Critica Sociale - Anno XV - n. 2 - 16 gennaio 1905

26 CRITICA SOCIAL~ glifi ., e sulla sifilide - orn raddoppil\h1 nell'esercito I che i COll.f!Nlatiportano nei luog-hi di montagna piit sei,rrt'J.nHi. Anche l'on. 8nnarC'lli constatava, il :;rn g-iug-110 1 "' questa drgemTa:.iouf fisira flplfa razza ., j e tre giorni prima l'on. Fradeletto 1 col suo ordine del g-iorno dei 101 <lt•putnti e col imo discorso, insi– steva sul " lnsog110del rim 1 iyo1·imr11f() della razza, rit'elatasi tlrrml11ta uelle statislirhe tiella leta ,,. Anche sotto questo aspetto, la riduzione della ferma, unn <'Cl'nita di coscritti meno ,·crgognosa, il servizio territorii1lc, li\ trasformazio1w grudualo dell'esercito J){lflllRIICllte in milizia mohilC', ll\'VÌlllllClltO alla .Xa– zione 1tr111nrn1 ~ono i rimedi che si impongono. . .. .Ma il lllllJ.t'J.:'iornhuso ('Ili died(• luogo e il massimo pericolo cui si prcsht Pohhligo militare generale, quttrnlo, a ritrnso dei suoi Sl'opi origfoari e legit– ti1ni, l'liHposto nl servizio di un gretto e feroce cg-oiirn10 di tliu:11:1c 1 ò In cosidctht 111ililarizzazione a scopi esHeuziulmente economil'i cd industriali. Giil illl(' ,·olte questa rt•vivisccnza della antica schhl, ilil fu imposta d1ll Oo,·crno ill\lilrno ai ferro– ,·i(•ri minul'Cinnti lo Sl'io1wro, nè In loro or~anizza– zione hu!.tÌ1 a salrnrli dnlrin<lcgnu eommedia 1 per cui .... , /i11gtm di richillnrnr<' i congC'dati nl sen·izio m1f1fare, per im·ntt•1rnrli invt'('C nllll scn-itì1 ferro– nw·w. Il prov'"cdimento r°' inoso nuche !)Cl prestigio d{'ll'h;tit1110 militare 11011 H\C'Vflulrun fondamento nella le!,{g-Pl'\Crittu: rnnt'è che orn Hi pensa di... l'i– purnni, leg11\izza11do la sopntlfol.io110 ed e..tendendoln a tutti iili uddl'lti a servii.i puhhlil'i 1 non pure dello Stato, mn fonn• nltresì dei Comuni! La Commi:;:;ione della Camrra, infatti, rhe riferì nel I!I03 Hnl disr,gno di le,!!/,!l' l>l'I reclutamento, for• mulò il suo pen!'liero ncll'urt. :,1, per estendere il , incolo del Hl'nitio militllrr a tuffi I pubbliri ser– ti:i. E 1 1>errhl• l'iJ!nOminio fosst> J118g'A'iore,Jo esten– deva Hltn•sì, d'nccordo co l )linii.l ro, 11 tutti coloro cht•, inetti tisic,t111er1tl• al servi1.io 111ilitt1re, ne veni– vano fì11or11 eschuli colla qu ulifìenzio nc di.: riformati,, - o :;0110 ogni anno circ,t novantamila! l◄:1:1clusi s1Hchhcro solbnto i ciechi, i pazzi e gli assoluta1ne11tc invalidi. Di gui!m che i vincoh1ti clivNrchhero o~ni anno :l:W miltt. A l'Ob.t7.ione completa ,il'lhl legge 1 l'ob• hligo si C!-!tt•n<ll'rl:'hbc a cinque milioni e mezzo di citrndini, fra i :me i 39 anni. Avremmo così \lllll mnssa di schiiwi hinnchi ijUJ)Criore a quella dei tempi romttni ; in c1uakhe co~a i tardi nipoti ln"rnnno superato L1. g-loria degli n, i ! Che la i(•g-J,!C attuale non irntoria.i la militarizza– zione n 1-1copiestranei alla pura difesa militare, bo dimoidrato nPllu l'rifi1Y1 del tn03 (pog. 336) e appa– rin', o,·vio p<'r sè stesso n chi pensi <'he, allorquando si iutrnduiu;(• e disciplinò pl'r legg(' l'obbligo mili– tare gc1wrnlt• 1 l'ipotesi che nnn coalizione d'interessi individuali potc,.se impor:;i, col semplice incrociare le hrac1•i11 1 11d un r.\mO importnntc della vita econo– mi{'1l non appariva neppure concr)libile. li Jh,·e delle folle em allora temuto, non ~iÌ\ il 1w11 fare, ossia lo scioJ)ero. .\ 1H'!-!s11no()Crciò bulenò mai l\l pensiero che il ret'lutanwuto dl•g-li addetti alle ferrovie, ai telegrafi, al\'illumiuuzionc, ecc., potesse farsi per mozzo di leva. Il loro rupporto giuridico col,{li imprenditori - siano esi,ii un onto puhhlico o una. socioth l'!J)oculatrice - non fu mai altrn che quello di un (lo ul de.-;, di una lo– cnz.ionc d'opera, 11 tempo, e lo Ml'ioprro può risoh·ersi 1 sì o no, n t-1econda dei 1110th i e delle fattispecie 1:dngoll', in una lesione di diritto puramente civile, implktlnh', nella i1>otcsi pcggion', l'ohhlig-o del ri– s:1rci111cnto dei danni. D'altro cnnto, il jus 1mperi1, 1>cl quale lo Stato possa forzare il cittadino a una pnstazione corpo– ,·ale, si ritenne sempre - daC'('hÒ la schiavitù fu hnndita dal campo del diritto essel'e limitato ai ra.~i .~111we1111 1 nei quali sia in J.{ioco la stessa esistenza, nwfalulr drlla sociale convh·enzrl. Tale il caso del ~cquedtro del dt•linquentc, o de ll'nmmala to di morbo co11h1gfoijo; tale l'obbligo ckl servi1.io militare per la difesa dell 1 i11legrità. nazionnlc contr o l'invasione nemica. Al contrario, le ferrovie - come l'illuminazione, il telc~rnfo, ere. - appartengono nlle comodità, per quanto fra lo ma~giori, della convivenza. Questa non ò ,li88olt.t pel fatto che p,1· qualche giorno - nò lo dCiopcro durerehhe di più - le locomoth•e siano nr1·cKtnte nei depositi 11011 forie lo Stato stesso intl'IT0lllpC il servizio pubblico ferroviario, quando lo seqn_c•ijtra n sè per le pret<.•sc nece,ssità. della mo– hilita;done militarc:1), o che IC' comunicazioni postali siano 1·itnrdittl•, o che le oitth por hrevo tempo, come uvvon11e per diccinc di secoli, 11011 god11no i benefici di urm vusht ill11minazio11c notturna. La continuità quindi lii hlli scn·izi, se può C' d(•,•'csscrc una giusta JH'COt'cupaz.ione dei 1H1bhlid poteri, 11011 può autoriz– zarn hl ,•iolazio11l' del ~upremo diritto dei lavoratori nll1l propria. difei;a eco1101111c1lmercè l'abbandono conC'l'l'ttlto del lavoro. i-:.,s1L dc>v<'e può conseguirsi per hen nitre ,·io - sulla ha~C' C'ivilc della contr,1t tualità e lici consen:,o - rnl•rcè congegni di diritto e µ-iuste garanzie al 1>ersonnle; non dc,•e nè può conseguirsi iH'r le , io della violenza brutale. .Nella qurRtiono dello i:tcio1>cro nei senizi pubblici si C'Olllprnilia in realrì1 in forma soltanto più cvicl(•ntc il contra:-.to intimo rhe rode e minaccia tutta In sorieti1 ca1>itnlista. L'c,·oluz.ione tecnica, eleYando l'im1•orhrnza dell'elemento Ia,·oro e la co hCie11z1L ste,,~n dei hnomtori, pone ogni giorno più in btllÌa di que:.:;ti ultimi l'1111damcnt0 di tutti quanti i conj,t'C'l,!nidl'llu Yita sociale. 8J)ctterebbe alle classi dirigC'nti l'Scogit,trc g-li spedi(•nti opportuni a conci– littre progressivtuncntt' il diritto delle grandi masse o le nuovo t•sig('nzc di tutht lu ,·ita. collctth·a. La. tendenza, i1\vecc, sempre piì1 palese in coteste ch1s1:1i, n l'irol'l'crc, per le R0luzioni necessarie, alle armi dclht Yiolcnza e al militnrismo che ne è l'ol'– gnno, 11011 fa che cresinmre In tosi socialista, giustn la quale le cosidette classi di1·igenti, sorpassate e tr!l\'fJlle dnll'eroluzionc cconomira clH' non riescono più u dominun•, nrnno diH•nh\lldO ogni giorno più inca1rnci allu loro propria funziono e do.ranno ben 1>rcsto dichiarare la loro bancarotta. SYL\'A VIYIA .. ~J. l.iA OEJV[OCRAZIA La S•·uola ,l'olti studi sociali di Pnri~i ha istituito du– rante quest'anno (190-1-190;'•) una serie di conferenze sul movimento democratico, sullo suo cnu:ie e condizioui generali, sulla nece!lisità di una dottrina che fissi i ca– ratteri c'!senzinll d'una vera democrazia. La conrore111.ad 'inaugurazione ru recentemente tenuta dal noto od autorevole deputato radicale Léou Bour– g-eoi~, nutorc anche di un libro sulla Soliclarietà. Dalla Utt•ue JJolitiqur et Parleme11taire del 10 dicernbre 1904 ri1iortlnmo lo linee fontlamontnli di quo.r;to <llscorso. Secondo il Bot1rgcois, lo cnu~o <101movimento demo– cratico (1UO\'l111ento che 11orl'incremento dell'influenza dolio cln,;!!i popolari sui pubblici poteri - va accele– randosi non solo in Europa, ma in tutti i punti del mondo) sono in parto matorinli cd economiche, in parte Intellettuali e morali. Queste ultime sono le più antiche. Lo spettacolo dello sofferenze, allo quali - in tutti i

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