Critica Sociale - Anno XVI - n. 5 - 1 marzo 1906
68 CRITICA SOCIALE in una così completa delusione; quanta magp:iore delusione non potrebbe oggi attenderci al vnrco, mentre solo pegno di un in(lirizzo democrA.tico e la presenza. nel G-overno 1 fra 18 conservatori, di appena. •I radicali - eccellenti rarlicali senza dubbio e nostri amici carissimi: ma dei quali ignoriamo a che patti, o a che olocausto serbati, :;i troYiuo, silenziosamente, in quella cotnpagnia? xe. sc,pratutto, si riparli <li appoggio da consen– tirsi "caso per caso n· Questo genere tli politica non fu mai praticato da alcuno (non certo da chi, per esempio, trangugiava, e con ragione, votan– dola, perfino la politica estera, triplicista e con– servatrice, del Prinetti) e non sarà mai pmticato da nessun partito: e noi lo riteniamo a dirittura - ci si passi la franchezz~ - inferiore a. ogni 1li– scussione. Ma su ciò sembra oggimai soverchio l'insistere: dacchè lo stesso Enrico Ferri, che ne fn il proponente e il teorizzatore, se lo rimang-ia in fatto a!IC>gramente- pur l'iproclamanclolo a pa– role - nel suo ultimo articolo. "Non concerie egli, infatti, che $ii possa eYentualmente votare pel ~[i– nistero 8ounino sulle preliminari u. comunica,:doni rlel Governo .., quan<lo è in giuoco il p1·00,·a,uma generale, o per l'appunto l'llulil'i:,:,o, se ci sembri, nel complesso 1 accettabile, o anche q_uando sopra– tutto ci importi - corno avverte Ettore Ciccotti 1 e .E 1 erri consente - di impedire il ritorno al po– tere di altri Gruppi e di altre persone? Pw·cc. dunque, seputto; mettiamo dolcemente a dormire anche il (.caso per cnso ". Salvo s1 osasse sostenere che anche il proo1·a11una generico, anche r indid::.::.o <lei Governo, anche la pe,·1nanen;;u ca potere di un Gabinetto, anche Fopportuuitù. di sventw·e l'avvento di -u.n ,VìnisteJ·o }'ivaie, costi– tuiscono - allo stesso titolo di un singolo atto o di un disegno di legge - uuo dei tanti casi del casover caso. Xel q_nal... caso, converrà prima av– \'ertire che le nostre polemiche sono fatte per semplice chiaE:so e che siamo (sah·o il rispetto a noi medesimi) clei famosi burloni! . .. Un solo impulso potrà muovere il Grnppo so– cialista a votare - nei primissimi voti - a favore del Gabinetto: la nausea delle combinazioni pre– cedenti, e di quelle similari che stanno in agguato per riarraffare il potere; Fincertezza medesima di ciò che dalla presente situazione potrebbe germi– nare. Noi ignoriamo: iguoranzt\ no n è pes simismo, ma non può essere ottimismo, per ugna.le ragione. Di qui, contro ogni apriorismo, il n ostro grido di allarme. Nostro intento, come nostro interei-se, sarà di accelerare, per quant'è da noi, una situa– zione più chiara: di aiutare, se possibile (ma lo E:arà in questa Camera? e che avremmo per ora da attentlerci da un prematuro scioglimento 1 se non fosse anch'e.::i-:o utopitt ?), il ricostituirsi di una condi:done cli cose analoga a quella che dopo il 1!)00 abbiamo lasciata devastare; o proporci, ammaestrati tiall'esperienza, di sapercene meglio valere. Certo, gli interessi proil.•tari possono ft"worirsi, nei rliven,i momenti, per iliver:1e vie. Nè noi pre– tencliamo <li prescrivere a questo o a qaahsiasi Gabinetto una tessera pensata <la noi, da attuarsi tutta di un colpo, come per prodigio. Un Governo che, insieme A.I riordinamf>nLo dei pubblici servizi, movesse guerra aperta alla corruzione, ammettendo un controllo efficace sui foll<lì segreti 1 abolisRe il sequestr0 preventivo di stampa, aifrontai:;:::;econ vedute moderne il problema clericale, che del resto viene avanti e si impone (veggasi la costitu:t,ione a :N'apoli del Gruppo Gianturco) 1 imprimesse nu deciso shincio alla istruziouo popolare, iniziasse arditamente la riformf\. dei tributi e il migliora– mento reale, economico e monile 1 del 1\fezzogiorno; quel Governo meriterebbe, pe.r questi soli fatti, non l'appogg·io u. caso per caso n, ma la dif'esa vi– gorosH, costante e cordiale della sua esistenza e di tutta l'opera sua anche d;1.I Gruppo sociali.:ita, contro le forze formidabili che indubbiamente tro,·erel>be congiurate a' suoi danni. Che un simile Governo vi sia, noi non doman– diamo lli meglio: solo atternliamo di vederlo e di toccarlo con mano! Senonchè Fazione specifica del Grnppo socialista altri campi richie<le per esercitarsi. È es~enzial– mente la politica del lavoro, la difesa e l'eleva– mento del la,·oro, sono gli organi elaboratori del diritto del lavoro, è infine Passicurazione sociale dei lavoratori contro tutte le ,iatture del capita– lismo, ò tutto questo - onrle il vantaggio dei la• voratori, come persone e come ch.sse, procede in via immediata e diretta - che costitui~ce la ra– gione d'essere (Pun Gruppo socialista parlamentare. ~la cotesta u politica operaia~ - l'esperienza non ce l'ha. che troppo fluramente appreso - muore o intisichisce in Parlamento, se pri1nn non abbia messe sue propaggini nella salda roccia pro– letaria, fuori, nel paese .. Ed è a questo che il par• tito meno pensa. è a questo che più gli convenebbe pensare: questo è che internliamo quando intoniamo il ritornello: "'dovrebbero i socialisti rimetter:;i a fare, fra l'altro, del socialismo.,. Senza questo 1 il siuclacalismo avrà. sempre, al– meno per gli zotici, un'n.pparenza di ragione. La politica parlamentare sal'Ìi, per no,·e 1lecimi, una politica borghese. E, checchè tentino i socialisti in Parlamento, 13 comunriue le crisi ministeriali veugano risolte, eclificlieranno su la rena. LA CRITICA SOCIAU-:, PS. Quanto sopra sta,·a :,;ul JJancone ,li tipogra– fia, pronto pei torchi 1 quando ne giunse all'ulti– m1ora la lettera rli G. Cassala che pubblichiamo più oltre. Siamo lieti di avergli implicitamente e preventivamente risposto> alme-no per la massima parte. Egli ci accusa di avere, per amor di polemica, polemizzato con noi stessi. ùr con chi polemizza il nostro amico? Noi non certo ci riconosciamo in q_uella.testa di turco. Del resto, giuòichi il lettore. Una sola osservazione, sorpassando nlle cose minori. Concediamo che il problema ecclesiastico possa ancora, per un tempo, conservarsi sotto l'a– ceto: sebbene a noi proprio non paia. Diamo pure per ammes:,;o che PafliuiRmO, col Ministero 8on– nino, debba trovarsi a mal partito. Sebbene, anche qui, dubitarne sia tutt 1 ,,1tra cosa dal11ammettere che affarismo e borghesia fanno uria cosa medesima. Ma tutto l'argomento ili Cassola riposa su un presupposto: che si abbia di fronte un Ministero democratico. ~l'ntto corre, se questo è ve!'O 1 o uoi saremo con Cassala perchè saremo con• noi stessi. 'l'utto .crolla, i;e non è ,·ero. :Noi ne attendiamo la prova. I raciicali 1 egli scrive, rinunziando pel momento (e sia pnre) al rli,·orzio, chiedono questo e que– st'altrn: "per lo ineno 1 aggiunge cautamente fra pa!'entesi, è spe,·abil.e abbia,w chiesto n· E più ancora sperabile - importerebbe soggiun– gere - che abbiano ottenuto e che possano effet– tuare. Noi lo auguriamo ili cuore. Ma sul meramente .! sperabile., non si erige la politica - la politica socialiRt.a in ispecie. Si fonda tutt'al più una teo– logia. E, nel regno delPiucouoscibile, tutte le opi- nioni goduno uguale frnuchigia.. LA U. B.
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