Critica Sociale - Anno XVI - n. 3 - 1 febbraio 1906

CRITICA SOCIALE 41 in questa e nelle guerre succcssh·c il massimo stru– m<'nto di diffusione dei suoi prineipi. Al nostro scopo hasb"·a 1·icordnrc come 1 per effetto del di,·orzio tra pensiero C'd 1tzione politica in l•'rancin 1 potesse for– mnrsi 111111 filosofia. poliiica asfratt11, i cui capisaldi divennero i postulati di tulti i rni;imi CO!:!tituzionali e IHll'iamcntari pel continenf(,, da un lato, e daJ– l'altro1 in misura anche piì1 nccontuata, cli tutti i partiti dcmocr1iticì e sociuli-.ti. I•: rii', che è anche pill importnntc è il fatto, chr tutti i Jrncsi in cui, sotto rirn1rnlso dcli,, Hivol!tzione FranccsC'. si introdussero regimi costituzionali e par– lamentari, <' tutti i partili e le cl.issi che nella filo– sofia aslratt.a sintetizzantC' i prinripi del\'"lfl trova– rono il proprio rredo helre fatto, sono paesi, partili e clns~i, che da secoli, 11011mrno della. l"ranci~, emno diSfl\'vczzi, qua.I pili qual meno, da ogni par.' tccipnzionr o.Ila. vita politica, o non potevano quindi evolYcre un sistema proprio cli partiti nel paese e nel Parlamento. Non solo; ma, per effetto del detto diYorzio tra pensiero ed aziono politica, in Francia o in tutti gli altri grandi paesi continentali, si ve– rifica un fenomeno assolutamente contrnrio a quello che si ,·erifica nella patria del regimo rappresenta– tiYo: mentre in questa, dal pii1 remoto medioeYO fino a questi giorni, sono gli interessi delle rnrie classi che creano e trasformano, nolln, loro evolu– zione, i partiti politici; sul continente, ove dagli ideologi è stata elaborata e dai politici è predicata ogni giorno la teoria. che sono g-li interessi che creano i partiti e le correnti politiche, proprio. il contrnrio è vero: i partiti politici, che pretendono essere la coscienza riflessa dei vari interessi, si so– vrappongono a questi e ne velano il corso e l'opera; più che lotta d'interessi, v'ò lotta tra opposte utopie, tra dh·erse concezioni dei n\.ri interessi. La conseguenza si è che, mentre, dove la lotta è tra interessi, l'abitudine alla cooperazione e al com– promesso è sviluppata dalla natura st~ss11 penna– nentemente mutevole <li questi; o,,e inrnce essa è tra opposte concezioni, la incompatibilità e inconci– liabilità reciproche e le tradizioni di (ln1ppo hanno pili fo1·za come fattori cli instabilità. Ln. tradizione di partito, quando è cristalliz,mta. in principi e crea il hisogno di distinguersi a<l ogni costo dagli altri, impedisce gli aggruppamenti natuntli, favo1·iscc quelli personali e di cOte1·ie, e fm tutti acrende e suscita la gara del potere 1 senrn che il successo si– gnifichi un mutamento sostanziale soch\le. In !<'rancia, dalla RiYoluzione Francese fino al '70, si mutarono 13 costituzioni, tutte fondate sui famosi " diritti dell'uomo ,,; viceYersa g-li orµ-ani della vita amministrativa rimasero qua..,i gli stessi. Di là da.Ila l\Ianica invece, oYc nes.-:uno crede nelle virU1 del suffragio universale, questo si allarga a. mano a mano che, col crescere delle poJ)olazioni urbane e col differenziarsi degli interes1-1i, coloro che son già in po1-1sessodella capacità goYernante, per combat– tersi reciprocamente, sentono il bisogno di chiamar nuove rorze dal di fuori : 111wre forze, ossia non ele– menti analfabeti, ma elementi che in mille guise si fan già sentire come forze reali ed attive. Analogamente: tutti i partiti democratici ed 01>erai ciel Continente hanno nei loro programmi l'indennitì1 ai deputati. Di Jà dalla Manica il Labour Represe11- tation Commiltee ha. risolto il problema di poter mantenere 250 deputati al Pnrlamcnto e di soste– nere lo ape1-;oelettorali in 300 Collegi, se lo volesse j e ciò semplicemente col metodo di lasciare ad ogni organizzazionr, acl esso aclcrentc, di decidere, pro– porzionatamente alle prnprie risorse finanziarie, il numero di ca11did11.ticon cui intende scendere in lotta e l 1 cmolumento da darsi ad ognuno dei riusciti. Quanto dire che il Labour Pr.1rty ha. fin d'ora risolto il problema di adottare lo stesso metodo dei partiti ricrhi 1 nelle spese per la propria ~eRtion<>; di con– lroll11rc la rondo,ta cki propri c-11111\idati e ili aYC'rf' una n1ppresentan'la pi:oporiionnle non solo .11 nu– mero dl'i propri aderenti, nrn. alla loro lcalc.'1di par lito, nlla c,1paeith nmmini:,:;frntivH dcllC' propriC' or– g-i111izz11zioni. Oinnti ri questo punto, essi 11011 pos– sono chiedC'r di più se non clC'vanclo il rnlore mora\C' o i11tcllcthmle proprio e dnni\011(' la dimostrazione <'011vi11C'c11te al pubblico. E 11011 è che [)f'l' que:,ta \ia d11' i partiti riescono 8(1 C'ssere la. coscienza riflf's:5a.degli intNcssi: quando cioè si svolgono da e con ('SSi e p('J' mezzo di uo– mini rhc pC'r c:.si vivono; non g-i:\ quando h,rnno per Cf'monto una concezione di dati interessi. PC'I' quC'sta guisa. hl teoria e l'aziono politi('n dei hworntori inglcsi 1 comeg-i1'ala. teoria e l'azione politil'a delle rlasi,,i supcriol'i, procedono di puri pasi,,o nella 1'rmle-C11io11 e nella Coo))f'i-atìm prinrn, poi ucl H1)ro119h, poi nrl Cou11/yCouucil, indi nel Parlamento, cd ora, con lo acco:-:;sodi John Burns al Gabinetto lihcrnlc 1 nell'o· perfl. atos1ia. del (;o"erno dell'Impero. P01· c1uesta g-uisa. sClltanto la classe operaia si eleva al Ji,·C'IIO delle altre senza bisogno di politica lh·ellatricf', cd nnzi costringendo le altre e-lassi n migliorare sè stesse e In gestione degli affari offidllti ni loro rap• presentanti. [I West End di Londra è pieno cli ~iovani di classi superiori, che nel passato avevnno il monopolio delle cariche ammini:,trative e che ora son vinti nei concorsi cht 1111 numero crescente di g-iO\'ani di classi medio e i11feriori, educati n.lla scuola puhblica. . .. Ed eccoci finalmente all'rtalia. l \'i la crisi del re– gime rnppresentatiYo è l'effetto cli tut.te le cause che giit vedemmo all'opera n<>gli nitri pl\es i e di cause speriali 11\la nostra nazione. Il semplice fatto, che esso ,·i fu introdotto scnz,l che \'i fosse nel pae.\le C' nel Parlamento il dualismo dei partiti che è con– dizione sine qua 11ou del Clo\'erno di (:abinetto 1 sa• robhe bnsrnto a prodnni una crisi :-imilC' a quella che ei-;istc in Austrnlia. L'csi:..tenza del chrnlif..mo tnt dil'itto umministrativo C' diritto comune nel vecchio Piemonte prima e nelrintcrn Ht'gno di poi, retaggio di inllnenze francesi e cli tr1.1dizio11eromana 1 comhi- 1rnta con l'asse11za di selJ'-gtJl'f'J"J11J1e11t locale e re– giona.lC', e con l'inframmettenza. oppres:-.iva ed arbi– traria. ciel Governo centralo ncll'attiviu\ delle am– mini:itrazioni locali, cloYeva. ha:-tarc ad nggiungervi la corruzione e l'affari:,mo 1>nrlamentare, la politica di favoritismi, di compromes~i e di rnndctte personali, di ci,ccia nl potere per amor del potere, ecc., e ciò con tanto ma~gior danno in quanto il fatto che il nostro pocso è fisicamente il più rnl'io d'~uropa e il viaggiare in esso è la coi:111 elle nrreca piìt noie rendo piì.1 dif'ficile agli I tali ani di conoscer:,i bono 1·eciprocamente nei propri bisogni; ond 1 è che tra di c:,si il credito è in pessimo condizioni. Io so di la– ,·oratori siciliani all'estero che vedrebbero non mal ,·olentiori che la Sicilia. e la Sardegna fossero in mano alla Ji'rancia o all'Inghilterra, e vedrebbero certo mal volonticri che l'.Africa settentrionale Ye– desse noi proprio seno sorgere una colonitt- italiana, perchè, essi mi di::;sero, In, Frn11cia e l'lnghilterrn 11011hadano a spe:;e pur cli mettere in valore i loro possedimenti, mentre il (loverno italiano :-;emina la. miseria. Il fatto elle il regimo rappresentativo fu intro– dotto nel noi:;tro paese in consel-{uenza dell'impulso ideale cleriYato a tutta rl~uropa ch1lla RiYoim~ionl" Francese, ossia non adattato ai nostri bisogni, nm hell'e flltto 1 in omaggio n principi a:-.tratti di cosi– dett,1 scienzn, co::;tituzionale, diede ad cs::-o per fon– damento, come in Francia, non un comple:-iso di forze, ma un sistema di principi.

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