Critica Sociale - Anno XV - n. 10 - 16 maggio 1905
118 Cl(ITICA SOCIALI! li movimento dello associazioni lavoratrici, in 11.alia, che e quanto dire il movimento dei lavoratori, è pas– salo attraverso queste lre forme, le quali poi sono ri– maste e ora ~Ull!iislonocontemporaneamente: associazioni a scopi mulualist.i, l\'t!IOCiazionia scopi di resistenza ecouomica 1 associnzioui a scopi di difesa e di conquista politica. JI primo tipo di a.":iociazionc, che ha co::-i antichi addentellali pure nel nostro pae~o, meglio conveniva in un ambiente non ancora sviluppalo economicamente come il nostro o d0\'6 prevalevano, come sempre pre– valgono, la piccola industria o la piccola coltura. Esso non impauriva i padroni, che anzi lo mi:a:ero sollo i loro auspici 1 accettando di e.-.:sere soci ono,·m·i o 1wcsùle11ti 01io1·a1·i di Socioll\ cli mutuo soccorso 1 di Casse di previdenza per la vecchiaia, di piccole Coo– p(;rative, di piccole Banche nrLiginne . .Ma, col tempo, ahimè! anche questo tipo inclinò ad 11nbastai·di1·si. L'iden, internazionale e sopra.Lutto l'idetl repubblicana o Yaga– menle radicale non mancarono di insinuarsi qua e là in codesto a!lsociazioni. \"enne allora la legge per il riconoscimento giuridico delle ocietà di mutuo soccorso, ma non incontrò il faYore di tutti, ché molti operai l'ebbero subito in so– spetto. l radicali del tempo la combatterono e s·adope– rarono a che le ocietà non domandassero il ricono– scimento. Quei radicali ebbero forse l'intuito giuii:to. Non esseudo ancora abba.slanza forle la coscienza so– ciale e politica della cla'ise operaia, il riconoscimento giuridico poteva aprire l'adito ad ingerenze e compres– sioni governative. 'l'auto vero che i conserYatori favo– rivano il riconoscimento con tulle le loro forze, con tutti i loro più insinuanti allettamenti. Ora, però, il riconoscimento non sarebbe più capace di metterci in diffidenza e in timore. Se ne potrebbero anzi cavare certi benefici ed eliminare certi pericoli. Negli anni più recenti, como effetto del progredire delle nostre condizioni economiche, si sono sviluppate lo organizzazioni di resistenzn. La grande industria (mn la grandezza dell'industria ò concetto relativo) cre~i allo stesso tempo, le ragioni per cui i lavoratori $Ono spinti ad unirsi e le condizioni sociali e psicologiche per cui questo si effettua più facilmente. La resistenza economica è diretta in modo immediato contro gli imprenditori, contro i capitalisti. Essa mira ad elevare i salari, scemare le ore di lavoro, miglio– rarne le condizioni igieniche e morali, assicurarne la coutiuuità, mira insomma a scopi concreti che, nella mento paurosi\ di molti industriali e proprietarì 1 si ri– solverebbero in diminuzione di profitti o di rendita. L'idillio delle associazioni mutue, già turbato dalle idealità. J)Olilicho, è definitivamente rotto. I pa<lroni reagiscono. La difesa e la rappre!taglia is"inizìano, poichO ormai dinanzi all'impresa c'è chi vuol trattare da pari a pari e dispone di forza e d'unità di azione per po– terlo faro. La proprietà o il capitale hanno in mano, in gran parte, l'organitzazione politica e ammiuh:-trativa dello Slalo. Lo Stato così ò mos~o contro i lavoratori. Lo. dumocrnzh\ tenta invano oppo1·si; tenace e brillanto uelln re1-1istenza ò il grnppo da cui Patinale partito mdicale è generato. Si aLteuta alla ei:1istenza delle or– g-anizzazioui, cogliendo le occasioni propizie per scio– glierle o perseguitarle, colpendole nelle più essenziali loro rntrnifcstazioni, massimo negli scioperi. Gli sciope– ranti isono i!pes~o so.stituiti dai soldati, coutro i riotto:-i ci sono i fucili. Hi~aliamo colla mente a non molti anni addietro. <iuella, cho moralmento, dalo il rapido progresso del– l'idea democratica, :,;ombra di già istoria vecc!hia, è in– vece, cronologicamente, ~toriu. di ieri. E ciò non per l"ltalin solo. Sebbene il nuo,·o Cocli~e penale, auspici la parte liberale e i radicali della Camern 1 ave~.se al>o• liti gli articoli 885, l>8u e HH7 del vecchio Codice del 1859 1 che proibivano gli scioperi, "ogoi concerto di operai che lcnda .... 11 ; i nuovi articoli JG5, 166 e 167, che com– minano peno ~olo per violenza o minaccia, ecc., non hanno trovalo intiern e sincera applicazione se uon in tempi recentis!:iimi, e dopo che, col vittorioso sciopero di Genova del 1901, l'ultimo tentat.h•o di colpire le or• ganh-:zazioni operaie, col pretesto degli ::.cioperi da e::;::;e :-uscitali, miseramente folli. AUmver110 la battaglio. in cui la classe operaia dui centri pilt rnclnstrinli e progrediti del pae:se fu impe– gnata, lo organizzazioni fl.S~unsoro,per forza ineluttabilo lii CO!!e, intenti e n:done politica. L'idea socialista s'im• padroni di es!le, poichò apparve a tutti chiarissimo cho all'azione politica e parlamentare delle classi dirigenti doveva oppor:~i l'azione politica e parlamentare del pro• latariato. I.a lotta di classe, in senso economico e in senso politico, fu affermata. Suo primo e più urgente cOmpito era quello di con!ilolidare l'esistenza, la vita delle organizzazioni operaie. Il grande conllilto, in questo modo, :;'allargò e si ap– profoncli, informando di sO tutta la vita pubblica del paese. Movimento proletario significa ormai movimento socialista(' 1, La fioalità economica, che in sulle prime si restringeva sostanzialmente ai miglioramenti nei con– tini degli istituti ca1>italistici, assurse ad idealità sociale, in quanto il !'IUO coronamento, la Sl:a vittoria. finale non sono :.;iperate se non fuori di quei confini, se non col– l'avvento di un regime in cui il monopolio privalo dei mezzi di produzione :;ia reso collettivo. rv. 8lutlacali:nuo e fl:-.:ione 1')nrlttuwntw1•e. l'1a 1 come t--i 6 premc~so 1 il succe::isivo prevalere dei vnrt tipi cli associazioni operaie non ha eliminato man mano i tipi che preesistevano. Questo fatto è naturale. Le nostre regioni conservano .sempre condizioni economiche e sociali diversissime. Ora, un tipo d'associazione ò più adatto alle regioui meno progredite o con prevalenza di certe forme di ricchezza, ed altri tipi meglio convengono a regioni iu cui il proce!l-io economico ha pili approfooclito il di– ~tacco fm lo clas..;i detentrici del reddito e le lavora– trici. Si aggiuuga che le Società mutue 1 le Coopera– tive, ecc. 1 si propongono scopi che possono benissimo coesistere con altri scopi pii1 lati e battaglieri e che nou di rado es...;emede:-iime s'innestano al movimento politico come mezzi e formo JliÙ pratici della lotta di cla.~se e dell'elevazione immediata e graduale del pro– letariato organizzato. <luello che a noi ora importa maggiormente dì ve- ( 1) l'l'I' uonto uostru ftln•rnmo 11u11khu 1·hwrvn ::1ull'u:;solulh1tnu \'Cr 1111111 cli IJU<'llhl fonnuln, coorN1tomonto 1\11unuto sostenemmo sompro In ijll08lO l'Olonno. ('Omo 11od11lhlll - O 11011 potrel>l>o OSl:iOro ullrl~ monti JIOtl!dlllllO uho, ltmle11Zl(1/1111•11tr, 11\Q\'IIIH.llltO prolct11rlo O JllO• vlrnonto 11oolullst11 (lulJIJ1rno cou,·Orl,:'oro 1u1turnlrnonte o finire 11or l'Oll• llulru In mm 11'1.IOuuuuh•n; ma fummo o l:il111110 oggi p!ì1 ollo 111111 11110111 ll11! concetto di • 11111.JottlJ(lluro ,. lo una formuh1 ncccHorhl• m11nte, In 1)111'10, lllll'IOrl&tlt!l Il fr1t10 11u11alo O IICCCl!liillrlo del mo,·J. mento 011cr1tlo, Cli(' ha l'llJflOUI 11ue di l'llllltl'I'(' e Ullfl, politica lll'Ollrhl da e1111llc11re lndlJH!n<lcntemcn10 da Qual11l1111I prevblono di futuri f\!i• 1clll 11ucl11IIe che, per la neeeullk ciel n•el111amento o poi flnl hn• mt•dlRII dll rn1u:tunl,:'ere, hR IIOl)rlltllth) l>IIIOlfilO (Il <1uell'u11lli1, che vcrrelJbl' l11fr1rn1a d111l'lm1lORIZlu1w di 11un111111 ... prl'#ludlzlale (('fr. nu.n;s, Tl'll\TI cd Illiri: ,~ ltUl•t fh ,·r1ble11::o t H p11rtito ,,oeioli&t{I In lHbllotecM della c,·mrn /welolt, Ct'III, ZOJ. (.Yota aemi CRITICA). '
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