Critica Sociale - Anno XVI - n. 3 - 1 febbraio 1906

41 CRITICA SOCIA T,ll mttno trnclizioui 1 nhitudini di diAcussione, s) _fann~> ('!-il)t'rimcnti 1 Ai sviluppano e riYchrno pcr-.onnhta emi– nenti. eh<' d1l si.• Ri lHlditnno <'Ome rapp!·C~entanti <kll'interc,...:;r locale nrmoniuato col regionale e col nazionalr, chr stn sulln vetta ,li tutti gli altri. e chr è ammini1nrnto 1ln coloro eh<" nrriYarono fin la pas– sando prr tutti A"li !-,tndiintermedi di ercscente com– pl<'s~ità di gC'stionc (' di rcspo11,1lhilitì1. L"intere~~e 11iì1 vasto n111minh1trato d11i cenelli più Yastì: ecco il risultnto nulurnlr d'una rifornrn che ha per fon– damento a r.ip1H>rlo ir1\ l'uttivitìt quo1idiana. (fogni uomo <' 1';11nhir11rciu cui C'SiHl si c::.ercita, <' che quindi, pnl'lendu dull'uffelto nl paese nativo e dal sC'nso <li rr:-1ponsnhilit:1 r di amor pro1>rio Y0rl'ìO10 personc pit'1 ca,·c- e- pili note, su~;::ira di gradino in _g-rndino 1111 ~eni.o di r0!\pons11hilìth i-cmprc piì1 ele– rnto <.' quelln fornrn di Rnno patriottismo che si c-strinseca 11(1ll'or~'Oglio di oppllrt('nPrc a. un paese hen governalo o dclln. ('UÌ grnndczzrt ci si compiace di C'8SCl'C 1111 sostegno, 1,cr quonto, modesto. l~d ecco, ))C'J' mezzo di questa nttrazio~e_delle_ mi– gliori forze di tutte le classi verso l'1tmm1111strnz1one {!egli interessi nazionali, o per mezzo dell'utilizza– zio11(' anchC' <lt:lle J)ii1 nmili e modeste nei centri locali scrlmtoi prrl'nni e centri di educazione di energ 1 ie superiori, assicurata, mediante una riforma 1>nrlnmentare rei una cost:tuzionale non incom1>ali– bili con l'assetto fondamentnle del Hegno, la migliore applicazione delle forze ~ovcrnanti attuali e l'edu– cazione cli quelle attualmente C3Clusc e indifferenti. Xon basta <htre il ,·oto I\ chi non lo ha e non si curn d'averlo: occorre imprimere all'intera vita della nazione u n irn1H1l:10tale, per cui ognuno si senta trascim1.to nella corsa generale e attratto daJla peri– feria ver~o il centro, dall'r>goismo delle pareti dome• Rtiche fuori ve1so l'amore del µaesello nati'"o, e da que~to verso il senso ricco e vasto della Yita della. patrio. A chi scrh·e semhra che, per imprimere questo impul1w, basti corr('g~ere alcuni errori commes~i dulltl pi:u;sota ~encrozione in un 1}Criodo di spiega– hi!c c11tush1s1110idcnlii-tico per la causa. J1azionale. Non ci rnttcng-ti un mul inteso rispetto per l'operrl dei padri. Onoru.ro i pitdl'i non deve sig'nificare con– scrn1zio11c ciecn dcl1 1 oporn loro: all'opposto, ciò che noi in essi onol'iamo ò l'1tudacia dell'avere innovato, e il mig-lior modo d'onora.rii è cli proseguire iuno– ,·ando e acc1·e.'!ccndo il glorioso retaggio. AXGELO CHE~l'I. Ps. - 1:: e,·identc che il progresso politico di– ~cendentc dallC' sopra occcn11atc riforme d-2,-·essere con~id('rato anche in n•htzione ai mutamenti continui ehe nccom1>11,i::11uno l sviluppo progressivo ddl"cco– nomia m,iionale; e l'11e solo il miglior uso dt"lle gi,\ esiistenti capacità di fill\'erno può as:-;icurarc il suc– cesso e impedire lo sperpero di quelle che potreb– bero derivare dK un allargamento del suffragio am– ministrativo. Al J)rossimo11umero il seguitodellostudio di S. C.DI · 'IAllEHl-~l'l'HTI .-ml Lntifoudo sit·iliano. La Critica Socin1e e 1t 'fempo, per l'Italia: anno L. 22, semeslt"e lJ. 12 - per l'fi~stero: anno L. 40, semeslre L. 22. La Criti~ Socinle e l'Avnnti! costano pe1· l'ltalia: amw L. 22, ,emestre L. Il - per l'Estero: amw L. ~I, semestre r,. 20,50. IL METODO SPERIMENTALE nella l'ifol'ma della Seuola media \"<>r~o la fìnC'di frhhraio 11sl•in'1 ci si annunC'ifl il re~o<'OlllO Htrnog-rnlico tlt•ll'nltimo Congresso Je_gli Insegnanti mC'JÌ wnutosi 11 )lilano. J1 discor~o pro• nun("into\ i, ~mlln riforma dellri l:iCUola metlia. dal prnf. Oael:1110 :-;1,h,~mi11i, e c-he - srralciandolo dnll~ hi,ar dl'I volume puhhli<•hi:-11110 qui sono, non l' dunquC' 11111t" 110,·itì1 ., nc•I sélhO siretto della pnrola. 81:rnlt• In HtH\ lunJ.dH•zza, 1w daremo la seconda partt• nel fH'OSHimo llUlll('J'O, ,\111("i semhrn <'hC il puhl~li C'a1·lo e il puhhlirnl'lo intl'ArRlmente, non dehlrn. nu• sci re' co:m rn11tt, <' rio(• pl'r doppio moth·o: Anzi!.ut!o, pt•n·llò ('\i~o, nclln stcss!l. sua a11dat11rn critico-polomi('A, l'i11s1m1110 o rievoca, _sia pure pN con11i, q1rnr1tn di mcg·lio ru detto e scritto, 111 q11?llc discussioni di rompetenti, su un tema che ormh1 - esaurito presto speriamo, coll'npprornzione della legge sullo Rtat'o C'conomico, che fa. seguito a quella. già np1>rovato. sullo stitto giuridico, le contese_ ? I~ doglianze dt"gli insegnanti circa le lor? cond1z101~1 professionali diverrà il vero tema d1 tutte le cll– scussioui relative all'educazione tecnica e professio• nall' dcg-li italinni. In secondo luogo pcrchò la teoi, con tanto Yigorc sostenuta lini Salvl~mini, della applicazione del. m!: todo sperimentale alla riforma im·ocata,_,uon_ e prn soltanto ~ un'idea del suo capo ,,, ma g,a st trova a.(?li in iii della 1>ossibilità di sna attuazione. L'ex mi· nistro Uianehi, accogliendo in massima la propost:-1 del Rah•émini e cli J>ochi nitri, ha nominato una Com– missione reale per la 1>repnrazione della riforma, della, quale Commissione il Salv~rnini stesso fa parte e nella quale egli so8tie11e, insieme a vari amici, colla combnttività che gli è pl'opria, il metodo che ave,·a lumegg-iato ne-I suo discorso. l•!cco pcrchò le parole, <IPtte qualche mese fa dal S11lvhnini ,wll'cle~unte teatro dei Filodrammatici, non solo 1·Hrovf\110tuttrL ht loro attualità, ma. anti– cipano in qunlcho modo - le discussioni di domani. ~ cediamo il posto nl nostro amico. L., C. S. I. Il discordo cho mi propongo di iufliggervi flnil'Ì\ con un chilometrico ordino del giorno; ma il chilometraggio ò stato calcolato in vista di scopi determinati; perchè oltre contenere una proposta pratica, concreta di rirorrua, senza la quale noi non po"~iamo dividerci se non ,-o– gliamo e11porci all1accu.:ia di a\"ero fatto dell'accademia, l'ordino del giorno, cho noi donemo ,·otare, dovrebbe a mio 1>arere srorzarsl di raggiungere anche l'intento di richiamare l'attenzione del 1>ubblico sulla enorme com– plessità e difficoltà dcll11. riforma scolastica, mettendo un rreno a quello straripamento di semplicismo e di di– lettantismo, che aHieno allA. CA.m •rA.e fuori della CA.– mera ognlquah•olta i-I diiCuto dl questioni scolastiche. li nostro online del giorno dovrebbe essere il riassunto tielle Helazionl che abl..liamo lette e dei discorsi che al..l– bin.mo sentiti, o lnelomo uua specie di carta topografica. somma.ria. dello riformo immediato necessarie, una. specie di mauualc toorico-prntlco, poco teorico e molto pratico, do\ rirol'mo.to1·0 pert'cUo. 1n verità, data la enorme complessità della nostra questione, si dovrobl..lo parlart1, più che di una sola rì– rormo. scolastica, di molto riforme scolastiche. E questo si dovrebbero dividere In tre grandi categorie 1 cioè: 1" rlrormc volte a srollarc la scuola media di cultura

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