Critica Sociale - Anno XV - n. 1 - 1 gennaio 1905
ORl'l'lCASOCIALE <leputoto, mentre 48.913 monarchici li nominano tutti e I 7; in tal guisa, circa 20.000 voti democratici con– tano zero; e poco pili del doppio contano tanto eia prendere tutta la rapprescntanzu. Pnssnndo in Lombardia, ecco, in provincia di Como, U!J5l voti socialisti che nessun seggio ottengono, 2.1,374 monarchici che li hanno tutti e sette. In provincia di :Milano, 15.Gl5 :30Cialisti hanno due seggi; i radicali con 7995 uno, i repubblicani - meno bistrattati degli altri - uno con 4124; e 35.945 1110- narehici 15. J monarchici con 8000 ,•oti di pill con– quistano 15 seggi, cioè 11 di più dei democratici riuniti, e un voto monarchico vale quasi tre voti democrntici. Anche a Bergamo, circa 2000 voti socialisti sono senza rappresentanza. Nel Bresciano 4548 "oti BO· C'ialisti' non hanno nessun eletto, e lR.9-!6 monar– chici luurno tutti e 8 gli eletti; invece, il divisore essendo 2706, <lllChe i socialisti a"rebbero dovuto uvcrne uno. rn provincia di Pavia, con Iù.622 voti i monar– chici conquistarono 5 seg-i.d, i socialisti con 13.203 11110 s(}lo, mentre i radicali con 3688 ne conquista– rono due; così un voto monarchico ha più valore di 4 voti socialisti, e uu voto radicale ha molto piil valore di 7 voti socialisti. E, anche guardando - per vadere se vi fosse un " democratico ,, compenso fra le perdite dei socialisti e i guadagni d(>i radi– cali - al risultato in rapporto alla rnstrema Sinistra, in tutta la sua iutierezza, emerge nonostante quanto illogiche sicno state in qucsht provincia le elezioni, a pensare che la maggioran1.a (socialisti, radicali, re· pubhlicani) == 17.282 ha tre seggi e che la minoranza (monarchici) == 16.622 ne ha cinque. Quasi u~uale esempio ci offre la provincia di Cre– mona, o,•e 9·W6 voti conservatori ottengono 2 seggi, i socialisti ottengono I seggio solo con 7542 voti, mentre i rndicali, con soli 5448 voti, ne hanno due. .In tal modo un voto monarchico vale quasi il doppio, un voto radicale il triplo di un ,•oto socialista. In provincia cli .llantova, il sistema maggioritario danneggia i monarchici. Infatti con 12.364 voti i so– cialisti hanno ottenuto 4 se~gi; i monarchici. co□ 6826, uno. rnvece essi no aHebbero dovuto avere due, essendo il divisore 3·ll3. In provincia di Venezia, troviamo poi che 3011 voti socialisti sono senza rappresentanza, mentre 2262 repubblicani hanno un eletto, 4130 monarchici 2 eletti, e 4469 radicali 2 eletti. In 1>rovineia di Verona 7535 voti socialisti valgono zero, mentre 12.227 voti monarchici - nemmeno il doppio - eleggono tutti o 7 i rappresentanti. Così 4352 voti socialisti restano senza mppresentauza a Vicenza, 1308 a 'l'reviso, 1850 a Udine, ccc. Giuste invece ap1>aiono, rari 1umtes, le elezioni cli Rovigo, l?acjova, Belluno. Venendo all'gmilia, in provincia di Piacenza no– tiamo che :3208 voti sociftlisti non hanno un rappre– sentante, mentre 5567 monarchici ne hanno 3, e 2124 radicali ne hanno uno: il sistema maggioritario ha favorito la minoranza più debole invece della mino– ranza più forte. In provincia cli Parma, 5;135 voti socialisti hanno un solo rappresentantP, mentre ~680 monarchici ne hanno 3, e 2656 radicali I : in tal moilo un voto dei monarchici vale tre dei voti socialisti, e quello dei radicali più di due. Di ]leggio l~milia nulla. può nncora dirsi, fino alht decisione del ba\lottag-gio Prnmpolini-Spallanzani. In pro\•incia di Modena, la sproporzione è a favore elci rudicali, che con 26G I voti hanno ùue rappre– sentanti l'), mentre i socitllisti con 4983 ne hanno (I) novut\ all'RJlll0G"Rì0 dli.IO dal ~OCIRIISII IIC'IIC l'OlllJ:IOlll di IJRII-Ot· ta!lglo Rll'R\'\·. Vicini nel Colleglo di 'i.fl !l~U0I0, pur ùue, e i monarchici con H3(lt ne lrn,nnu twr, solo. rn provincia cli Bologna, la pre1>ondernnza è a favore dei socialisti i ma nulla possiamo ancora pro· cisare fino alh, risoluzione elci halloth1.ggio Costa– i\forescal chi. [n provincia di Ferra1·a sono preferiti uu po' i radica.li, e~senclo attribuito ad essi un seggio, che (il divisore ò 2651) sarobhe dovuto toccare ai sorialisti. Supremamente ingiusta è la ripartizione in pro– \'incia di 1;-orlì, o,·e i soci111isti con \'Oti I981, e i monarchici con :i63G, non hanno alcun rappresen– tante; mentre 5394 repubblicani ne hanno quattro, cioè la totalità; e in <piella di Ha,·enna, ove i socia– listi con 4294 ,oti non hanno alcun eletto, mentre 2HG monarchici ne hanno uno e 5700 repubbli– cani tre. Nelle Marche, in provincia di Ancontt, i repubblicani con 5355 voti hanno un solo deputato, 7L34 monar– chici ne hanno tre. [n Toscana, provincia di L,'irenze, 13.966 voti so– cinlisti hanno un solo rappresentante i 24.873 mo– narchici ne hanno L0j 4l5J radicali ne hanno 2 e 1710 re1>Ubblicani uno. Un voto socialista vale 4 volte meno di un voto monarchico; 7 volte meno di un voto radicale; 8 volte meno di un voto repubblic..~ano. Così, in provincia. di Pisa, 3983 voti socialisti non hanno alcun eletto, mentre uno ne hanno 2299 ,·oti repubblicani e quattro 11.595 monarchici. In provincia di Grosseto, il partito pili forte, il so– cialista, che ha 2676 voti, non nornina alcun depu– tato, mentre i due partiti, di fronte ad esso mino– ra111.a,ne nominano uno ciascuno. fn provincia di 1ra~irn Carrara, 2937 voti socialisti non hanno alcun deputato, e uno ne hanno invece 1609 re1>ubblicani: l'ingiustizia è e,•iclente. fn provin,·ia di .Arezzo, 3101 elettori soçialisti sono senza rappresentanti, e i monarchici e i radicali prendono tutti i seggi. A Siena, 4566 voti socialisti non hanno - almeno fino a risoluzione del ballott11g-gio Callaini-Meoni - alcun seggio, mentre no hnnno già tre 84 i2 monar– chici. Così, a Lucca, troviamo altri :3035 voti non rappresentati . .Nel Lazio, i socialisti con 7533 voti non conqui– starono alcun seggio, e ne presero uno i radicali con 296,l e due i repubblicani con 6019. :Xumerose ingiustizie si notano pure nell'[taliaclel Sud - più \'isibili però nel loro complesso che nei particolari : - le provincie cli Aquila, Campobasso, Benevento, Napoli, Lecce, ~'oggia, Reggio Calabria, Catanzaro, hanno dato ciascuna pllt di un migliaio di voLi ai candidati socialisti, di cui nessuno fu eletto. La cifra totale di questi voti inntiJi è così di 19.2G9. Piì.1 equa la ripartizione delJlrtalia. insulare, in cui 12.853 voti socialisti ebbero due rnppresentanti. L'ingiustizia poi ancor meglio si scorge dal con– fronto della media di voti che ciascun eletto ra1>– presenta. IUfutti, in [talia, noi vediamo che ogni eletto so– cialista rappresenta 10.958 voti, mentre un eletto radicale ne rappresenta 3738, un repubblicano 2801 e un monarchico 2385. La disuguaglianza è manife– stissima: ai cittadini socinlisti occorre essere in numero enormemente nrn~:.dore dogli aJtri per po– tere esercitare efficacemente il loro diritto elet– torale. Se poi guardiamo le modio regionali e provinciali, oscillanti intorno a questa media gPnerale, noi ve– drC'lllOquanto danno si verifichi a detrimento della rappresentanza socialista. j;; specialmente la 'l'oscana la regione che rh-ela meA'liOtale fenomeno. Infatti, in provincia di Firenze, di fronte a 2487
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