Critica Sociale - Anno XVI - n. 6 - 16 marzo 1906

82 CRITICA SOCIALE le 1listiuzioni pnramentee~teriori, topografiche e arit– metiche nelle quali il Perri si ostina ad indugiarsi, e s'ostinerà, crerliamo, ancora per poco, tanto le cose grifhmo più forte delle parole - le distinzioni di destra, cli sinistra. e dei due centri, nella compo– sizione del partiLo - perdono ogni sostanziale valore, ogni rispondenza alla realtà. organica e viva delle cose. In efletti, la sinistra, o estrema sinistra, è un partito: la destra. e i due centri ne sono un altro. Due partiti, perchè dne anime. E la (lestra e i centri sono di\'isi fra loro non dalla dottrina o dal metodo di fronte alla società capitalista, ossia non ùa ciò che ne costituisce l'essenza, ma unicamente dal linguaggio e dalla tattica che cia– ~cuno stimò opportuno fino a ieri di tener verso Ja famosa ala estrema .... che s'è già staccata e vola (buon viaggio!) per conto suo. Con c11eanche un altro grande equivoco è sva– nito: quello clell'inteo1·ctli.smo. Noi preghiamo chi ne dubitasse a rileggel'fj nello stesso Aranti .'1 (17 marzo) Farticolo" Dopo il i;oto: i tu1·luJJinato1·i del Jh'Oletw·talo n ciel più Yero e maggiore ilei nostri supposti integralisti: O<ldino Morgari. Ma la delineazione del partito, netta e sincera 1 rimarrebbe sterile e vana, se si chiudesse nelle formule del Manifesto, se si limitasse all'azione del Gruppo e al quarto d'ora parlamentare. Essa dovrà. diventare carne e sostanza nell'azione quo• tidiana nel paese e nelle organizzazioni del prole– tariato. Anche questo ò accennato ed implicito nel Ma• nifesto. Ma dovrà essere svolto. LA 0RITIC,\ SOCIALE. Dichiarazione delGruppo arlamentare socialista Di fronte alle censure, che si sono ratte all'ultimo atteggiamento assunto dal Oruppo parlamentare socia– lista nei rispetti del nuovo Ministero, il Gruppo -- se può mantenersi affatto indifferente verso le critiche cho provengono da partiti, rnpprosentanti le varie frazioni delle classi dirigenti - non può invece disinteressarsi di quelle, che provengono da uomini e da Comitati, rap– presentanti partiti ed organizzazioni proletarie. E perciò ad impedire che da apprezzamenti o inesatti o tendenziosi venga tra\•isata l'indole vera del suo at– teggiamento, i sottoscritti dichiarano: Quanto alla autonomia del Gr"JJpo: che, quali che sinno i limiti che futuri Congressi potessero lmporle 1 e JJe,rquanto sia fin d'ora altamente desiderabile lll più perretta e costttnte intesa fra il Gruppo stesso e lo vario rappresentanze della classe lavoratrice, nes.mn partito 1 il quale, non escludendo l'aziono parlamentare, rispetti aè stesso o i propri delogatl nel potere legislativo e in– tenda mantenere efficacia all'opera loro, quand'anche si inspirasse ai criteri del piì1 puro sindacalismo, potrà mai - in omaggio alla legge della dh•isione del lavoro e della specificazione delle competenze - destituire i delegati stessi della facoltà e del dovere di apprezzare sovranamente, momento por momento, quale sia, sul terreno parlamentare, la condotta politica pii1 conve– niente alla tutela dei supremi interessi della cinese pro• Jetaria o di r.onformarvi la proJ)ria azione; salvo seiupre sottoporre tale azione, nello sue grandi linee, al suc– cessivo controllo dei Congressi del Partito. Un diverso modo d'intendere i rapporti fra deputati e Partito ridurrebbe l'azione dei primi a q1~elladi sem• plici automi, privi d'iniziativa e di responsabilità, ina– datti a.manovrare sul terreno che ò loro proprio: e, nel mutare assiduo e spesso lmprov\''.So delle situazioni po. litiche, i risultati no riuscirebbero ben di\'orsi, e non di rado opposti, a quelli che il partito stesso ebbe di mira nei suoi deliberati di massima. Quanto ai motivi. concreti della propria 1·ecenledelil.ie– razio11e, il Gruppo constata di e-,sersi trovato unanime - malgrado lo diverse tendenze in esso rappresontate e malgrado l'ampia discussione av,•enuta. nel AUO sono nell'apprezzare la situazione politica scaturita dalle ultime crisi e i doveri che ne conseguivano. Si può infatti dissentire - e ciò può formare sog– getto di più o meno interessanti disputazioni dottrinali - sul significato obiettivo e sulle possibili interpreta– zioni dell'invocato ordino dol giorno di Bologna. i\la 1 al di fuori e al di sopra di quella come di qualunque altra rormula, vi ò sempre, per chi hn In responsabilità del• l'azione sul terreno concreto, il rlo\'ere imprescindibile di conformarsi a quello, che appaiono e sono, in oyni (1eten11inato momento, le esigenzé imperiose della lotta di classe e degli evidenti interessi prolota.ri 1 i quali nes• sun Congresso socialista J)UÒsupporsi abbia mai inteso trascurare o sagriflcare. E, poichè unanime ru l'assenso del Partito alla con– statazione, che le combinazioni ministeriali precedenti -:- seconda rase del Ministero Giolitti e doppio :Ministero lfortis - erano, nel complesso, non immuni da luo affa– ristica (e il manifesto favore recato ad esse da. uomini e da giornali, i cui interessi sono ben uoti, ne rende nuche oggi eloquente testimonianza), pieganti la cosa pubb:ica a un clericalismo tanto più funesto quanto più larvato, sterili sopratutto dì ogni riforma che possa as• slcuraro al proletariato, insieme ai miglioramenti rlell11. sua vita quotidiana, posizioni meno s,•antaggiose per la sua lotta. di classe - e eho perciò conveniva abbattere quelle combinazioni - ne veniva come conseguenza ineluttabile che il Oruppo socialista parlamentare, come aveva con tenace srorzo contribuito a debellarle, cosl dovesse opporsi al loro immediato ricostituirsi. Orn, è matematicamonto corto, dato l'equilibrio dolio opposte coalizioni parlamentari e la possibilità che ne derh·a\'a al Gruppo socialh1ta di essere eventualmente l'arbitro della soluzione, ohe tale risultato non Bi po– te,·a conseguire se non col disporsi ad un voto (la cui deliberazione bastò ad o,·itnrne la. concreta attuazione} che consentisse al presente Gabinetto l'esperimento, al– meno iniziale, della sua esistenza e del suo programma, espresso non soltanto con promesse generiche, ma ezian• dio con una prima serie di progetti eoneroti. A diversa decisione non poteva il Gruppo pervenire se non in una dello seguenti tre ipotesi : o contraddicendo l'opera propria e aiutando positi– vamente a immediatamente ricostituire le combinazioni precedeuti (od nitre somiglianti) che, col plauso del Par• tito, ave\'a concorso a clissolvere i o considerando il 1,roprio voto come un semplice gioco negativo, come l'affermazione di uua ostilità. re– torica ecl astratta, ritorcentesi praticamente contro gli interessi che il Gruppo rappresenta; o ammettendo la tesi che il còmpito essenziale di un Gruppo socialista parlamentare sin. quello di fare quant'è in lui per rendoro impossibile la vita, in O!Jlli caso 1 ad ogni .Ministero, e così precludere il passo, indi– stintamente1 a tutte le riforme che, o per accidentale convt>rgenza <l'interessi fra il proletariato e qualche gruppo borghese,o per la diretta imposizione delle stcs~e forze proletario, un determinato Ministero prescnta;ise col proprio programma.

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