Critica Sociale - Anno XV - n. 10 - 16 maggio 1905
CRITICA SOCIALE 159 a scopo di ricrcnziono e di stimolo intellettuale. La vita vi ò quieta o semplice; concerti o conferenze all1nria aperta, in un nnfitcntro a rniglinin. cli stalli, la riempiono; corsi di conforcnzc, ricreazioni, rap– presentazioni drnmmatirhc, circoli cli convcr:sazione, escursioni, tutto contrihuis("C u de:;tarc un entmsiasmo morale strnordirrnrio. Chi insegna in un cor::ìo è ascoltatore cd alunno nell'altro o in 1>iit altri. La scienza, l'arte, la filosofìn, la critica biblica, la lette– rnturn, In politica, 11cconomiu, la sociologia sono così nello loro ultimo m1µ1icnzioni messo al contatto di popolazioni, che per tutto il resto dell'anno trasci– nano una vita monotona o routim~re, e di specialisti, che ne hanno gli oriZl.onti me11tali ampliati. Il sa• luto di Chautauqua ni migliori conferenzieri - con• sistentc nello sventoluro di diecino di migliaia di fazzoletti, nel imitnziono del modo di applauso per In prima. volta usnto Il proposito di un i.rrnnde con· ferenziore, a cui Il, aonlith vietava cli udire il tuono rimbombante dcll'entusim;mo dell'uditorio - è sìm• bolo del 11il1nito upprczzurncnto. O~gi esistono più cli 300 simili istituzioni negli Stati Uniti, in località più frequentate nei periodi cli vacanze, spesso amene, provvisto di splendide hihlioteche, di cluhs, di music• halls, di attrattive d'ogni genere. Alcuno di esse si sono specializzate in certi rami del sapere, altre in certi altri. Ma carnttcro comune n tutte rimane l'entusiasmo idealistico poi sapere. (Co11liwttt). AsOl:LO CHESPI. PSICOLOGIADI PSICOLOGI (A proposito ,u n11 1·ecente Couu,·esso) L'osservatore non ò un giudice, e perciò non è obbli– gato a raro alcuna ""ordinanza di competenza li: s'ac– contonta <li osservnro, di trnrro le conclusioni che gli garlmno o qualcho ,,01tn <li sorridere, pur anco, dall'alto dol suo /ubl>io11eall'accnulmonto cli quelli che s'azzuffano, laggiù, nella platea. B questa volta ci si s0110messi da buono, questi il– lustri scienziati, a dilaniarsi a vicenda: raro volte ciò accaduto di Ieggore unn. polemica. più aspm e ,•iolenta, almeno fra persone accademiche, di quosta che negli ultimi giorni accolse Il Giornale d'llalia, nJ)orto <:empre ai pettegolezzi più fragorosi, forse per osson•are l'evan– gelico: n occorre che avvengano gli scandali. li Lo scandalo, infatti, almeno in Italia, è un fattore offlcacls.'!imo della vita sociale: aggiusta le crisi mini– steriali in gostaziono o raddrizza, come può, I torli delle crisi " gesta le ,.; rendo giusti.da, dà ragione, abbatte gli idoli; imomma combalte con lo scoppio delle sue bombe i mali prodotti dallo lime dell'immoralità, che è solo " scandalosa ,, o dura percib a lungo ed indi– sturbata. Qlii non si tratta di tirnto: il vantaggio di tutto il ,·oclo degli psicologi d'ogni scuola (due anni fa anei detto tendenza), ò ns,;ai più nobile, come quello che fa emergere l'attenzione del pubblico sopra uno dei pro– blemi pili alti e iutoressautl dolio spirito moderno: il risorgere dell'indirizzo ldcnlistico nello ricerche filoso flcho. Rubo una cituzlono n uno studio dol 11ostro Ro– dolro Mondolfo sopra l'Importanza dalla i,toria. della ftlosofln nei riguardi, 11011 t10lo storici della scienza 1 ma pili proprinmenle della contenenzn dottrinnle di questa. (Orucken, T'aclo,·n, mo~}: i,turlio che uon fa in tutto al noi:>troproposito, ma cho mi fornisce indicazioni pre– zioso, onde· ò mio do,·Ne cit!\rlo. Hubo, dico, questa ci– tazione dal Faggi, Il qunlo osserva come la storia della filosofia sia il campo ove meglio si può api,licare la teoria vichiana del corsi e ricorsi. Dopo l'idealismo, il J>O-~ltivlsmo;dopo Il matorialhJmo, lo 'll)lrltualismo: co'll il J)01Bioro umano ondeggia in o,cillazioni gigante.-.rhe, toccando ror:;e nello suo traiettorie il punto d'equilibrio o di ,•erità, al quale non può, nè s.i, nU vuole talora 1 soffermar:1i. ... quando una Idea nuorn balena allo monti <logli uo– mini, o irraggia uu Inta 0!11Curo, un .settore anche angu• !'ltis,iimodell'enormo srerl\ dell'ignoto che ci avvolge, ,·ien fatto di ,•olore a que,ta luce fU,lr!'l(itivarischiarare tutto Il mondo che noi già conoscevamo ron altro 11guardOjcd ò un rontlnuo rinnovollnro, da l'un sistema nll1nltro, il polo elci nostro 1>c11siero, non meno instabile, per quel che no dicono I 11aturalh1ti,del polo magnetico tlclln. terra. Di qui l'incv!tnhllo errore, o il fatalo ravvedi– mento che ha troppo SJ)O!lso la eccessività cl'ogni reazione: porchò ogni teorica 11011 contiene tutto 11 ,·ero, ma solo una parte, un aspetto, un lembo di ,•ero. S'intende che non escludo che spesso non no contenga nepJJure !"ombra. Yla via, ca,;o per caso, !il rl1t1bilisce l'equilibrio i si integra o Ai limita al temJ)O stcsio la portata. dello enunciazioni primith·e, e, come ccs"lauo le dispute, allora In cogni– zione può dir~i acquisita alla scienza; ijiÙ. questa pro– cedo sopra una via mtusiccinta dei fecondi orrori spenti; come l'/umms è fcconlla J>Or le esili \·ite delle piauticlne, che vi si sono estinte. L'espre .... ,;ione un po' vaga di questo ratto mi è sugge– rita dal vederlo verificato in pii1 ordmi di sturli: quanrto, per esempio, si nffermb l'importanza grandissima del fattore economico nello svolgimento della storia, tutto si vollo misurare con que.,t'unico quadrante; ma paro che gli angoli di visuale delle idee non si contengano in conl'ottanta gradi; o chi resta fl'liOallo :icoglio, abbocca solo quel che può, come le ostriche; Il me.{liO gli on– deggia innfforrabllo Intorno. Onde il cosl dotto " mate– rialismo storico ,, dovotto cedere lo scettro di so, 1 rano assoluto e nccontontarsl cl'ossore uno dei reggitori nella democratica costituzione delle scienze storiche. Nello ricerche letterarie, allo studio del u capolavoro ., 1 che parve l'eccellenza della critica, si op1•oso lo studio del– l'" ambieute ,,, o il 'l'alno parrn aver trovato il nuovo mondo: ma si perdette di vhta. l'uomo-scrittore, cbe in un'opera d'arte ò pur di qualche imJ>Ortanza. E poi ,•enne Il positivi"imO lettcrnr:o: 11 Fatti, ratti; documenti, documenti ,., si gridò; o giù una caterva di fatti e di documenti, che dovevano essere il topiro u materiale " della futura i;toria letteraria. Se non che, i;otto il pol,·e• rone degli archi,•t smossi o sotto In mora delle carte ,·ecchio, ,·enne soffocata quella cosa che par necessaria anche a fare i ln,·ori di erudizione: la intelligenza. Ed ecco sorgere gli studt di stilistica, di estetica, di arte, che è presumibile recheranno qualche vantaggio. Eppure, chi ,·orrebbe negare che l'esame dell'OJ)ern, che lo studio dell'amblente 1 che l'accertamento dei fatti, che i nessi storici rappre•rnntati dallo opere d'imitazione siano ne– cessari a un modo~ ... Fu tempo o al mondo pensante un proclamava: " lo misuro lo vil>razlonl dei 11crvi; misuro Il calore neces– sario alla produzione delle idee i misuro la. velocità dello sen<:nzioni; tlotermlno la zona cerebrale delle atti– vità pilchiche; rra. poco vi dico come va la cosa, che noi chiamiamo pen,doro. ,, E dàlli e d1)11i 1 dopo molto non si vi,le ancora come In cosa nn1lasf!o. J fllosoft cho si eran visti 1>ortar \'la 1 1 10, il subfJidto, la coscie11~a
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy