o.flldnto ad uomini e a clussi socialmente nuovi, no ha A\'0lato In. menzogna. profonda. o lo ha ucciso por sempre. Invano l'unllaternliti\ di Ani:reloCrespi si ingegna or– mal cli risuscitarlo al nostri occhi. Socialismo inglese e socialismo continent Laprodigiosa vittoria delPartito del avoro (Am:o1'li a proposito dtll'Hlhma campagna elettorale in h1ghilte,.,-a). \'oniamo ora a quella parte del nostro argomento che ha. mag~iorc interesse per chi particolarmente si occupa del mo,•imcnto operaio. L'avvento di 51 operai al seggio parlamentare, preceduto dall'lt\'vento del Burns a un seggio di mi– nii-.tro, hfL un i;i~nificato ben direrso dalla riuscita di nn numero doppio di socialisti in qualsiasi altro paese. 1 1: ciò por riglrnrdo agli elettori, come per rigmtrdo ni rappresentanti e alle loro idee. Prondin.mo lo 'frcules llnions: ì loro Congressi sono proceduti cl!t cerimonie religiose; sono accompagna~i da ricovimonti nella casa del Sindaco e da banchetti offerti dll q1udcho Lorcl dei dintorni, oye si brinda. lli ro e ttlla regina; i minatori del paese di Galleij, ove non un rlOA'A'iO l'im{tse ai conservatori, or ò un 1.rnnodiedero luogo a un ,•asto risveglio religioso, uel senso che cotesta parola ha nel vocabolario me– toclh1tico. I segretari dello 'l'racles Unions sono ve– stiti come \'Ori gentlemen, e ognuno dei membri non ha altra amhizlono che di \'i,·ere e Yestire come una persona ricca, rh"pettabile, e ammette come la cosa più naturale del mondo che il suo deputato abbia un 1 indennità che ~li 1>ermetta di figurar bene in società. L'aristocrazia è il modello di questi lavora– tori. Formano dei cluhs per assicurarsi per turno i mezzi d'una quindicini.t di giorni al mare all'anno, per procurare un mese di cam1>agna ai bambini e alla moglie, J>Crviaggiare sul continente. Qualcuno dei nuovi eletti fu mandato o mantenuto all'univer– sità nella_ sua ~iovinczza dai suoi compagni che vol– lero cho 11suo talento non anda3se perduto. Di 11essun1.1. J)OrHOIHL i più tra i trade-uuionisti s_ono~anto. d!flidonti quanto cli un socialista i la qua– lità th soc1ahst1, non ò certo una raccomandazione per 1111 candidnto. Quasi tutti coloro, llyuclmau in– cluso, che si JJl'OSOntnronocon bandiera socialista r;piogato, sotto gli nuspici della Sociat .Democralic Fedemtio11, furono battuti. l~ nel Lancashire v'è grande inrlignazionc o perfino un principio cli seces• sione rrn tmclc-unionisti, perchè molti non voo-liono ohe i loro cianuri servano a mantenere un soci:lista perchè il Oruppo ciel lavoro si manifestò faYorevol~ all'cHclusiono della Bibbia dallo scuole, o perchè i socialisti ~i mostrano troppo intolleranti verso i mCJ.nhri liberali e conservatori, monopolizzando le cariche. I pili trn i trndo unionisti inorridirebbero a sentir formulare il l)rcgiudizio, tra noi tanto comune che gli interessi degli operai siano necessariament~ an– titetici con quelli dolla Monarchia. Gn se(Tretario dei _più i~truiti o noti _mi disse in proptJsito ~ ch'egli anzi. co1.1s1dornva la esu:itenza d'una famiglia, la cui storia s1 confonde con quella della nazione e la cui dign_ft~ S!mholeg~ia In C?munità delle origloi, delle trachz1on1, <lolla fed(", dei costumi, delle istituzioni di molti i11teressi 1 come uno strumento eminente~ monto aLto, per mezzo della influenza che emana sempre dnlla Personalità, e che non può mai in ogun.l g-rnclo OmftrHlrO d1t un semplice ufficio di rap• proi;ontanzn, a(I osorcitarc una influenza sana su una razza diffu1m su tel'ritor'ì così diversi e lontani con interessi spesso tanto diversi, e ovunque anÌmuta dallo aspirnzioni pili profondamente individualistiche dalle nmbizioni, dalle brame, dalle cupidigie che I~ concorrenza. scatena. Secondo lui, la Monarchia ba por funzione di suscitare abitudini di rispetto di lealtà, <li devozione, di patriottismo, ove tante ~!tre

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