Critica Sociale - Anno XVI - n. 6 - 16 marzo 1906
CRITICASOCIALE 95 essa fatta a spese della socletà 1 ma è a carico dei padroni e degli operai; offre però una migliore soluzione della questione della lotta contro la malattia, rome lo pro– vano I risultati ottenuti. ln ltaha (I) le Società. mutue giuridicamente ricono– sciute, secondo la legge del 1866, ernno 1166 nel 1BH7 o 1869 noi 1902; il numero dei loro soci era .!!alito nello stesso periodo da 187.607 a 2!9.Hl5, e il loro 1mtrimonio da oltre L. 18 milioni a L. 23.2•11.838. 11 maggior nu– mero di Società. di mutuo soccorao lo troviamo: t 0 in Piemonte i 2° in Lombardia i 3° nel Veneto; 4° nell'E– milia i 5° in Toscana i maggiori fondi patrimoniali pre– sentano: 1° L ombardia (oltre 7 1 ,1 m!lioni ; 2° il Jlie– monle (qua.si 4 '11. milioni); 3° n:milìa (oltre L. 3.35(:.ooo); 4° il Yeneto (quasi r.,. t.i00.000); a• la 'l'oscana. (oltre L. 1.300.!IO0). In Fra11cia ( 2 ) si crearono. colla logge 29 giugno I !l04 1 do\lo CC1sseobbfigalorie di malaWa 1JrI· i miuatori col contributo obbligatorio degli imprenditori e degli operai, ne lla miirnra di 1 / 3 per i primi o di 2 3 per i secondi, ed nmministra.te da un Consiglio cli O membri, per 2 3 co mposto di ra ppresentanti eletti dai padroni e d,agll operai. Queste Casse erano 1 nel I003, 202 e comprendo– Yano circa 190.000 operai ed impiegati, mentre nel 189ti non no comprende\'nno che 9!>.000. Nel 1903 a\'e\'ano incassato oltre 1 milioni e speso circa 6 1 / 2 milioni di franchi. Però, ad eccezione dell'industria delle miniere, !'assi• curnzione contro la malattia è rimasta in Francia fa• coltati\'n. La lflg~e del 1898 non h:t ratto che iucorag• giare l'azione delle :Mutue, regolandone il riconoscimento giuridico, rendendone ad un tempo più libero il funzio• un.mento o assicurando loro l'incoraggiamento dello Stato s otto forma di sovvenzioni o di un regime privi– legin.to di impiego dei fondi presso la Cassa doi de– positi e delle consegne. Da 0000 nel 1889, le Mutue sono salite a 12.000 nel 1898 e a 15.000 nel 1901; il numero dei loro soci, che era di J.200.000 nel 1889 1 crebbe a oltre l.G00.000 nel 1898 e a 2.360.000 nel 1901 i i soci onorari crebbero da 200.000 nel 1889 a 360.000 nel 1.101. Le spese per soccorso di malattia. e sussidi per funerali sono salite da 14 milioni e mezzo (Ih89) a più di 1 s mi• lioni nel 1898 o a circa 21 milioni nel 1901. L'attivo di queste Società crebbe rin JG5 milioni (1889) a 2i8 mi– lioni nel 1898 e a 339 milioni nel 1901. In !Jely io (') pure l'assicurazione contro la malattia è esercito.ta dalle Società di mutuo soccorso. La legge do\ 1894 dh1t i11guo Società. per le qu1tli il ricouoscimonto giuridico è un diritto e Società. che il Governo ha la facoltà di riconoscere, e accorda allo Mutue alcuni van• taggi 1 quali l'esenzione da certi diritti flscali, il diritto di stare in giudizio senza prO\'ia autorizzazione, il di– ritto di ricevere doni e legati dietro autorizzazione, su'J'Jidt varianti da 125 a 200 fr. per niutare le Mutue a coprire lo spese di primo impianto. Dal 1898 inoltre lo Stnto concede annualmente un sussidio alle )Jutue e allo Federazioni delle Mutue per la 1>roduzio11edei loro bilnnci, sussidio che si aggira ora. intorno a. 100.000 fr. all'anno. Lo Stato ha portato da. 3,·1.000a 31>0.000 fr. il fondo annuo di incoraggiamento por le ~lUtue. Le Mutue ri– couosclute, che fanno l'ai-islcurnzìone contro la malattia, Aono salite, da 412 nel 1891, a 579 noi 1891 1 e a 2256 nel 1904. T soci aumentarono da &4.SiO nel 1891 a 74.343 nel 189-1 o a 25,l.132nel 1904; i soci sussidinti,dn li.451 nel 1891 a 22.292 uel 1894 e a 05.210 nel 1904. i~e en– trate, che erano di quasi un milione nel 1891, salirono a quasi 4 milioni nel 1901, e le speso da oltre 800 mila franchi a meno di 3 1 , milioni nel 1904. [I patrimonio dello Societ.à salì da oltre 2 milioni nel 1891 a oltre 7 1 /, milioni nel 1904. In Svezia (!) la legge del 1t!91 regolo. la materia delle Casse mutue cli malattia e ne stabilisce la soneglianza. Allo Casse inscritte lo Stato concede, sotto certe condi· zloni, un sussidio, cbe nel 1905 fu di 260.044,74 corono (1) J,/st Q( /J1t mutuat ,UsJsta11ct SodtHts; mntstry or Agrloui– ture, f!ICO. - nome, J90<1. ('· p. PAllL&T: LtB CISSlfl"{IIICtS ,odau" tll J,'.-cmct; Rapporto &I Conurcuo; 190:i. l*1 J. Dl'IIOIS e (.. Wouos: l,t dlvtlopptment dts USSIU-CIIICt8 sOd(llts lii IUl!/!11111,; IU\J)!)Orl')Al COlll('resso. •1 JoHS M.\Y: L'fl!Ull/'U11cr 0/ft'l'ljrt t/1 S11jtlt dt 11,,,,9.19().I; ll&t)l>Orlo t1l rongreuo ; I9~. S\'Odesi. I.e Casse in'lcritte (avrnti p1>rsonalità. giuridica) erflnO 221 con 24.i35 membri nel 1~:,1ed erano cresciute a ltì19 con 293.48i nel 1!101 1>ari nl :),7 ° 0 della popo– lazione totale. Le entrate delle C.:assemutue di malattia superarono nel 1901 i 3 milioni di corone; le spese rng• giunsero quasi 2 milioni o 800 corone. . . . Se esaminiamo ora i ri~ultati ottenuti clall'assicura– ziouo obbligatoria, ,·erliamo che questi sono ben pii, sod<lisfaconti. La teoria della lihertà, in questa come in tutta la materia della legislazione sociale, accettata finora anche in Italia, tu, dato ~carsi frutti, L'a,sicura– zlone obhligatoria contro la malnttia esiste iu Oermnnla 1 in Austria, in t:11gheria 1 nel l,u--isemburgo, limitata.mente in Hus•ia, e fu proposta in Svizzera. e in Olanda. L'nssicurnziono obblig>ttoria contro lo malattie è re– golata in Germania (1) dalle le~gi del 10 aprile 18!J2, 30 giugno 1900 e 28 maggio 1!J03. T.'operaio è obblii-:nto ad assicurarsi, ma può a!loicurar,,i a suo piacimento presso una delle seguenti Cnsse: Casse comunali i Casse locali, create nei luoghi O\'O il numero degli operai Ili fabbrica supera i 100; Cas.,e di fabbrica, create clai pa• ,troni che occupano oltre 50 operai i Casse dello imprese di CO'Jtruzionc; C!lsse di mestiere j Casse libere inscritte. Sono compresi nell'assicurazione obbligatoria i mina– tori, i metallurgici, gli addotti alle ca\'e 1 gli operai delle industrie 0\'0 si impiegano macchine, ~li impiegati dolio 1>ostee telegrafi, delle rerro, 1 ie 1 dei trasporti, le per~one addette agli istituti di assicurazione. gli impiegati nel– l'Amministrazione della marinn. o dollaguerra. I Comuni possono poi estendere l'assicurazione ai loro impiegati, agl i npparton enti alla famiglia. cli un imprenditore e da lui occupn.ti, agli operai die lavorano ri domicilio, anche so co mpe,rano p er loro conto la materia prima e laYorano por qualche tempo per loro conto. Il contributo è per 2 ·, a carico dell'opemio e per 1 , a carico del padrone che fa il \'Orsamento alla Cass:~ de– traendo dal salario 1lell'operaio la ~,uota di suo contri– buto1 che non potrà superare per le Cas-,e comunali il 3 11 ·0 del salario abituale del luogo, por le Casse ob– bligatorie (Casse locali, di fnbbricn, di imprese di co– struzione o di minatori) il 4 °/ 11 del salario abituale del luogo, non superiore però a I marchi al giorno. Il flnl'lsidio di malattia decorre, por ciò che riguarda la eura medica e le medicine,dal giorno della malattia(prìma del I 90-1. dal terzo giorno) o, dal gennaio 1904, ha !a durata mussi ma di 26 settimane (prima solo cli 13); mentre il sussidio alle puerpere ha la durnta massima <li 6 setti– mane (flno al 1903 ':!Olo4 settimanA), Il sussi,iio cli ma• lnttia e di puerperio è eguale al 50 °! 0 del salario quo• tldinno oltre la cura medica o i medicinali. Inoltre, le Casse obbligatorie possono concedere ai coogiuntì del– l'ammalato, internato iu un luogo di cura, un sussidio pari alla metà del salario medio, e all'ammalato inter– nato in un ospedale, oltre la cura e l'a<tsistenza gratuita, un sussidio di malattin. fino ad 1 1 del salario medio, anche se egli non ha congiunti da mantenere. Dette Casse possono ancora conce<loro alle donne assicurate incinte un sussidio, per la durata. cli 6 settimane, eguale a.I sussidio alle 1rnerpero, oltre al son•izit) 1rat11ito della levatrice e del medico. Inoltro J)OS'!OUO ele"are il sus– i;idlo funerario ai soci a. 40 volto il salario medio o ad un minimo di 50 marchi. Le questioni sulla liquidazione dell'iodennità sono deferite ai tribuna.li industriali misti, composti di un presidente e uu vicepre sidente eletto dal sindaco, e di 4 consiglieri, eletti per metà dai padroni e per metà. dagli operai. Basta accennare alle linee generali della legge te– desca, che venne continuamente modificata e migliorata a. beneficio dei lavoratori, per ,·ederne tutta l'impor– tn.nzn. sociale e la superiorità. sulla legislazione degli altri paesi cbe hanno tenuto fede al principio del tciiss('z•fai1·e. Su GOmilioni di abitanti la Germania ha {1905) 10 1 / 2 milioni di persone assicurate contro la ma• lattia (erano oltre 4 milioni nel J885, oltre 5 1 i 9 milioni nel 1888 1 olt1·e 9 milioni nel 1900 1 i ha speso nel I903·190,, in .!HISìiidt, 3i3 milioni di marchi e, dal 1885 al 19{J.I, quasi 2 miliardi e mezzo per l'assicurazione contro la mnlattla. Ogni assicurato costa ai pndroni all'anno iu media marchi 5 1 1:), agli operai marchi 10 1 30, in totale 1 ur,111n.:t.K: Dle E11ticat1.:t11mu dtr ..-lrbtitt,·r,,,•sitlltnmg i" l )trd.uh f(llu/; napi,orto !\I Congrcs~o; 100:,.
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