Critica Sociale - Anno XV - n. 3 - 1 febbraio 1905

44 CRITICA SOC.IA LE Le piccole industrierurali Il. BELGIO. lln altro pae,e, in cui le industrie rurali si affermano con una corta vltalltA, è Il Belgio. Le principali sono: la fabbricazione dollo armi, la fttbbricazione dei chiodi, l'intrecciatura della paglia, la tessitura del lino. ( 1 Nell'industria delle armi la divisione del lavoro non è soltanto localo 1 ma anche tecnica; nel mentre coloro, che fabbricano l fm1tl o I calci grezzi delle carabine o dei fucili, abitano le campagne dei dintorni di Liegi, gli operai elio ftniscono o guarniscono queste armi di– morano In l.logi città. J caw101111iers, cioè quelli che fabbrico.no I enlol do! fuolll, associano generalmente alla loro occupazlo110 Industrialo - soggetta a frequenti in– terruzioni - 1111 quQJcho lavoro agricolo: talvolta la col– tivazione di un orto, t11laltra quella di un appez:rn– mento di terreno più esteso. La fabbricazione del chiodi e dello bullette è partico– larmente diffu'!lt nella Yallonla (dintorni di Gosselies e di J<""ontalnel'l'~\•(!quo)o nel Lussemburgo. Jn quest 1 ul– tima regione la cloulerie è di recente introduzione e ap– parisce nettamente come l'accessorio del lavoro agricolo e sih'icolo. Ulndustrla della paglia è di preferenza esercitata nella vallata che sta tra llaestricht e \risé. Un certo numero d'uomini, ma sopratutto le donne, i ,·eccbi, e i fanciulli Il plò dello volto riuniti di sera intorno ad un medesimo focolare - Intrecciano la paglia (che pel terreno cretaceo della vallata del Ocer ò particolarmente forte, bianca, o l)iegltovole) o no fabbricano cappelli. La filatura o la tcs,ltura del lino forma, coll'agric()l– tura, la base principale di lavoro nelle Fiandre. Quan– tunque 11internaz\onallzzazione del mercato, lo sviluppo del macchini.imo, lfl coucontrazlone delle r1ibbriche nelle città, l'impiego di mn.torlo esotiche, come il cotono e il lino rus-Jo, abbiano npportato In questi ultimi tempi un non !levo col110alla tessitura a domicilio, tuttavia essa resiste tenacemente, Il suolo J)roduce la materia prima; la famiglia intera COMOrre alle diverse manipolazioni del lino; lo occu1>azlonl sono alternato; il capo di fa– miglia pa'!Sll dal suo me~Uere alla coltivazione del po– dere; la ma'!sala lascia il suo filatoio e il suo telaio a mano per attendere allo curo del ml11age; ognuno ha il suo còmpito, o ben poco tempo ,,a perduto per queste alacri popolazioni. Altre lndu~trie rurali del Belgio sono la tessitura della lana, del cotono, della jula e della seta. L'industria dei pizzi e dei tull! O pure abbastanza diffusa nei Circon– dari di Contrai, 'l'hlelt e S. Nicolò. SVIZZERA. Nella Svizzera troviamo quattro imJ)Ortanti rami della piccola industria dlscentrata. La lavorazlono del legno, r.he ha un potente rigoglio– in tutto l'alto Bornese, ove si fabbricano oggetti e mo– bill artistici di valore i Ln fabiJrloazlone dogli orologi, che da tempo è la culla dell'Industria domestica nel cantoni cli Oinevrai Berna e Neuchlltel i La tes'!iturrt clolla seta 1 cho ò diffusa in tutti i Can• toni ma spoclalmento l11quel di Zurigo; L'industria del ricamo e del J)izzi, che occupa circa (1) Vl'dl \'4SDERV.'.1.0R, loco ('\tRto, l)Ag. 73 6 seguenti. 50.000 persone o che ha la sua sede nei Cantoni di S. Gallo, Turgovla e Appenzel. Altre industrio secondarie sono la tessitura della lana e del cotone; l'intrecciatura della paglia; la conrezione di tappeti e di piccolo scatole. t'} GERMANIA. Le piccole industrio della Germania sono anche inie· ressantl. Parecchi milioni di contadini, di cui la mag– gior parto trattano lo materio tessili, lavorano in fami– glia nelle loro dimore, o l'rndu.stria combinata all'agri– coltura sembra essere Il regimo attuale di intere regioni, come la Foresta Nera, parte della Sassonia, della Baviera, clella Silesia o delle 1>rovi11cio renane. ( 1 ) Alcuna di questo Industrie (come quella. dei coltelli di Solingon) ha fatto grandi ))rogressi e si ò trasformata iu modo da rlspondoro a tutte lo esigenze del mercato; e la fa1Jbrloaz10110dol gluooattoll della. Foresta Nera - grazio anello all'lstruzlono artistica e professionale lar– gamente dlffllsa - ha saputo In breve tempo mettersi In condizione da resistere alla concorrenza della città. Notevole ò la distribuzione geograttca delle piccole industrio tedesche. f~ssoseguono cosl da vicino le mon– tagne di tutta la. Germania centrale e della Boemia che, si può dire, non O.'llstealcuna regione montana che ne sia sprovvista. Incominciando dall'Est, troviamo gli Eu– lengd.>fr{lt o I IUesengebirge colla tessitura; nella regione adiacente si fa il vetro, si tosse e si fabbricano pendoli; poi vengono gli E'r::gebi,·ge colla confezione dei giuocat– toli, del ,merletti, delle passamanerie, degli orologi o degli !strumenti musicali; in 8eguito, nelle colline della Turingia, la chincaglieria e la fabbricazione d'altri og– getti In metallo, I gluocattoll e l'iudu:otria dei panierai. ~Ila estremità occidentale di questa catena di montagne, s1 trova la scoltura in legno, la _fabbricazione dei pa– nieri, del giuocnttoli, dogli oggetti In cuoio, delle sca– tolo da orologio, la tessitura ciel cotone e della seta, la fabbricaz\0110 dol sigari o delle scarpe. (') (Co11l1111ta). J•:noRE MARCIIIOLI, ( 1) Vedi 11(111d,1•{i1•tt,·lmch (/ti" .'ilar,I/Jti'IS/1, Vol .• 0 , l)ag. i150-ll61. (V) P. J{ftOl'OTKINK, J,'/IJld, r<•cto,·lt/J rmd ,i·o,·ksllops. London, 1901 ( 1} IIAKfll~; Pl'Utllt co11dlt/.011 or the hc111d-1co,·lclt1(1 ai1d domestlc l11d111Jt1·1t1 or GtP'IIICllllf, Wiuh1ngton 1902. LaCOllCBZiOllB BC Olllica aoua f mi~lia LI. Abbiamo detto che, col mutare dei rapporti eco– nomici, anche la ftlmigliu tende a modificar5i. Questo avviene nel modo più spiccato quando l'economia va subendo In sua trnsformazione più profonda: cioè passa da economia individuale a economia collet– tiva, ,o vicoveraa. I~ e,•iclento che, quando l'economia è collettiva, 01>1,u1·c, anche cssonclo individuale, si trova in stret– tissimi rapporti con ltt prima, anche la costituzione della flimiglia dovo mutare. La libertà dei coniugi, il santuario nuzilllo, i doveri e diritti reciproci son vincolati essi pure dallo ferree necessità della ragion cli Stnlo. Noi vedremo questo ìn tut ta la legislazione dei popoli bnrbn.ri o somiharbn.ri, nei quali la proprictl~ non si ern ancora hono individualizzata attorno alla J)ropriclà fnmiglinrc: ò presso tali popoli che l'equi– librio fra In J)opolaziono e lo sussistenze vien man– tenuto da quelli, cito il .Malthus doveva più tardi chiamare i t·imedt rep,-essivi.

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