Critica Sociale - Anno XVI - n. 5 - 1 marzo 1906

CRITICASOCIALE 75 ---------------------,----------------- --- - Le opero idrauliche di derivazione vanno ogni giorno assumendo un carattere di grandiosità impreveduto: non possono considerarsi, come una volta, l'opera di uu pri• vato, ma rivestono per lo piì1 un vero carattere di grande opera pubblica, per Pimportanza dei lavori 1 della spesa, per la sfera di interessi sui quali possono agire, per i grandi vantaggi diretti od indiretti che possono ar– recare. La mancanza di una legislazione al corrente, precisa, concreta, ò causa di una infinità enorme di contrattempi, di opposizioni sistematiche, e significa spesso Il trionro del misoneismo burocratico 1 dell'influenza e dell'intrigo. La mancanza di previsione, dn parte della legge, della imponenza e grandiositò, che dovono assumere, per ne– cessità di cose, i moderni impianti idroelettrici, ò tanto pili dannosa per il Mezzogiorno d 1 Jtalia, dove il hre'fo corso dei torrenti ed il regime irregolare delle acque (nei terroni impermeabili) non permettono spesso di dis– sociare il concetto di una. grande derivazione per pro– duzione di rorza motrice da. una serie di altre opero sussidiarie e complementari, strette.mente connesse alla intera sistemazione lclraulica del corso cl'ncqua, alla bo– nifica, agli interessi ngra.ri ; e, mentre lo Stllto può pro– cedere d'accordo cogli elementi locali (sempre as~ent.i) nel promuovere e compiere simili opere; ò assai più dir• flcìle, so non impossibile, colle leggi attuali, l'accordo con forti Società, non sòrte in luogo, le sole che, nelle condizioni presenti d'Italia Meridionale, possano conce– pire e promuovere lo grandi opere accennate. Che pili? La legge sulla derivazione doIle acque pub• blicbe (e, se la memoria nou ml inganna, anche il nuovo progetto di legge che 1 per la chiusura dell'ultima legi– slatura, è caduto) porta a questo interessante anacro– nismo: il canone annuo per acqua irrigua, o per ca– vano di energia prodotto, resta uguale nel caso di una derivazione nelle condizioni piì1 fa\'Orevoli, colla quale si utilizzi una portata di cui ò assicurata nel modo pii, assoluto la continuitài e nel ca~o della pili complessa derivazione a mezzo di serbatoi, in cui l'acqua utilizzata è una vera res nullius 1 che inutile e dannosa. andrebbe perduta nelle piene senza la costruzione di opere, salvo casi cocozionalì, grandiose e costosissime: se pure a quest'ultima rorma di derivazione non vengono opposte dalle autorità costituito, o da modesti interessi locali, le dirflcoltù. più grnvl, giaccbè con essa si viene a variare il buo1t 1·egime del fiume, e per buon regime spesso si intende il regime esistente. ... Come ,·incero le difficoltà. accennate, come modiftcare 1 ammodernare le leggi esistenti, come non inceppare ini– ziative feconde, anzi fayorirle 1 SYilupparle? ll Corriere della se1·a 1 che della soluzione tecnica del problema meridionnle ha a\'Uto una visione lucidissima, nelle conclusioni che seguono a mo' di appendice l'ac– cennato 1·eferend1tm sul risorgimento economico del :Mez– zogiorno, ritiene iudispensabilo che lo Stato, e, se bene abbiamo intesoi solo lo Stato provveda. alla costruzione dei serbatoi. Soluzione certo idealmente migliore di ogni altra; ma possibile, consigliabile, opportuna? Non vogliamo combattere la tesi sim1ntica e moderna; ma essa solleva nell'animo una serie numerosa di dubbt e di incertezze. La via additata ò quella che dovrebbe seguire uno Stato· forte, ricco, sicuro di sè, o più elle altro sicuro dell'ambiente in cui ùeYe operare. Si può affermare che oggi tali siano le condizioni nostre? Dobbiamo, pos'ilamo supporre, da un giorno all'altro, un rapido 1 improniso risveglio delle energie locali (provinciali, comunali o privato) tate da spingerle a collaborare 1 con entusiasmo, rede oli interesse sentito, all'opera feconda o risanatrice? Tale da assicurarci che sapranno trarre il massimo pro– fitto dall'opera iniziata dallo Stato, continuandola, iute, grnndola, con spirito moderno o sicuro? O non piuttosto servirà, questa Msunzione diretta dello Stato di lavori importanti, a perpetuare l'abitudine tanto diffusa. in Italia Meriflionale di ti,Uo attewlere da ... Roma: non intensifl. cherà maggiormente la rorma più diffusa di corruzione elettorale e politica a mezzo ... di opero pubbliche? Rasteri'L questa preparazioue dell'ambieute tecnico per lo sviluppo di un'agricoltura intensiva o migliore, a di• struggere con una certa rapidità la forma medioevale di latirondismo, lento ed ino))eroso? Ed ancora: si calcola che la riorganizzazione ferro• viaria della nazione richiedtL almeno cinquecento mi– lioui; i servizi postalì 1 telegrafici, teleronici domandano somme ragguarde,•o\i; per la guerra e la marina si pensa ad aumenti di spesa. Se ci portiamo nell'Italia :Meridionale ed Insulare iji può affonnnre che tutto quanto ò servizio ed opera pulJblica si trova in condi– zioni disastro!!e: deficienza, o mancanza assoluta: porti, strade, ferroYie, ponti, scuole, alJitazioni, sicurezza, ecc. Con tanti bi::1ogni 1 con una massa cosl enorme di la– vori da compiere, dolJbiamo addossare ancora questo allo Stato, ed esclush•amente alto Stato? Colla neces– sitò1 coll'urgenza di alleviare la disoccupazione cronica, di creare anche laggiù una massa laroratrice nel scuso moderno della 1mrola 1 di utilizzare le forze latenti, Hnora perdute, di diffondere le industrie, <li migliorare l'agri– coltura, di ammodernare vita ed ambente; dobbiamo attendere che vengano le iniziative, che si compiano ricerche e studi, cho si esoglliscano i lavori di opero così vario, complesse, delicato, diff\cili da un orga11ismo tardo, inceppato, o che finora ba dato risultati cosi.... degni di critica? E nello stesso tempo lasciare comple– tamente da parte quelle forti, moderne orgauizza:r.ioui di capitali pri\'ati, che, senza l'aiuto dello Stato, anzi spesso, nonostante l'azione dello Stato, sono riuscite, spe• cialmonte nell'Alta Italia, a darci opere grandiose, inno, vatrici 1 !hi su ciò non mi paro di poter insistere o dilungarmi. Con questo IJrove studio, OSJ)italo dalla Critica Soçiale, io ho \'Oluto più che altro richiamare l'attenzìone sulla importanza capitale che la sistemazione idrauliea, in senso lato, ha. por la soluzione economica del probioma meridionale. Favorirla in tutti i modi possibili de,·e es• sere il còmpito dello Stato, la cui azione, a mio modo dì vedere, deve esercitarsi essenzialmente in tre campi: 1° Preparare e raccogliere, con larghezza, gli ele– menti di studio. Ciò che acl alcuni puì1 sembrare una. cosa secondaria, ha. invece un'importanza capitale. Poche canti naia. di migliaia di lire, SJ)ese oggi, possono rar ri– sparmiare io avvenire tem1>Oe milioni. Fraucesco Brloschi, una fra le pili lucide menti di idraulico e di matematico che siano state nel secolo scorso in Europa, scriveva in una Relazione mini.iteriale: :i L'idraulica. ò una scienza di O.iservazione, valo a dire i fenomeni complessi che lo acque presentano noi loro movimento non possono che in piccolissima parte es– sere riprodotti artificialmente e rormare così oggetto di esperienza. Il " provando e riprovando II galileiano uon J>UÒ quindi trovare A.pplicazioue in questa scienza senza l'opera del tempo, e sarebbe racile il dimostrare che, poi renomeni idrnulicl, come per i renomeui meteo– rologici, i quali hanno la maggiore affinità coi primi, il tempo trascorso, o meglio la ripetizione del ratto OS·

RkJQdWJsaXNoZXIy