Critica Sociale - Anno XV - n. 20 - 16 ottobre 1905

CRITICASOCIALE 315 Ora, ciò, che in molte circostanze divide democristiani e soclall~U o li ra avversari cosl violenti, è, non ciò che cla,cuno di <'S!Ji ha in proprio, ma un difetto che e1:qi hanno comune: la immaturità polltlcn, lo scnrso dominio dello Pl\8Slonl 1 In poca attitudine nll'nziono meditata o slnoorn. · A lcunl potranno desi<lornre, astrattnmonte parlando, che Il socinlismo non fosse mni st11to i ma, dacchè esso c'è, ò vnno supporlo o volerlo diverso da quel che esso ò ln reallà 1 o rifiutarsi di entrare In raJ>porti con esso 1 secondo che l'interesse collettivo o determinati interessi prevalenti e~igono. Lo 11tesso è del partito sociale cri'ftiano. Xel diritto pubblico moderno, negare a qualsiasi gruppo o pro– gramma socio.le o morale il diritto di crearsi un organo d'nziono pubblica e di agire con osso 1 nell'orbita della logge, al trionro delle proprio Idee ò un os<icroinferiori ai progressi delle coscienze e del diritto che gli enti clviii hanno codiflcato, un continuare a credersi posses-, sori csclush 1 I della ,·erìtà. e strumenti sufficienti ed egualmente oitclusivi dei progressi della cultura e della \'lta noi mondo. Polcbè, dunque, più partiti ,·i "!Ono, o:l ognun di essi è nel suo buon diritto, eonvien bono lmparnro a vh•ere gli uul ac<'anto agli altri ed a eoneoder,l scambievol– mente Il diritto di essere quel che si è. Uo. in una cosa noi dobbiamo volere il partito socialista, Il repubblicano, Il clcrlenle 1 Il radicale, il monarchico dh·orsi da quel che ossi sono; ne' difetti che In, loro nzione hu, non dallo speciale programma socialista, repubblicano, ecc., che li guida, ma da quei vizi di earattero e di condotta che sono egualmente vituperevoli negli uomini di qualunque partito. Mostrarsi, nella \'Olgarità rlei mezzi di lotta., nella violenza dell'offesa e della calunnia, nell'uso in– temperante del potere conquistato, catti\•I uomini, cat– tivi cittadini 1 ca.tthi amministratori, ò il miglior mo,10 di danneggia.re non solo la vita pubblicn, ma anche gli ideali o gPintercssi del proprio partito. 'J'olti o diminuiti questi vl:d od orrori, sarebbe assai mono dlfflclle giudicare serenamcnto delle discordanze o delle convenienze cd identità d 1 inleressi che J>ossono essere nel \' O.rt intenti pratici ed Immediati dell'attività p•olitlca, e, non tralasciando di lavorare cia,cuno per i suol lcronll, regolar\ii nei mutui rnJ)portl secondo che ri• chiede quel sereno giudizio. Orn, f: 11a.sa bene, i socialh,ti (l>enehò io non parli di essi J)er escludere in ciò ogni colpa. del nostri) nnno lottando contro i cattolici od I cristiano-sociali con una I Rie alle "eduzioni di questi, i quali, ll"~ll\l più abiH e pratici, non hanno disdegnato di oft'rire ali e"si aperta– mento la mano, anche per inrondcre un poco di demo– crazia - 11011 troppa ma quanto ora. ner.e~-;ario per risa– lire e conscn,arsi al potere - nel loro programma. 1,: cosl un momento della 11011trn vita pubblica, del qunlo pnrvo essere earattoristlcn Il penotrnre e diffon– dersi dello nuovo tendenze sociali nella co'!cienza di prossochù tutto il paese, si è chlu'IO trn. clamorose di– sralle elettorali dei socialisti e del loro nlleati nel 1er– rPno pollt co e amministratl\'0 1 por col1>aspecialmente degli errori dei socialisti e per aver C'l!II condotte a ro– \'('Sciarsl nel campo degli oppo'! tori fòr1.c giovani, dalle quali anol>bero potuto attendersi un mlldo aiuto nel compimento del loro programma minimo e che in,·oce hnnno avuto un peso decisivo noi provocare le recenti RCOnfHto. C'iò prociplterù, in Italia, la lotta rclil{iosa: ma la perturberà di pa51sionicosì l'iolente, irriterà per tal modo i contendenti, precipiterà co:-;}malamPnte le cose, di– straendo la democrazia dai suol veri ,co1>i, che tutti cl rimetteranno, a cominciare dagli lnloreu1 e dai diritti delle cla~si lavoratriei 1 per Rnl,e a quc,ti 'llCS'li giovani domonaticl cristiani, i quali ~Oitcnurono gil e;;;~iuna rorte lotta interna nel seno del cattoliri,uno e desiderano una graduale pacifica e\•oluzione dello coeeienze catto– liche \'Orso la cultura moderna e la domocrnziu; con che molto cnuse di vani o violenti conflitti clericali vcr– rolJhero gradualmente allontnnat-', Ella, on. '!'urati, nella sua Critl<:fl ,','or/alf' piì1 special• mente, ha ricordato spesso al colleghi socialiitti ed agli amici re1rnhblicani o radicali i dorerl della serietà, del– l'onestà e dell'educazione politica, nei rapporti con le altro cla'li!I sociali, con i partiti liberali e lo Stato; faccia uu 1>a<i1,0 innanzi, applìcando gli stes-.i cri~rì ai r.ippo1 ti r, n socialisti e sociali crl,tinnl: o dica ai suoi che I partiti di popoli civili, nel nomo llei grandi iote– rcs~i comuni, si debbono a ,•icenda sl11ceritò, tolleranza o corteshi, o debbono a sò e al 1>11!.Jllllco unn. condotta, In ogni contl11genza 1 dignitoso. o serena. Un reale, anche se non rn1>ido 1 miglioramento po– trebbe ,·onimo nella condotta reciproca. del partiti gio– vani: e sarebbe un vantaggio non leggero per la ci\'iltà, per la cau!la popolare e pel paese, coso che tutti amiamo egualmente. Con ogni ossequ,o d1 lti cl~rotissimo H. MrnR1. ncrlmonin cli Intemperanza co1,l orudolo o violcnta 1 da La pn1·ola franca e cortese di llomolo Murri - suscltnro naturalmente una vivace ronzlono lu molti, che cli cui 1mppm11101 non dn oggi, l'lu·dontc ed rntcl- pur nppoggcrcbbero volontiori lo rivondlcnzioni econo• ll~enlo comhnttl\1tà, postlt fll se1vl1.10, a trayerso miche e socinli a ra,·ore del proletnrlnto, per lo quali 1nfln1to dl',lus10111 e tr1h_oht1.10111 .• (qumua .stessa sua essi dicono di combattere. E In polemica religiosa è il lettera ~ie e una confess1onc_ ed1h<'nnk 1, d1 una causa più 8 pesso condotta in forme co._i poco degne e ch'ìli I che egl~ crede .buona - esige una. ugualmente cor- 1:'d è t to .. tt •t . . tese e Jrnncn r1spos:a. ~ i..n ptu .a a_ ~ su.sci ar collere ed odi che discus- Xoi non professiamo per la democmiia sociale s1o?i ~ contram ut1h 1 a .ra~ temere l'urto di due cleri- , cristiana in genere _ cattolictt, ihtliaiu e murriana cahsnu (~attolic~ e ~oc1ahsta) egualmente violenti ed in ispecie - quel disdeµ-110 0Jl'e~1sivo e sarcastico aggressivi o per1colos1. che 013te11tanel suo numero odu.•rno l'.Jnmti / di Cosi, quando una forte corrente domoorntlca si ò spri- Homu, chiamandola "' una certa co1:rn ... che as:mnsc il gionatu. dall'nntico bloc~o cattolico eousonntorc la lotta nomo frodolcnto di democrnzh~ "' borreg~iundola pei roliglosn ha facilmcute preso II soprnvvon~o sn\l'azione " c~ll'o11i.socialisti ,, che ricoYe,yor lo 1o pedate rivo- soclalo elci giovani democratici crlstlnnl· essi si sono )uz1.011ar1c"' per le "mch111co1111,1 .che pupa Harto le • . 1 . . 111111:iso .,, 1 (queste almeno, per 1101, douebhero stare dovunque o somp~e trovat.1 d1 fro1,to I socialisti, ~o~ al suo uuivo) o fingendola in ginOCl'hio, ridotta agli concorrenti sl11cer1,ma. anorsart asLlo!d o mplacab1h; estn.•mi, r.tq> plil•e di un fillto di ossi).(cno l'itale a men~ro dall'altra parte ~•~rnnità religiosa con que~ cat.: 1 u1~ 1 ulleunm J~olitica con noi. X~n u (jUcsto il no~tro tolic1 1 che poi erano pohhcamente affini od alleati de1 stile, e non e questo neanche 11 nostro pensiero. moderati e conservatori liberali, apriva le loro giovani Un feuomeno cosl vasto e pcrsisteutc, qual è Ja

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