Critica Sociale - Anno XV - n. 5 - 1 marzo 1905

72 CRITICASOCIALE Colonia agricola socialista, occorrono uomini che abbiano una certa abilità.: occorre inoltre una propaganda intesa a far comprendere ai lavoratori, associati nella Coope– rativa, nel Forno sociale, nella Colonia socialista, il mec· canismo di quei congegni perchè possano al bisogno controllare t'opera dei loro dirigenti. llercbè le prime Cooperative, ratte pocbe eccezioni, sono fallite? Perchè le Società di Mutuo Soccorso 1 che sono pure istituzioni proletarie, rimasero nel campo ri– stretto del soccorso e su di esse non passò ancora il soffi.o rinnovatore del socialismo, e sono nella quasi totalità. dirette da borghesi? Perchè Piniziativa del Vooruit lanciata dall'on. Ferri, di ritorno parecchi anni fa dal Belgio, non attecchì? - Per molte ragioni; ma sopra tutto perchè mancavano e mancano gli uomini e mancò e manca tuttora la propaganda necessaria alla formazione delle attitudini amministrative e tecniche, che sono una condizione indispensabile per la vita e lo s,,iluppo di forme sempre più evolute d'organizzazione. lnflne, perchè questi uomiui non sorsero, perchè questa propaganda non si potè fare? - Per ragioni di danaro. li proprietario, il capitalista manda i suoi figli alla scuola superiore, all'Università, all'Istituto di perfezio• namento. Il povero contadino, l'operaio, con salart ap– pena sufficienti a so1>perire ai bisogni alimentari, non pu0 fare altrettanto. Così, mentre la borghesia ha sempre a sua disposi– zione un esercito di giovani capa.ci di dirigere la fab– brica e l'azienda agricola, il proletariato - salvo 1 ripeto, rare eccezioni - non ha uomini atti ad amministrare, come si deve, nemmeno la piccola Cooperativa o la So– cietà di mutuo soccorso. La prima condizione per formare le capacità. tecniche è il danaro. Mezzi per la formazione e 1'11ppiicrcziouedelle capacità tecniche. Una delle più salienti caratteristiche del temperamento mantovano è la passione politica, Pinteressamento cioè che prendono i nostri lavoratori alle lotte elettorali per la conquista dei poteri pubblici. Di questa passione, di questo temperamento, ci ba dato un luminoso esempio il Mandamento lI di Mantova (ultimo venuto nel movi– mento socialista), nel quale le passate elezioni politiche e provinciali hanno dimostrato esistere un magnifico serbatoio di forze elettorali agli scopi nostri. Di questa forza - che è del resto propria di tµtto il l\Jantovano - il partito de\'e pertanto valersi per la conquista dei Comuni. L'entusiasmo, col quale sono state accolte nelle nostre campagne le scuole serali (200 circa nei 68 Comuni della Provincia) istituite a spese della nostra Amministrazione Provinciale (L. 10.000), è una prova non dubbia del grande aumento che in pochi anni andrà verificandosi nella massa elettorale socialista. Ora si giudichi quale e quanto lavoro attende il no– stro partito e quale palestra si apre alla classe lavora• trice mantovana per acquistare ed esercitare quelle at– titudini che, soltanto coi propri mezzi, senza l'aiuto dei poteri locali (Provincia 1 Comuni), non potrebbe creare da sè, se non attraverso ad un lungo periodo di anni ed a prezzo dei più duri sacrifici. Yoi sapete che quest'anno il Consiglio Provinciale ha. votato dodici borse di studio, per allievi maestri poveri, di L. 500 cadauna. I>erchè non continueremo per questa via? Chi ci im– pedirà. di istituire Borse di studio pei contadini più in– telligenti, per bifolchi e casari; Borse di stL1dioper coo• pera.tori e propagandisti delle Mutue di Soccorso i scuole pratiche d'agricoltura, poderi modello, scuole professio• 1iali per muratori, falegnami, ecc., affittanze collettive, Cooperative pei grandi lavori di bonifica? E lfl Mutue di Soccorso? Le vecchie Mutue, coi loro capitali alle Casse di risparmio, non possono diventare armi potenti di lotta e cooperare colla Provincia e coi Comuni alla fondazione di istituti proletari? t le Opere Pie? Conquistati i Comuni, padroni tra breve della Giunta Provinciale amministrativa, avremo in mano le Opere Pie, i cui capitali ammontano 1 nella nostra Provincia, ad oltre quattordici milioni, per buona parte investiti in terreni. Il solo Ospedale di Mantova ne possiede per una estensione di biolche 4854. Questi terreni sono generalmente ceduti in affl.tto a privati spe– culatori per canoni d'affitto di molto inferiori a quelli oggi correnti. Ebbene, una volta formate le capacità tecniche nel modo che ho eietto, non potranno questi terreni essere affittati a Cooperati\•e agricole? Le quali, oltre preparare i nostri contadini alla gestione collettiva, ci daranno modo di lenire la piaga dolorosa della disoccupazione? Quale immenso campo aperto al partito socialista e al proletariato mantovano! Costituire una potente organizzazione tra Provincia e Comuni, convergere le forzo finanziarie e politiche di questa organizzazione ad una quantità di scopi tutti tendenti a preparare il proletariato alla gestione sociale: ecco un programma socialista, nel metodo e nelle flna• lità, ed attuabile subito 1 soltanto che si voglia. Non basta apprO\'are, bisogna cooperare. A questo punto io sento i compagni ed i lavoratori tutti del :Mantovano esclamare in coro: Benissimo, il vostro è un p1·ogramma che 11oi approviamo. Senonchè, non basta approvare, bisogna cooperare. L'approvazione l'avete data anche nell'ultimo Congresso provinciale, e se, malgrado l'approyazione, io ho insistito nelle dimissioni, non lo feci per amor proprio offeso o per altre considerazioni i l'ho fatto perchè l'osservazione spregiudicata dell'attuale momento politico mi ha con– vinto della necessità che un metodo solo, dentro e fuori il Consiglio Provinciale, debba presiedere all'azione so– cialista nella nostra Provincia, ed è quel metodo (non tento di definirlo perchè bene spesso sono le definizioni che dividono anche lo cose che per loro natura sono indivisibili) che ha avuto il conforto dei fatti e dell'espe– rienza. Le ragioni di questa necessità. sono evidenti; princi– pale questa: che le riforme nostre non devono essere il prodotto di una aristocrazia, dirò così, socialista più o meno intellettuale, nel qual caso le dette riforme non sarebbero molto dissimili dalle graziose concessionidella boi·ghesia, ma invece il risultato dell'attività di tutto il partito, di tutto il proletariato mantovano, dal lavoratore meno istruito al socialista più colto. Non basta a.dunque venire nei Congressi ad approyare l'opera della Deputazione Provinciale; bisogna che que• st'opern sia sorretta, aiutata, discussa e che intorno a quest'opera. sia suocitato l'interessamento di tutto il pro– letariato. Quale propagandista spiegò l'opera nostra nelle pubbliche assemblee? Come, dove, per opera di chi, i nostri atti, i nostri programmi di amministratori pub– blici per delegazione del partito sono stati spiegati, lu• meggiati davanti alle masse? Questa l'opera che mancò finora e che mancherà an– cora flnchè il partito, rinunciando alle concezioni cata•

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