Critica Sociale - Anno XV - n. 11 - 1 giugno 1905
CRITICASOCIALE 165 Questa seconda circostanza) di cui ora fo cenno, è, Nel conflitto o nella collisione di due interessi, quello se non erro, di non lieve importauza e mi fa meraviglia pubblico, cioè di tutto il paese, e quello particolare di che generalmente non sia considerata. ]!! che es:m sia una data categoria di lavoratori, deve, secondo i nostri veramente importante mc lo conferma qnesto fatto: gli principi, prevalere l'interesse maggiore, la cui lesione industriali liberi comprendono così bene che lo sciopero non sarebbe in altro modo evitabile. t questione così degli operai specializzati scema di molto le speranze semplice ed evidente, che mi sembra trattarsi di una di vittoria da parte degli industriali stessi in tale con- : modestissima operazione aritmetica, una sottrazione, un tingen;r,a, che costoro tendono sempre più sistematica- confronto fra il più e il meno. La sonora massima del mente a restringere il onmeio degli operai qualificati I pe1·eat mundus purchè si salvi un principio è relegata e allargare correlativamente il numero degli operai fra le anticaglie retoriche, dove, del resto, ho il sospetto comuni, sempre più numerosi sul mercato, molto meno cho sia stata sempre. seriamente organizzati e molto meno adatti e disposti I Ma con quali mezzi può imporsi il divieto dello scio• agli scioperi e alle coalizioni. pero e che cosa può sostituirsi allo sciopero stess9? In terzo luogo, il servizio o il bene, come voglia Ecco la questione che ora ci sorgA dinanzi. chiamarsi, prodotto dali'impresa pubblica, deve essere Anche qui, dal nostro punto di vista di partito poli- non accumulabile, non deve essere tale cioè che il tico, è da ripetere in massima che 1 come abbiamo ere- privato consumatore possa, con media previdenza, farne <luto di dover limitare al minimo possibile i casi di sufficiente accaparramento o riserva per il proprio uso. divieto di scioperare, cosi ora dobbiamo proporre sosti• L'accumulazione non è possibile massimamente iu quelle tutivi di tale diritto i più adeguati ed efficaci che sia imprese iu cui la produzione del servizio, o per la possibile. natura intrinseca di questo (es. del trasporto) o per Allo sciopero noi vorremmo surrogare l'arbitrato ob- la condizione tecnica attuale del servizio ste~so, trovasi bligatorio, secondo l'esempio datoci per vari casi dai talmente connessa colla sua distribuzione che, se cessa paesi più progrediti 1 come Prnghilterra, le colonie au- la prima, cessa pure la seconda e con eH:,a l'uso o il straliaue, gli Stati Uniti d'America, ecc. con$umo del bene necessario. L'arbitrato obbligatorio dovrebbe intervenire - è bene Si suole anche aggiungere un'altra condizione che dichiararlo subito - solo per le controversie, accompa nella mia enumerazione sarebbe la quarta 1 che, cioè, il gnate da sospensione di lavoro 1 le quali avvengano nel- servizio pubblico abbia per base il demanio stradale. l'occasione e contro di un regolare contratto di lavoro in Così avviene nelle imprese ferroviarie, tramviarie, nelle corso. Non possiamo considerare come passibili delPar• conduzioni di forza elettrica, ecc. Secondo me, però, bitrato obbligatorio i casi in cui gli operai pongano ter- questa è una condizione estrinseca, propria soltanto di mine al contratto nei modi e nel tempo regolarmente alcuni speciali, per quanto caratteristici, servizì pub- stabiliti e non intendano poi di riprendere il lavoro blici, e che perciò può considerarsi come una delle alle condizioni precedenti. Ed invero noi vogliamo abbia condizioni necessarie e sufficienti soJQ forse nel caso luogo l'arbitrato obbligatorio quando altrimenti potrebbe (She del servizio pubblico s'abbia, come si aveva prima, verificarsi uuo sciopero, e uno sciopero non può legal- un concetto rigido, fisso, circoscritto, e non un concetto mente verificarsi se non quando siavi violazione di ampio e variabile, quale conviene di avere per il sempre contratto, accompagnata con interruzione di lavoro. nuovo atteggiarsi dei fenomeni economico-sociali, quale In ogni altro caso, l'astensione dal lavoro è uno dei sopratutto conviene di accogliere al partito radicale, più elementari diritti di qualsiasi uomo libero, di essenzialmente sperimentale e progressivo. ogni uomo che non si trovi vincolato a non fare ciò Orbene, quando i servizi pubblici diretti o mediati da impegni contrattuali, anzi da impegni speciali ed (dello Stato o degli enti pubblici locali) presentano i eccezionali assunti coll'ente che aveva per legge la caratteri enumerati - siano cioè riconosciuti di alta e facoltà. di poterli assumere. (!) generale utilità pubblica, siano monopolizzati, siano esercitati da operai non prontamente nè agevolmente sostituibili, siano tali che la cosa o il servizio a cui essi corrispondono non possa accumularsi - in questi casi, il partito radicale può con sicuro animo consen– tire sia imposto al personale impiegato il divieto dì esercitare il diritto di sciopero. (1) ( 1) Questo dm1qae sarebbero, secondo 11 Colett1, le condlz\0111 coo• nestantl Il dlYloto di sciopero nel son'lzi pubbllcl pe,· U parUto ra– dicale. - P1.1·U parUto socialista, che ò J)/lrtlto di classe, una quinta condiziono do\·robbo essere aggluntn, e giù l'accennammo nella nota J)rcco<lcntc: che oloò a! ll\\'Oratorl del sorvlzì pul.JI.Jllcldi alta o gc. nera.lo utilità, monopolizza.ti , ecc., ecc., slmw fonilti: nlfre qm·a11zie eq11i,valeJ1ttpe1· la d/,fesa e U mtglloramento <UIU 101·0 comlizi.011i. ,u llwo,·o. Ma questa (lulnta comllzlone, una \'Oltn twverata, esista.no o 110lo altre quattro, rendo Il divieto e la repressione dello Bcloporo llllttlll, J>erchò sopp1·ime se11z'<llti·o lll uUUt(Ì dello sciope1·0. Nessuno Infatti adotteria. un mezzo di lottn Y!Olento, nlOl'lfo1·lo 1 perico1oso, qunndo allre vie migliori gli sleno ll.l)ertc d! raggiungere gli stessi risult!ltl elio con esso J)llÒ ripromettersi. È giusto notare subito elle Il Colettl medcs\lno 1novc poi alla rlecrea di coteste garanzie - d1 cu1 dunque riconosco la necessità - benchò non 10 (l!Ovl all'Importanza di <'.ond1zlono 11cee1urnr1a. (e, per 11011 sumc1c11tc) di Quel d1vlelo dol\o sciopero, che, 1101nostro Sistema, come avvertl{llmo 1 diventa un flat11s vocis senza subblotto elfottlvo. :'Ila Il diverso congegno loglCO della teoria rimane 11.J)punto ad attestare ltl. dlYereltà del punti di vista fra 11art1to socialista o radicale. Noi non nl.JI.Jla.moalcuu l)lsogno di erenre - come ra Il Colettl poco pili oltre - Il contrMto dlnlctt!co tra l'ut!lltà genernlo o l'lntcresee del gruJ)J)O,·frn l'oJ>portunlth cd Il principio, 11.ppllenndo,•1 l'urltmettca. del 1)111 o del 1110110, per J)OI rlsoh·erlo colJa ricerca di 11110 spcdle11to Q.ul \\slasl. l1l realtà Il Colettl torna alla vecchia teorica della ,·au1011edi, 3lato che autorlZZ!\ qualunque sopralTazlone sul di• ritto del singoli: ma pot - e qui 01 paro 011e ta logica non st111. dnna. SUA JlRrtc - sente la necessità di attenuare le eonseguonzo del prlu– clplo !)Osto dn 1111stesso, Introducendo le 1iroposto del contratto r!nnoval.Jlle e clell'nrl.J!trato. Per noi, al contrarlo, \'Interesse di grup1)0 e l'Interesse generalo si tondo110 In un solo Interesse: quello della conotllvltà del lavora– tori, al quale non ò lecito recare off'esa. E 1>erclò Il contratto collet– tivo di lavoro e l'nr1.Jltr11,tonnseouo ad un pttnto coll'abbandono au· toma.tlco dello sciopero, e non sono rlmedt scogltatl ex post per attenuarne Il divieto. La dlff'crenza non è soltanto formale, e non et mancherà occasione, un dl o l'altro, di SYllupparne l11 concreto Io conseguenze. (Nota della Cll.ITICA}. {1) Qu\ 1 o c 1 lngan11111mo,o Il pensiero t\ell'amleo JJrof. Colettl non llPPllfC così Jllt\do quale esso SUOI eSBere In ogni suo scritto. Che slgn!ftea la frase " 11110 sciopero non 11uò leqalmwte verificarsi se non lJunndo slo.YIviolazione di contratto, accompagnatn con lnterrn– zlono di laYoro ~? Se si dà 11orprosuppo,to ohe lo sciopero s!n, nel dntl casi, una vlolazlono di contratto (la P<ffle degli. sclopera11t~, 1'11.YYerl.J!o legalmente allora si trova II disagio. Nè,d'altro canto, una teoria pollt!OA e sociologica dello sciopero nel l)UI.JI.Jllcl sorYlzf rlu• sc1rel.Jbc, cl pore 1 concludente, 11unndo si limitasse a considerare leqafe lo soto1iero elle rlapondl\ l\d uua violazione 111contralto eta pm·te dequ h11p1·wallo1·i. so ,·1 sia o no, nello 1111go10 fatt1s1,ocle, o
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