Critica Sociale - Anno XVI - n. 2 - 16 gennaio 1906

CRITICASOCIALE 27 industrinle, si tenderà nd 11n Ufficio di collocamento di classe che SllrÌt in op posiziono cogli Uffici operai; i-.e prevarrà In. clns~o lavoratrire, :,;i invocheranno tlll'-~iclì per g-li Urfid di collocamento delle Camere del la,•oro; ~e infine le due clai'lsi si trovassero in cquilihrio nella com1uit.ta ,lei )(1111ici1>io,si addh·er– rrhhe alla CO!- .lituzionc d i l'Tfici misti di colloca– mento. La vita dei 1mrtiti loculi es:.endo in sommo grado mutnhile, i.nrchbo <'slrcmamento pericoloso il .so~pin gcrr i M unicipt nd inten·enire nella lottll economicn tra le due clu"l-.i clf'i padroni e dei lavoratori e prc– cisnmentc ad cscrcituro la funzione cli collocamento. Oli Urfici municipuli i.drucciolerehbcro facilmente Ycr~o un funzionamento di cl11:-1:-1e. Solo la costitu– zione cli liffici autonomi e mi!:lti potrehl>e sfuggire 111pericolo so pur Hi teneHs0 conto di alcuni neces– snri cd imp1·osci11dihili provvedimenti che voglio svi– l11ppAre piì1 i111rn11zi. ~ G. Sfa{,) atlmtlf' clrllr, q11e.~lirmr ili llalia. Posizione clrl p,·<Jblema. In Italia i ti1•i teorici di collocamento ricordati nel pnragr~fo precedente si possono tutti riscontrare, sebbene in 1>roporzioni minll8<'0le di fronte ai paesi che, quali la. Oermnnin, l'Austria e la S,•izzera, ac• <'Oppinno lo twiluppo delle funzioni del collocamento all'affermarsi ~empre crescente delle forme di orga– nizzazione. In alcuni centri industriali importanti, come )li– lano, Oenorn, ".l'ol'ino, J)Ossiamo anno,•erare [ffici di collocrrniento di clas!-ie, sì padronali che operai, per alcune industri€' in cui Porganizzazione di classe si è specialmente sviluppata, come nelle industrie ti• pogmfiche, nei forni, nella ~ente di mare. Nò si creda che una stessa industria presenti sempre In stessa risoluzione del problema di collocamento in tutte le località. in cui la riscontriruno; sono le con– dizioni dell'organizzazione che fanno variare da luogo a. luogo la composizione o le moclulitll. degli Ufl:lci di collocamento. Così 1 p er es., nell 1 ind11stria tipogra• fìctt 1 abbiamo 1111 UfHcio padrona.le di collocamento a Bo mn, mcntrC' n Mila. no il coll ocamento è nelle nrn.ni dell'orA'nnizzazionc opernia; così nella industria. dei fo rni, mC'ntrc qu,,si o,·unquc il collocamento ò fatto cht spcculntori pri\'ati, a Milano si è riusciti, per qualche tcrn1,o, a farlo dalPorganizzazione dei lavoratori; pre!ò\Cntemcnte vogliono inter\'enire gli industriali e la tendenza $i dirigo \'Crso l'Ufficio misto; così nell'iudu~tria marinnm abbiamo il fe– nomeno oppo~to, a Ocno"a, dove contro l'Ufficio dei padroni sorge l\tgihtzionc dei la\'0ratori del mare, mrntre per tutti gli nitri porti predomina lo sfrut– tamento del colloc11mento prh•ato l' l. Xè mancano Utlici di collocamento misti; esempi i,;i hanno per 1,:li l11lìci di Lod, pcl collocamento deg-li obhliguti nei hn-ori 1,gricoli, e di Sorara pel rollocamcnto dei mondllrisi 2 ). Certo si è che il collocamento in 1t11lia è fatto quaei da per tutto in prevalenza dagli intermediari privati; o le C.imcrc di lavoro, che si sforzarono di istrnpparc a questi speculatori ed alla parte paclro– nnlc la funzione del collocamento, non riuscirono rhe in minima parto nei loro intenti. Lo stesso t.,;f. fìcio cli collocamento della Camera del lavoro di Milano non rie!.SC0 cho IL faro in media. se non 230 collocamenti al mese. Quanto allo agitazioni fa.tte (,) R11I rolfO(l/1/ltlllO 11,1111 r,l'ntt di ma,·t; e I udi e proposte del 11ror. Montcm11rt1111 f.tlH d,lla Cnmml111lo11~ ru,· 1{1 l'iforma eftl Co– dlu cltllll >ll(ll"Ìl/11 1/lf't"('l/lllllt, VOI 1, 1)81r, t1r. t' &eg,) t1) l'tl: l'l"fTltlo di l"OIIOC•llltt/110 P(t' i 1/IOHdllrl~I di .\'or:crrcr, vegg1ul Rvllttlh,o dtll'l"/11d0 dtl IAl"Oro, dl('('llJI.Jrfl 19Cll, Pll(r. s:.:.-t, novem- 1.Jr1119\J:'>,111111. 71t, l'r,· l'f'/1lclo <h c,ollur,111,tnto dr, lar:orator, dtlla ltt'l"ll dti I,ot}iqi{IIIO, \'('IJ'ir llull. l'ff, l.{lt·., no,·t'mbre 190~, pag. ili. 1 da. quei gruppi di lavoratori che intendono l'impor– tanza elci collocnmento e che chiedono Uffici misti o L'ffici esclul'\intmentc opemi di collocamento, si possono contare sulle dita , 1 ). Xe dalle .:;ingoio agitazioni 1>a.sshuno ai movimenti più importanti, noi ri:-rontriamo anche in Ltalia una serie di a~ituzioni che interessano tutta la classe ln,·orntricc, e 1>er ri1H•rcussionc tutta la classe !Hl· dronale cli una. dut11 località; voglio alludere nlln questione sugli L'ffki di collocnm~nto municipale. In )[ilano vcrnm~nte si potrehbc pensare che unn. <1uestione spccinli:-:simn si sia fatta in rapporto nl– l'lstituto doll'Umanitnria, il c1uale nf'lle proprio di– sposizioni l'\tatutnrie a,·ca l'ohhligo di fondare un Ufficio di collorn111cnto per i clh1occupnti. )fa, se noi ~onsideriamo 11Umnnitarin come un puhhlico istituto, il quale può es8ere, come un )lunicipio o una. Pro– vincia, conq11istnto dalla classe la\'or11trice; allora la clifferenzt~ col problema degli Uffici cli collocamento municipali scompare, e noi possiamo affrontare il problema speciale milanese come un caso del pro– blema generale Cl). Tutti i problemi municipali - e così pure questi elci collocamento non hanno una risoluzione unica, o, per meglio dire, le risoluzioni 1coriche sono uniche per i diversi tipi di Municipi - mu, .Municipio per ~funicipio, occorro stahilire le condizioni reali di fatto che scn·ono n. determinare a quale tipo teorico si cle\'e inscrh·cre il Municipio per \'edere quale ri– soluzione concreta risponda al tipo stabilito. In riguardo al collocamento, possiamo a\'ere e lo abbiamo gh\ ,•isto, località per le cui industrie è prevalente la mediazione privata; località per le cui industrie ò pre\'alente il collocamento padronale· località. per le cui industrie funziona anche il coli~ carnento di clas!!O operaia nelle sue gradazioni. Più frequentemente avremo località i11cui tutti e tre i tipi di collocamento si potranno riscontrare, con pre– valenza ora dell'una, ora dell'altro. forma. Solo una analisi ci metterà in grado di stabilire la di,·ersa entità di questo forme di collocamento. Per impostare il problema, prendiamo come tipo unn. città, qunlc 1\lilano, 'l'orino, Roma, in cui tutto e tre le forme tipiche cli collocamento ricordate siano in vigore. Supponiamo ancora, sempre per sem1>lifi– cazione, che la classe lavoratrice abbia conquistato il potere si trntti del ~runici1>io o di un istituto, quale l'lJmanitnria per cui possa. destinare deter– minati fondi nd istituire Uffici di collocamento. Vo– Jiamo quali oftotti potrebbe rag-giungere - in quesle ipotesi ft\\'Ol'O\'Oli - la classe lavoratrice e qua lo via essa dOHChbc se~uire per s1>endere nel miglior modo pos::iibile il proprio denaro. ~ -:. /,e clirn-.~t .'mluzioui del problema dal punto et, nsta dtlfo cla.~,'fe laromtrice. Per <1uanto si j)Cnsi, solo tre soluzioni si possono adottare dalla classe lavoratrice. 1• ÌJ)Ofesi. La ch,ssc lavoratrice fonda un unico lJfficio di collocamento, il quale abbia il solo sco1>0 della resistenza nel suo funziomunento di classe. A (1) (lit 8C'lo11erl prr c1ur1t1onl di collocamento reg1str11tl dal H,,illtl– fj11tJ rltU'l.'/lfrlo dtl l,a1·v1·0 nel 1901 e l90~ 11011arrivano a 10. Per gll anni Jll\Uall (llll'~lfl Kl><'f'ledi !!CIOpl'rl 81 accentuan1. nel centri lndu– Hlrlull p!ì1 rvolutl. l.'Un\clo del l.1n·oro doll"l'man!larl11 dà 11er lll\11110 I s~guont1 d11tl: l'l'Urrlero <lrgJI ICI0JWrl 1101'(tlll8110nl di l'0IIOCnmento negli lllllll 1819·90!1 19'11 100-.l 1903 S,6 tl,6 21,1 l~,5 \'rdl .1-clnptrl, 1111·,·ntt t rtrlt11U {t'll t"!IJ)ltult t lcrr:oro iH Ml/liii() Mtl 19"H; pul.JbllNltlonl dellTfl\clo del l,flTOrO della 'l.OCletil t·111a11\– lflrla. llllRllO 11.Mll.JlAW-,u. r \"cgg11&I lll•l11z1one lhmten111rllnl euirll l"llll'I di eo11ocamen10 e hH·or,1, ;,re~l•n111111 alle ..,C',lunl ♦• e 6" della '-O<:it'là rmanllarla. lii• !ano 1t1.n.

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