Critica Sociale - Anno XVI - n. 5 - 1 marzo 1906
CRITICASOCIALE 73 care gli altri due, è piuttosto il beneficiario indiretto e passivo delle loro discordie. I~, siccome i rappresentanti dei lavorn,tori inglesi, specie i delegati della 'l'rcules Unions, meno infetti di socialismo, sono di ciò perfettamente consdpevoli; siccome per giunta, ove l'elettorato è così \·igile e attento, non v'è probabilità che esso, contro la pro– pria c01nrinzione, dia la sua sanzione al risultato di eventuali baratti tra Oruppi parlamentari; così, per ciò che riguarda i lavoratori, non ,•'è duhbio che il Chnmberlain fallirìt. :Nel numero cli fcbbmio della Natio11alReview il Keir Hardic dice chiaro e tondo al Chamberlain, che il Partito inglese del Lavoro è libero-scambista come il Partito del Lavoro dello stesse colonie inglesi protezioniste, i>C'rchè il pro– blema della disoccupazione e del trovare nuovi im– pieghi al lavoro in Inghilterra, se non è risolto in sò e per sè dal liberismo, è da lungo tempo dimo– strato insolubile dall'esperienza di tutti i paesi pro• tetti. Al Ohamberlain non resterà così che un'even– tuale alleanza con g1i Irlandesi, che l' opinione pubb1ica consid~rorà come antipatriottica e condan– nerò. severamente insieme col suo apostolo. Anche ammesso, per un momento, che il Cham– berlain possa un giorno soddisfare la sua ambizione personale di divenire primo ministro, proprio allora egli comincerà a incontrare le prime difficoltà per l'attua.zione della sua politica. Como tassare le im– portazioni senza accrescere il prezzo dei prodotti? Come OYYiare al fatto che, con una tariffo moderata, la concorrenza straniera non cesserà di fargi sentire su per giù come ora, e, con una elevata, si perderà il mercato internazionale? Come impedire la corrn– zione parlamentare nella elaborazione delle tariffe? Sono questioni a cui l'uomo di Birmingham non ha mai risposto et JJOW' cause. Considerando quindi la lentezza e ponderatezza con cui il popolo inglese prende tutte le sue decisioni fondamentali, non ,• 1 è per chi scrive alcun dubbio che la lunga e laboriosa. crisi del partito conservatore si risoh•erà col suo ricostituirsi con programma liberista e con Pabban• dono della politica del Chamberlain. (1) A:rnE1,o CHESPI. ( 1) Me11t1·eevncludo\·amo 11ucsto i~rtlco\o (Ili<' eventi souo 80• vra(ll(luntl a chiarire la situazione; Il Ualfour, sta (ltlre con moltu riserve, ha accettato In linea di massima tutto Il 1rnnto di vista <lei Chamberlaln, da cui era separalo solo perchi.• nn qui si era oppo~to alla rlnno,·azlone d·un dazio, SIR pur legglero, sul grano; e la mRggloranza del partito consenatore ufficiale, cioè del uuoYi eletti, ha seguito Il Balfour nella sua elezione. Ma con ciò la cri~\ del pttrllto conscn-atore 11011 si risolve, anzi non ra che Rpprofondlrsl. Nello provincie I consor1'1ltor1 11berall sono In mA.ggLornnza, e<I ò l)rovetllbllo él1e essi, sotto Lo.guido. ciel duon di l)evon9hlro, lotte· ranno per ricostituire Il partito su basi llberlslll't1e. La seconda1Jarte di questo studio,che daremo nel pros– simo ttumero, present,.rà pei 11osfri letto,·i un i11teresse crnche maggiore, t·ifteUendo la vittoria eletton,le del 1uir– lllo i11glesedel lavoro. Avrù per titolo Sodali:,11110iuglt';.(' <' socinli~mo conti11ontal<', e llovrù essereseguita da qllal– che 11ostraosservazione. Al prossimo 1mmero il seguito dello studio di SE– UASTI.\.N'O CAlDIARERI-SCIJRTI sul Latil'oll{lO siciliano. Avete la 1a annata? J./ Amministt·azio11eclella Critica è sempre disposta a 1·icambiarecon miei qualsiasi successiva annata, rilegata, opp1tre con wt a11110 cl.'abbonamentu, l 1 i11vioche le unisse fatto della 1a annata (1891)di Critica Sociale iu buono stato di co11ser1:azio11e. Ricambie,·emo con opuscoli, a dchiesta, ogmmo dei. se– guenti iiumeri separati dello stesso 1° anno: 4, 5, 6 1 7, P, 10, 12, 13, 16, 17. Lasoluzione tecnica delproblema eridionale A proposito del disegno di legge pro Calabria Ili. La sistemazione illrnulica. ~;egli possibile rendere utile allo sviluppo industriale la quantità enorme di energia perduta, distribuire ai torroni riarsi o deserti l'acqua rocondntrico, risanare lo regioni paludoso o malariche? f.; possibile ed ò solo po3sibile con una grande, ocu– lata, razionalo, concorde opera di sistemazione idraulicn. Il problema è posto con matematica lucidità dal pro– res,ore Capitò: Trorare i mezzi perchè le acque meteo– riche, che caclo110 nei, bacini imbriferi, raggiungano i loro naturali scarichi nel pilì lungo tempo possibile, ed io sog– giungo: nella minore quantitù possibile. Questo, in altro parole, vuol dire: mortificare l'attuale regimo dei torrenti, in modo da rendere meno disco,~ti gli estremi fra cui varia la loro portata; diminuire le yn111dipiene, rendere meno intenso le magre. Con quali mezzi? Innanzitutto col rimbo3chimento, a cui ho già accennato. È inutile insistervi, giacchò molto se ne ò scritto specialmente in questi ultimi tempi. " I boschi - cosl il Ricchieri - provocano le pioggie, mantengono le sorgenti, preservano, dove cade la ne,·e, dalle valanghe e dalle tormente, e in ogni luogo dalle improvvise, disastrose inondazioni ,,. 11 ••• Per i boschi il beneficio della pio~gia perdura ancora tanto tempo dopo la sua caduta. Innumerevoli sono gli esempi di sorgenti e corsi d'acqua cessati, iaariditi dopo tagliati i boschi sulle cime dei monti sovrastanti. ., Rimboschimento adunque, e difesa dei boschi esistenti, con criteri séroni, equi, e nello stesso tempo energici, che tengano il dovuto conto dei bisogni locali, della natura dei terreni. i\la i vantaggi del rimboschimento sono a lunga scadenza, e non si può stare ad attenderli colle braccia incrociato. Quindi una lunga serie di p1·ovvedlmenti da adottarsi caso per caso, soli o ricollegati fra di loro: serre mon– tcme,briglie 1 cligltesuball:ee,gallerie filtl'Onli, arginamenti, regolazioni, bo,iifìclie, ecc., ecc., opere tutte di grande importanza 1 ma pii1 che altro sussidia,.;e di quelle che, a mio modo di ,•edere, dovrebbero essere fondamento (do,·e ò possibile) di ogni sistemazione dei fiumi del– Pltalia meridionnlo: i laghi arli{i.ciali. Certo, non ogni fiume o torrente potrà. avere il suo serbatoio od un shtema di serbatoi, che ne modifichino, migliorandolo, il regime: occorrono condizioni speciali topograflcbe 1 idrograflche, geologichoj condizioni che (no• nostante la deficienza quasi assoluta di studi e ricerche organiche serie, complete, che avrebbero avuto il do– vere di fare Stato o provincie, e cho, nella mas3ima parte dei casi, colle leggi attuali, non banno conve– nienza di fare i privati) si possono a priori affermare assai frequenti in quasi tutta l'Halla Meridionale ed In• sulare. Il complesso sistema oroidrografico, il grande numero di catene montuoso o di contrafforti intersecantisi fra di loro; la diffusione dei terreni completamente imper– meabili; le colossali masse di rocoie eruttive formanti elevati altipiani intornij le argille coconicbe e mioce– niche frequentemente intersecate da veri muraglioni di strati dì arenario; ranno che spesso l'al\•eo dei torrenti si allarghi, anche in regioni elevate, in veri bacini na– turali, pianeggianti, non di rado paludosi, ristretti a valle in forre pro'on<le; dove una diga, collocatn in condizioni
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