Critica Sociale - XV - n. 14-15 - 16 lug.-1 ago. 1905

CRITICA SOCJA.Lll 23L Uttbslcurnto, completamento inl\bile al lnvoro in se– guito ad infortunio, porcopirol>bo: Cll\1181• Hmulaguo 1umt10 l.qme odiernn Lt•i;ri:;1• nuo,·a I corone 200-~tu 120·1-11 120 j I 360· -lè!II 216- 2~-, 2-10 lii 500-700 :JUO420 360 IV ~00 1200 ·HIO-720 GOO V 11 1300-IH00 780-1080 000 VI 11 2000-2400 12001!00 1200 Il proi;clto disci1•lina In ultimo i pri,,ilegi fln1u11inri o giuridici dello Casse o degli lstihlti d'nsilcurazione. ... L'impressiono suscitata da questo progetto noi campo industrin!o ò enorme. Un urlo d'incllgnnzlono sta per levnrel dallo associazioni !ndustrl11\i di tutto lo Stato. t,n closso lavorntric(' 1 all'incontro, accolse freddamente il progetto o si prepara n sostenere, mediante lo proprie orgaolzzozioni ed i propri rnpprcqcntnntl nl Pnrlnmento 1 quelle riformo che lo rcndnoo mono grnvoso o pili utile alla clnsso lnvoratrico. Già i rnppresentanti degli 01>crni presso gli Istituti inrortuni dell'Austrin si i,.iono riuniti alcuno settimane or sono n Vienna 1>er nccordarsi o per dcllnonre la pro– pria condolht 1 to~tochò snrù. ~ottoi,osto nlla discussione degli Istituti stessi il dl!scuno di legge in presentazione. Una nuova alfermazione delmovimento contadino Le affittanze collettive. Il. Le affittanze socialiste. J.'tl!:Hntnziono di tOl'l'OHi in affitto clirottnmcntc dai coltivatori non è mm cscog-itazione Jci cattolici, e particolnrmento dei dcmocrnLici cristiani, e non co– stituisce neppure UJHLnovità. Li precedettero alcuni amici dclln cooperuzione, Marfi, Hossi, Bissolati, Ga– ribotti, i quoti, nt'l 1887, soprn un nrnj!nifico terreno del compinnto dott. OiusepJlC' ~fori - il quale, non a,·cncJo figlioli, intendeva forno ~raclatamcntc la pro– prieti\ dello cento e pili famig-lio che lo lavoravano - costituirono tra questC', dopo un 1 aasiclua propa– gando, una Cooperali,·a di lavoro, intitolata " Asso– ciazione agricola coopt•rntiva di Cittadella, in Comune di Rtait:no Lombardo, J)fO\"incia di Cremona ., {'). )lll l'esperimento, in una così vasta estensione di terreno a g-rando colturn e con un cosi ragguarde– vole numero di famiglie, con nn ordinamento dettato pil1 diL presupposti teorici che dalla umile pratica giornalicrn, ora prematuro; e, siccome troppo ancora si riprometteva du~li uomini o dal loro s1>irito di coopcrnzione e cli ns~ociazione, dopo du~ nnni fallin1, per i frequenti cli~senRi cugionnti dnl sistema di re– trihuzionc, che, h:umto sul numero dello testo com– ponenti lo famiglie, d1tva orig'inc a recriminazioni contro le famiglie l1·oppo prolifrire, <:Ile avrebbero sod(liHfat.to grn11clm11cuto 1'1nlthmi, ma cht' indussero il dott. Mori 1Lcl assu111oro di 11uovo coll 1 antico sistema la condt11;lonc dcllli proprio terre. Higog-lioso e vigoroso tutt'ora si presentil in,•cce l'e– sperimento tentato prl•cis1tmcnto nel comune di 'l're- viglio, dove i cattolici lurnno s,·iluppatu. In loro azione. Nel dicembre 1887 ,·eniva costituita la u Società coo– peratint agricola di ('11l,·e11z1rno,,, la quule, un anno dopo, rontin-a 37 i,oi'i con :rn I azioni, un capitale sottot1critto di J.,. I L700, H•rsuto di IJ. :!f;00, e una riscn•u ordinaria di L. ~~Il;<" nl 31 dircmbre 1904 conhn·a 123 soci con :JI I azioni, L. 17 21 o di capi– tale sottoscritto, L. 12.Kl 1,10 di capitalo versato, L. 8171,:l-1 di riservll ordinnrh1 1 L. (Hi8:S,I:! di ri– serva speciale, e un util<" dcll'eiicrcìzio di L. j85-ì,72. La Cooperati\•a cominciò coll'acquistarn un podere di 80j pertiche mihtnC8i j poscia, nel PWI, 8"iFIUlll0Va in affitto 600 pertiche dell'Ospedalf' ch·i('O di '.l're• viglio, nel 1901 altre 1150 1>ertichc dell'Orfanotrofio muschilc, nel 1901 ancora :1:J pertiche dell'Oi;pedale di Vailate. Sono complessivamentf' 138H pertiche (Ett. IG!l.2552), coltivntu in parto notevole dulht Coo• pcrutivrt fL ortnglin, c111Lurn rilJelle alli~ roncluzionc collettivo 1 in quanto, potendosi in casa utilizzare il lavoro frammentario di donne, vecchi e fanciulli, que8tO si può meglio utilizzare n<'lla conduzione di– visa dei terreni affìdnti alle singole famiglie. Ln Cooperativa si O fatt:l ormai una vcrn ripu– tazione prc1:;so le Ditte commercianti, llll<"quali vende i prodotti messi in comune e dalle c1tudi acquista i generi <li consumo. J•:ssa è infatti provvistn cli un nrnguzzino cli consumo e di un moguzzino di tele, stoffe, cappelli; ha stipulato un'assicurazione collet– tiva contro gli incendi, e un contratto C"Ollettivo per la fornitura dei medicinali con una furmacifl di Tre– ,,iglio, ed inoltre si è provvista di un essiccatoio per il grnno, di uno sgranntore n cavalli, di unR. semi– natrice locomobile; ha costruito una ghiacciaia· ha formato anche noi proprio seno una bnnd:L musi:ale, e stipula contratti collcUivi per la vendita dei po- 1,oni, dei pomidoro, dC'i hozzoli. La produzione elci terreni, che ora sarnnno messi interamente ad orto per fornire il mercato di )filano, è aumentata a un punto assolutamente improrndibilc prima che la Cooperutiva fosse costituito. Ora però quesbt devo comhattcro In concorrenza e, pili, l'ostilità dello orgnniz1.uzioni o dcllfl propa– ganda doi cattolici. NC'lln Relazione por il 1901 ( 1 ) è stanipato: "Chi sono i nostri nemici? Hono contadini, sono operai come noi, che traggono vita dal lavoro giornaliero o che non vogliono che i loro compRg-ni la\'oratori tentino di conseguire qualche miglioramento mate– rialo e morale! " Eppure Oesl1 prodic1tva alle turhc hi pnce e la fraternità! l~gli JHll'O lthorrivtl. dnlla \'iok11za 1 dall'odio, ch,lla. guerra sociale! oggi invece rodio tra fratelli si ritiene (l\lllSi dOV('rOSO ! " Infutti, ci dicc,·u JIC1'80na dCS?nissimn di fede che la 1>ro1>n!randaostile nlh\ Cooperath•a d1l parte dei cattolici è giunta a tale, che nella stes~u famiglia il padre e il figlio, i fratelli, la mO,!?lio e il marito più non si 1>arlano dn tempo o covnno un reciproco rancore perchè lavornno in tenoni della. affittanza socialish\ o di quella cattolira. . .. Noi RC'ggiano, h, cnusa occasionale, cho 111dusse le orgnni1.Zuzioni contnilino iruidatc dai socialisti a ten• tare l'assunzione diretttl dei terroni in affitto, fu ht disoccupHzionc, o suaB<'.l,Clll'Hlcmentc l1L convcnic'nta di aoppriinorn Pintcrmcdii1rio o di inLuA"mro l'azione dclii~ •·esistenza con hi coopcrnzione. Nella proYincin di Heg).:'iO l•!milin crn partièolar– mento sentita hl disoccupnzione, che vincern a priori ogni rrsbton.r.ll dcli,, organizlalioni, co,itìtuc111lo una pericolosa fabbricn di krumiri.

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