Critica Sociale - Anno XV - n. 9 - 1 maggio 1905

140 CRITICA SOCIALE vivere significa migliorarsi e aumentarsi o non signi– fica nulla. Le letture. I~ \ 'enia.mo finalmente a questa parte dei risultati sbltitstici. gccone il quadro che dimo5trn la rapida progressione di esse. Faremo poi le osscrrnzioni e i raffronti. Letture a domicilio e letture in sede sez. A I sez. D sei. D I sc1.. 1.; Totale -Pmnluli dtlleltttur& ~1' -i-•-,. --1 ,-r · ~ --f ;~ __ q~ -~-~1 1~-~,~~ 0 ;o ¾ "' gl"g"o i"" '2G,; 520117,r. 119! 40 522 17 C.028 201 so 10 Jnseftcmbre( 1137U;l41>,r. 880 H 1007 Ml G7512j,&6280 260 32 GS In (ll('Cmbro [<>HS IS2 113!4 4r, 12~8 41 717 25 ISllii 293 33 GS Ri_ formi l'occhio, innanzi tutto, sul totale della media ciuoticliana: 201 in giu(J'no, 260 in settembre 29:1 in dicembre. Il progresso O non potrebbe esser~ più evidente nè confortante. Ammesso che questa media si manteno-r~ costante (e si ,·eclrà invece ch'essa aumentò ancor: col nuovo anno) si avrebbe un totale superiore a 100.000 Jet• ture ulPanno, n1le a dire quasi quanto le statistiche ufficiali elci L903 ne attribuivano alla .Kazionale di 'l'orino (I 19.I 75) e alla Vittorio Emanuele di Roma (117.04-7), che sono fra le più grandi ct·.rtaJia. ID i rhrnltati del nuovo anno segnano ancora un progresso: l'ultima statistica mensile (febbraio) dando come 1~1e<li.a genernle quotidiana 323 letture, 1 porte– rPhh~ il nsultato annuale a 117.893. Ognuno dei nostri 21.000 volumi verrebbe così ad esser letto 5 Yolte in media. 11. prospetto statistico che abhiamo dato pii, sopra meriterebbe molte considerazioni. Innanzi tutto la basf,la percc~tt~al? delle letture in sede (30-:32 °; 0 ) in confronto a1 libri prestati por la lettura a domicilio (GB-70 °· 0 ), fatto questo di notevole significato, sé si pensa che le ultime sono, per ragioni evidenti, le letture veramente fruttuose. D'altronde, nelle Biblioteche popolari di Parifl"i le letture in sede costituiYano, nel 1899, appena ts o, del tolale. 10 L'aumento relativo delle letture in sede non è dunque desiderabile; se ne otterrà l'aumento asso· luto dotando le J3iblioteche di quartiere di buone p_ubblìcazioni periodiche, come a dire riviste di va– riet~ e gio,_-nali politici, più e meglio che ora non si faccia per 1:;tretteizc di bilancio. · 'l're fatti, inoltre, ayranno fermato l'atten;r,ione del lettore, scorrendo le cifre del nostro ultimo pro- spetto: . 1° Lo straordinario, quasi inverosimile aumento della media verificatasi alla Sezione B tra il o·itio-no (L7,5) e .il settembre (44-),e questo si deve sop~at;tto ~l ramb1amento del bibliotecario, avvenuto in quel frattempo; 2° La tendcn;,;a delle Sezioni B e ù a rimanere sta;.-;ionarie; e questo per la J'afl"ione che - data la hr.eYità. dell'orario (2 ore ½ se~ali) e la quantità li– mitata del loro materiale librario, esse hanno rao-– giynt_o i! ter_mine. massimo della loro potenzialità. D_1stnl_)~1re,mfatt1, da 40 a 50 volumi (il che vuol dire nt1rarne quasi fl.ltrcttanti), dar qualche sugge- 1) I,c Blhl!otechc 1·\mnsero chiuse durante I cluquo giorni dolio sc!OJ)ero generale. Dalla mcd In c1uotld!nnn n11pnr1seetuttavia Il grande numonto che si s,u-ebbc ottenuto In confronto al mese precedonì<', se !ClBlblloteo11c rosscro rlmaste aperte tuUI t !lo giorni <101mese. ~imento, iscrivere, al~uni _ lettori nuovi, o tutto questo m 2 ore 1 /.1., non e compito che si possa facilmente rrnmcntare; 3° ed ultimo. La piccola medift quotidiana di letture alla SezioneJ.1,'(17-27,5) in confronto alle altre Sezioni di quartiere, e questo si spiega coll'ambiente incoltissimo e quasi refrattario in cui opera. Quel poco che si è f~tto colà è stato un vero, lento e penoso lavoro d1 conquista, di cui metterebbe conto narrare la stol'ia. Si pensi che, inauguratasi con 1 solo lettore in aprile, due mesi dipoi -~ Ja sera del 28 giugno - distribuiva 37 volumi acl altrettanti lettori. A. proposito di questa Sezione, bisognerà. anii considerare bene se convenga al Consorzio mante– nerla in via Vigevano o trasferirla in luogo donde possa maggiormente estendere la sua azione. Vorremmo dare finalmente la cifra complessiva delle letture in sede e a domicilio per tutte le quaUro nuoye Biblioteche dal giorno della loro aper– tura (!O nprile 1904) al 31 dicembre stesso anno ma non possiamo farlo con estrema esattez;,;a 1101{ avendo funzionato nei primi giorni il servizio di statistica quotidiana. Seguendo tuttavia le risultan;r,c di ciuesta sin d_a~uando esiste (1° maggio) e calco– Jancl? u~1a media 111feriorn per i dieci giorni autece– dent11 s1 ha un totale superiore a 60.000 letture delle quali 42.000 a domicilio e soltanto 18.000 i1{ sedo. Dei libri prestati a domiciJio, soltanto il 51 7 °; a.pynrteugon_o_ alle letture amene; il 10 1 2 °// a118 sc~enze sto1:1?he e geog_rafiche; il 9;2 °/ 0 alla. filosofia, s~1en~e poht1che e soCJa.li; il 7 ¼ alla lettura in fan• t1le; 1\ G,3 °/ 0 alla tecnolon·ia· il 5 °/ ai classici• il 3,5 ¼ alle scienze na,tur:li ~ matem 0 atiche· O8 °/ alla musica, e finalmente il 6,3 ¼ alla varietà. 1 0 Le letture in sede appai·tengono per grandissima parte al genere delle riviste e periodici di varietà sc!enze sociali, lettei·atura, arte e tecnologia; i~ m111ornumero al!e opere storiche e scientifiche. Non mancano di esser consultati i classici e le opere ~ecniche cli qualche mole, che non veno-ono concesse m prestito a domicilio. 0 Chi prnncla a considerare la percentuale delle let– ture _amene (51,7 °/o), in cui si comprendono ro– manzi, novelle, teatro. poesia e viflo-gi fantastici e la co~1fr?nti ~on qu_clla ottenuta in° Biblioteche Po– polari d1 altn p~cs1, troverà. qualche ragione di con– f?rto, vedendo risultare il 66 °fo a Parigi, dove pure s1 aff~rm~ che 1 oltre leg~ere molto) si legge molto bene, e il 50-GO / 0 ad _l:]ssen,nella famosa biblio– teca Krupp, diretta dal notissimo dottor Ladewifl" il quale scrirn, in difesa delle letture amene, non ~~s– sere affatto male che esse trovino tanti lettori o-ià che ~~u è da biasimarsi se qualcuno, dopo il l;v;ro quot1d1ano, sente ancora desiderio di un libro ricrea– tivo; ma deve pii1 tosto considerarsi corno un bi– sogno lecito. IX. L'avvenire delle Bibliotechepopolaria Milano. :Molte altre cose rimarrebbero ancora a dirsi ma perchè .1:a~etto grande per l'argomento ci Portò an~he p1~t lll lungo di quanto ci eravamo proposti cosi facciamo forzit a _noi stessi e mettiamo punto~ _Come nacqu~ro e ~1\'?no le Biblioteche popolari a MIiano, quali. risultati s1 ottennero nel primo periodo d_ella.loro esistenza, come e pe"r quali vie si può nysc1re al loro miglioramento e alla loro diffusione dicemmo nel corso di questo scritto Yolta a volt~ che se ne presentò occasione. , . L~ costituzione di uno speciale riparto infantile 111 ciascun~ delle quattro Sezioni nuove, e di un ri– parto musicale nella Sezione del centro; una esten-

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