Critica Sociale - XV - n. 14-15 - 16 lug.-1 ago. 1905

22G Clll'l'ICA SOCIALE ebraiche schiere. Nelle odierno micidiali guerre, dalle faticosissime marcie, dalle cure minuziose, inces– santi, immani, la musicn tnco quasi sempre, pcr<'hò ben altre necessiti\ incnlznno. In pace non ò ncccs• sario affatto che le musicho militari rallegrino le festanti popolazioni di qu('stfl. o di quella citb\. Esse possono quindi <'liSCrc aholite senza ramma– rico; ottenendo così una notevole economia cd aumen– taudo di non lieve conting(•ntc il numero dei soldati combattenti. . .. Inutili sono i depositi di allevamento di cavalli dipendenti clAllo Stato. t:'n c1H'ullo di servizio, che esce da tali depositi, costa, tutto compreso, oltre 1500 lire; mentre il libero commercio offre cnvnlli, certamente non infe– riori, a meno di mille lire. L'industria cnvallinn, 111onopolio di Stnto ò di gravo peso per il bilancio della guerra, non 1 è per sè stessa economica, o d<'primo 11allevamento privato che può dare invece i migliori risultati. Abolendo quindi i depositi allevamento ciwalli si otterr:ì un rnntnggio nella produzione equina del paese, cd il bilancio della ,:rucrra faril una non liM•e econornin. 9° Personale civile. :Kon ha guari abbiamo assistito ad una levnta di scudi elci personnle civile addetto al Ministero clrlln guerra; personale che, crcnto per copittre lettere archiviare documenti, risoh•ere nlla buona qunlch~ questione di diritto, non ò contento della carriera che sino ad ora ha 1>ercorso, e vuole che lo cariche dei Direttori generali sieno nel esso riservate. Strana pretesa. Perchè, mentre noi vediamo un medico comunale rimanere per tutta la vita irnmo• bile. in tale sua modesta qualità, mentre noi vediamo un ingegnere, anche se di \'asta coltura e di elevato ingegno, rimanere per infiniti anni l'umile gr(lgario dell'azienda che l'impiego, mentre noi Yediamo nelle libere professioni, in genere, poi' uno che si sollcYa migliaia o migliaia cho restano eternamente immo– bili, il funzionario dello Stnto invece anche so di categoria di ordine e soltanto perchè 'è funzionario dello Stato, si crede in diritto di percorrere una. carriera, e di percorrerla sino ai più elevati gradi. E, se per BYYentura l'Ol'A'RHicotali "'radi non com– porta pérchè non necessari, essi del>bono forzata mente essere creati. Am~1~ttiamo però anclw cho gli impieg-n.ti ch·ili del M1111sterodella guerra siano sacrificati nella. loro carriera. Yi è un modo radicale di contentarli aho, lendoli completamente e sostituendoli gradatn,;10ntc con ufficiali pensionati. V~ sono dei capitani che la legge dei limiti d'età toglie dal servizio attivo a 45 anni e che sono an– cora robusth,simi; e nelle Rtesse condizioni si tro• vano quasi lutti gli ufficiali superiori a 52 anni. Non è possibile che, fra le tante migliaia di costoro non si trovi il numero sufficiente per disim1>egnar~ i se.rvizi occorrenti al Ministero della guerra o eh<' abbiano ancora energia, ca,rncità ccl istruzione bastanti a coprire degnamente il loro ufficio. Con un lieve soprassoldo, in aumento della loro pensione, tali ufficiali SRrchhero sufficientemente rimunerati; ed il bilancio dcllft guerra avrebbe unn economia cli oltre un milio11e, senza contare il ri• aparmio delle pensioni nlle quali gli impiegati civili hanno diritto. . .. A questo punto mi fermo e riprendo fiato. Mi ri– volgo indietro o vedo il cammino che ho 1>ercorso seminato cli l'0\ 1 ine 1 nelle cui macerie giacciono ab– battuti quasi tutti i pregiudizi che l'organarnento militare ha ereditato dai tempi che furono. Occorre metter mano ora alla riedificazione. 10° La riforma dell'ordinamento. progetti Ciccotti, Malaguzzi e Marazzi. Ho già detto che, fra i vari lavori riguardanti la t:asformazione dei nostri organamenti militari, tre s1 debbono prendere nella massima considerazione· e sono <1uelli dovuti alPou. Ciccotti, all'un. generai~ llarazzi, ed nl colonnello Malagnzzi. ~li sin permesso di dare un cenno sommario di ciascuno di essi; perchè, nei limiti di una rclnzior.o e tratt1rndosi di argomento C08Ì vasto, non ai può entrnre nei particolari della questione, contentandoci soltanto di ben lumog-gin1·e le lince generali. . I tre p1·ogcUi sono hasati sul sistema regionale, nducono la fo!'za bilanciata, e modificano l'ordina– mento in tem1>0 di pace. )lu. i concetti gen<'rnli ni quali sono insJ>irati hanno frn loro numerose e so• stanziali differenze. L'on. Ciccotti ha pres<'ntato alla Camera un accu– rato studio sulle DO$tro condizioni militari e su tutte le questioni relatirn; cd ha proposto un pii1no com– pleto cli reclutamento o di ordinamento dell'esercito. ( criteri g-enerali cli tale ordinamento sono: sistema regionale di reclutamento con sedi fisse delle unità; diminuz!one da 12 nel 8 corpi cli armata, ma a cia– scuna eh queste grandi unilù dell'esercito territoriale permanente deve corrispondere una equivalente uniti\ cli milizia mobile; sistenrnzione della carriera degli uffìciali, tenendo il numero dei subalterni eguale a quello dei capitani, e colmando gli altri posti di subaltern o con urfìciali di complemento n turno di servi.do per un anno; diminuite lo attuali esenzioni pe r ragioni di famiglia j rirlottc le ferme a due anni per la cavalleria cd artiglieria, ad un anno e mezzo per le altre armi, ed a sci meai per una parto del contingente, che in totnlo viene portato a I Jj mil:.t uomini. Con questo progetto si avrebbe in tempo di pace una forza media bilanciata di 159 mila uomini· <'ci in tempo di ~uerra si possono aYere IG cli\•i~ioni dell'esercito permanente e IG diYisioni di milizia mobile, in totale 32 dh·isioni; mentre l'attuale no– stro sistema non permetto che la formazione di 2,1 divisioni dell'esercito permanente e 6 di\•isioni di ~t: 1 ~~~~~1ohile, in totale 30 divisioni, e perciò due Coll'attuale organamento si dovrebbero formare 12 divisioni di milizia molJile e non G; ma sta il fatto che il nume:o dogli uomini in congedo 11011 è athrnlmento suffìc1ente e basta soltanto per 6 divi– sioni; quindi il progetto Ciccotti darebbe in tempo di guerra un maggior numel'O di armati di quello che l'organico attuale realmente permetta. Questa deficienza delle vigenti leggi di reclutamento (.'stata avvertita però dal Governo cd il ministro Ottolonghi presentò alla Camera. un progetto, il quale, adottando defi~itivamente la fermi\ progressirn, aumcnta\'n il contrngente annualmente incorporato, portandolo da 95 mila a 130 mila uomini; migliorava il recluta– mento j introduceva l'elemento dei condizionatamente a.bili.i semplificava le opornzioni di levai diminuiva le dispenso per ragioni di famiglia. La Commissione do_ll~tCa.mera aveva già npprovnto il pl'ogotto del m1nH1tro Ottolenghi; progetto che, basato sempre sul sistema nazionale, seg-nava però un grande passo sulla via del progresso moderno negli ordinamenti militari. 11 :\lalaguzzi propone un sistema col nome nuo,·o cli uniclassico; nel quale ogni unità tattica, batta-

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