Critica Sociale - XV - n. 14-15 - 16 lug.-1 ago. 1905
CRITICA SOCIALE 225 " Yi sono, è vero, delle statistiche che danno " grandi movimenti di ospedale 1 i11uurnerevoli gior– " nate di malattia; ma stringi, stringi, il risultato " finale è quello da noi espresso. " Invece nel solo ospedale di Pammatone di Ge- 11 novu, si hn.nno in un'annata media 850 decessi; " vale a dire una mortalità quasi eguale a quella " di tutto l'esercito, mentre i vi non sono che ,J7 mc– " dici. In tale luogo di cura, presentandosi numerosi 11 i casi di ferite gravi, il sanitario civile ha l'occa– " siono cli perfezionarsi nell'arte operatoria molto " pili di un sanitario militare. " In tempo di pace sarà dunque opportuno ridurre "molto·il personale medico milibue, affidandogli la " custodie~ del materiale sanitario, al quale sarebbe " i)('nc, di trntto in tratto, fare intervenire le som– "' mitl't mediche del paese; sarà con ciò possibile lo "'star sempre all'altczz'l del progresso o non fossi– "' lizzare in impieghi sedentari persone la cui arte "' richiede perenne applicazione e novitll di casi. "' In ogni Comune o,·e esistono ospedali ordinari, "' si dovrehbo ricorrere, per i soldati ammalati, al– "' l'elemento civile. A me sembra strano cd inutile "' che in una stessa città vi sia un ospedale civile "' ed 11110 militare; quasichè il tifo 1>reso in caserma ·"' fosse diverso da quello preso alla fabbrica. ,, ro divido pienamente tali idee, e le faccio mie; tanto è vero che ho copiato testualmente le parole che le esprimono. J.n tempo di guerra. poi occorro aumentare in nu– mero stragrande i medici militari. Quando si pensi che in alcune hattag-lie clelht guerra franco-germanica del 1870-71, cd in altre più recenti dell'attuale tita– nica. lotta fra. In Russia e il Ginpponc, vi sono stati episodi nei quali la strage ha abbnltuto pH1del 50 °1 0 dei combattenti, agevolmente si comprenderà quale esercito cli porta feriti, carri-barelle, strumenti-chi– rurgici, disinfettanti, ghiaccio, tende, infermieri, chi– rurghi, sia. necessario. Occorre dunque in tempo di guerra. aumentare in grnndc proporzione l'esiguo numero elci modici, anzi dei chir11rghi militari) che si ha in tempo di pace; e ciò si ottcrrf\ cambionclo 1 per coloro che si dedicano alla medicina, le condizioni del servizio militare, af– finchè sino al 40° anno di età siano ,•incolati, in caso di guerrn, al disimpegno ciel servizio medico-chirur– gico nell'esercito, dietro speciale compenso. Oltre di ciò, e per turno doHebbero in 1,nce fare una breve sosta presso le trn1>pe; così il sen·izio medico sarà sufficiente in tempo di pace ed abbondante in guerra. Quello che si è detto per i medici militari a maggior ragione si può estendere ai farmacisti mili– tari; la. cui opera non è necessaria nò in tempo di pace, nè in tempo di guerra. E le stesse conclusioni traggnnsi per il corpo dei veterinari militari. Se noi propugniamo di dare in tempo cli paco i nostri soldati in curn ngli stabili– menti civili, a maggior rag"ione sosteniamo che a personale civile debbansi atnclarc i cavalli ammalati. Tn tempo cli guerra poi è manifesto che l'opera del veterinario diviene ridicola, inquantochè non si ha tempo nò modo di pensare alla cura sistematica clPi cavalli indisposti, che saranno piuttosto abbattuti per sostituire al caso i buoi da macello; e non ho mai sentito dire che si prestino soccorsi chirurgici ai cavalli feriti. Ricapitolando dunque si propone che: L 0 sia 1tbolito il corpo di sanità militare e sia sostituito con un nucleo di circa 100 medici chirurghi in tempo di pace, In cui costituzione sarà da stu– diarsi; divisi in tre classi speciali per i successivi aumenti di anzianità e di stipendio, senza essere as– similati a nessun grado militare. Abbiano, se si \"uole, una uniforme che li distingutt 1 ma scnz11. caratteri– stiche esteriori di grado. La sciabola al fiirnco male si nccorda colla missione di carità che è affidata al sanitario; 2° si aboliscano gli ospedali o le infermerie mi– litari; e si forciano speciali accorri i colle autorità. civili per la degenza. dei soldati negli ospedali or– di11ari, e so no favorisca In cura presso le rispettive famiglie; cosa tanto più facile quRndo si adotti il sistema regionale; 3° si impongano ai medici civili speciali obblighi cli leva j 4° si studi un modo razionale per utilizzare in guerra le varie Croci rosse, bianche, verdi e di oro, che in cosl lodevole modo funzionono in tempo cli pace; 5° si aholiscano completamente lo farmacie cd i farmacisti militari; 7° si sopprima in modo assoluto il corpo dei veterinari militari; senendosi del personale civile mediante modici e speciali accordi. 7° I Tribunali. La disei1>lina nell'esercito è strettamente neces– saria; senza cli essa non è possibile alcun organa– mento militare. na mancanza, che sarebbe lieve nella vita comune, può assumere una. straordinaria. importanza nella vita militare. lt necessario dunque che la giustizia militare sia csercit11ta eia. giudici militari, perchè solo essi possono avere il vero cri– terio p er stah iliro qual d,rnno può arrecare all'eser– cito un ren.to di indole disciplinare commesso da un militare. Ma so nessuno è più competente del militare per commisurure un reato di indole disciplinare, non è punto necessario che l'istruttoria e la tecnica per lo svolgimenti'} di un processo siano affidate ad a,·,·o– cati fiscali militari, a sostituti ed a segretari mili– tari. A questo scopo possono meg-lio servire i giudici ordinari; quindi sarà logico deferire tutti i reati che un militare può commettere ai tribunali civili; so– stituendo, soltanto nei reati di naturn. disciplinare, ni giudici ordinari un pari numero di ufficiali del– l'esercito. Il magistrato ordinario fung-erebhot in tutti i cHsi 1 da pubblico ministero i la difesa sarà quella comune, o le pene sarebbero applicate, <1uando OC· corra, in base alle conclusioni dei giudici militari. Aholiti i tribunali militari, si sopprimeranno ancora gli stabilimenti militari cli pena perchè assurdi; ed il Tribunale supremo di guerra e marina non avrebbe quindi pii1 alcuna ragione di sussistere. 8' Panifici - Musiche • Allevamento cavalli. Non occorre il Corpo del Commissariato militare per fare il pane in tempo di pace, che, per soli tra– Hporti dai luoghi di produzione a quelli cli consu– mazione, costn circa 950 mila. liro all'anno; col ri– sultato, dico il i\farazzi 1 che la truppa non consuma mai il pano della giornata, e che quello necessario a Siena vi arriva, sera per sera, eia Firenze. Il pane può essere direttamente acquistato dai corpi, come la carne e gli altri generi. Il Corpo del Commissa– riato può essere così notevolmente assottigliato, ri– sparmiando buona parte dei due milioni del suo costo annuale; e, fuso coi contabili dell'rscrcito, può dar luogo ad un unico istituto. . .. Per le musiche militari occorrono piì1 cli due mi– lioni all'anno, e sol traggono circa tremila uomini al servizio attivo in tempo cli paco ccl in tempo cli guena. l bardi druidici precedernno 1 cantando e suonando, i focosi g-uerrieri della Gallia; i pifferi cd i tambu– relli nccompognavano Parca santa che seguh·a le
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