Critica Sociale - Anno XV - n. 9 - 1 maggio 1905

CRITICA SOCIALE 14[ sione sempre maggiorn del ripal'to tecnologico 1 che da noi s 1 avvia a prendere un'importa.nza da vero notevole i l'aiuto sistematico alle iniziative che, dif'tro il nostro esempio, già si svegliano in provincia per la istituzione di Biblioteche popolari consimili; questi cd altri còmpiti genialissimi metteranno a prova in un avvenire prossimo rattivifa del Consorzio e dc 1 suoi organi. :àla prima urge che ogni sua cura sia volta a 111i– gliorare il già fatto. Piit Sezioni, piit libri 1 più hrac– cia ! L"avvenire della i3tituzione sta tutto qui. )la ciò non si otterrà mai senza rinsanguare il bilancio, accrescendo la somma dei proventi fissi, e destinando la parte incerta e aleatoria di essi a spese straordi– darie per miglioramenti, dirò così, fuori programma. 1 libri, i lettori e le esigenze del servi1.io aumen– tano tuttavia.; se non aumenteranno in proporzione le entrate, o~ni sviluppo ulteriore sarà impedito, sopravverrà un periodo di stasi, o quindi la cloca– denza. È la sorte riserbata a tutte le cose che ces• sano di progredire. Orlì è noto che le Biblioteche hanno dato risultati insperati, che la loro organizzazione si è dimostrata buona da sostenere e secondare quitlunque incre– mento. 11 nucleo c'è, sano e Yitale: non bisogna !A.– sciarlo intristire. Intervenga il Comune gradual– mente, ma direttamente, nel Consorzio con suoi rap– presentanti e Yi porti i suoi criterii e la forza. del suo prestigio. lt'ra qualche anno, senzi~ sacrifici oen– sibili, si troverà ad aver dotato )lilano di una isti– tuzione solida e compiuta, che altrimenti gli conver– rebbe creare di nuovo, cominciando tutto da. capo. " Bisogna finirla una buona Yolta - scrive il clott. G. ~·rttz - coll'idea che la questione delle Tii– blioteche popolari appartenga alla beneficenza pri– ,,ata: si può più tosto esigere con ragione che esse vengano ormai considerate alla stessa strc~ua dei mnsci, dei teatri, ecc., poichò la moderna Biblioteca è destinata anch'essa ad elevare la cultura o-onerale estetica ed intellettuale del cittadino. ,, e ' I~ ci sia, in fine, permesso di unire in quest'appello al Comune anche la Società. Umanitaria. TDssa dà molto (G000 lire), il che nwl dire che quasi due terzi del bilancio vengono da lei. ]_1'u la Sociel.ì Umani– ta.ria che promosse e condusse in porto la costitu– zione ciel Consorzio, cho studiò l'organizzazione delle l3iblìoteche estere, che trar:ciò il disegno delle nostre e le aiutò in principio e sempre oltre il suo doYer~ e le trattò come creature sue. Ora l'Umanitaria ha visto che le Biblioteche non hanno risposto male alle sue premure e dei loro ri– sultati può andare legittimamente fiera, come per successi di casa. propria. Delle istituzioni che essa fondò o promosse, il Consorzio delle Biblioteche si è dimostrato, non dirò la più utile - perchè l'esiguità de' suoi mezzi limita ancora troppo il suo campo di azione - ma certo la più accetta e la piì.1imme– diatamente compresa ed apprezzata dalla cittadi– nanza. Vegga, adunque, l 1 Umanitaria, se non le convenga fare ancora un piccolo sacrifizio per l'ultima o pili bisognosa delle sue figlicj destinarle 1 ad es., una parte de 1 proventi straordinari per iscrizione di nuovi soci oltr,e il m~n~eroprevisto. 11; un'idea; ht. si raccolga; se e ()OSSI bile. E abbiamo finito. Solo ci duole che, parlando di sì bella e nobile cosa, necessità ci abbia spinti a chiudere in tono lamentevole di mendicità. Era un doyerc ingrato: lo abbiamo compiuto. ]DT'l'ORE Ji'ABll~T'l'1 Dib/Lotecm·io wpo. La Critica Sociale e il Tempo, pe;- l'Italia: anno L. 18, semestre Jj, 10 - per l'Estero: anno L. 38, semestre L. 10. LASCUOLA E L'EVOLUZIONE S CIALE Hl. La scuola elementare americana. A cagione dell'imperfetto accentramento della fun'zione educativa, è possibile riscontrare ancor oggi tutti gli stadi della sua evoluzione, dalla sem– plice scuola rurale di ,,iJlaggio perduta nelle im– mensità, delle pianure delFOvest, fino agli edifici e agli organismi pili adatti alla soddisfadone dei mo– derni bisogni. Naturalmente la prima è in via di scomparire di fronte alla seconda, giacchè i salari meno alti de' suoi insegnanti vanno a scapito della qualità cli questi ultimij nella loro soJitudinc l'inse– gnamento diviene routine e la mente di chi insegna stagna; di più 1 manca tra. gli scolari ogni emulazione, e si preferisce sempre piì1 man duri i alla "icina città. Solo in pochi centri anche la scuola rurale comincia ad essere più igienicamente costituita, a.doma di quadri, circondata da alberi e da. giardini in fiore. Nondi– meno, è ancora possibile, ad esempio nel )lassachus– sets, incontrare ogni giorno conYogli che trasportano i ragazzi alla scuola cittadina.. 11 fanner, che abita ad una delle estremità clel villaggio, sale sul suo carro insieme con la moglie e cli là partono attra• versando il villaggio medesimo, sostando ad ogni casa ove ci sono dei bambini da re<'are alla scuola. Queste scuole cittadine non sono in complesso su– periori alle inglesi; non vi sono così frequenti i lo– cali poi lavoro manuale, i laboratori e le collezioni scientifiche, i bagni, e solo qua e li'L vi son delle cloccie. La frequenza a queste scuole è obbligatoria dagli 8 ai 14 annì in g-enerej a New YÒrk dagli 8 ai 16; nel )(assachussets dai 7 ai 1 L Vanno scola• stico ha una. durata media di 140-115 giorni, una massima di 175 (al nord), una minima di 0.1 (al sud). Gli scolari sono il '.l2 °, 0 dell'intera popolazione; sotto questo punto di vista gli Stati Uniti non hanno an– corn, raggiunta la percentuale in~lcse. La frequenza quotidiana negli Stati Uniti e nel\ 1 Inghilterrn attesta pure un progresso piìi rapido in quest'ultima., giac• chè ò salita rispettivamente, negli Stati Uniti e nel– l'Jnghilterra) <lai 1869-70 al 1901-902 1 da 10,6 e 5,2 a H e l4,7. Quanto ai programmi, ltisogna. ricordare che la scuola americana comprende parte di ciò che da noi forma la base dell'elemento secondario. Così, ad es., nel V[[ anno c'è lo studio del latino o del francese e del tedesco. li lavoro manuale comprende la cu– citura e la cucina. Quanto ai ri :sulta.ti immediati di questa scuola, a cagione della eterogeneità delht po· polazione, la scrittura, l'ortogrnfia 1 la composizione sono meno buone che in Inghilterra. Nel disegno è notevole il fatto che 1 mentre in Inghilterra l'esattezza dell'osservazione è il carntterc predominante, in Ame– rica il senso artistico sembra prevalente e sembra pure maggiore nei maestri la. capacità al disegno li– bero sulla lavagna. L'insegnamento delle scicmm naturali sembra di gran lunga inferiore all1inglese; mentre infatti in Tnghilterra è spesso fatto al\ 1 aperto e per via di famigliare conversazione, in America ò un po' troppo fatto al chiuso, formale, didattico, si– stematico. Gli Stati Uniti, come tutte le democrazie, sembrano essere assai ,•ittime della superstizione della carta stampata,. li maestro è schiavo del libro cli testo o ben poco aggiunge cli proprio al suo contenuto 1 e ciò dipende dal fatto che, come in Atene il sofista credeva che il suo còmpito fosse quello cli preparare il buon cittadino per mezzo dell'eloquenza all',ulem– pimento delle sue funzioni, così negli :,;tati L:niti al maestro si attribuhsce più che altro il còmpito di

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