Critica Sociale - Anno XVI - n. 1 - 1 gennaio 1906
CRITICA SOCIALE . . . Se non che, tutti questi non sono che semplici ragionamenti, i quali ci dimostrano in astratto la. utilità che ve rrebbe all'Italia meridionale, e di rim– balzo a tut.tn la vita puhblica italiana, dal suffragio uni,,ersal o; n on ci dicono quali forzo susciterebbe a favore del suffragio universale quest 1 inncsto, che noi 1>roponinmo, della questione elettorale col prohlema mC'ridionalc. E la questiono - ricordiamolo - è tutta qui. Orn, è un fatto che in questo momento, per effetto delle riYclazioni che sulll~ corruzione amministrati,·a del Mezzodl si SllSS0l,!U0no da. trent'anni, per i tu– multi sanguinosi suscitati quasi sem1>rc dalle que– stioni trihutarie locali, sotto la 1>enosa impressione dell'anarchiu. e della spaventosa immoralità ammini– strativa rivelata dal terremoto dellu CalahriH 1 la convinzione, che un rimoc\io a tanti intollerabili e disonesti mali sia indil'lpcnsabile e 11rgente 1 è pene• trata nella coscieaza di <1uasi tutti. lj'1Lgihtzionf' pc! sulfra~io uui,•ersale, come unico poi:isibilc rimo,tio ai mali amministrativi del )lezzodì, potrehbe perciì> con– tare sullo simpatie di moltissimi, che non se ne occu– perebbero affntto, se rimanessimo nel puro campo metafisico o dottrinario. )fa basterebbero questo simpatie a rendere vitto– riosa la campagna? - No, certamente no. - Quosi tutti i deputati di tutti i partiti temono il suffragio uni\•crsale 1 anzitutto 1>erchèchi sta heno non si muovo, e chi è stato eletto con un metodo non IHL piacere di provare un metodo nuovo. Bisogna quindi pr<'VC· dere, nel calcolo delle forze avverse, gl'interessi per– sonali di quusi tutti i deputati - ed è questo un clato importantis::.imo, forse il più irn1>0rtante di tutti. Poi bisogna notare che non solo le ch1ssi dornin,rnti del Mezzodì combatteranno disperatamente la gene– ralizzazione del voto, pcl'chè ne sono dirottamente minacciate, ma la combatteranno anche le cla!'li-d clomiaanti del Nord, le quali non hnnno ue1'~una voglia cli sacrificare i loro interessi e i loro 1>rivilC'gi al desiderio filaatropico di migliorure le condizioni del Mezzodì. Poi bisogna aggiungere olle forze avverse 111 suffragio u11iversale quello di buonn ))Arto della dc· mocrazia, non solo pcrchò i deputati democratici ci teogono a conscrrnrsi il Collegio, noo solo peri'l1è parecchi così detti democratici non sono che camQr· 1 risti assoldati dallo oligurcbie politiche dominanti, ma perchè fri\ i democratici sinceri è forte il <luhhio che il suffragio nnh•ersnle possa riesciro a darr un trionfo al partito clerico.lc. È un errore enorme per chi conosce la s ovrana indifferenza religiosa lici nostro popolo e per chi vede la cflicacissima opera anticlericale del partito socialista; quand'anche non fosse un errore, sarebhe sempre politica antidemo– cratica e giacobina il volCl' impecliro a un partito potente l'esercizio della propria forzt~ con J1aiuto di una antidemocratica legge elettorale; peggio che po– litica ingiusta, è politica idiota, perchè il partito clericale, escluso di:,i trionfi elettorali, fa sentire lo stesso la sua potenza, governando col braccio dei liberali, specialmente mas!:loni, godendo elci vantag-gi della prevalenza effettiva ed evitandone tutte le re• sponsabilità; ma è così; uè noi possiamo sperare di distruggere in breve un pregiudizio altrettanto teonce quauto è stolto. Quali forze possiamo noi opporre a questa colossale coalizione d'interessi pon1onali 1 d'interessi di classe, cli pregiudizi? ~videntemcnte, forzo insufficienti. Le quali però potrebbero diventare più che sufficienti 1 a un patto solo: a patto che sapessimo circoscrivere meglio la nostra domanda. Questo ha ben compreso il Bonomi; ma, nel circo– scrivere la portata dell'agitazione, ha seguìto un me– todo sbagliato. Il volere, com'egli fa, ridurre tutto il movimento alla semplice richiesta che si restituisca il voto n. tutti quelli, che sappiano scrivere la propria firma 1 riconqubtando quel milione ,ti elettori che furono fraudolentemente livragati dnl Crispi e ,lal– l'on. Sonnino, che ora è ritornato amico del suf– fragio universale - ò un assurdo logico; perchè, se insignificante è il dislivello intellettuale e morale fra un analfabeta e chi ha fatto la seconda elementare, pili insignificante ancora ò fra un analfabeta e chi sappia. solo scriYere la propria. firma: manclwrrhbe quindi ogni serio argome nto per 1:wstenrre la giu– stizia cli questa solu:1.io 11e !) ; e non arr echerPhhe nessuno spostame nto nel le condizioni del Mez:1.oclì, rogliendo così la maggiore forza di prop agandu al nostro moto. La limiti\:t.ione, che noi proponiamol è che, la sciando l'on. )lìrahelli solo soletto ad almanaccare sul voto alle donne, cho oggi in Italia non avrebbe il consenso neanche dello donne, e 1·inunzianclo anello tll suffrngio universale politico, ci contentassimo di chiedere il suffragio universale amministrati\'O. 1° mnfaygio. - La necessità del componimcn• tino e del problemuccio per attestare Pattitudinc politica, se ò assurda per se stessa ed è nata solo dal desiderio covato dalla oligiu·chia parlamentare italiana cli approfittare dell'analfabetismo proletario per impedire l'estendersi ciel diritto elettorale, è pili che mai assurda quando si tratta di questioni am· ministrati,•e, le quali sono vicine agli elettori e fa• cilmente accessibili a qualunque intelligenza. Ca• drebhero così anche le ultime, ingiuste, se si vuole, ma pertinaci, difese ciel sistema attualo. 2° umfaggio. •- Il proletariato rurale del Mezzodl 1 che riderebbe sul muso a chi gli 1rnl'lasse cli voto alle donne, o non s'interessa affatto delle questioni politiche, sente invece acutamente, spasmodicamente, le questioni amministrative. Una propaganda poi suffragio univeri:rnle amministrativo, nella quale i propagandisti non si sperdessero dietro alle fra– scherie mett1fisiche e non distraessero con le chiuc– chiere sul voto alle donne e sul voto politico l'ilt– tenziono d<'i contadini meridionali dall'unica idea immediilta del YOto amministrativo 1 metterel>be in fuoco e in fiamme immediatamente tutto il Mezzodì. Xon è il perfetto motorio riformista, almeno nel senso quietista e dl'~encrato, che in Italia i rivolu– zionari - e non senza colpa dei riformisti cii\nno alla parolrt; ma è un metodo mir(tbilmentc ad11tto per condurci in breve ulln vittoria. I•:, se si eom· batte 1 evidentemente si combatte per vincere. 3° t•antaggio. - Rimanendo intatta la legge elet– torale politica, i deputati del Nord, dove le lotte amministro,tive non sono l'uaico sostrato delle lotto politiche, non temerebbero per i loro Collegi, e abbandonerebbero al loro destino i deputati del Sud, sopratutto sotto la 1>ressione della tremenda a~ita– zione1 che si scatenerebbe nel Mezzodì e che sarebbe naturalmente secondata al Nord, magari con uno (1 Cho I 1mrtlt1 eonsorv11tor1, stretti nlla fino dall'agltozlone, &col– gano <1ue&taaoluzlone barooell e dtsoneatn. p!lr cedere Il mono 1)08• &lblle, è un arrare che riguarda loro. )(Il non toeca a noi ml'ttere Il carro a\·anll al buoi; eome è r,e&BlmRtatuca <1uella del Turati di menerai 111 ogni occasiono ad a&trologRro col MUOI anllpattel~slml e lmpolltlel&Blml JmrallelogrRmmt delle forze, prlmll ancora che eo– mlncl la bRttagllR, o t11mndo non &Idovo pi:'naaro che 11 tirare 1,lù ohe sta po&Blll\lo nella direziono proprln. Quando la ca111rat,caro 1'urail, elio l'uomo politico t11n-'e.ncre o meglio nucora deve mostrar di e111cro so11ratuuo uomo d'azione, u1111atera1e,e c1eeo, e Ignaro dell'av,enlre, e non n101ofo eottlle, calcullltore to,.a,,, pop1110 de,cll eTcntl ruturll' La n1osoHR,earo Turati, ti eartl mollo utile, a pauo che tu te IR tenga In cor110: quelli clie ti eeguono non sono filosofi, e ti, non bili Il diritto di romJ)ore nd. ogni pn910 l'ordine della mnroln, tllsorlcnurndo tutti con le tuo lntempeattve predizioni: 11rendl Il fucile e ra 11 tuo do,ere e taci.
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