Critica Sociale - Anno XV - n. 6 - 16 marzo 1905

90 CRITICASOCIALE Board of Educatiou che è senza dubbio l'embrione del futuro .Ministero. I singoli Stati del pari per qualche tempo non ebbero ad occuparsi dell'istruzione dei cittadini; in origine la scuola era una mera dipendenza della famiglia; i padri cli famiglia d'ogni villaggio si ac– cordavano a pagare un maestro, spesso il ministro del culto, per Pistruzione dei loro figli; questa era una appendice dclP istruzione religiosa e l'istru• zione religiosa protestante riposa non sulla autorità del prete e del papa, ma sulla capacità di leggere e comprenclere la Bibbia, meditata nel silenzio della coscienza individuale. Ma, col crescere dei villaggi, degli allievi, del commercio con la madre patria, del l'industria manifatturiera, ecc., a poco a poco al disopra della scuola di villaggio si costituì la county e poi la city schoot, e, quando più tardi i hisogni si complicarono anche più, si chiesero fondi allo Stato, il quale così - e non il Governo federale - per ora. controlla l'istruzione. Ma ogni dì più si sente il bisogno di un ulteriore accentramento. l.nfatti il diverso modo con cui si reclutano gli insegnanti, la diversità. dei salari, la diversità dei programmi e dei critert di promozione e di organamento creano una troppo dannosa di– suguaglianza nel valore dell'insegnamento. Gli Stati che possono pagar meglio hanno i migliori maestri; gli Stati più poveri e più bisognosi d'istru– zione hanno i peggiori. Ora, in nessuna cosa come nella istruzione il capitale investito dev'essere pro– porzionale al bisogno per creare un minimum ele– mentare comune cli intellettualità. Nondimeno due circostanze in p"arte rimediano a questi gravi incom"enienti: a) il flusso della popolazione dall'est all'ovest, combinato con il fatto che la prospettiva del gua– dagno e il lavoro intenso non lasciano il tempo di pensare a creare nuovi tipi cli scuole e inducono a piantar OYunque organizzazioni simili alle già note; b) l'opinione pubblica degli insegnanti. Infatti questi, siano essi di scuole elementari, o secondarie, o universitarie, sono uniti in una unica 'l'eac!ters' .National Associatio11, ove i varì gradi si affiatano, ove le relazioni tra le varie categorie di scuole sono discusse, elaborate; ove i vari problemi sono studiati da Comitati appositi, e donde pratica– mente escono tutte le proposte di miglioramento della scuola in tutte le sue gradazioni e sotto tutti i suoi aspetti. La Teachers' National Association compie la ftuizione del non ancora esistente Mini· stero Federale della Pubblica rstruzione. Sotto l'azione di queste circostanze perequatrici, l'intero cwTiculum dell'istruzione consta di tre stadi di cui ciascuno prepara la materia pel successivo: commonschools (scuole elementari obbligatorie), high schools (o scuole secondarie) e Università libere. L'amministrazione di ogni scuola consta di due se– zioni, l'una finanziaria, con un funzionario capo ese– cutivo, l'altra professionale, occupantesi della tecnica dell'insegnamento, della scelta dei maestri, della loro direzione e responsabilità. La vita industriale esercita non poca influenia sui criteri con cui ai plasma questa organizzazione. L'esperienza del successo delle grandi ditte indu– striai i, delle Compagnie ferroviarie, ecc., evidentemente dovuto a grandi indiviùualità godenti di pieni po– teri, spinge anche in tutto il reato della vita ad ac– cordare ogni libertà. che si riveli necessaria al con seguimento di un dato fine. C'è quindi una grande tendenza ad accordare tutta la libertà possibile ai direttori d'ogni scuola. I presidenti delle grandi Uni– versità americane non sono scelti con criteri desunti dal loro grado di coltura, ma con criteri desunti dalla pratica degli affari. Essi godono di un potere che ò presso cl1e senza controllo. Prima di procedere ad un esame analitico dei tre stadi indicati ciel cm-riculwn americano, <levo ac– cennare ad un altro carattere comune. L' Yankee sente tanto il suo spirito d'indipendenza, che lo suppone necessariamente in altrui ed è sempre di– sposto ad aiutare chi mira a crearsi una posizione indipendente, a farsi un uomo e direttore ed edu– catore d'uomini. Questa tendenza, die è poi il riflesso del grande bisogno d'uomini abili per sfruttare rimunerativa– mente le enormi risorse natura.li del paese, spieg-a la generosità dei miliardari americani verso tutti gli istituti cli educazione, scuole elementari, Univen,ità, biblioteche, laboratori, :.'llusei. ~;ssi comprendono, e Carnegie l'ha ripetutamente espresso, che il padrone o intraprenditore moderno, non potendo più avere il diretto contatto e la personale perfetct~ conoscenza di ognuna delle unità del suo esercito di dipendenti come il landlo,·d antico o il primo tipo cli piccolo industriale, deve compiere per rispetto a' suoi di– pendenti la stessa funzione in altra guisa: dando ad essi in ogni modo il mezzo d'imparare, di pensare, di salire, interessandoli nelle proprie imprese, con– traendo rapporti di famiglia, istituendo classi di studio, pagando loro viaggi di studio all'estero. L'imprendi– tore americano, e in misura minore, ma crescente, an– che l'imprenditore inglese, ha più d'ogni altro impren– ditore del mondo la coscienza non solo dei suoi diritti, ma anche e forse sopratutto de 1 sue i doveri, e noi ve– dremo alla fine di questo studio quale sia l'enorme portata di questo fatto sulla soluzione delle più complesse questioni sociali dei nostri tempi. Egli comprende che l'investimento cli capitali in uomini è il più sicuro e il più altruistico fra tutti gli in– vestimenti possibili. Egli ha quindi l'idea - ed è questa l'ultima caratteristica comune a tutti i tre gradi del curriculmn educativo a cui alludevamo più sopra - che la specializzazione, in qualsiasi forma di attività industriale e commerciale 1 è tanto pÌlL rapida e completa quanto più alto ed ampio è il fondamento di culturn generale; e in virtù di questa idea è favorevole all'allungamento di ogni grado del curriculum medesimo, e all'inclusione nei programmi di studì meramente tecnici, ad esempio nei programmi per gli ingegneri, dello studio del La.tino, del Greco, ecc., più o meno facoltativamente. .i\Ia è tempo di passar a vedere quest'alleanza della scuola con l'industria nelle varie sue fasi, in– cominciando dalla scuola elementare. (Continua). ANGELO CHESPI. LO STATOSOCIALIS'l'A (I) Antonio Menger, l'illustre campione del socialismo giu– ridico, lo scienziato che a ne9Suno è secondo nel la co– noacenza della letteratura socialista di tutto il mondo, dopo i due famosi saggi sul 11 Diritto ci1>ilee il pro– letariato 11 e sul " Diritto al p1·odotto integrale del la– voro n - che per l'arditezza e la specialità delle vedute tanto rumore provocarono nel mondo accademico - mira ora con questo libro, che presentiamo ai lettori, a rac– cogliere in un quadro sintetico le proposte pratiche fatte dal socialiRmo per la trasformazione della società. Non capita certo tutti i giorni di aver sottomano un'opera di valore, la quale in rapida sintesi tracci l'evo– lu·done storica della dottrina socialista; crediamo per– tanto utile di fornire un'idea del contenuto di essa in modo sufficientemente esteso. (I) A. i'ih:NOER, lo Slalo i;ocluUsta. Tradotto 5Ulll\ 2· cctlz. tedesca da Oda Lorda Olbcrg. - Torino, Oocca, 1905,

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