Critica Sociale - Anno XV - n. 11 - 1 giugno 1905
CRITICA SOCIA.LE 171 dolio cla11slmedie sulle vie dell'aziono e del sacrificio / !\Ola ,:ilottrisse a raqgiungcrln. E mentre i sopranc- dn quando Il popolo comincia ad accennare di vivero nienti delle clas.~imedie, ~oddb1fatti delruuità, adert\·ano di vita propria" (IX, 320); affermare di continuo la ne- atln monarchia, i nuovi venuti delle cla':i'ii inferiori 8 cos111tàelio a esista una fiducia rociproca 1 una continuiL della gloventll studio.,;;a pa<;~nvano n bandiere ~piegato armoniu frn tutti gli uomini che eom1JOngono In Nazione" 110110 tllo del socialismo. Il AIAtoma Ri trovò a non cor- porchò l'ltalla possa. " sorgere In tutto lo sploudore del r·l-.porHloro piì1 nelle suo doduzio11I J)rntiche a nosAuua dogma POJlOlare ,, (IV, 873-t) ('). U11a predicazione di dol!o to11donzc politiche e ,rnclnli prevalenti, e il maui- quosto genere, so fosse st!lta fatta esclusivamente da I nlani~mo sociale, così come Il NUO nuloro l'aveva iden.to, uomini aderenti a partìti comorrntori, sarebbe corta- nndb esaurendosi via via che si !o.pegoevano i disceJJOli mento nppnrsa sospetta ai glo\·nnl e agli operai, o JlrO!himi del maestro. nvrehb~ piuttosto ottenuto un effetto contrario; ,·enendo, \la intanto l'unità politica d'Italia era raj!giuntaj il lnvcco, da un uomo che tutti erano aneizi a conside- Jlrogramma minimo che OiusOJJJ>C Mnzzini arnu imposto raro come un rivoluzionario incrollabile, che per tutta la nl partiti politici italiani era e!-IJJlotu.to.Che importa che vita cm Alato perseguitato come bestia feroce dai go- 8la nella sua esclusività ful•m la teoria mazziniana, vornl 1 non J)otè non produrre una notevole impressiono quando incatena l'arte a una. mhslono JJOliticae sociale, Rugli n.nlmi ( 2 ), e servl por Jung-o tempo a.d elevare unn. ao ha servito benissimo a Ruo tempo per ricordare ngll clign.contro i! diffonder:;! lutemJ)estivo e dannoso dello lt1t!innl 1 elio essi non il.vova.110 nucorn il diritto di <lodi• ideo comuni,'!te, facilitando quella elio ora la nececiciltà cnrdl nl culto disintcrcssnto dcll 1 nrtc, ma era. loro do– dell'ora Rtorica: In concordia di tutti gli uomini <l'aziono YCrofare spada della 1>enuao creare la. patria? Da <iuc•lla contro i nemici esterni e interni per l'acquisto della errata teoria uscirono l'inno di )1nmcli e l'inno di (;a. unità. ribaldi. Pochi oserebbero oggi, dopo trentacinque nnnl Raggiunta questa, net nuo,•o nmbienle politico non "'i di non glorio.:)a storia nazionale, ripetere col .llazziui aHerò ne'!suna di quelle contlizloni, dallo quali il llaz- che a Homa e all"Jtnlia l>io n.bblit a.. ,cgnata la mi~-.iono zini prometteva a sè o ngll nitri nella concorJia di tutto di iniziare un"l•ra nuo,a dell'umtina ci\·ilfa. :\la sotto iJ lo classi lo snodamento del problemi\ sociale. Vindustria- ba,:itone straniero, sotto li cnlca,l{no dei de:,poti antina- llsmo, che il Mazzini credeva una anomalia sppein.lo zlonuli, quella fallace illu-,Jono hOn'Ì molto bene a su- della l•'rnncln o dell'Jnghiltorrn 1 prorup110 trionratoro scltnro negli italiani la Rmnnla divorante di Jevar!li 0 nncho In Jtalia. Jl fondo nazionale, da cui dovevano es- cronro l'uniti't della. pnlrin. l,u. r<'puUIJlica non era, O\'I· soro allo associazioni tlei lilJeri IM•orntori so mministra.ti don temente, nei di.segni di Dio; ma fu uu aculeo intle,i- 1 cn1>1tali 1 ben presto shnnò: dilapidati i IJeui ecclesla.- sllJilo nei fianchi della dina!'itin. Mtbauda e la sosJ)imo sllci, u<iurpati quasi ovunque I beni comunali, trafficati senza tregua sulla Yia dell'unità, facendo coincidere 10 i lucri delle ferrovie con clientele private, \'enne a man- nccPs<iitiLdinastiche con lo noce..1it:'Lnazionali. caro ogni balie al pacifico R'i~Oriaziouismo dell'apo'!tolo Inaccettabile apparirà a molti di noi la fede religiosa umanitario; le inchieste - e so no fecero di pregevoli di .Maizlni j ma possiamo noi affermare che l'agitatore nssni: basteri\ ricordare la mirabile inchiesta agraria ger10\'Cie, se non fosse stato sorretto da quella incrot- ))romo11sndnl Hortani e presloclutn dal Jncini -rivelarono labile fode, avrebbe dedicato nlln questione nazionale sofferenze Inaudite, senza cho In rlvolaziono suscitasse al- ltallnuu. quarant'anni di lavoro di~lnteressato, vegliando ouun rlsolutn Yolontà di rimedio; i sistemi tributari fu- qunndo gli altri dormivnno, rlnunzinndo allo gioie del- rono congegnati col metodo della pii, IJrutale lolla cli Pnmore, disperdendo gli nvorl familiari, immergendosi classe del forti contro i deboli; l'educazione nazionale nella mi~erin. e nel debiti, ra~segnandosi ai più ingrati fu l'ultimo pensiero del nuo,·o regime; l'Italia nuova si o J1H1umilianti larnri, sfidando molto volle la mort<', tro,·ò soggetta a una oligarchia avilla e sfrenata, tutta rifiutando come tentazioni immorali i dolci allettamenti intenta ad usufruir senza s<:ru1>olldelle posizioni poli· dell'nrlf', esponendosi t.cnza e1-1ltne alle calunnie degli ticho, che nelle ore dell'altrui disinteressato entusiasmo R\\'er!'iari, all'nblJandono degli amici, allo scherno <legll aveva saputo scaltramente per sò occupare. scettici, alla ferocia dei ))otenti:,, ::-eanche di quella Allora l'associazionismo mazziniano si manifestò es- r~dc non rimanesse, intorno a noi e fausta per noi, l'u• soro solo una generosa utopia: Il mazzinianismo indi- nità politica d'lta!ia 1 re~terebbo sempre il grande iu-ie- cn.,•11, agli operai la mèta, ma lnterdlce\'n. la via che i::namonto morale contenuto nello spettacolo eroico ti! M111.1.lnlsono:" Distruggere II Jl1111n.to, dl11tru1rgl'ro n sRccrdozlo o l'nrlMtocrA1la e con questo llvf'llar(' lo fortunf', fOH'ill'ndolc al legittimo 11roprl('tnrlo 11<'rliwestlrne un nitro ('Ilo nulla 110,~lede: è 11ecc11~Mlo 11,thlllro Il 1och,ll11mo, per cui la llber11\ IIA l'unico lddlo, Il JJIRCf're 11 \"('ro 11Aradl~o, li dolore Il vero lnfrrno. ~ •:<'COuno scrittore benti tnrormato ! Il n ottobre ISH, dltH•utcu<1011 nel !:\cnato 1"ubaHitno 1,, ll'll'W'<' per dAre la dttadlmuua orda 1111'11 l'mlgratl. lla!:>slmu ll'Aze1tllo, accennando al maulnhrnl, dl~va: • l>lffldlamo di coloro che l'J1111'1'(1'1lo c nsn.crano R 1u~cllnrt1 la dlacordla e l'anarchia, e su tultl dlffldhuno di quel ml~llcl e biechi 11to1111t1,Chl', votati al !IRCer• (IUl.10 clul male C 11retl.lcando Il Vlllll{l'IO <ICI IOCll\ll!mo, ,·ogllono ro• \'<'MClnre Il h'M"i\le o l'orcl!nnto 11ort•d1Arnro l'n11trntto o l'lmposslbllo ~ {lllWH't:1t10, Slo,·u, dei Pa,·/(lmtllto .'i'11t111/})l11Q, IV, XLII}. l 1) ('fr. /)1/tctllfQ ltttei-e '11tdH1, 611: • Il j)UJ)O]O uon !nlzln m11t, Rll('ht> (IIUUIIIO Il riuscisse ad n!ltlotlrlnnrlo, ('0!11\ llt1J)0SS\bllo, uni\ rh'ol\1ll01u1; ma seguirà gli uomini tlt•IIR elnR11e mcd In qunndo ,·or- ranno .1,·i•r\11 . ., - S(rilU, IX, 5n: • Dal llH~ In JKII le vere eondl• 1.10111d'll,1\IA 1!011 qu1:ste: l"n l>Ol>OIO Il 11011,ilo dl.'llA città - ('fll•Rl"e i• ,·oi;rlltl~O di levar~I ..•. msnca111e di t'l\111e llMl•t'tlandoll dalla cla11~f' media ., ccc. - l"Oli.lit:o at111•tfa UciUun,,, 111111,;r. 139: • Vorremmo la t'OOl"'railone di tutti gli elemenll, di tuUt• Il' forze d'Jtalla. _ 1 ) J; 11ue1ta una acuia osserrndone Chi.' Il MARTt;LL0 1 Storia dtl– l'J11/t1·m1.:1tmalt, png. 130,rl1nodt1t<' tla un 0111u1co10 rrnnceee dl'I 16il. unn lungn vita derlicn .ta tutt,~ a una grande causa n.t– trn\'Orso patimenti infiniti. A Oluseppe ~lazzini IJono si può npplicare quant'egll nel HIH scrirnva di l'go Foscolo: " )Jolto fra le suo OJ>I• nioni sono diverse da quelle <'ho noi irremovibilmente tc– ninmo; J>ocomonta: lo idee dh·crse sono cose di mente, e a noi, all'educazione morale .... ciò cbe gioYa è non tnnto la \·erità delle idee predicate, quanto la co.':icienza, In hlncoritò., la costanza di chi lo predica. Poniamo che lo suo Ideo politiche e rellgio,;io armonizzassero colle nostro; uon nrmonizzerobboro prob1,bilmente con quello che !lOrgornnno sulle nostro fra un soc-olo o due. Ma, tra un secolo o dieci secoli, la 111omoriadei pochi sacertloll d'idee, n !oratori del vero, ala che l'Intelletto loro valga n raggiuugerlo o no, fedeli 1wlla ))ratica alle loro teo– riche. e Jlrouti ad affrontare le pC'rsecuzioni e l'esilio auziehè rinnegarle, starà vho c,empio, e insegnamento, e conforto a quanti verranno .. (S,-rifli, lY, 13; ÙAl::T.\.SO Suvbusr.
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