Critica Sociale - Anno XV - n. 5 - 1 marzo 1905
74 CRITICA SOCIALE verib\ creCluto esistente, ma alla cl'eazione d'un tale mondo (riconosciuto attualmente inesist(lnte) secondo In configurnzione desiderabile, e quindi buona, che so ne fa quella stessa volontà di potenza. ** * ~arebbe questo for::,e, come dimostrazione della tesi che abbiamo enunciata in principio, un'illazione soverchiamente astratta dai primi principl nietz– schiani, se non se ne trovasse la conferma in altro proposi:t.ioni del filosofo tedesco più direttnmcnte ri· ferentisi nlla composizione e all'evoluzione della società. Per Nietzsche vi sono due forme, essenzh1lmentc diverse, della manifestar.ione della volontù di po– tenza: una è quella dei forti, dei superiori, dei pa– droni, e mediante questa si elabora una elevazione del tipo uomo; J\dtrn è quella degli oppressi, dei deboli, degli inferiori, la quale si estrinseca inver– tendo la tavol!l dei valori posta dai forti, statuendo così che ciò, che è per costoro nobile 1 è invece pec– caminoso, e ciò, che è per essi spregecole,umile, basso, è invece ammirevole e santo. Questa ò una ma.nife. stazione di volontà di potenza che tende ad abbas– Silre il tipo uomo e di tali manifestazioni la più ti– pica è il cristianesimo. A quale delle due forme di volontà di potenza appartiene il socialismo: A più riprese ( 1 ) Nierzschc lo classifica nella se– conda e perciò lo definisce " interpretazione pei:;ante e inesatta dell 1 icleale morale cristiano ". (2) ]~;facile però dimostrare, sia deducendo dalle pre– messe di :Nietzsche, sia ricorrendo ad altre sue pre– cise proposizioni, che quesh classificazione è errata. Sorvoliamo sul fatto, che per :Xietzsche è caratte– ristica dell1uomo forte e superiore il non essere "gregge "' il disprezzare la morale del "g'reg-ge "' e le virtù " del sonno " - ciò che è essenziale nel socialismo ed è invece escluso dal cristianesimo. Sor• voliamo pure sul fatto che ):'ietzsche proclama che, " in rapporto al nostro ordine sociale, il fatto di ri– voltarsi non abbassa, per sè stesso, il valore d'un uomo" e riconosce che talvolta bisognerebbe vene– rare colui che si rivolta, " perchè egli sente nella nostra società qualche cosa contro cui importerebbe fare la guerra, perchè vi sono casi in cui ci risveglia dal sonno " (3) - ed anche qui il fatto della rivolta morale (" sovversirismo ,,) è caratteri~tico del socia– lismo ed è escluso dal cristianesimo. Restringiamoci invece ad esaminare come, secondo Nietzsche, si opera l'elevazione del tipo uomo. Importa anzitutto tener presente che è un errore raffi~'urarsi il superuomo nietzschiano come un jndi– viduo ohe si erge solo e tiranno sopra l'intera comu• nità. Per Nietzsche invece Pelevazione del tipo uomo (cioè la form<lzione del superuomo) av\'iene per opera di una collettività, di una classe 1 e si riflette sui membri di tutta la collettività, di tutta la classe. È in forza del complesso di sentimenti che si svilup– pano tra i membri della classe, della disciplina con cui essi si assoggettano alla morale della classe, della padronanza di sè che questa disciplina sviluppa, del sentimento di differenza tra i vai-i, membri della stessa classe, e gli altri i è in forza cli tutto ciò che si produce, per opera dunque di una classe ed estesa a tutti i membri di essa, una elevazione del tipo uomo, vale a dire la manifestazione più caratteri– stica. della volontà di potenza. dei forti. t 1 ) ( 1) crr. spcclalmontc Volo11U de P11l.~s111wt (edizione frnneeso dtll ~lcrcuro <lo Franco), 1, J>Rg 201 ·201; 11, 252. (tJ l(1 Vol(m/é de l'uLssaiu:e, 1 1 209. {3) La vo1011té dt Pu/.sswue, 11, 111. (4) crr. Àt dt là det Bme e <ltt Jfole (en1> IX: Che cosa ò o.risto· craUC'l?). L'opern. più saliente che compie una classe in questa sua mauifestazione di volontà di potenza è quella di creare dei nuovi valori morali. "È un vero diritto padrona.le quello di creare dei ,•alari "' scrive Nietzsche; ed egli stesso null'altro si propone colla sua opera se non (come dice Zarathustra) di distrug– gere le vecchie tavole dei valori e di appendere su di noi le tavole nuove. Così la classe forte che s'avvia al dominio comincia a porre a sè stessa la legge nuova, differemdandosi in tal modo dal resto del mondo sociale, giudicando sovranamente tutto il resto del mondo sul metro dei criterì da. essa mede– sima crea.ti, e imponendo finalmente a tutto il resto dell<Lsocietà. tali criterì. Consicleria.mo ora che cosa avviene nel movimento socialista. Prima di tutto, è essenziale in questo mo– vimento il fatto, il criterio e il senso della classe, esattamente come_ in "ciò che è aristocratico "' se– condo Nietzsche. E essen;,;iale lo svilupparsi, tra i membri della classe o del partito, di sentimenti di– versi da quelli professati in rapporto alle altre per– sone, e come ogni classe forte creò una parola per ~ignificare coloro che sono oggetto di tali sentimenti (" i pari ") 1 così fece il socialismo colla parola 11 com• pagni "' I~ essenziale la disciplina alla morale della classe e del partito, lo spirito cli sacrificio, il coraggio nello sfidare l'opinione della. maggioranza e le per– secuzioni, e quindi la forza psichica che consegue da ciò. D'altra parte, manifestazione siguifìcantissima del movimento socialista è (come per la classe ele– vatrice del tipo uomo, secondo Niet;,;sche) il rovescia– mento delle yecchie tavole dei valori e la creazione di valori nuovi. Le vecchie tavole sono i concetti tradizionali di proprietà, di famiglia, di Stato, di onore (duello), ecc., e i doveri che no derivano: con• cetti e doveri che il socialismo si propone di sov– vertire o cancellare nelle sue tavole nuove, cui il partito impone dapprima a sè stesso, mirando però ad estenderle a tutto il mondo sociale col condurre questo ad accettare la sua visione generale della società e della vita. Tale affinità tra le idee di Nietzsche e il socia– lismo ci si renderà ancora più chiara, se rievocheremo, con le stesse parole del filosofo tedesco, i mezzi con cui si produce un'elevazione del tipo uomo. Questi mezzi sono: " il sentimento collettivo spinto fino ad una certa altezza"' ciò che si traduce socialistica– mente coll'organizzazione di classe e coi Sindacati operai; "la fierezza della. distanza che separa nella vita ,,, vale a dire, dal punto cli veduta socialista, la lotta di classe; " il sentimento di ineguaglianza, l'avversione contro la mediazione " (resistenza, scio• pero, diretta. rappresentanza delle organizzazioni nelle trattative coi capitalisti); " i diritti equi va.lenti, lo spirito di conciliazione,, (solidadetà operaia, com– plesso di sentimenti e rapporti tra compagni). Con questi mezzi si eleva il tipo uomo, perchè " essi sono una scuola di avviamento verso i sentimenti indivi– duali: sopratutto in ciò che forzano l'individuo a rappresentare la fierezza dell'insieme: - allora egli deve parlare ed agire con un sentimento del proprio valore spinto all'estremo, perchè egli personifica la comunità ,,. ( 1 ) Ora, tutti questi mezzi, tutte queste situazioni sono iusite nel socialismo, mentre il con• trario avviene riguardo al cristianesimo. Si può, a.dunque, concludere che attualmente l'u– nico grande movimento che mette in azione i metodi necessari, secondo Nietzsche, a produrre un'eleva– zione del tipo umano è il socialismo. E si potrebbe dire che Nietzsche ha descritto appunto il movimento socialista, quando, volendo mostrnre come può for– marsi oggi una razza più forte, scrisse: " I mezzi sono quelli che insegna la storia: l'isolamento, me- (') La Vo/onté de Pui.sscmce, II, 123,
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